venerdì 19 giugno 2015

Dialogo su Grillo, i dipendenti pubblici, la spesa pensionistica, il PD ed altro


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 340 del 22-06-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Dialogo su Grillo, i dipendenti pubblici, la spesa pensionistica, il PD ed altro


Grillo e quella casta di 25 milioni di italiani

A ben pensarci di Italie ne esistono di più.
Una di serie A: quella dei grandissimi privilegiati. Ne fanno parte i “poteri forti” che manipolano l’elettorato con lo strumento di una democrazia malata. Quindi: banche (che usano raccolta pubblica e signoraggio per finanziare operazioni finanziarie), grandi imprese (che ottengono gli appalti per le grandi opere come TAV, G8, F-35, eccetera), interi settori industriali fortemente beneficiati (farmindustria) o grandissime aziende (vedi ILVA che ha eluso finora i doveri di conformarsi alle norme vigenti, ammazzando non si sa quanti tarantini, con l’evidente complicità di un sindacato che ha guardato sistematicamente altrove).
Una di serie B: quella dei privilegiati. Ne fanno parte svariate categorie professionali che godono di leggi e regole astruse che elargiscono privilegi e/o limitano la libertà del sistema economico ed impediscono ad esso di allocare efficientemente le risorse. Quindi: notai (inutili ma costosissimi, in altri Paesi al loro posto si usano moduli prestampati ed impiegati pubblici), avvocati, commercialisti, farmacisti, giornalisti, eccetera; oltre, naturalmente, ai politici ed ai grandi manager di Stato.
Una di serie C: quella dei pubblici imiegati di livello medio e basso e degli impiegati del privato protetti sindacalmente, che fanno più o meno bene il loro lavoro, sono in linea di massima utili ed anche se non lo sono ricadono nell’ambito di una fisiologico e necessario assistenzialismo.
Una infine di carne da macello: quella che Grillo definisce “di serie B”.
Il punto è che gli elettori “di serie C” non si rendono conto che tra poco toccherà anche a loro. Anzi: già ci siamo, vedi la riforma Fornero o gli scatti di anzianità non riconosciuti. I veri privilegiati (“serie A” e “serie B”) li usano come scudo, parlano di difesa dei “diritti acquisiti” per indurli a votare per il mantenimento dello status quo; quando in realtà l’Italia “di serie C” ha tutto da perdere e niente da guadagnare dallo status quo, essendo mantenuta ad un livello di triste sussistenza che probabilmente cambierebbe significativamente in meglio in un sistema equo. Esempio: le pensioni al minimo sono da fame, quelle (spesso multiple) degli ex manager di Stato sono invece ricchissime nonostante non siano stati versati contributi adeguati; logica vorrebbe che venisse posto, anche retroattivamente, un tetto alle pensioni “retributive” e parte di quanto risparmiato venisse usato per innalzare quelle minime a livelli decenti. Così come logica vorrebbe che le spese che oggi foraggiano la “serie A” venissero sottoposte a revisione, eliminate laddove non superassero la prova di una seria analisi di costi e benefici e con i risparmi venissero tagliate le tasse.
Insomma: a mio avviso la vera sfida per Grillo ed il M5S consiste nel far capire questo agli “Italiani di serie C” e stringere con loro una nuova alleanza per rovesciare l’Italia dei privilegiati “di serie A” (che deve sparire) e “di serie B” (i cui appartenenti vanno ricondotti ai livelli che competono alla loro reale utilità sociale tramite eradicazione dei privilegi fin qui goduti).
Impensabile, ovviamente, che a fare questo siano i politici degli stessi partiti che hanno fin qui costruito la situazione attuale; primi fra tutti, PD (per quanto riguarda soprattutto la “serie A”) e PDL (per quanto riguarda soprattutto la “serie B”).

Bel commento. Tranne per le responsabilità, in particolare che il PD, che è nato nell’ottobre 2007, abbia “costruito” la Serie A.
Negli ultimi 12 anni il Csx ha governato, con una esigua maggioranza al Senato, per appena 22 mesi, con l’ottimo (sulla base dei dati) 2° governo Prodi, anche – nonostante quanto di solito si affermi – sotto l’aspetto fiscale e redistributivo.

