La
confusione sui poteri e i doveri della BCE da parte di Yanis Varoufakis (e non
solo) continua.
In
calce all’articolo del 22/01/2015 “La Bce regalerà soldi alla Germania”, ho commentato:
“La
Germania fa il suo interesse, ma gli altri purtroppo gli hanno dato finora una
grossa mano. W perciò Tsipras! Che non fa altro che smascherare – come scrivevo
qui tempo fa a Carlo Clericetti, un re nudo. E probabilmente non conosce ancora
neppure lui bene lo statuto della BCE, e quindi le sue violazioni.
In
calce all’articolo di Bernard Maris, economista, una delle vittime della strage
di Charlie Hebdo, riportato da Keynesblog , osservavo:
“Mi
posso sbagliare, ma a me non sembra che il “funzionamento della BCE [sia
esattamente] ricalcato su quello della Bundesbank” (che ho appena letto, anche
se velocemente), v. confronto dei testi che qui riporto, ma che, anzi – come ho
già rilevato più volte in passato -, gli obiettivi e i limiti siano più simili
a quelli della FED, segnatamente in deflazione o comunque con l’inflazione
sotto target (“sotto, ma vicino, al 2%”), cioè quando la condizione sospensiva
del raggiungimento dell’obiettivo primario sia stata (più che) soddisfatta e
quindi i 2 obiettivi statutari (stabilità dei prezzi e una crescita
sostenibile, non inflazionistica, che rispetti l'ambiente e il raggiungimento e
il mantenimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale)
sono convergenti e concordanti.
Ri-evidenzio
che anche per la FED vige il divieto di acquisto diretto (cioè sul mercato
primario) dei titoli del Tesoro. […]
PS:
Certo, va aggiunto che la Germania ce la sta mettendo tutta a ricalcare il
funzionamento della BCE sempre più su quello della Bundesbank, da una parte,
con l’acquiescenza di tutti i Paesi (poiché è necessaria l’unanimità), in punto
di diritto, quando col trattato di Lisbona è stato modificato il trattato di
Maastricht [1]; dall’altra, con la complicità della Commissione UE e della BCE,
in punto di fatto, obliterando metodicamente il secondo obiettivo, omesso sia
nel sito della UE (mentre in quello della BCE è stata apportata, nel 1°
semestre 2014, una “strana” modifica del testo delle sue funzioni, che vi
metteva la sordina ed enfatizzava l’importanza dell’obiettivo primario anche
per l’UE), sia in tutti i discorsi pubblici del presidente della BCE, Mario
Draghi. [2]”.
E
in calce a “L’invasione di campo della Bce”, ho scritto:
•
magnagrecia7 6 febbraio 2015 alle 12:33
@Vincenzoaversa
(6 febbraio 2015 alle 09:51)
Interessante,
quindi è Varoufakis il padre della proposta dei CCF?
Però
ne emerge anche che neppure Varoufakis (in data February 15, 2014) - se per
istituzionali intende statutari - conosceva bene lo statuto ed i poteri della
BCE.
“At this very moment in Europe’s history, with interest rates
practically on the lower zero bound, and with inflation turning negative, the
ECB is not allowed (for institutional and political reasons) to effect
expansionary monetary policies through quantitative easing. What use are monetary
authorities in a currency union if they cannot expand money supply in response
to falling prices?”
[In
questo preciso momento della storia d'Europa, con i tassi di interesse
praticamente a zero vincolati sul basso e con l'inflazione che gira in negativo,
alla BCE non è consentito (per fini istituzionali e politici) di effettuare
politiche monetarie espansive attraverso allentamento quantitativo. A che
servono le autorità monetarie in un'unione monetaria se non possono espandere
l'offerta di moneta in risposta a un calo dei prezzi?]
Vincesko
Il
che chiaramente è stato smentito dal varo del QE, che peraltro, nelle
intenzioni dichiarate della BCE, ha il solo scopo di riportare il tasso
d’inflazione al suo target.
Oggi [14/3],
a Cernobbio, Yanis Varoufakis ha dichiarato:
Varoufakis, statuto Bce scritto dalla Bundesbank
"Immaginiamo
una forma alternativa di Qe finanziato al 100% da obbligazioni della Banca
europea degli investimenti con la Bce che compra" questi bond "sui
mercati secondari: mi piacerebbe chiamarlo 'piano Merkel'"
14 marzo 2015
13:45
[…] “Mi dicono che la Bce non accetterà mai
discussioni circa lo swap perché è scritto nello statuto. Mi dispiace, signore
e signori, ma lo statuto è stato scritto dalla Bundesbank''.
Non
mi pare sia scritto dalla Bundesbank, a parte la gerarchia dei 2 obiettivi
statutari (che però non vale in deflazione o quasi). Riporto i testi degli
obiettivi di BCE, Bundesbank e FED:
BCE: Articolo
2-Obiettivi
Conformemente
agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea, l’obiettivo principale del SEBC è il
mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l’obiettivo della
stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali dell’Unione
al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione definiti
nell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea [tra i quali “una crescita economica equilibrata” e
“la piena occupazione”]. Il SEBC agisce
in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera
concorrenza, favorendo un’efficace allocazione delle risorse, e rispettando i
principi di cui all’articolo 119 del trattato sul funzionamento dell’Unione
europea.
Bundesbank: 3 Tasks
The Deutsche Bundesbank, being the central bank of the Federal Republic
of Germany, is an integral part of the European System of Central Banks (ESCB).
It shall participate in the performance of the ESCB’s tasks with the primary
objective of maintaining price stability, shall hold and manage the foreign
reserves of the Federal Republic of Germany, shall arrange for the execution of
domestic and cross-border payments and shall contribute to the stability of
payment and clearing systems. In addition, it shall fulfil the tasks assigned
to it under this Act or other legislation.
FED: Mission
• conducting the nation’s monetary policy by influencing the monetary
and credit conditions in the economy in pursuit of maximum employment, stable
prices, and moderate long-term interest rates.
Infine,
non so perché parla di swap, ma per quanto riguarda, poi, gli acquisti di bond
di Istituzioni UE sul secondo mercato – a leggere l’art. 21 dello statuto della
BCE - a me non sembra affatto che non li possa fare. In ogni caso, come
rilevava anche Paolo Savona, questi, quando vogliono, gli spazi per decidere
discrezionalmente li trovano. In certi casi, come per il deficit o la Grecia, occorre
aggiungere: purtroppo.
Post collegato:
Allegato alla Petizione
al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto
Nessun commento:
Posta un commento