Grecia: la danza sull’abisso
di Francesca Coin e Andrea Fumagalli
Martedì 16 Giugno 2015 20:31
Articolo
esauriente e condivisibile, tranne tre punti (mi scuso in anticipo della
necessaria lunghezza).
Prima citazione: “A ciò si aggiunge il fatto che le banche greche non possono usufruire
dell’iniezione di liquidità del Quantitative Easing (QE), poiché la quota di titoli di Stato
greci detenuti dalla Bce ha già superato la soglia massima del 33% del totale
(limite oltre il quale il QE non è ammesso)”.
Che
io sappia (ci sono dichiarazioni di Draghi oltre che il comunicato ufficiale[1]),
la BCE non acquista titoli greci per il rating
troppo basso (esclusione decisa peraltro dalla stessa BCE). Per condizionare la
trattativa? [L'esclusione vale per i Paesi che non sono sottoposti
a un programma concordato con la (ex) Troika]
Seconda
citazione: “Le politiche del quantitative easing della Bce hanno favorito
questo passaggio di crediti, liberando il mercato finanziario privato del
rischio di default”.
Non
mi pare ci sia relazione. Tra il trasferimento dei crediti dalle banche private
(francesi, tedesche e olandesi) ai Fondi salva-Stato e il varo del QE c’è uno
scarto temporale di almeno un paio d’anni (rispettivamente, 2012 e gennaio
2015).
Terza
citazione: “Tre sono le proposte oggetto di discussione, finalizzate
all’immediato reperimento in tempi brevi di liquidità: l’aumento al 10%
dell’Iva sui prodotti energetici, l’allungamento dell’età pensionabile, le
misure di ristrutturazione del mercato del lavoro. […] la seconda è la classica
manovra di reperimento fondi, così come è già avvenuto per altri paesi europei
(ad esempio, la riforma “lacrimevole, della Fornero nel 2012)”.
a) Sono mesi che faccio il tifo e scrivo a favore della
Grecia, da cui la crisi economica ebbe inizio in Europa (2010). Anche Eunews, cui
è legato, mi pare, Thomas Fazi, che finalmente ieri mi ha fornito ciò che non
riuscivo a trovare sui media.[2]
Trovo significativo che non sia soltanto io ad avere ora qualche dubbio
sull'atteggiamento levantino della Grecia (i 300 anni di dominazione ottomana,
che non casualmente rievocavo in un mio commento di qualche tempo fa - cfr. “Grecia, come
andrà a finire”
http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2015/05/28/grecia-come-andra-a-finire/ - hanno
lasciato il segno). In particolare sul sistema pensionistico. Assodato
che l'UE dovrebbe implementare, in luogo del risibile Piano Juncker, una sorta
di Piano Marshall, con quote differenziate per i 28 Paesi che, contrariamente
al QE varato dalla BCE, tengano conto dei dati macroeconomici di partenza
(deficit, debito, tasso di disoccupazione), francamente ritengo discutibile che
alcuni esponenti greci (tra cui Dimitri Deliolanes, su Sbilanciamoci http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Atene-sotto-assedio-non-vuole-fare-nuovi-debiti-29510) si permettano di criticare il sistema pensionistico italiano, che dopo
varie riforme è invece tra i più severi e solidi in UE28 (cfr. Lettera ai media, al governo, al PD e ai
sindacati: le pensioni e Carlo Cottarelli http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2833739.html oppure, se la piattaforma IlCannocchiale è in avaria http://vincesko.blogspot.com/2015/06/lettera-ai-media-al-governo-al-pd-e-ai.html), ma si rifiutino di prendere atto che i dati effettivi li smentiscono. Si
diano finalmente una mossa.
b) La riforma Fornero è l’ottava riforma dal 1992 e
neanche la più incisiva (cfr. Lettera ai media, allegata qui sopra).
c) il
taglio delle pensioni richiesto riguarda le pensioni anticipate (inferiori a 60
anni). Anche in Grecia, come in Italia, esse sono state e vengono usate come
ammortizzatore sociale, e questo non è un caso, poiché la Grecia (con l’Italia e
l’Ungheria) è uno dei tre Paesi UE28 che non ha il reddito minimo garantito.