5 osservazioni:
1) Riduzione dei dipendenti pubblici.
La riduzione del numero dei dipendenti pubblici è cominciata (dopo la crisi della Grecia) sotto il governo Berlusconi-Tremonti: il DL 78/2010 tagliò del 50% il numero dei lavoratori precari e congelò il rinnovo contrattuale..
2) Blocco delle pensioni.
Idem come sopra, con l’aggravante del rinvio del pensionamento: di un anno per tutti (anche disoccupati, inattivi o in mobilità eccedenti 10 mila unità) e di 6 anni per le lavoratrici pubbliche.
3) Numero dei pensionati.
Le pensioni sono complessivamente 16,5 milioni; poiché un terzo dei pensionati percepisce 2 o più pensioni, se ne deduce che il numero dei pensionati è inferiore a 14 milioni.
4) Spesa pensionistica.
AQQ/24 – Spesa pensionistica
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2783015.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/analisi-quali-quantitativa24-spesa.html
La tabella che segue è ricavata dai dati diffusi dall’INPS sulla distribuzione delle pensioni per fasce di importo.
(Dati ISTAT 2010)
La distribuzione percentuale della spesa pensionistica è la seguente (ciascun pensionato può prendere 2 o più pensioni [*]):
……………………N. Pensionati………..% spesa
Meno di 500€…..…..….14,4%……………..4,65%
500-1.000€……………..31,0%…………….18,01%
1.000-1.500€………..…23,5,%……………23,40%
1.500-2.000€………..…14,5,%……………20,45%
Sopra 2.000€………..…16,5%…………….33,49%
Rispetto alla spesa totale, che ammonta (al lordo di oltre 40 mld di imposte, che è una mera partita di giro) a 258,5 miliardi di €, per un totale di 16 milioni e 500 mila pensioni:
1) Il 45% (7 milioni e 425mila pensionati) che sta sotto i 1000 € assorbe solamente il 22% (58.558.500.000€) della spesa totale. 2) Per contro, i pensionati sopra i 2000 €, pari al 16,5 % del totale, per una spesa di 86.578.250.000€, assorbono il 33,49% della spesa totale.
Tale distribuzione sperequata è ancora più marcata se si scorpora il dato relativo alle donne. “Analizzando le differenze di genere in funzione delle classi di reddito pensionistico mensile emerge – in linea con quanto finora osservato – la maggiore concentrazione degli uomini nelle classi di reddito più elevate. Il 24,1% dei pensionati percepisce, infatti, un reddito mensile superiore ai 2.000 euro, assorbendo il 47,7% della spesa pensionistica destinata agli uomini; solo il 9,9% delle donne percepisce tali livelli di reddito, per una spesa complessiva pari al 24,8% (Tavola 2). Nella classe di reddito più elevata, che raccoglie i beneficiari di trattamenti superiori ai 3.000 euro mensili, le differenze sono ancora più marcate: le donne sono solo il 2% del totale, pari a una spesa complessiva del 7,6%, contro il 7,6% osservato tra gli uomini, pari al 22,1% di spesa”.
5) I figli ‘pubblici’ ed i figliastri ‘privati’.
Il numero dei dipendenti pubblici è in linea con gli altri Paesi; quello che differisce è la “performance”.
Ciò che non è accettabile è il fatto che negli ultimi 30 anni i dipendenti pubblici siano trattati come “figli” e i dipendenti privati come “figliastri”.
Una volta (fino agli anni ’70), i privilegi dei dipendenti statali rispetto a quelli privati (non licenziabilità, orari ridotti e scarso impegno nel lavoro) erano compensati da più bassi stipendi. Ora anche gli stipendi sono più alti.
Negli ultimi anni, c’è stata una diminuzione di circa 300 mila dipendenti pubblici, agendo sul turnover, che si aggiunge al blocco delle assunzioni da almeno una decina d’anni.
Nonostante questo, almeno in alcune Regioni (es. Sicilia, Campania, Calabria) ed in alcuni comparti della P.A. (ad esempio, Sanità campana o calabrese o siciliana; dipendenti Enti locali Sicilia), c’è una sovrabbondanza di personale, immesso per far fronte non alle necessità dei servizi da erogare ai cittadini, ma per diminuire la disoccupazione, e non premiando i meritevoli, ma per la più parte sulla base di raccomandazioni, dividendo tra figli e figliastri.
Allora, si dovrebbe essere d’accordo con me che lo Stato, cioè noi tutti, come un buon padre di famiglia, anziché privilegiare, poniamo ad esempio, 100 mila persone sostenendo un costo di 2.000 ciascuno x 13 mensilità x 100.000 = 2,6 miliardi, provveda a pagare il reddito di cittadinanza – opportunamente disciplinato – di 500 € a 520.000 persone disoccupate.

