A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli
(orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 385 del 01-10-13 (trasmigrato
da IlCannocchiale.it)
Dialogo su M5S-Grillo e la fiducia al PD
M5s, "Nessun referendum su appoggio a Bersani" e Grillo dice: "Se M5S vota la fiducia mi ritiro dalla politica" (FOTO)
Pietro Salvatori, L'Huffington Post | Pubblicato: 10/03/2013 19:26
CET | Aggiornato: 10/03/2013 21:03 CET
21:42 su 10/03/2013
Il PD ha escluso di formare un governo politico con il
PDL per motivi politici. E cosa questa e' stracomprensibile.
Il M5S fa lo stesso ragionamento nei confronti nel PD, e si accusa il M5S di farci sprecare soldi per nuove eventuali elezioni.
Non vedo la logica.
Il M5S fa lo stesso ragionamento nei confronti nel PD, e si accusa il M5S di farci sprecare soldi per nuove eventuali elezioni.
Non vedo la logica.
22:06 su 10/03/2013
Sinceramente non mi aspettavo da te un'uscita così inconsistente.
Non vedi alcuna logica solo perché rimani all'interno della equiparazione PD=PDL. Un'equiparazione fuori dalla realtà - per usare un eufemismo.
Ti faccio notare che la pregiudiziale anti-PdL del PD non è solo politica, ma istituzionale: come si può governare con un partito il cui padrone ha corrotto giudici, intrattenuto rapporti con i mafiosi, evaso sistematicamente le imposte, manipolato l'esito delle elezioni, ed ora è anche accusato di aver alterato il voto corrompendo dei parlamentari?
Non vedi alcuna logica solo perché rimani all'interno della equiparazione PD=PDL. Un'equiparazione fuori dalla realtà - per usare un eufemismo.
Ti faccio notare che la pregiudiziale anti-PdL del PD non è solo politica, ma istituzionale: come si può governare con un partito il cui padrone ha corrotto giudici, intrattenuto rapporti con i mafiosi, evaso sistematicamente le imposte, manipolato l'esito delle elezioni, ed ora è anche accusato di aver alterato il voto corrompendo dei parlamentari?
16:08 su 11/03/2013
Io non ho contestato il motivo per cui il PD non vuole
fare un governo con il PDL. E' un motivo politico, lo capisco bene. Se il M5S
ritiene, per un motivo politico, di non fare un'alleanza di governo con il PD
non si puo' affermare che quelli del M5S fanno sprecare soldi per nuove
elezioni. Come il PD O il motivo politico vale per tutti o non vale per
nessuno, altrimenti ci ritroviamo a fare un discorso del tipo "Tu hai
ragione perche' sei bello, mentre io ho torto perche' sono brutto".
10:38 su 12/03/2013
Credo proprio di aver capito la tua posizione: non
contesti la scelta del PD ma l'uso (secondo te) da parte mia di due pesi e due
misure nel giudizio. Forse sei tu a non capire la mia e temo che, sotto questo
profilo, la discussione sia inutile. Comunque ci provo: ritengo che il PD sia
pienamente legittimato a non considerare l'ipotesi di un accordo con il PdL
FINCHE’ C’E’ SB; sottolineo questa pregiudiziale di cui tu non tieni conto
perché non è esattamente politica come continui a ripetere, bensì istituzionale:
viste le condanne – corruzioni di giudici, contiguità alla mafia del suo
principale collaboratore - e le accuse verso SB – sovvertimento dell’esito
delle elezioni attraverso la corruzione di uno o più parlamentari, com’è
possibile trattare con un eversore dell’ordine democratico?
Nell’inaccettabile rifiuto del M5S di riconoscere come legittimo interlocutore il PD c’è invece il rifiuto a prescindere da pregiudiziali che facciano distinzione tra partito e leader (d’altronde cosa addebitare a Bersani?): i politici sono tutti uguali, tutti ladri, hanno portato il paese allo sfacelo, con loro non si tratta. Con il PD non si tratta.
Attraverso il rifiuto della legittimazione dell’avversario e dunque della dialettica democratica anche qui siamo al tentativo di eversione dell’ordine democratico non so quanto condiviso dai neoeletti e dagli elettori del M5S.
Per questo motivo mi sono detto sorpreso dalle tue considerazioni che invece solitamente considero puntuali anche se spesso diverse dalle mie. E continuo ad esserlo anche dopo la tua precisazione.
