A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli
(orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 315 del 15-05-13
(trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Silvio
Berlusconi senatore a vita, ipotesi semplicemente oscena
Luigi Zanda su Silvio Berlusconi:
"Ineleggibile e mai senatore a vita". E a Roberto Formigoni:
"Lasci presidenza commissione"
L'Huffington
Post | Pubblicato: 16/05/2013 10:54
CEST | Aggiornato: 16/05/2013 10:54
L’ipotesi
di concedere la nomina di senatore a vita a Silvio Berlusconi è semplicemente
oscena, poiché contraddice sia la prassi, sia soprattutto la stessa lettera
della norma, che prevede venga concessa a chi “ha illustrato la Patria per
altissimi meriti”, [*] e mi sembra che non sia il caso di SB, che, anzi, semmai
l’ha 'illustrata' alla rovescia, in negativo.
Naturalmente
una tale pretesa si spiega soltanto alla luce della struttura psicologica di
SB, non tanto per sottrarlo alle conseguenze penali dei suoi atti, ipotesi del
tutto irrealistica nel nostro ordinamento giuridico, ma - specularmente - per
lenire la ferita al suo amor proprio ipertrofico e malato (il suo vero tallone
d’Achille), ora che è minacciato di espulsione dal Parlamento, per
ineleggibilità o, peggio, come pena accessoria di una condanna penale.
[*]
La carica di senatore a vita è, nella Repubblica Italiana, una carica cui
accedono di diritto, salvo rinuncia, gli ex presidenti della Repubblica, definiti
senatori di diritto e a vita (art. 59, comma 1 della Costituzione). Inoltre, il
presidente della Repubblica può nominare cinque senatori a vita per aver
«illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico,
artistico e letterario» (art. 59, comma 2 della Costituzione).
Appendice
@
Franco Torre
Sei
(parzialmente) disinformato sul conflitto d’interessi.
Io
non sono d’alemiano, ma lo stesso D'Alema (il quale, come confermò tempo fa
Adornato, è meno antipatico di quel che sembra e più ingenuo di quel che si
dice, come dimostrò quando si fece turlupinare da SB), da Fazio ha ammesso l'errore
suo e del centrosinistra di non aver provveduto a sanare con una legge il
conflitto d'interessi tra il 1996 e il 2001 (sarebbe bastata, poiché c'erano i
numeri, un'interpretazione autentica all'inizio della legislatura della legge
dcl 1957). Non ha invece menzionato colpe per il 2° governo Prodi, perché lì i
numeri non c'erano, dal momento che Mastella (questo non lo sento mai
menzionare) fece subito sapere che il suo partito non avrebbe mai votato una
legge sul conflitto d'interessi.”
“No
di Mastella sul conflitto d’interessi”
Post collegato:
Il Sig. Silvio
B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille/16/Il ritorno
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2764581.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-sig-silvio-b-il-mammone-dal-collo.html
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