Errata corrige:
16,5 milioni sono il numero complessivo di pensionati.

daccordo!

La cosa assolutamente più buffa è che questo post, anche avendo lo scopo di smentirlo, non fa altro che dare ragione a Grillo. Ok il punto di vista è differente ma si arriva esattamente alla stessa conclusione…ovviamente ci sono ombrre e luci e non è tutto così limpido come dice Grillo ma è impossibile nascondere una verità palese.

non e vero che si arriva alla stessa conclusione grillo ha il merito di avere posto dei problemi reali che complessivamente esistono quindi fin qui bene ma il problema sta nel fatto che grillo non solo non ha gli strumenti per poter intervenire positivamente su tali squilibri,ma addirittura cada in contraddizione rispetto a quello che lui stesso dice.infatti grillo dice delle cose per poi smentirle lui stesso dopo un po’ esmpio parla di reddito di cittadinanza ,poi di reddito minimo garantito poi ancora che questo sarebbe solo per chi perde il lavoro ecc ora non so’ ma non credo che il reddito garantito nell’attuale situazione sia possibile e se questa puo essere definita politica keineisiana (non è mio compito saperlo)ma mi sembra che il problema che pone il keinesismo e quello della domanda pubblica di beni (quindi intervenire con risorse pubbliche dal lato dell,offerta)questo mi sembra aver capito di keynes…grillo ha ragione quanto dice che deve ripartire l,economia reale ma torto quando non dice come farla ripartire inoltre cade in una contraddizione madornale quando dice che fara’ il referendum tra un anno sull’euro ..(senza nemmeno sapere se questo e possibile)non so’ se fosse ancora vivo keynes se gli avrebbe risposto tra un anno chissa se siamo ancora vivi…il problema di grillo e che parla poco ed ha una solo fonte che lo indirizza.

Se è lecito, Grillo è un buffone ignorante alle prese con un compito molto più grande di lui (il secondo che ci tocca sopportare in 20 anni…).
Come rivelò la moglie quando egli voleva fare il segretario del PD senza neanche essere iscritto, è uno entrato in politica perché si annoiava.
Due buffoni ignoranti leader politici sono troppi, speriamo si annoi presto e sparisca in fretta, portando con sé anche l’altro, ché abbiamo già tanti problemi. Amen.

L’unico che parla di interventi di matrice keynesiana in Italia è proprio Grillo tanto dileggiato in questo blog… reddito di cittadinanza, interventi massicci sul welfare e defiscalizzazione delle imprese… ma questo è un blog pro-keynes o contro keynes? Poi se ci vogliamo prendere in giro facciamolo pure, ma non me lo doveva spiegare di certo Grillo che il posto fisso nella P.A. in Italia è un lavoro più ambito che diventare imprenditore e aprire una partita IVA? Vogliamo dire che non è vero? Sono un imprenditore di 33 anni e tutti i miei amici e conoscenti della mia età che lavorano nel pubblico si sono comprati casa o se la stanno comprando… io non riesco neanche ad andare in affitto per non licenziare i miei 11 dipendenti… forse tornerò a vivere da “mammà” od emigrerò all’estero sicuramente starò meglio con i tedeschi che con i “teniamo famiglia” italioti!