Nell’inaccettabile rifiuto del M5S di riconoscere come legittimo interlocutore il PD c’è invece il rifiuto a prescindere da pregiudiziali che facciano distinzione tra partito e leader (d’altronde cosa addebitare a Bersani?): i politici sono tutti uguali, tutti ladri, hanno portato il paese allo sfacelo, con loro non si tratta. Con il PD non si tratta.
Attraverso il rifiuto della legittimazione dell’avversario e dunque della dialettica democratica anche qui siamo al tentativo di eversione dell’ordine democratico non so quanto condiviso dai neoeletti e dagli elettori del M5S.
Per questo motivo mi sono detto sorpreso dalle tue considerazioni che invece solitamente considero puntuali anche se spesso diverse dalle mie. E continuo ad esserlo anche dopo la tua precisazione.
13:03 su 12/03/2013
Io ho capito perfettamente la sua posizione, il mio e'
solo una contestazione di metodo. Io sarei per un governo istituzionale
appoggiato da PD e M5S. Ma se il M5S utilizza lo stesso parametro ( motivi
politici) utilizzato dal PD per rifiutare un'alleanza con il PDL, non possiamo
crocifiggere i primi e osannare i secondi.
13:22 su 12/03/2013
L'errore sta appunto nell'utilizzare lo stesso
parametro in
due casi diversi, anzi radicalmente diversi.
Apprezzo la tua (sua?) buona volontà (governo istituzionale
appoggiato da PD e M5S: sono perfettamente d'accordo), ma l'ostacolo sta nella
pregiudiziale del M5S che non è giustificata dalla pregiudiziale
del PD che non è contro il PdL ma contro Berlusconi. Capita la differenza? Mi sono spiegato meglio?
due casi diversi, anzi radicalmente diversi.
Apprezzo la tua (sua?) buona volontà (governo istituzionale
appoggiato da PD e M5S: sono perfettamente d'accordo), ma l'ostacolo sta nella
pregiudiziale del M5S che non è giustificata dalla pregiudiziale
del PD che non è contro il PdL ma contro Berlusconi. Capita la differenza? Mi sono spiegato meglio?
13:30 su 12/03/2013
Io la differenza l'ho capita perfettamente. Ma se il
PD e' una forza responsabile che vuole assolutamente che ci sia un
governo, non rifiuterebbe a priori un dialogo con il PDL. Visto che loro, per
motivi politici, non vogliono neanche parlare con il PDL, si sono buttati sul
M5S. Se quest'ultimo dice di no per motivi politici, e' assurdo secondo me dire
che per colpa del M5S si butterebbero altri soldi per nuove elezioni quando il
PD non ha voluto nemmeno parlare con il PDL circa la formazione di un nuovo
governo. Avrei dato ragione qualora il PD, dopo il rifiuto del PDL di formare
un nuovo governo, avrebbe cercato un canale con il M5S invano. A quel punto
avrei detto che non e' colpa del PD se si ritorna a votare.
13:41 su 12/03/2013
Te lo ripeto: il PD ha una pregiudiziale contro
Berlusconi,
non contro tutto il PdL, per rispetto agli elettori del PdL. Avrai anche capito
la differenza ma continui comunque a ragionare partendo dal presupposto che il
PD rifiuti a priori il “dialogo con il PDL”: allo stato NON è vero, rifiuta il dialogo con Berlusconi e quindi con il PdL finché B ne è il dominus. Prenditi il
tempo per rifletterci un po’, per cortesia, altrimenti giriamo in tondo a vuoto
per niente.
non contro tutto il PdL, per rispetto agli elettori del PdL. Avrai anche capito
la differenza ma continui comunque a ragionare partendo dal presupposto che il
PD rifiuti a priori il “dialogo con il PDL”: allo stato NON è vero, rifiuta il dialogo con Berlusconi e quindi con il PdL finché B ne è il dominus. Prenditi il
tempo per rifletterci un po’, per cortesia, altrimenti giriamo in tondo a vuoto
per niente.
13:44 su 12/03/2013
Non prendiamoci in giro: senza Silvio Berlusconi il
PDL non esisterebbe. Casini Fini, e Monti hanno provato a fare un
centro che in qualche modo potesse contrastare sul piano politico-elettorale il
cavaliere: la fine che hanno fatto e' sotto gli occhi di tutti.
14:02 su 12/03/2013
Piano con le parole: io non ti prendo affatto in giro!
...
