domenica 7 giugno 2015

La coda di paglia del Prof. Stefano Ceccanti


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 304 del 27-03-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
La coda di paglia del Prof. Stefano Ceccanti


Perché sul voto di fiducia non è ammissibile un dissenso senza conseguenze
Pubblicato: 26/04/2013 20:01
Stefano Ceccanti

CODA DI PAGLIA.
Com’è noto, la severità eccessiva, anche se sorretta da fini argomentazioni tecniche, rinvia sempre a motivazioni sottostanti, le quali, nel caso dell’ex senatore Stefano Ceccanti, sono riconducibili alla sua appartenenza al gruppo, invero sparuto, dei cosiddetti “montiani” del PD, che per un anno si è schierato a favore di Monti e contro il segretario del partito Bersani.
Va da sé che il sostrato fondamentale su cui poggia un’inclinazione alla slealtà o al tradimento è quello educativo, che poi reca con sé la propensione incoercibile dei cattolici italiani di schierarsi con e prendere ordini da uno Stato straniero, com’è il Vaticano. E di “proiettare”, [1] per effetto della enorme coda di paglia che provoca sensi di colpa, com’è il caso ora di Stefano Ceccanti, questa inclinazione stortignaccola [2] e questa “colpa”, anziché sui 101 traditori, [3] sui renitenti a dare la fiducia al futuro governo Letta per non contravvenire patentemente all’impegno di lealtà assunto verso l’elettorato di non fare alleanze col PDL.

PS: Per avere un’idea del Ceccanti “politico”, allego (purtroppo, “Europa” ha approfittato della ristrutturazione del suo sito per cancellare i commenti dei lettori. Ieri, 30-04-15, ho scoperto che digitando in Google il titolo dell’articolo + Europa + Dol - che è l’azienda che gestisce il sito di “Europa” - si possono ritrovare):
link sostituito da:

[2] La macroscopica mistificazione pro-Monti e la slealtà dei democratici ‘montiani’  http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2756061.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/la-macroscopica-mistificazione-pro.html  
[3] L’agguato dei 101 traditori del PD


Appendice:

Ribaltamento della verità e del percorso logico anche da chi non te lo aspetti:

@ Ivan Scalfarotto
Il tuo ragionamento è vagamente capzioso, va ribaltato e articolato contemplando una diversa scansione dell'iter logico:
1) non sono i renitenti a votare la fiducia che devono motivare questa loro decisione ed assumersene la responsabilità, ma tutti gli altri che tradirebbero la volontà del loro elettorato;
2) i 101 traditori, anziché minacciare punizioni ed espulsioni, dovrebbero confessare pubblicamente il loro misfatto e subirne le conseguenze;
3) non sono i renitenti a votare la fiducia a dover essere sanzionati con l'espulsione, ma per primi quelli che hanno tradito se stessi ed il PD approvando la candidatura di Prodi la mattina ed affossandola nel segreto dell'urna nel pomeriggio;
4) è vero che la crisi esige interventi urgenti, ma conoscendo Berlusconi è difficile negare che le priorità del Paese non debbano cedere il passo a quelle di SB;
5) stante questo pesante condizionamento, è più saggio mettere su un governo di scopo con pochi obiettivi limitati, forse digeribile dall’elettorato di Csx, anziché privilegiare un governo di larghe intese di alto profilo PD-PDL e/o dove i tempi ed i contenuti siano dettati da Berlusconi, persona notoriamente inaffidabile.


Nessun commento:

Posta un commento