sabato 6 giugno 2015

L’inciucista emerito Franco Marini


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 301 del 18-04-2013 (trasmigrato da IlCannocchiale.it
L’inciucista emerito Franco Marini


Pd, Matteo Renzi spacca il partito. Le esternazioni del sindaco di Firenze accendono lo scontro tra i democratici
L'Huffington Post  |  di Giacomo Galanti Pubblicato: 15/04/2013 12:05 CEST  |  Aggiornato: 15/04/2013 12:36 CEST

Ho postato su Huffington Post il seguente messaggio:
15:30 su 15/04/2013
Io sono "bersaniano", ma in questo caso sono dalla parte di Renzi.
Bersani ha tanti pregi tranne 2: scarseggia in comunicazione televisiva (e nella scelta dei consiglieri per la comunicazione) ed è un perfetto uomo di partito, con i pregi ed i difetti che questo comporta, inclusa una scarsa intelligenza (o arroganza inconsapevole?) delle qualità delle persone suoi compagni. Come si vede per la improponibilità delle candidature al Colle di Finocchiaro e Marini. In questo caso, sono del tutto d'accordo con Renzi, che per questo 'no' merita addirittura un plauso.

Ho ricevuto tre risposte critiche, convergenti sull’argomentazione che la candidatura al Colle di Franco Marini era una balla.
Nella mia replica ho aggiunto:
23:26 su 15/04/2013
[…] Aggiungo che la notazione di scarsa intelligenza delle qualità delle persone riguarda anche i non compagni e fu smaccata nell'appoggio della candidatura di Tremonti a PdC, caldeggiata dall'intelligentissimo D'Alema, che nell'agosto 2010 scese apposta dalla sua barca.
Detto questo, pur non avendolo votato alle primarie per la segreteria, ho difeso Bersani per 3 anni dalle critiche generali, seguendone l'evoluzione positiva, sia in fatto di intelligenza delle persone, sia in tema di capacità comunicativa (cfr. al riguardo il mio post Carteggio tra il Prof. Massimo Arcangeli e me sulla capacità comunicativa di Pierluigi Bersani
Poi è arrivata la notizia ufficiale dell’accordo tra il PD, il PDL e Scelta Civica sulla candidatura proprio di Franco Marini.
Le mie critiche a Marini (e alla Finocchiaro) datano da molto prima delle ultime elezioni, in cui Marini non è stato eletto (se "Europa" non avesse cancellato i commenti, linkerei le prove). Mi debbo perciò limitare a riportare;
1)    da magnagrecia inviato il 28/11/2012 alle 0:58 
Franco Marini è da rottamare, da un bel po': da quando, per ambizione personale, pretese e naturalmente ottenne lo scranno di presidente del Senato, togliendo - se vi avesse rinunciato a favore di un senatore del centrodestra - al governo Prodi (sulla base dei dati, uno dei migliori governi degli ultimi 30 anni) ulteriori 2 voti di vantaggio della risicatissima maggioranza al Senato.

2)    Ecco la prova dell’ammissione dell’allora presidente del Senato, Franco Marini, alla Festa della CISL di Levico (TN) del 2007 (non 2010), di essere incline a fare le scarpe al leader di turno: http://www.radioradicale.it/scheda/228968/ll-senatore-franco-marini-presidente-del-senato-incontra-i-giovani-della-cisl. Prego verificare le esatte parole di Marini. Se ho capito bene, egli parla addirittura di una sua pulsione (quasi irresistibile) a tramare per fare le scarpe al leader di turno; che è cosa diversa dalla mera inclinazione e che ne fa un individuo poco affidabile, inadatto al Colle.


Post e articoli collegati:

Bersani vs Renzi, il competente e onesto segretario gentiluomo e lo sfidante coraggioso e tosto
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2753331.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/bersani-vs-renzi-il-competente-e-onesto.html

LA RICOSTRUZIONE. IL CONFRONTO DOPO IL VOTO
Marini: cosi' io e D' Alema facemmo cadere Prodi
"Io, D' Alema e il complotto contro Prodi"
29 maggio 2001


Nota:
Il termine inciucio deriva dall'espressione dialettale napoletana 'nciucio che significa spettegolare parlando fitto e a bassa voce. È di origine onomatopeica, richiama il ciu-ciu che si percepisce dal chiacchiericcio di due persone.
È di recente entrato a far parte dell'italiano gergale del giornalismo politico per indicare un accordo sottobanco, un compromesso riservato tra fazioni formalmente avversarie, ma che in realtà attuano, anche con mezzi e intenti poco leciti, una logica di spartizione del potere.



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