Hai spostato il piano del ragionamento: sì, le pregiudiziali sono oggettivamente diverse però…
Se vuoi discutere “costruttivamente” intanto ammetti la diversità e solo dopo aggiungi un’obiezione diversa.
Vediamola, tu probabilmente intendi: magari è diversa a parole, ma comunque non lo è nei fatti: in ogni caso il PdL non può (o non è disposto) a mollare B per trattare con il PD e dunque... Ipotesi molto verosimile la tua. Ma in tal caso la mancata trattativa non dipende dall’irragionevolezza del PD bensì dall’incapacità congenita del PdL di sottrarsi alla tutela del suo padrone malgrado le condanne e le nuova gravissime accuse. E dunque è il PD ad essere vittima della mancanza di senso di responsabilità da parte del PdL e non il contrario come tu sembri supporre con la motivazione (a mio avviso) del tutto estrosa: il PD sa già che il PdL non mollerà e dunque si adegui. Scherziamo?
Hai spostato il piano del ragionamento: sì, le pregiudiziali sono oggettivamente diverse però…
Se vuoi discutere “costruttivamente” intanto ammetti la diversità e solo dopo aggiungi un’obiezione diversa.
Vediamola, tu probabilmente intendi: magari è diversa a parole, ma comunque non lo è nei fatti: in ogni caso il PdL non può (o non è disposto) a mollare B per trattare con il PD e dunque... Ipotesi molto verosimile la tua. Ma in tal caso la mancata trattativa non dipende dall’irragionevolezza del PD bensì dall’incapacità congenita del PdL di sottrarsi alla tutela del suo padrone malgrado le condanne e le nuova gravissime accuse. E dunque è il PD ad essere vittima della mancanza di senso di responsabilità da parte del PdL e non il contrario come tu sembri supporre con la motivazione (a mio avviso) del tutto estrosa: il PD sa già che il PdL non mollerà e dunque si adegui. Scherziamo?
14:09 su 12/03/2013
Io parlo sul serio. Se veramente il PD vuole cercare,
con tutte le sue forze possibili, la formazione di un governo, parlerebbe anche
con il PDL e non solo con il M5S. Mi risulta che il PDL non abbia
mai escluso a priori un governissimo con il PD. Se poi sia il
PDL che il M5S non ne vogliono sapere di fare un governo con il PD, allora a
quest'ultimo non gli si puo' dire niente. Invece allo stato dei fatti, il PD
cerca il confronto solo con il M5S, a prescindere dal fatto che dal punto di
vista politico faccia bene o faccia male.
14:14 su 12/03/2013
OK. Prendo atto.
22:08 su 10/03/2013
Perchè i punti che il PD pensa sia urgenti e utili al
paese, vanno più nella direzione di M5S che PDL.
Ma secondo te, la fai una legge sul conflitto di interessi col pdl? Rompete le scatole per quello che ha fatto D'alema quando...15 anni fa? Adesso si può fare, te la stanno proponendo e per tatticismo politico (secondo me sballato) rifiuti e preferisci tornare ad elezioni.
Alle prossime elezioni si vota solo il senato, cosa credete?
Ma secondo te, la fai una legge sul conflitto di interessi col pdl? Rompete le scatole per quello che ha fatto D'alema quando...15 anni fa? Adesso si può fare, te la stanno proponendo e per tatticismo politico (secondo me sballato) rifiuti e preferisci tornare ad elezioni.
Alle prossime elezioni si vota solo il senato, cosa credete?
11:18 su 11/03/2013
Per quanto riguarda la legge sul conflitto
d'interessi....http://www.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y Se ci saranno prossime elezioni, si votera' anche alla camera.
Superutente di HuffPost
22:09 su 10/03/2013
Non sono d'accordo su questa tua interpretazione; per
prima cosa PD e PDL hanno appoggiato per un anno un Governo tecnico che, lo si
è visto, a forza di mediare tra posizioni troppo diverse, ha finito per fare
poco e male; tra il PD ed il PDL ci sono insanabili divergenze su temi ineludibili,
laddove, invece, queste potrebbero tradursi in convergenze con il M5S. Se resti
sul generale puoi anche avere ragione, ma se entri nel merito delle questioni,
vedrai che questa logica tende a stemperarsi del tutto
22:13 su 10/03/2013
Ovviamente chinque di noi puo' dire che vi sono alcuni
punti di convergenza fra il PD e il M5S.Ma se i parlamentari del M5S ritengono
di non dare la fiducia al governo Bersani per motivi politici, non possono
essere accusati di sfasciare il paese visto che sempre per motivi politici il
PD non ne vuole sapere di fare un governo con il PDL.Non possiamo cantercela e
suonarcela da soli.