Juncker ha chiesto alla Grecia di introdurlo, ma non so con quali soldi. Io
credo che Juncker dovrebbe tener fede alla sua proposta di 2 anni fa, quando si
dimise da presidente dell’Eurogruppo, e farne carico all’UE, per tutti.[3]
__________________________________________
Note:
[1] Quantitative
easing, il comunicato Bce (in inglese)
3. They have a first-best credit assessment from an external credit
assessment institution of at least CQS3 for the issuer or the guarantor,
provided the guarantee is eligible in accordance with Guideline ECB/2011/14, as
amended.
4. Securities that do not achieve the CQS3 rating will be eligible, as
long as the Eurosystem's minimum credit quality threshold is not applied for
the purpose of their collateral eligibility. Moreover, during reviews in the
context of financial assistance programmes for a euro area Member State,
eligibility would be suspended and would resume only in the event of a positive
outcome of the review.
[2] Grecia, Ue
spazientita: da noi proposte sensate, da Atene interpretazioni fuorvianti
EMANUELE BONINI
15 giugno 2015
La Commissione europea stufa delle
voci fornisce per la prima volta dettagli nel merito della trattativa: “Nessuno
vuole tagli di singole pensioni e salari”. I creditori chiedono interventi per
risparmi pari all’1% del Pil all’anno, ma Atene insiste su misure per meno
dello 0,04%
Grecia, è ancora scontro. Tsipras: Fmi ha “responsabilità criminali”,
Juncker: “Non dice il vero”
LENA PAVESE
16 giugno 2015
[…]
Da una parte quella del premier greco, Alexis Tsipras che
ancora oggi intervenendo davanti al Parlamento greco, è tornato a definire
“criminale” la responsabilità del Fondo Monetario internazionale per la
situazione in cui versa la Grecia. I creditori internazionali, ha accusato il
leader di Syriza, vogliono “umiliare non solo il governo ma anche il popolo
greco”, insistendo su “un programma di tagli che ha fallito e su misure che non
possono essere accettate”.
Dall’altro lato della barricata sta il presidente della
Commissione europea, Jean-Claude Juncker, che dei toni concilianti di questi
mesi sembra essersi decisamente stancato e dopo avere reso noti ieri i dettagli
della trattativa per smentire le “notizie fuorvianti” diffuse da Atene, oggi
torna ad attaccare: “Il dibattito dentro e fuori la Grecia sarebbe più semplice
se il governo greco spiegasse al suo popolo esattamente quello che la
Commissione europea propone. Do la colpa al governo greco – va dritto al punto
Juncker – per aver raccontato al popolo cose che non coincidono con quelle che
io ho detto” a Tsipras. “Non mi interessa il governo greco – dice – ma il
popolo greco, che ha dovuto soffrire più di altri per i piani che si sono
dovuti adottare” contro la crisi economica. Poi i dettagli: Juncker assicura di
“non essere favorevole” all’aumento dell’Iva su medicine e elettricità e di
aver proposto invece tagli alla difesa e “un piano di investimenti da 35
miliardi fino al 2020”.
[3] Dossier reddito minimo garantito http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2798018.html
dal quale traggo:
Crisi: Juncker, non ricada solo sui piu' deboli. Anche
ricchi paghino
10 Gennaio 2013 - 12:37
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - ''Non bisogna credere che sarebbe giusto avere
politiche di austerita' che chiedono i piu' grandi sforzi ai piu' deboli.
Vorrei che le conseguenze della crisi ricadessero sui piu' forti: questa e'
solidarieta' sociale''. Lo afferma il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude
Juncker, in audizione in commissione Problemi economici del Parlamento europeo.
''Non dico che i miliardari debbano per forza pagare, dico che non mi va che i
miliardari non paghino''.