A titolo informativo, le proposte da te citate sono da tempo tutte contenute nel programma del PD.
Per la precisione, il reddito di cittadinanza è una proposta del centrosinistra da ben prima che nascesse M5S. Tra i primi ad attuarlo è stata la Regione Campania nel 2004 (amministrazione Bassolino), seconda Regione e ultima, la Regione Lazio nel 2010 (amministrazione Marrazzo).
Ma è un problema di risorse (i disoccupati sono quasi 3 milioni e gli inattivi ben 14 milioni, per la più parte al Sud e donne), per il cui reperimento (è lì il difficile) occorrerebbe:
- chiederle agli unici che ora ce le hanno: il 10% delle famiglie più ricche, soprattutto attraverso un’imposta patrimoniale e/o un prestito forzoso di almeno 150 mld;
- riqualificare la spesa pubblica, riducendo la corruzione e le inefficienze.
Vasto programma…
Segnalo:
Reddito minimo garantito: come funziona
15.03.13
Che cos’è il reddito minimo garantito da istituire per dare un sostegno ai più poveri? E in che cosa si differenzia dal reddito di cittadinanza proposto dal M5s? Il primo è finanziariamente sostenibile, il secondo no. Vediamo in questo Dossier il confronto ospitato da lavoce.info.
http://www.lavoce.info/wp-content/uploads/2013/03/dossier-rmg1.pdf

Verissimo quello che dice, le vorrei però chiedere dove era il PD quando fu promulgata la legge Biagi? Dove era il PD quando molti fondi per scuole e ospedali pubblici furono girati ai privati? Dove era il PD quando il 10% di quelle famiglie ricche licenziava gli italiani e portava le fabbriche all’estero? Dove era il PD quando Monti mandava i suoi scagnozzi dell’agenzia delle entrate a intimidire le imprese private? Dove era il PD quando Caltagirone, Mezzaroma etc, se ne infischiavano dei piani regolatori e costruivano case gonfiando i costi fregandosene dell’ edilizia popolare? Dove era il PD quando i megamanager strapagati facevano fallire aziende pubbliche e municipalizzate creando dei buchi di bilancio incolmabili? Questo le sembra keynesiano? Questo le sembra responsabile? Questo le sembra accettabile?

Replica non pertinente: l’oggetto della discussione erano le proposte di Grillo.
Comunque osservo che: 1) il PD è nato nell’ottobre del 2007; e dalla mescolanza di cose diverse, talvolta (v. i diritti civili) persino opposte; 2) non è perfetto, come tutte le cose umane inclusi i partiti politici; 3) anche io sono critico su ciò che fa o che non fa; 3) di solito tra il dire (il programma) e il fare (varo delle norme e degli atti concreti) dei partiti e dei politici, incluso M5S come si vede a Parma, c’è il mare. Nostro compito di cittadini-elettori è proprio quello di ridurre l’ampiezza di questo mare, stanando, smascherando e punendo i pifferai e buffoni, gli incompetenti e i disonesti.

Sì, PD che c’avesse mai provato a far qualcosa. È inutile dire che è da tanto che il PD promette le stesse cose del M5S se in anni non l’ha mai fatto! Vi date la zappa sui piedi da soli! L’unica cosa che è stato capace di fare quel Prodi è stato l’indulto… l’indulto!!!

Sei affatto disinformata sul 2° governo Prodi, come milioni di altri Italiani, parecchi purtroppo anche di Csx (ma l’accenno all’indulto – che detto per inciso, visto che lo ignori, fu una legge di iniziativa non del governo ma parlamentare per rispondere ad una richiesta solenne del papa, approvata dai 2/3 del Parlamento, anche da FI e UDC – mi porta a ipotizzare che tu sia di Cdx), vittime della forsennata propaganda dei media di destra contro Prodi. Grave per una che non solo frequenta blog economici come questo, ma ci scrive anche e per giunta s’impanca a maestrina e censora degli altri. Cerca di vincere il tuo pregiudizio e informati meglio.
Ripeto: il PD è nato nel 2007 e non è mai stato al governo. Il governo Letta è appena all’inizio, a me non piace perché condizionato da Berlusconi, lo giudicherò dagli atti concreti. Qual è il tuo partito e il giudizio su di esso?
PS: la sovrabbondanza di punti esclamativi è un brutto indizio, datti una calmata.