Superutente di HuffPost
22:20 su 10/03/2013
Certamente nessuno può negare di avere legittimamente
una posizione divergente che, però, è più difficile da spiegare (e da capire)
di quanto non lo sia la chiusura fatta dal PD al PDL.
01:06 su 11/03/2013
Hai una logica che ti fai un baffo persino di
Aristotele...
1) Non per motivi politici, ma perché hanno sottoscritto una sorta di statuto interno che glielo vieta. A prescindere e valido verso tutti.
2) Questo vincolo -. assoluto - è compatibile soltanto con un controllo parlamentare almeno maggioritario; non lo è con un controllo del 25% (e fino al 49, 9%).
3) Gli accordi politici hanno senso ed efficacia se fatti tra forze politiche che hanno programmi prevalentemente compatibili.
4) La politica è l'arte del possibile e per sua natura esclude vincoli assoluti.
5) Prefiggersi obiettivi irrealistici o addirittura impossibili (controllo del 100% del Parlamento per poter assumere responsabilità di governo) significa, da un lato, votarsi al fallimento; dall'altro, specularmente, disvelare incompetenza, velleitarismo e problemi seri col principio di realtà, indizio grave di infantilismo.
1) Non per motivi politici, ma perché hanno sottoscritto una sorta di statuto interno che glielo vieta. A prescindere e valido verso tutti.
2) Questo vincolo -. assoluto - è compatibile soltanto con un controllo parlamentare almeno maggioritario; non lo è con un controllo del 25% (e fino al 49, 9%).
3) Gli accordi politici hanno senso ed efficacia se fatti tra forze politiche che hanno programmi prevalentemente compatibili.
4) La politica è l'arte del possibile e per sua natura esclude vincoli assoluti.
5) Prefiggersi obiettivi irrealistici o addirittura impossibili (controllo del 100% del Parlamento per poter assumere responsabilità di governo) significa, da un lato, votarsi al fallimento; dall'altro, specularmente, disvelare incompetenza, velleitarismo e problemi seri col principio di realtà, indizio grave di infantilismo.
Superutente di HuffPost
22:13 su 10/03/2013
Eccepisco il pd di Bersani non ha fatto un accordo con
il pdl , alcuni lo avrebbero fatto (mi pare anche Nardella vice sindaco a
Firenze gli sia sfuggita una dichiarazione in questo senso)
Veltroni-fioroni-D'Alema .
Mi perdoni se sono di parte è dico per l'ennesima volta orgoglioso del nostro segretario. Ha fatto l'unica cosa possibile per cambiare il paese .
Per quanto riguarda il m5s sinceramente non capisco il calcolo politico , la fiducia è solo un passaggio tecnico per fare le riforme , sicuro che ci sia una altra occasione eccetto per il finanziamento pubblico?
Mi perdoni se sono di parte è dico per l'ennesima volta orgoglioso del nostro segretario. Ha fatto l'unica cosa possibile per cambiare il paese .
Per quanto riguarda il m5s sinceramente non capisco il calcolo politico , la fiducia è solo un passaggio tecnico per fare le riforme , sicuro che ci sia una altra occasione eccetto per il finanziamento pubblico?
22:17 su 10/03/2013
La fiducia e' un atto politico. Io non biasimo la
scelta di Bersani di non fare un governo con il PDL per motivi politici. Ma se
per motivi politici quelli del M5S non intendono appoggiare un governo Bersani,
non si puo accusarli di spreco di soldi per nuove eventuali lezioni. Non
possiamo usare 2 pesi e 2 misure.
Superutente di HuffPost
14:04 su 11/03/2013
Personalmente valuto sulla base delle scelte fatte che
il criterio valido della responsabilità politica, per quanto riguarda grillo lo
valuteranno innanzitutto i suo elettori al prossimo giro.
Detto questo non sarebbe del tutto sbagliato utilizzare due pesi e due misure , infatti uno è il nuovo e l'altro è il vecchio. Se i comportamento e riflessi condizionati sono gli stessi , decido il mio comportamento sulla base del ritorno in percentuali elettorali vuol dire che sono più o meno la stessa cosa , e se sono la stessa cosa perché uno può usare argomenti populisti e l'altro no? Si torna a votare senza aver fatto nulla potendo almeno raggiungere se non tutti i venti punti avendone raggiunti ad es cinque? Questa è una scelta di grillo
e casaleggio quindi è colpa loro se si spendono altri 400milioni di euro senza alcun risultato .