Crisi: Juncker,
serve salario minimo in tutta Eurozona
10 Gennaio 2013 - 12:06
(ASCA) - Bruxelles, 10 gen - Vanno definiti salari minimi in tutti i paesi
della zona euro, e provvedere a colmare ''l'elemento carente'' dell'unione
economica e monetaria, ''vale a dire la dimensione sociale''. Lo afferma il
presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, in audizione in commissione Problemi
economici del Parlamento europeo.
''Serve un impianto chiaro e ineludibile di diritti sociali per i lavoratori, una sorta di 'zoccolo duro' dei diritti dei lavoratori'', sostiene Juncker. Occorre, piu' precisamente, rispondere ''alle rivendicazioni essenziali di salario minimo legale in tutta l'area dell'eurozona''. Altrimenti, avverte Juncker, ''rischiamo di perdere la nostra credibilita' e, per dirla alla Marx, il sostegno della classe operaia''.
''Serve un impianto chiaro e ineludibile di diritti sociali per i lavoratori, una sorta di 'zoccolo duro' dei diritti dei lavoratori'', sostiene Juncker. Occorre, piu' precisamente, rispondere ''alle rivendicazioni essenziali di salario minimo legale in tutta l'area dell'eurozona''. Altrimenti, avverte Juncker, ''rischiamo di perdere la nostra credibilita' e, per dirla alla Marx, il sostegno della classe operaia''.
Crisi: Vendola,
anche Juncker e' un pericoloso estremista?
10 Gennaio 2013 - 15:16
(ASCA) - Roma, 10 gen - ''Non dire ai ''moderati nostrani'' che Juncker
(Ppe) cita Marx e propone addirittura il salario minimo garantito in tutta
Europa. Evidentemente e' un pericoloso estremista''. Cosi Nichi Vendola,
presidente di Sinistra Ecologia Liberta', commenta su twitter le parole del
presidente dell'Eurogruppo ed esponente del Ppe al parlamento europeo.
''Chiediamo da tempo un reddito minimo garantito contro la solitudine di una
generazione prigioniera dell'ergastolo della precarieta' e disoccupazione'',
ribadisce Vendola.
Appendice
#2 claudio 2015-06-18 10:06
Credo che si
debba andare oltre le argomentazioni tecniche affrontate dallo scritto e dai
commenti, che si debba cioè porre la domanda: cosa succederebbe se facessero
fallire la Grecia, come sembra probabile? Questo significherebbe che l'elevata
diplomazia messa in atto da Tsipras e dal suo movimento non sono serviti, e che
lo stesso dovrebbe suo malgrado imporre ben più pesanti sacrifici al popolo
greco. Ma il fallimento di Syriza significherebbe anche che l'intera linea del
movimento democratico europeo e mondiale è una linea fallimentare e che quindi,
volere o volare bisogna andare oltre, affrontando la questione del sistema
capitalistico di produzione. Esso è riformabile o invece va superato?
#3 Vincesko 2015-06-18 13:04
@Claudio
Classico discorso da benaltrista. Problemi col complesso di Edipo? (Cfr. Differenza tra ‘destri’ e ‘sinistri’ http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2585732.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/differenza-tra-destri-e-sinistri.html).
PS: A scanso di equivoci, allego anche:
Dialogo tra sordi sull’Economia, agit-prop e tricoteuse
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2834135.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/dialogo-tra-sordi-sulleconomia-agit.html.
Classico discorso da benaltrista. Problemi col complesso di Edipo? (Cfr. Differenza tra ‘destri’ e ‘sinistri’ http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2585732.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/differenza-tra-destri-e-sinistri.html).
PS: A scanso di equivoci, allego anche:
Dialogo tra sordi sull’Economia, agit-prop e tricoteuse
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2834135.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/dialogo-tra-sordi-sulleconomia-agit.html.
