lunedì 29 giugno 2015

Il PDL frena il piano ‘salva’-Telecom


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 383 del 28-09-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il PDL frena il piano ‘salva’-Telecom


Opa e Golden share: il Pdl frena il piano "salva" Telecom. Il Pd all'attacco di Telefonica
L'Huffington Post  |  Di Andrea Bassi Pubblicato: 27/09/2013 14:59 CEST  |  Aggiornato: 27/09/2013 15:33 CEST


L'on. Rughetti, nel suo blog, ha appena pubblicato un 'post' dal titolo "L'Italia, una nazione senza Stato", [1] mettendo l'accento sulle responsabilità della PA e dei politici.
Io ho commentato citando Catricalà e la responsabilità del Cdx per le cosiddette riforme Brunetta.
Questa notizia che parla di Catricalà e di Brunetta, oppositori del piano del governo per Telecom, è un esempio plastico dell'inesistenza di uno Stato adeguato alla bisogna.
Osservo:
1. la questione Telecom è scoppiata per una decisione anche di Mediobanca di disfarsi della sua quota in Telco cedendola a Telefonica, per lucrare un guadagno extra, poiché le viene pagata ad un prezzo doppio di quello di Borsa; Berlusconi, padre-padrone del PDL, è socio di Mediobanca;
2. Brunetta è soltanto un utile idiota ben retribuito al servizio del miliardario Berlusconi;
3. Catricalà, gran Mandarino pubblico e Consigliere di Stato, [2] è un altro utile idiota ben retribuito al servizio di Berlusconi; per dare un’idea, Eugenio Scalfari, 15 mesi fa, scrisse un articolo severo contro di lui accusandolo di infedeltà ai doveri verso lo Stato, per servire il ‘padrone’ Gianni Letta e quindi  Berlusconi);[3] ora ci riprova;
4. come ha ben spiegato l’ottimo presidente della Commissione Industria del Senato, Massimo Mucchetti, [4] Telefonica è più indebitata di Telecom e non ha soldi da investire in Italia ed userebbe Telecom spolpandola (Tim Brasile, anche per obblighi antitrust) per sistemare i suoi grossi problemi finanziari;
5. la soglia attuale che fa scattare l’obbligo dell’Opa in Italia è del 30%; se venisse portata al 15%, essa sarebbe sempre più alta di quella prevista dalla legislazione spagnola, che fa scattare quest’obbligo semplicemente se un’azienda vuole assumere il controllo di un’altra;
6. quando l’Enel acquisì la spagnola Endesa, si sobbarcò ad un’Opa gravosa, dopo aver presentato tanto di credenziali al governo spagnolo; perché Telefonica non fa lo stesso? [4]
7. in Germania ed ancor più in Francia, non è mai successo e non potrebbe succedere un caso come quello di Telefonica-Telecom in Italia.

[2] La casta dei Mandarini
[3] Draghi, Bersani, varie ed eventuali
di EUGENIO SCALFARI
10 giugno 2012
Ecco la risposta di Mario Monti
Io, i poteri forti e il diritto alla lealtà
Mario Monti
11 giugno 2012
E la replica di Scalfari:
Grazie, ma io resto preoccupato
di EUGENIO SCALFARI
11 giugno 2012
[4] MUCCHETTI (PD): IL CAPO DI TELEFONICA ILLUSTRI I SUOI PROGETTI
«Telecom, l'Italia non può perdere il controllo»
23 settembre 2013
Perché non va bene Telefonica? 
«Telefonica ha 66,8 miliardi di debiti finanziari e un patrimonio netto tangibile negativo per 22,4. Telecom ha 40 miliardi di debiti e un patrimonio netto tangibile negativo per 17. Sommate hanno un po' di liquidità, 17 miliardi, ma è posta a garanzia del debito e costa più di quanto rende».
Telecom, fermare una operazione dannosa e sbagliata
25 settembre 2013
Telecom: Mucchetti a Catricala', la legge sull'Opa puo' essere modificata
04 ottobre 2013
[…] Questa, del resto, e' la regola anche in Spagna.[…]


Appendice

Superutente di HuffPost
15:31 su 27/09/2013
Ma il PDL, non era difensore dell'italianità delle aziende? Come mai ora hanno cambiato idea? Forse perchè non ci sono Bad Company da fare?

23 ore fa (18:27)
No, perché a vendere (ad un prezzo doppio di quello di Borsa) è Mediobanca e Berlusconi è socio di Mediobanca.

Superutente di HuffPost
19 ore fa (22:21)
Si ma con una quota marginale; semplicemente non gliene frega niente.

16 ore fa (01:30)
Beata ingenuità. Secondo te, è privo di nesso (logico) il freno del PDL al decreto ’salva’ Telecom ed il rapporto stretto tra Berlusconi e Mediobanca?
La spiegazione che ne do io, frutto di deduzione logica, è articolata:
- c’è all’inizio un aspetto di cambio di strategia di Mediobanca;
- la conseguenza è l’uscita dai patti di sindacato, tra cui Telco (con una quota del 10%);
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-06-21/mediobanca-uscira-patti-telco-090045.shtml ;
- la cessione della quota, unitamente alle quote di Generali e Intesa S. Paolo, porta dal 46 al 66% (con un’ulteriore opzione per arrivare al 70%) la partecipazione di Telefonica nella holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia;
- a prescindere dalla supervalutazione della quota, si sa come è fatto Berlusconi: come scrisse l’ex ambasciatore USA al proprio governo, basta incensarlo un po’ per ottenerne un atteggiamento collaborativo. Tu pensi che nell’opposizione del PDL al ‘salvataggio’ di Telecom non ci sia una telefonatina carina di Nagel al socio Berlusconi, che presumibilmente o ha approvato il cambio di strategia di Mediobanca o non intende ora affossarlo?


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