La cosa più buffa di tutta questa situazione sono i giochi i verbali dei nuovi , non possiamo votare la fiducia perché facciamo accordi solo su singoli punti , date il mandato a noi. Perché in questo caso la fiducia come la ottengono su singolo punto (come dice il non -statuto) o su programma di governo (che non è mera somma di punti ) cosa vietata dal non-statuto?
I giochino verbali fanno tanto prima repubblica , mai una risposta diretta sempre un giarre interno.
Detto questo ne ero convinto prima o lo confermo che l'accordo con il m5s era l'unica strada percorribilie e attraverso cui si potevano
Detto questo non sarebbe del tutto sbagliato utilizzare due pesi e due misure , infatti uno è il nuovo e l'altro è il vecchio. Se i comportamento e riflessi condizionati sono gli stessi , decido il mio comportamento sulla base del ritorno in percentuali elettorali vuol dire che sono più o meno la stessa cosa , e se sono la stessa cosa perché uno può usare argomenti populisti e l'altro no? Si torna a votare senza aver fatto nulla potendo almeno raggiungere se non tutti i venti punti avendone raggiunti ad es cinque? Questa è una scelta di grillo
e casaleggio quindi è colpa loro se si spendono altri 400milioni di euro senza alcun risultato .
La cosa più buffa di tutta questa situazione sono i giochi i verbali dei nuovi , non possiamo votare la fiducia perché facciamo accordi solo su singoli punti , date il mandato a noi. Perché in questo caso la fiducia come la ottengono su singolo punto (come dice il non -statuto) o su programma di governo (che non è mera somma di punti ) cosa vietata dal non-statuto?
I giochino verbali fanno tanto prima repubblica , mai una risposta diretta sempre un giarre interno.
Detto questo ne ero convinto prima o lo confermo che l'accordo con il m5s era l'unica strada percorribilie e attraverso cui si potevano
Superutente di HuffPost
14:08 su 11/03/2013
È saltata la parte finale : fare cose importanti .
Superutente di HuffPost
Ho una grande fiducia, e un coltello
nella schiena
22:35 su 10/03/2013
Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle
missioni di guerra, ma chi chied di essere esentato dalle missioni di guerra
non è pazzo.
Una logica ferrea che non conduce da nessuna parte.
Una logica ferrea che non conduce da nessuna parte.
22:46 su 10/03/2013
La logica sta nel fatto che il PD, in quanto primo
partito e con maggioranza assoluta alla Camera VUOLE governare, mentre il M5S
NON VUOLE.
22:53 su 10/03/2013
Quindi quelli del PD sono buoni e profumano, mentre
quelli del M5S sono cattivi e puzzano.
E' tutto chiaro..
E' tutto chiaro..
09:31 su 11/03/2013
Caro Kuroshiro, io non ho detto questo.
Ma non si può neanche ragionevolmente negare che il PD cerca in tutti i modi di trovare punti di convergenza con il M5S ( e ce ne sono, ce ne sono, lo sanno tutti, ANCHE i grillini) per aiutare il nostro Paese, mentre il M5S ( o dovrei dire la diarchia Casaleggio/grillo) rifiuta qualsiasi approccio.
Ma non si può neanche ragionevolmente negare che il PD cerca in tutti i modi di trovare punti di convergenza con il M5S ( e ce ne sono, ce ne sono, lo sanno tutti, ANCHE i grillini) per aiutare il nostro Paese, mentre il M5S ( o dovrei dire la diarchia Casaleggio/grillo) rifiuta qualsiasi approccio.
22:57 su 10/03/2013
Gentile Kuroshiro,
astrattamente lei ha ragione. Ma non tiene conto del sistema politico-elettorale del nostro paese. Che è imperniato (almeno finora) sul bipolarismo. La legge elettorale è fatta per dare una maggioranza schiacciante al partito di maggioranza relativa. Purtroppo - come noto - il pazzesco compromesso imposto da lega e pdl (e accettato - sia pure obtorto collo - bisogna riconoscerlo - dal pd) prevede calcoli diversi tra camera e senato. Resta comunque il fatto che, in sistema di questo tipo, chiamarsi fuori ed escludere ogni alleanza non solo con un polo, ma anche con l'altro, significa assumersi la responsabilità dell'ingovernabilità.
