giovedì 7 maggio 2020

QE, la Corte Costituzionale federale tedesca attacca i poteri della BCE e della CGUE




1. Da almeno 10 anni, poiché - un po’ esagerando - i Trattati dicono tutto e il contrario di tutto - molto dipende dalla loro interpretazione e applicazione, che sono decise politicamente da Berlino (e satelliti, con l’aiuto della Francia), spesso in conflitto con la “missione” dell’Unione Europea, cioè i suoi scopi primari (v. preambolo e art. 3 TUE).
2. In questo solco, si inserisce il giudizio sul funzionamento della Banca Centrale Europea rispetto ai Trattati (e al suo statuto, che deriva dai Trattati) e sulle sue decisioni. Nel caso della BCE (art. 35 Statuto BCE), essa è sottoposta soltanto alla Corte di Giustizia UE, che si è già pronunciata nel dicembre 2018 sul punto ora evidenziato dalla Corte Cost. tedesca con una sentenza contraddittoria (sconfinamento nella politica economica, che le è preclusa), decidendo, nel dicembre 2018, sul primo ricorso della Corte Cost. tedesca (Bundesregierung) contro il QE, con intervento anche del Bundestag e della Deutsche Bundesbank.[1]
3. L’Unica Autorità legittimata a interpretare giuridicamente i Trattati è la CGUE, non certamente la Corte Cost. tedesca, che ha giurisdizione esclusivamente in Germania, tanto è vero che - a parte il tono imperioso - la conseguenza, nel caso la BCE non darà una risposta soddisfacente, sarà l’autoesclusione della Bundesbank dal QE.
4. I Tedeschi - che io giudico furbi intelligenti - vogliono solo i vantaggi dell’attuale sistema monco UE/Euro, situazione insostenibile nelle congiunture economiche negative. Figuriamoci in questa, che in Italia, tra alti e bassi, dura da 12 anni e che ha fatto crescere abnormemente il debito pubblico e il rapporto debito/Pil, che, com’è noto, è la bestia nera dei Tedeschi. Anche per colpa del calo del denominatore (PIL) a causa della politica economica prociclica imposta dallUE all’Italia, discriminandola rispetto alla Spagna, alla Francia, all’Irlanda, al Portogallo, alla Grecia (cfr. deficit/Pil dal 2008 al 2017).
5. Il problema ora, cioè da 12 anni, da quando è scoppiata la crisi economica nell’Eurozona (ma non in tutti!), è la politica economica, che è competenza degli Stati ed esige che sia anticiclica, non prociclica. E la responsabilità di questo è della Germania e satelliti, che danno un’ottusa interpretazione neo-liberista dei Trattati e delle sue regole complementari (Fiscal Compact), in particolare verso l’Italia. La BCE, che è indipendente e vota a maggioranza dei 25 Membri del Consiglio Direttivo, di cui solo due sono tedeschi, sopperisce dal 2012 (“wathever it takes” di Draghi e le conseguenti OMT, mai utilizzate finora, contro le quali i Tedeschi fecero subito ricorso, rigettato dalla CGUE nel giugno 2015).

6. Non si sa come finirà questa vicenda, potrà anche avere un effetto benefico perché la decisione della Corte Costituzionale tedesca è esagerata e perciò un passo falso, poiché attacca due capisaldi della costruzione UE: l’indipendenza della BCE e la primazìa della Corte di Giustizia UE sulle Corti nazionali. Come si vede dalla reazione della stessa BCE (vedi il suo comunicato[2]) e della Commissione Europea.
7. In ogni caso, non se ne può più dell’arroganza dei furbi-intelligenti Tedeschi. I quali, a differenza nostra, fanno gioco di squadra, con una sola stella polare: l’interesse dell’apparato industriale-finanziario-commerciale tedesco. E, con qualche eccezione (vedi da ultimo il sorprendente Der Spiegel[3]), furbescamente additano l’Italia spendacciona (una BUFALA cosmica) come capro espiatorio delle loro colpe. Imitati dai furbi-intelligenti Olandesi.

Soluzione? Sono due, da realizzare in parallelo.
- Contare sulla forza della legge UE, che a differenza del passato è a sfavore della Germania, perché il rischio del suicidio fa ora parte della consapevolezza dell’intera struttura europea.
- Poiché, a differenza del passato (sentenza della CGUE del dicembre 2018[1]), se la Corte Cost. tedesca riterrà la risposta della BCE insoddisfacente, si determinerà l’autoesclusione della Bundesbank dal QE, prima di chiedere soldi ai tirchi Tedeschi e Olandesi, dovremmo chiederli ai tirchi ricchi italiani, che sono più ricchi dei ricchi tedeschi.

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Note

[1] QE (OMT), la Corte di Giustizia Europea dà torto alla Corte Costituzionale tedesca

[2] Comunicato stampa della BCE sulla sentenza della Corte costituzionale federale tedesca
05 maggio 2020

[3] "Basta con la spocchia contro l'Italia. Dolce vita? Sciocchezze. Non è sprecona"
Un articolo di der Spiegel difende il nostro Paese. "Non è sprecona. Eurobond o l'Ue crollerà"


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