ahahahahah certo, certo, andiamo sul puntiglio perché è quello che è importante. IL PD c’era, col cavolo che ha fatto la legge sul conflitto d’interessi di cui tanto parlava e poco importano i motivi che lo hanno portato: ci siamo ritrovati l’indulto quando c’erano loro. Avessero fatto qualcosa di buono, avremmo anche potuto interessarci sui puntigliosi motivi della presenza dell’indulto… ma non sono stati capaci di fare nulla. Di provarci almeno.
Mettiamo comunque il caso che sia davvero disinformata, io sono una di quelle persone che ha votato PD e che ne è rimasta fortemente delusa, schifata… Com’è che MILIONI (come dici) d’italiani sono tanto disinformati e stanchi del partito che difendi tanto? Sempre tutta colpa solo e soltanto di Berlusconi e della sua propaganda? Il PD è così innocente e puro, lontano da ogni tipo di corruzione?
Sai qual è il problema degli elettori/difensori del PD? Che credono ancora, erroneamente, che il male sia rappresentato unicamente da Berlusconi, quando morto Berlusconi se ne fa un altro, quando differenze fra questi vecchi politici, a qualsiasi partito appartengano, non ce ne sono.

“l’unico parla di interventi di matrice keynesiana in Italia è proprio Grillo”
keynes NON diceva “affamiamo i pensionati per dare l’elemosina ai disoccupati”, diceva tassiamo chi ha davvero i soldi per pagare buone pensioni e buoni sussidi ai disoccupati (o al limite facciamo tanti lavori pubblici pur di farli lavorare, chè un disoccupato che sta per anni a far niente che faccia la fame o meno è comunque uno spreco).
“tutti i miei amici e conoscenti della mia età che lavorano nel pubblico si sono comprati casa o se la stanno comprando”
e poi c’è la marmotta che incarta la cioccolata. Io nel pubblico ci lavoro da 10 anni, ne ho 35 e prima dei 40, pur risparmiando quasi tutto, stando ancora coi miei, non mi potrò permettere nemmeno un monolocale. Voglio proprio vedere tutta questa gente che con 1300 euro a 30 anni si può comprare casa….

@Vincesko
Forse ha ragione, sono andato un pò off-topic, ma tutto quello che c’è nel programma del PD viene smentito dai fatti. Nulla è stato fatto per venire incontro agli strati più deboli della società, nulla è stato fatto per pervenire questa situazione! Il PD non può parlare di reddito minimo garantito senza garantire il lavoro!

Il PD è nato nell’ottobre del 2007 e non ha mai potuto attuare il suo programma. Non lo ha potuto fare col governo Monti, né lo potrà fare ora, condizionato dal PDL, col governo Letta.
Sarebbe stato interessante vedere all’opera un governo Bersani appoggiato da SEL e M5S, ma Grillo, checché ne dica ora, non ha voluto.
Per quel che vale, anche io, che voto da 40 anni PCI-PDS-DS-PD, sto aspettando il PD alla prova dei fatti, delle scelte concrete, soprattutto dopo
L’agguato dei 101 traditori del PD
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2779648.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/lagguato-dei-101-traditori-del-pd.html

ci vuole veramente coraggio a difendere questo pd che e democratico solo nel nome ricordo al sig vincesko che se grillo a potuto vendere le sue chiacchere ,e spacciarlo per oro colato e stato propio per la mancanza di un vero partito democratico per favore il pd e indifendibile….ormai lo sanno tutti che il pd e il partito piu esposto nei confronti del capitale finanziario…e che grazie ad esso berlusconi ha potuto avere il suo salvacondotto….