Con questo non voglio assolutamente scaricare sul M5S 20 anni di malgoverno e corruzione. Questa è responsabilità di centrosinistra e centrodestra (pdl/lega). Ma non mi sembra corretto porre sullo steso piano la scelta politica del pd di non volere allearsi con il centrodestra (l'altro polo) e quella del M5S (di fatto un inopinato "terzo polo" - fisicamente impossibile!) di non fare alcuna alleanza.
Infine, anche io sono incline a distinguere tra "alleanze" e fiducia al governo (che si può dare anche uscendo dall'aula al momento del voto...).
astrattamente lei ha ragione. Ma non tiene conto del sistema politico-elettorale del nostro paese. Che è imperniato (almeno finora) sul bipolarismo. La legge elettorale è fatta per dare una maggioranza schiacciante al partito di maggioranza relativa. Purtroppo - come noto - il pazzesco compromesso imposto da lega e pdl (e accettato - sia pure obtorto collo - bisogna riconoscerlo - dal pd) prevede calcoli diversi tra camera e senato. Resta comunque il fatto che, in sistema di questo tipo, chiamarsi fuori ed escludere ogni alleanza non solo con un polo, ma anche con l'altro, significa assumersi la responsabilità dell'ingovernabilità.
Con questo non voglio assolutamente scaricare sul M5S 20 anni di malgoverno e corruzione. Questa è responsabilità di centrosinistra e centrodestra (pdl/lega). Ma non mi sembra corretto porre sullo steso piano la scelta politica del pd di non volere allearsi con il centrodestra (l'altro polo) e quella del M5S (di fatto un inopinato "terzo polo" - fisicamente impossibile!) di non fare alcuna alleanza.
Infine, anche io sono incline a distinguere tra "alleanze" e fiducia al governo (che si può dare anche uscendo dall'aula al momento del voto...).
01:19 su 11/03/2013
Eccepisco, per amore di verità:
1) La differenziazione del calcolo tra Camera e Senato fu imposto dal presidente Ciampi al governo Berlusconi.
2) Negli ultimi 12 anni, il Csx ha governato soltanto 22 mesi.
3) L'analisi degli indicatori economico-finanziari dimostra che il malgoverno è stato soprattutto dei governi di Cdx.
1) La differenziazione del calcolo tra Camera e Senato fu imposto dal presidente Ciampi al governo Berlusconi.
2) Negli ultimi 12 anni, il Csx ha governato soltanto 22 mesi.
3) L'analisi degli indicatori economico-finanziari dimostra che il malgoverno è stato soprattutto dei governi di Cdx.
02:24 su 11/03/2013
Caro Vincesko,grazie delle precisazioni. Aggiungo ai
tuoi punti:1) Vero. In effetti il porcellum fu soprattutto un parto di Fini e
della Lega, a cui contribuì anche, purtroppo, il buon Ciampi.2) Vero. Però
sappiamo che, anche senza parlare di inciuci, al governo e alle leggi
contribuiscono tutti, minoranza compresa. L'opposizione si centrosinistra non è
stata particolarmente illuminata in questi decenni. BG ha buoni argomenti
quando critica desta e sinistra, anche se - sono d'accordo - bisogna sempre
discriminare.3) Vero. Ma vedi sub 2.
13:58 su 11/03/2013
Caro Artaban,
Non c'è di che. Lo so, distinguere - sulla base dei dati e dei fatti, beninteso, non dell'ideologia - richiede fatica e va contro la cultura nazionale a-logica, a-pragmatica, cattolica, che fa tutti i gatti bigi perché tutto finisca a tarallucci e vino.
1) E' vero ciò che tu dici, talvolta è successo e succede, ma dipende dalle materie: se segui Radio Radicale o Radio Parlamento o leggi i resoconti parlamentari, su tutte le leggi importanti (tra cui le leggi finanziarie) la minoranza non ha contato e non conta nulla.
2) Negli ultimi 19 anni, l'analisi dei dati dimostra che il Csx ha sempre dovuto risanare i conti (PIL, deficit, avanzo primario, debito pubblico, ecc.) scassati dal Cdx.
Non c'è di che. Lo so, distinguere - sulla base dei dati e dei fatti, beninteso, non dell'ideologia - richiede fatica e va contro la cultura nazionale a-logica, a-pragmatica, cattolica, che fa tutti i gatti bigi perché tutto finisca a tarallucci e vino.
