A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000
visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio,
alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 364 del 29-08-2013 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Lucia Riina e il
lapsus freudiano capovolto
Totò Riina: parla la figlia
Lucia: "Onorata del mio cognome" (VIDEO)
L'Huffington Post | Pubblicato: 28/08/2013 13:49
CEST | Aggiornato: 28/08/2013 13:49 CEST
Onorata?
Questo aggettivo ha tutta l'aria di un - come dire? - lapsus freudiano [1] capovolto:
ascoltate le sue dichiarazioni, non tradisce il pensiero, ma lo rafforza, ne
costituisce la quintessenza, il sostrato educativo fondamentale, che - si badi
- per le generazioni meridionali, ed in particolare per quelle mafiose o
camorriste o 'ndranghetiste, è soprattutto quello inculcato dalla madre. [2] Detto
su basi empiriche ed intuitive e non di studi particolari, dal punto di vista
educativo, la società meridionale, segnatamente nell'"enclave"
criminale, è ancora oggi, dopo secoli, una società matriarcale.
"O.
società, denominazione data alla camorra dai suoi appartenenti; estens., può
indicare altre associazioni similari (es. la mafia siciliana e la ’ndrangheta
calabrese)".
[2]
Non è solo nelle famiglie di mafia, che è la donna che tramanda la cattiveria e
l'odio. Specularmente, è la donna-madre, soprattutto, che dà l'impronta alla
prole, nel bene, nelle regole. Il senso civico, la cultura civica dipendono dal
padre e dalla madre, ma è la madre che crea le condizioni favorevoli o
sfavorevoli. Sarebbe interesse dello Stato incentivare, attraverso la madre, il
capitale sociale di una comunità come la nostra, in cui è troppo sviluppato il
senso di appartenenza alla famiglia rispetto all'appartenenza alla Nazione,
all'intera collettività.
Appendice
16:51 su 28/8/2013
Purtroppo la mia precedente risposta a questo tuo intervento si è persa
nell'etere, ma tenevo a farti sapere che il tuo commento sul substrato
culturale del pensiero della giovane Riina mi è sembrato eccellente e
illuminante. Effettivamente traspare proprio questa eredità familiare e
addirittura ancestrale dal discorso della ragazza, senza contare che esso
probabilmente contiene messaggi rivolti a "chi sa intendere". Ho
trovato soprattutto lugubre e minaccioso il riferimento alle future
generazioni...
17:50 su 28/8/2013
Grazie!
Post e articolo collegati:
Questione femminile, questione meridionale, rivoluzione culturale e
progetto educativo
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2580796.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/questione-femminile-questione.html
La
ferocia delle donne di Gomorra nella Scianél di Cristina Donadio
Titti Marrone
Pubblicato: 19/05/2016 08:44 CEST Aggiornato: 19/05/2016
08:44 CEST
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