lunedì 30 marzo 2015

Il Sig. Giulio T. ed il principio di Peter/5/Rospo

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 56 del 08-03-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il Sig. Giulio T. ed il principio di Peter/5/Rospo


Voi pensate la mia soddisfazione nel leggere (dopo l'articolo di Franco Monaco, che ho riportato nel post/4) questo editoriale di Europa.
Fu tale, che non resistetti a 'postare' il seguente commento:

“Era necessario leggere l'intervista di Tremonti - l'incompetente, opportunista e sleale ministro dell'Economia - a Repubblica per “provare i brividi al pensiero di doverlo sostenere politicamente”?
Modestamente, io ch'egli sia un persona inaffidabile lo penso da una decina d'anni (da quando lo vidi all'opera alla trasmissione di Gad Lerner “Milano, Italia”); e da uno lo scrivo anche qui, nei miei commenti ad Europa. Anzi, credo di ricordare che ho inaugurato la mia serie dedicando al “Sig. Giulio T. ed il principio di Peter” proprio il primo, proponendo un suo profilo psico-politico, che - vista la pericolosità del personaggio e la sordità dei... media [anche della stessa Europa] - ho reiterato più volte, da ultimo due giorni fa, in calce all'articolo di Enrico Letta "Se non ce la fanno".

Non so se posso dire missione compiuta, comunque, benvenuta, Europa.


Editoriale
20 luglio 2010
Tremonti il sospetto antropomorfo
Le vie della politica sono infinite, dunque può anche darsi che al centrosinistra prima o poi si ponga davvero il dilemma se appoggiare o no un governo Tremonti, dovendosi liberare di Berlusconi. Prospettiva improbabile ma possibile. Però anche, diciamolo, prospettiva infelice.
Perché dopo aver letto l’intervista del ministro dell’economia a Repubblica, il pensiero di doverlo sostenere politicamente provoca i brividi. (…).
link sostituito da:



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