1) E' vero ciò che tu dici, talvolta è successo e succede, ma dipende dalle materie: se segui Radio Radicale o Radio Parlamento o leggi i resoconti parlamentari, su tutte le leggi importanti (tra cui le leggi finanziarie) la minoranza non ha contato e non conta nulla.
2) Negli ultimi 19 anni, l'analisi dei dati dimostra che il Csx ha sempre dovuto risanare i conti (PIL, deficit, avanzo primario, debito pubblico, ecc.) scassati dal Cdx.
***
22:35 su 10/03/2013
Mi spiace per coloro che hanno votato e creduto in
buona fede a questi pazzi scatenati....la democrazia e la politica è fatta di
confronto se mancano questi fattori si chiama ed è un'altra cosa, da cittadino
che ha votato PD mi sento insultato e preso in giro da questi 2 guru che
pensano di avere la verità in tasca!!!
22:59 su 10/03/2013
il punto è che il blog è dei 2 guru, non c'è altra
forma di organizzazione, come abbiamo visto, i neoparlamentari si sono riuniti
per conoscersi, e finisce tutto in una bolla di sapone..
00:30 su 11/03/2013
Non mi pare sia un problema logistico (tutti i Gruppi
parlamentari hanno dei locali assegnati e per legge, una volta eletti, non sono
vincolati alla lista che li ha presentati ma solo al rispetto dei regolamenti
parlamentari), ma di "legame" anomalo di totale dipendenza tra i 2
leader del M5S e i grillini eletti, con la parziale giustificazione che questi
hanno sottoscritto una sorta di statuto interno che li obbliga a non contrarre
alleanze. Senza però ora voler considerare che questo poteva avere un senso se
non avessero preso il 25% dei voti, determinanti per la formazione di un
governo (progressista), in una situazione di grave crisi economica e sociale
del Paese.
23:55 su 11/03/2013
in effetti non mi sono spiegata bene. il concetto è
che Grillo e casaleggio non solo si dimettono dalla politica, ma decidono di
chiudere il blog(di chi è il blog?è il loro) la festa è finita. il M5S ha
cessato di esistere, non so se mi spiego. se si dimette bersani, non è che
chiudono le case del popolo di tutt'italia, è tutta un'altra cosa.
00:24 su 12/03/2013
Questo è chiaro, ma è altrettanto chiaro che i
parlamentari "grillini", volendo, possono fregarsene del blog di
Grillo, costituirsi in Gruppo parlamentare sia alla Camera (dove bastano 20
deputati) che al Senato (ne bastano 10) e continuare a svolgere con tutti i
crismi la loro attività legislativa e di controllo.
***
22:38 su 10/03/2013
Che assurdità! Bersani che ha perso una competizione
elettorale che anche Tabacci avrebbe vinto rimane alla guida del Pd mentre
Grillo abbandona la politica.....roba da pazzi
15:31 su 11/03/2013
Toh, non sapevo che Bersani avesse perso...
16:13 su 11/03/2013
mi correggo ha non vinto eheheheheh.......
16:27 su 11/03/2013
In questa situazione, col pallino in mano ad un
buffone ignorante ed eterodiretto, c'è poco da ridere. In ogni caso, - come si
dice? - ride bene chi ride ultimo. :)
***
01:06 su 11/03/2013
La matassa è ben ingarbugliata e salvo miracoli
difficilmente in Senato un Governo guidato da Bersani (che nell'altra Camera ha
una maggioranza numericamente molto forte) - o da qualsiasi altro - otterrebbe
una maggioranza. Chi ha il potere di sbrogliare la matassa, in questo caso,
sarebbe il presidente della Repubblica il quale scioglie una o entrambe le
camere quando non si possa formare una maggioranza. Purtroppo siamo nel
semestre bianco (quando il presidente in carica non può sciogliere le Camere).
L'unica soluzione è ripristinare rapidamente i pieni poteri dell'organo di
garanzia (Presidenza della Repubblica). Napolitano ne prenda atto, non perda
tempo e si dimetta subito dopo l'elezione dei Presidenti delle Camere. Il nuovo
Presidente potrebbe sciogliere immediatamente il Senato e si riandrà al voto.
Bersani potrà riconsiderare i propri errori (politica delle alleanze) e mettere
in campo una nuova coalizione in grado di vincere al Senato. Credo che anche
chi ha votato Grillo pensando fosse la soluzione del problema, si renderà conto
che di aver preso un grosso abbaglio.
