domenica 14 giugno 2015

Lettera al Senatore Nicola Latorre


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 316 del 18-05-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Lettera al Senatore Nicola Latorre


Pubblico la lettera che ho inviato ieri al Sen. Nicola Latorre, del PD.

Oggetto:
OCCORRONO VERITA’ E SEVERITA'.
Da:
http://posta-static.iol.it/cp/images/default/en/mail/smart/addcontact.gif
A:
<nicola.latorre@senato.it>http://posta-static.iol.it/cp/images/default/en/mail/smart/addcontact.gif
Data:
17/05/2013 10:02

OCCORRONO VERITA’ E SEVERITA'.

Egr. Sen. Latorre,

Disapprovo le Sue dichiarazioni, in apparenza ovvie, in merito all’ineleggibilità del Sen. Silvio Berlusconi (anche se si tratti della sua nomina a senatore a vita, ipotesi semplicemente oscena, poiché contraddirebbe sia la prassi sia soprattutto la stessa lettera della norma costituzionale, che prevede venga concessa a chi “ha illustrato la Patria per altissimi meriti”, e mi sembra che non sia il caso di SB, che, anzi, semmai l’ha 'illustrata' alla rovescia, in negativo), che considero un ulteriore indizio a Suo carico.

Mi è capitato di prevedere qualche ora prima che succedesse, scrivendolo nel blog di Bracconi su Repubblica (cfr. http://vincesko.ilcannocchiale.it/2013/04/19/lagguato_dei_101_traditori_del.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/lagguato-dei-101-traditori-del-pd.html ), il rischio del tradimento ad opera di voi d’alemiani, inclini all’inciucio, e dei cattolici, inclini alla slealtà, gli stessi forse che poi hanno affossato la candidatura di Prodi (peraltro, ben 15 voti espliciti sono andati a D’Alema).

Va detto che la candidatura di Prodi era una scelta molto divisiva; ciononostante, quello che è inaccettabile è la vigliaccheria dei 101 traditori, che la mattina hanno approvato assieme agli altri grandi elettori ed applaudito con una standing ovation la candidatura al Colle di Romano Prodi e nel pomeriggio nel chiuso nell'urna l'hanno affossata, tradendo prima se stessi e poi il PD, e che per questo vanno stanati e cacciati dal PD.

Le confesso che a me, elettore del PD (di provenienza DS), non ha fatto piacere la Sua rielezione, quindi esprimo la speranza che Lei, se è stato uno dei 101 traditori, abbia un sussulto di dignità ed ammetta pubblicamente la Sua responsabilità e venga espulso dal PD.

Distinti saluti

PS: La informo che pubblicherò questa mia lettera e l’eventuale Sua risposta sia nel mio blog che sui media on-line.


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