Post collegati:
N. 8 post sulla Grecia:
1. Buon voto, Grecia, dai la sveglia all’Europa!
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2826456.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/buon-voto-grecia-dai-la-sveglia.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2826456.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/buon-voto-grecia-dai-la-sveglia.html
2. Dialogo (botta e risposta) sulla Grecia e la BCE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2827251.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/dialogo-botta-e-risposta-sulla-grecia-e.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2827251.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/dialogo-botta-e-risposta-sulla-grecia-e.html
3. L’arrogante predominio tedesco, il salvataggio della Grecia e
l’abuso delle stupide regole UE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
4. Il moloch UE-Germania-BCE e il “bambino” Varoufakis
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828656.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/il-moloch-ue-germania-bce-e-il-bambino.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828656.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/il-moloch-ue-germania-bce-e-il-bambino.html
5. La cattiva memoria dei benpensanti sul caso Grecia
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829114.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/la-cattiva-memoria-dei-benpensanti-sul.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829114.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/la-cattiva-memoria-dei-benpensanti-sul.html
6. YanisVaroufakis e i poteri-doveri della BCE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829295.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/03/yanis-varoufakis-e-i-poteri-doveri.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829295.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/03/yanis-varoufakis-e-i-poteri-doveri.html
7. Dialogo sulla Grecia e il maramaldeggiare
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2831532.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/dialogo-sulla-grecia-e-il.html
8. I
leoni tedeschi e gli agnelli grecihttp://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2831532.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/dialogo-sulla-grecia-e-il.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2833383.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/06/i-leoni-tedeschi-e-gli-agnelli-greci.html
Articoli
collegati:
Eurogruppo, nulla di fatto
sulla Grecia. Vertice politico d’emergenza lunedì
con un post dal blog
Econopoly 18 giugno 2015
[...] Varoufakis ha
rilanciato l’ipotesi di rimborsi alla Bce facendosi finanziare dal Fondo
salvastati Esm (European stability mechanism). In pratica si tratterebbe di
riacquistare, grazie a un prestito dell'Esm, i titoli di Stato greci acquistati
dall’Eurotower con il Securities market programme (Smp). Una volta riacquistati
i titoli, la Grecia avrebbe i requisiti per usufruire del Quantitative easing
della Bce, da cui oggi è esclusa. I prestiti dell'Esm avrebbero il vantaggio di
avere una scadenza molto lunga, fino a 30 anni, con un tasso di interesse molto
basso, pari all'1,5%. L'ammontare complessivo dei bond in mano alla Bce è di 27
miliardi.
[…]
«Non c'è molto
tempo ma abbastanza per trovare una soluzione che dia benefici comuni. Tutti i
leader politici - ha avvertito Varoufakis - hanno la responsabilità di trovare
una soluzione». Oggi la Grecia «ha inviato un forte messaggio con una proposta
completa che, se accettata, metterà fine al dramma greco» ha aggiunto
Varoufakis, polemizzando con Dijsselbloem: «Sfortunatamente il presidente
dell'Eurogruppo ha scelto di focalizzarsi solo sulle nostre responsabilità e
non su quelle di tutti». Ma un «appello» al governo greco perché torni
«seriamente» al tavolo delle trattative, «si impegni in modo costruttivo e
accetti compromessi ragionevoli per evitare una sorte catastrofica» è stato
lanciato dal Commissario europeo Pierre Moscovici a nome dell'intero esecutivo
di Bruxelles al termine dell'Eurogruppo. «Dobbiamo prendere decisioni nei
prossimi giorni, non c'è più tempo» ha aggiunto.
E dal direttore del Fondo monetario
internazionale, Christine Lagarde, è arrivata una stoccata alla Grecia: le
trattative, ha detto nella conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo
«richiedono urgentemente di ristabilire il dialogo con degli adulti».http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-18/l-eurogruppo-finisce-un-nulla-fatto-dijsselbloem-pochi-progressi-193330.shtml
di GIULIANO BALESTRERI, RAFFAELE RICCIARDI e ETTORE LIVINI
Aggiornamento
(31-07-2015):
Il welfare greco fra miti
infondati e tagli reali
Michele
Raitano 30
luglio 2015
http://www.eticaeconomia.it/il-welfare-greco-fra-miti-infondati-e-tagli-reali/
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