18:22 su 11/03/2013
Bravo, è anche la mia idea su che cosa occorra fare se
M5S conferma il no.
11:36 su 11/03/2013
punto 1, io non ho dato dell'idiota a te, ma
ipoteticamente ad un eletto del movimento 5 stelle che invece di ragionare con
la SUA testa ragiona con quelal di grillo.
punto 2, mi spiace tanto deluderti ma io NON ho votato PD.
punto 2, mi spiace tanto deluderti ma io NON ho votato PD.
17:37 su 11/03/2013
Hai fatto male. :)
18:06 su 11/03/2013
E' piu' forte di me non ce la faccio a votare Bersani,
per quanto post-elezioni mi sembra sia l'unico con la testa sulle spalle...
***
13:52 su 11/03/2013
Ieri ho scritto che forse Grillo e Casaleggio si sono
accorti che i democratici dal basso la pensavano in maniera diametralmente
opposta aloro circa il voto di fiducia ad un governo con il PD.Oggi il punto
interrogativo lo tolgo Grillo e Casaleggio hanno la certezza che sono minoranza
altrimenti farebbero il referendum dal basso e pertanto l'unica arma che gli
resta per tentare di tenere il movimento unito è minacciare le
"dimissioni".Ma il punto è: la minaccia farà sicuramente serrare le
fila a deputati e senatori, ma agli 8 milioni di elettori?Questo è il dilemma
,che può sciogliersi in un solo modo.Alfano ha fretta di andare al voto,ma
nessuno gli ha detto che il Presidente della Repubblica non può sciogliere le
Camere prima che Berlusconi verrà condannato oper l'ennesima volta?ma volete
vedere che questa fretta fra qualche mese gli passerà?
15:23 su 11/03/2013
Segnalo che il plurale di 'fila' è 'file', non 'fila',
che è plurale di 'filo', in senso figurato.
Accademia della Crusca: Il filo --> i fili / le fila. Il maschile va adoperato nel significato concreto: i fili del telefono ecc., il femminile invece sta per ‘trama di un ordito’ oppure nel senso metaforico di ‘intreccio’: le fila di una congiura ecc. ATTENZIONE! È sbagliato l’uso di fila come plurale di fila ‘serie, successione’, ad esempio nella locuzione, spesso impiegata, *serrare le fila in luogo del corretto serrare le file.
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4261&ctg_id=93
Accademia della Crusca: Il filo --> i fili / le fila. Il maschile va adoperato nel significato concreto: i fili del telefono ecc., il femminile invece sta per ‘trama di un ordito’ oppure nel senso metaforico di ‘intreccio’: le fila di una congiura ecc. ATTENZIONE! È sbagliato l’uso di fila come plurale di fila ‘serie, successione’, ad esempio nella locuzione, spesso impiegata, *serrare le fila in luogo del corretto serrare le file.
http://www.accademiadellacrusca.it/faq/faq_risp.php?id=4261&ctg_id=93
15:53 su 11/03/2013
Ho letto molto spesso serrare le fila come la
stessa Accademia della Crusca riconosce, ad ogni modo se è sbagliato c'è
uno in più che sbagliava e ringrazia cosi eviterà di sbagliare in
futuro.
16:44 su 11/03/2013
Bravo/a, per la reazione. Lo so, è un'epidemia,
soprattutto tra i giornalisti (persino Montanelli!), nonostante la mia...
terapia assidua (ognuno ha le sue fisime: da sempre, coltivo il vezzo di
contrastare il radicamento nella lingua italiana di termini errati, avrò
scritto finora un centinaio di messaggi e segnalazioni...). Evidentemente ti è
sfuggita la lunga discussione da me innescata sullo stesso tema, che si è
svolta l’altro ieri e ieri qui (a partire dalle 17:25 su 09/03/2013)
http://www.huffingtonpost.it/2013/03/09/beppe-grillo-e-m5s-casaleggio-partito_n_2843605.html
http://www.huffingtonpost.it/2013/03/09/beppe-grillo-e-m5s-casaleggio-partito_n_2843605.html
16:52 su 11/03/2013
Continua a segnalare migliorarci non può farci che bene,la
lunga discussione mi è veramente sfuggita e me ne rammarico.Comunque,ancora,
sinceramente grazie.
23:50 su 11/03/2013
Consolati, non lo sapevo neanch'io.
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