Il PD ha ereditato la maledizione del PCI. Scalfari scrisse molti anni fa a proposito dei comunisti: qualunque cosa facciano per emendarsi, per i moderati italiani è sempre insufficiente, devono solo scomparire.
Io non sto difendendo il PD aprioristicamente, espongo soltanto fatti, inoppugnabili, almeno per chi non è accecato dal pregiudizio.
Che tutti sappiano che il PD sia “il partito più esposto nei confronti del capitale finanziario” è falso: io non lo so. Se ti riferisci a MPS, la banca più antica del mondo, quindi molto più vecchia del PD, che è nato nel 2007, esso è un esempio del disfunzionamento e della potenziale degenerazione del sistema bancario basato sulle fondazioni, che coinvolge tutti i partiti forti a livello locale. Chiedi alla Lega Nord. Pure il Vaticano ha una banca. Anche in Germania pare funzioni nello stesso modo per le casse locali.
Sul salvacondotto per SB, è vero – lo ha ammesso anche D’Alema – per il 1996-2001. E’ falso invece per il 2° governo Prodi, poiché non c’era la maggioranza, dal momento che Mastella, i cui voti erano determinanti al Senato, dichiarò pubblicamente che non avrebbe mai votato la legge (togliere le 2 X):
cfr. XX
http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBUQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.festivalbluespiacenza.it%2Fdownload%2F070517_prima_Libert%25C3%25A0.pdf&ei=6SpgTLDYIpipsQa8_NSOCA&usg=AFQjCNFH68rJShsNfCyEhIh0Sh7-qRHSRw .
Di grazia, mi fai un solo esempio di partito – in Italia o nel mondo – davvero democratico? Certissimamente non lo è il PDL. Certissimamente non lo è M5S. Sono certo neppure il tuo, se ne hai uno. Anzi, dimmi qual è, così ti faccio le pulci. Se no, è troppo comodo.
Non esistono partiti davvero democratici. Io ho esposto ciò che penso dei partiti e del PD qui:
Fabrizio Barca e la rottamazione gentile del PD
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2779102.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/fabrizio-barca-e-la-rottamazione.html  

Il M5S non ha mai voluto dare alcun appoggio al PD (a ben ragione), ma il PD stesso non ha fatto nulla per provare a ricevere un appoggio: l’interesse del partito era prettamente di convenienza.

Anche i bambini over 5 anni, che, seguendo l’evoluzione psicologica normale, sono passati dal principio del piacere al principio di realtà, hanno capito che a non volere l’accordo PD-M5S è stato il buffone ignorante Grillo. Il quale, non più tardi di 2 giorni fa, ha invitato i parlamentari M5S favorevoli all’accordo col PD ad accomodarsi alla porta. Perché? Semplicemente perché, come tutti gli incompetenti, non sapendo che cosa fare e per paura di sbagliare, è condannato all’inazione.

Rileggi bene: “Il M5S non ha mai voluto dare alcun appoggio al PD (a ben ragione), ma il PD stesso non ha fatto nulla per provare a ricevere un appoggio: l’interesse del partito era prettamente di convenienza.”
Dov’è che avrei detto che Grillo voleva dare appoggio al PD?
Ho però aggiunto che lo stesso PD non ha fatto NULLA per chiedere un appoggio… Ad esempio accettare subito le richieste che Grillo gli ha lanciato per provocazione. Mi sa che ti sei perso i tanti “Bersani firma qui”! Se l’avessero voluto davvero, l’appoggio, avrebbero dovuto come MINIMO mostrarsi disponibili nell’accettare qualche punto. Capisco che c’avete il prosciutto sugli occhi, però negare l’evidenza così…
Grillo, il M5S e gli elettori del M5S non hanno mai voluto un accordo col PD e non hanno mai detto il contrario perché per loro sono tutti un branco di iene uguali, PD, PDL, SEL o altro che siano. I dissidenti elettori del movimento che avrebbero voluto un accordo col PD non sono altro che ex elettori del PD delusi, che non hanno riflettuto a fondo sul movimento e su quel che rappresenta e che se il movimento non ci fosse stato, non avrebbero dato il voto a nessuno. Sono anche quelli che pensano che Berlusconi sia l’unico male dell’Italia.

Sei poco lucida. Di grazia, dove avrei scritto che tu hai “detto che Grillo voleva dare appoggio al PD”?
Tutti quelli che sovrabbondano in punti esclamativi (indignati in servizio permanente effettivo, di cui – come suggerisce opportunamente Raffaele La Capria – è meglio diffidare) di solito sono poco lucidi, forse perché hanno la testa occupata da “elementi perturbatori”): tu non sei un’eccezione. Datti una calmata, rileggi tutto d’accapo e non proiettare sugli altri i tuoi (vostri) difetti, ché gli altri ne hanno già abbastanza, di difetti.

Ti cito per risponderti “Anche i bambini over 5 anni, che, seguendo l’evoluzione psicologica normale, sono passati dal principio del piacere al principio di realtà, hanno capito che a non volere l’accordo PD-M5S è stato il buffone ignorante Grillo.”
Bisogna rileggere anche quello che si è scritto di tanto in tanto… La poco lucida non sono certo io ^^ Poi nel mio ultimo post di punti esclamativi ne conto uno :O Forse non stavi parlando con me e il fatto di essere poco lucido ti ha maggiormente confuso. Fai prima pace col cervello e poi torna a conversare, se ti va.

Lo vedi che sei poco lucida? Non c’è scritto che tu hai “detto che Grillo voleva dare appoggio al PD”. Se non l’hai capito, la frase sui bambini over 5 anni era riferita a te, che (cfr. commenti precedenti) – come capita a chi ha qualche problema col principio di realtà – hai dato la colpa – e continui – del mancato accordo NON a Grillo ma al PD, che non avrebbe fatto nulla per… meritarselo. Che è un’altra balla sesquipedale smentita dai dati della realtà, perché – com’è noto – Bersani ha proposto non uno, ma ben 8 punti, ricalcati sul programma di M5S. Vista l’inutilità evidente, considero chiuso il nostro “dialogo”… tra sordi.

Sìsì… Rileggi meglio… balla… 8 punti… smentite… Se per 20 il PD non ha concluso nulla, è anche per l’atteggiamento di continuare a negare l’evidenza, di dire una cosa per un’altra di quelli che ne fanno parte e dei relativi elettori.

Sìsì… Rileggi meglio… balla… 8 punti… smentite… Se per 20 anni il PD non ha mai concluso nulla, è anche per l’atteggiamento di continuare a negare l’evidenza, di dire una cosa per un’altra di quelli che ne fanno parte e dei relativi elettori.

“Scalfari scrisse molti anni fa a proposito dei comunisti: qualunque cosa facciano per emendarsi, per i moderati italiani è sempre insufficiente, devono solo scomparire.”
Scalfari non ha avuto il coraggio di trarre la debita conclusione di quel discorso: dei moderati che vogliono che un partito sostanzialmente socialdemocratico (perchè questo era il PCI, al di là del nome) scompaia, semplicemente NON sono moderati, sono di destra, e nemmeno tanto moderata (tant’è vero che votano uno che esalta Mussolini molto di più dei suoi ex-alleati missini!).

vorrei sapere da te visto che aspiro a non essere piu preso in giro quale partito mi proponi…se poi come giustamente anche tu ammetti partiti democratici non ce ne sono perche dovrei votare dei partiti antidemocratici?

Io voto da 40 anni (praticamente) lo stesso partito, perciò sono la persona meno adatta a suggerirti un partito da votare.
Posso invece dirti come procedo: per me il voto è sia un giudizio ex post sulla qualità del governo passato, sia una scelta del partito/programma/candidato più rispondente (quindi – bada – concetto relativo, non assoluto, perché la perfezione non esiste e spesso occorre scegliere il meno peggio) alla mia visione politica. Non ho mai considerato l’opzione del non-voto, perché: a) ciò che conta per me è – pragmaticamente – l’obiettivo, cioè le leggi (un semplice comma di una legge può cambiare la vita di un uomo), non il partito, che è un mero strumento; e b) i seggi parlamentari vengono ripartiti in rapporto ai voti validamente espressi, gli altri contano zero.
Poiché idealmente sono un riformista di sinistra ed ho come motto “Libertà e giustizia sociale”, ho sempre votato di conseguenza e quindi ho dato il mio voto (in assenza di un PSI di stampo europeo) a PCI-PDS-DS-PD.
Ora, dopo “l’agguato dei 101 traditori del PD” (se leggi il mio post allegato il 31/5 alle 17:44, constaterai che lo avevo previsto, sulla scorta della mia lunga frequentazione del sito del quotidiano “Europa”) e le dimissioni di Bersani sia da segretario sia da candidato (scelto da una maggioranza di 3,2 mln di persone) del Csx, e la sua sostituzione con Enrico Letta, scelto da una sola persona: Napolitano, sto valutando molto criticamente le scelte del PD ed accarezzando persino l’ipotesi, sulla base di una valutazione delle sue scelte, se confermare il mio voto in futuro o – dopo 40 anni – non più. L’alternativa per me non potrà essere che gli ex “ottusi”=intelligentoni (come definisco quelli di estrema sinistra) di SEL.

Ancora una volta constato con grande dispiacere che troppi commenti rivelano dei TIFOSI e non seri responsabili cittadini LUCIDI E INDIPENDENTI. I partiti politici NON SONO SQUADRE DI CALCIO. Quando sbagliano bisogna avere la lucidita’ di riconoscerne la mediocrita’ e ricordarsi che non giocano con un pallone, ma con la vita della gente.
1) Il PD chiamatelo, DS, PDS, o come vi pare e’ nato da uno strano connubio tra ex-PC e ex-DC, fatto di gente che ha sempre saputo parlare bene sui palchi e nei talk show, ma che hanno dietro le quinte razzolato e continuano a razzolare molto male – portaborse dei tecnocrati oligarchi della Troika (e del Vaticano) – tant’e’ che tutti i Trattati Europei di rilievo a partire da Maastricht, Lisbona, per finire a Velsen hanno il marchio centro-sinistra con le stesse facce che sono nel PD indipendentemente dal fatto che all’epoca il partito avesse un altro nome.
2) Il partito di Grillo NON E’ UN’ ALTERNATIVA SERIA alla partitocrazia. Non ha un programma serio – assomiglia piu’ ad una lista della spesa. Sa far tanta polemica, ma NON HA proposte serie e realizzabili. E quel che e’ piu’ grave e’ che mentre sui palchi Grillo urla al cambiamento, in realta’ da per scontato che l’assurdo percorso neo-liberista vada continuato e fa credere agli italiani che il problema non e’ la perdita’ di controllo dello stato sulla propria economia con l’ arresa totale da parte di questo a favore delle lobbies finanziarie e industriali, ma e’ colpa dei ladri di polli nostrani perche’ rubacchiano 4 uova.
Basta, scusate ma non se n’e’ puo’ piu’ DI TIFOSI DI UN COLORE O DELL’ALTRO.
Ultragolpisti gli uni e aria fritta gli altri – continuando ad ascoltare gli stolti che ci vogliono far credere che l’Europa e’ benefica (PD) o che il problema sono la casta e i privilegi della casta (M5S) cosi’ non abbiamo alcuna speranza di tornare a prosperare.
Per non parlare della destra che un giorno sputa fuoco sugli avversari e il giorno dopo cerca alleanze. Da destra a sinistra, QUESTA GENTE NON STA FACENDO I NOSTRI INTERESSI. Per questo c’e’ solo una cosa da fare ……. mandarli tutti a casa! Abbiamo bisogno di movimenti nuovi disposti ad andare contro corrente …… in una parola ANTI-LIBERISTI!

92 MINUTI DI APPLAUSI!

Applausi immeritati, almeno per 2 motivi: 1) accusa generica e indistinta per quanto riguarda i destinatari; 2) tra il serio ed il faceto: la politica, come il calcio, coinvolge la pancia; se è vero, come ho letto, che anche la pancia ha un cervello, è “normale” che esso co-determini, assieme al cervello principale (psiche), i ragionamenti, le emozioni e i giudizi politici; è essenziale, però, che il primo non prevalga e addirittura prevarichi sul secondo, come purtroppo capita spesso ai… tifosi sfegatati.

7Grillo ha ragione perché la sua analisi e’ rivolta ad un paese come l’Italia che ha un debito pubblico pari al 130% del pil. In Italia in questo momento l’arma dell’aumento delle tasse e’ un’arma spuntata, più che risolverli li può solamente aumentare, vedi effetto imu devastante, sul mercato immobiliare.
L’unica possibilità per fare tornare i conti e’ quella di tagliare le spese e fare tornaree
Il sistema più Produttivo.

L’”effetto imu devastante, sul mercato immobiliare” è una balla sesquipedale. Peraltro, visto il livello dei prezzi delle case ancora troppo alto, sarebbe un effetto benefico per chi la casa non ce l’ha e la vorrebbe acquistare.


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