A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 42 del 10-02-2011
(trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Curiosità sessuali represse e
sviluppo intellettuale/6 – Giovani diseducati sessuali
Riporto
tre articoli di segno diverso.
Non
vorrei sembrare troppo eterodosso, ma - alla luce del titolo di questa
discussione e delle considerazioni esposte nei post precedenti - lo si potrebbe
giudicare un fatto abbastanza positivo.
Lo
sarebbe ancor di più, se fosse il frutto di un'informazione sessuale adeguata,
impartita fin dalla prima infanzia.
La prima volta? A soli 14 anni. Quelle precoci ragazze
italiane
Nonostante
la vulgata, la teoria diffusa, che vuole i giovani di oggi informatissimi e
addirittura spregiudicati in materia sessuale, da questa indagine risulta il
contrario - ed a me pare emergere una certa costanza tra le generazioni - che
dipende dalla grave carenza d'informazione sessuale.
7/6/2010 (11:4) - INDAGINE
I giovani poco informati sul sesso "Ma come si cura l'omosessualità?"
Le domande ricorrenti: "L'Aids esiste
ancora?"
ROMA
Ansiosi, fragili e scarsamente informati, al punto da trascurare la loro salute sessuale e riproduttiva. Non è rassicurante la fotografia che emerge dal rapporto sui «Giovani maschi e l’amore», frutto di un’indagine svolta nei licei e negli istituti tecnici di sei Regioni (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia) e che rientra nella campagna di informazione e prevenzione "Amico Andrologo" del ministero della Salute. Secondo lo studio, infatti, presentato questa mattina a Roma e realizzato dal Dipartimento di fisiopatologia medica della Università Sapienza di Roma, il 42,3% dei diciottenni italiani ha rapporti non protetti e il 57% del campione visitato è affetto da patologie ed infiammazioni genitali e/o riproduttive.
Mentre il 41,8 % ha, o ha avuto, disturbi che potrebbero minare il loro potenziale riproduttivo. Inoltre il 61,4% di chi ha una attività amorosa non usa alcun metodo contraccettivo e il 23,9% si affida alla pillola anticoncezionale delle ragazze. Dati non certo rassicuranti, soprattutto se abbinati a quelli sulla scarsa informazione in materia. Basti pensare che tra le domande più ricorrenti che i ragazzi rivolgono ai medici spicca la richiesta di sapere come si cura l’omosessualità e se l’Aids esiste ancora. In sintesi, secondo la ricerca i giovani maschi possiedono poche, e spesso sbagliate, nozioni sulla sessualità e sono piuttosto vittime di pregiudizi sui comportamenti amorosi, sul sesso e sulla propria salute "intima". E ignorano i disturbi, le infezioni e le patologie a carico del loro apparato genitale. Le loro fonti di ’informazioni sessualì sono gli amici (64,4%), seguiti dai media (televisione e internet 45,5%). Secondo lo studio, infine, il 43% di quelli che frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori, dai diciotto ai ventidue anni di età, non ha avuto rapporti sessuali. Mentre l’ha già fatto il 57% con in media una partner e la "prima volta" è stata a 16 anni.
«Complessivamente i ragazzi sono fragili e alla continua ricerca di ’scorciatoiè per vivere facilmente la propria sessualità». Così Andrea Lenzi, Direttore del Dipartimento di fisiopatologia medica all’Università La Sapienza di Roma, commenta i risultati dell’indagine sui «Giovani uomini e l’amore», presentata questa mattina a Roma e che rientra nella campagna di informazione e prevenzione ’Amico Andrologò del ministero della Salute. «I giovani non sono informati ma pensano di esserlo, hanno pregiudizi forti legati soprattutto alla mancanza di conoscenze e ricevono poche informazioni e in modo passivo», aggiunge Lenzi, sottolineando che «sembra esserci un certo distacco-ansia nei confronti della sessualità, che viene vissuta come un "mordi e fuggi"».
Per l’esperto, dunque, «i disordini della sessualità non vengono sentiti come problemi» e la preoccupazione maggiore resta «la contraccezione più che la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. Molta più energia fisica e psichica è dedicata all’appartenenza nel gruppo, agli abusi e alla cura del peso corporeo che sta diventano una vera ossessione per molti giovani uomini». Lenzi ha poi sottolineato che il progetto pilota proseguirà dal prossimo autunno e per tutto il prossimo anno scolastico«, concludendo che »la prevenzione in andrologia dovrebbe diventare una attività di routine diretta e condotta dalle Regioni presso tutte le scuole della penisola«.
Ansiosi, fragili e scarsamente informati, al punto da trascurare la loro salute sessuale e riproduttiva. Non è rassicurante la fotografia che emerge dal rapporto sui «Giovani maschi e l’amore», frutto di un’indagine svolta nei licei e negli istituti tecnici di sei Regioni (Lazio, Veneto, Campania, Toscana, Marche, Puglia) e che rientra nella campagna di informazione e prevenzione "Amico Andrologo" del ministero della Salute. Secondo lo studio, infatti, presentato questa mattina a Roma e realizzato dal Dipartimento di fisiopatologia medica della Università Sapienza di Roma, il 42,3% dei diciottenni italiani ha rapporti non protetti e il 57% del campione visitato è affetto da patologie ed infiammazioni genitali e/o riproduttive.
Mentre il 41,8 % ha, o ha avuto, disturbi che potrebbero minare il loro potenziale riproduttivo. Inoltre il 61,4% di chi ha una attività amorosa non usa alcun metodo contraccettivo e il 23,9% si affida alla pillola anticoncezionale delle ragazze. Dati non certo rassicuranti, soprattutto se abbinati a quelli sulla scarsa informazione in materia. Basti pensare che tra le domande più ricorrenti che i ragazzi rivolgono ai medici spicca la richiesta di sapere come si cura l’omosessualità e se l’Aids esiste ancora. In sintesi, secondo la ricerca i giovani maschi possiedono poche, e spesso sbagliate, nozioni sulla sessualità e sono piuttosto vittime di pregiudizi sui comportamenti amorosi, sul sesso e sulla propria salute "intima". E ignorano i disturbi, le infezioni e le patologie a carico del loro apparato genitale. Le loro fonti di ’informazioni sessualì sono gli amici (64,4%), seguiti dai media (televisione e internet 45,5%). Secondo lo studio, infine, il 43% di quelli che frequentano l’ultimo anno delle scuole superiori, dai diciotto ai ventidue anni di età, non ha avuto rapporti sessuali. Mentre l’ha già fatto il 57% con in media una partner e la "prima volta" è stata a 16 anni.
«Complessivamente i ragazzi sono fragili e alla continua ricerca di ’scorciatoiè per vivere facilmente la propria sessualità». Così Andrea Lenzi, Direttore del Dipartimento di fisiopatologia medica all’Università La Sapienza di Roma, commenta i risultati dell’indagine sui «Giovani uomini e l’amore», presentata questa mattina a Roma e che rientra nella campagna di informazione e prevenzione ’Amico Andrologò del ministero della Salute. «I giovani non sono informati ma pensano di esserlo, hanno pregiudizi forti legati soprattutto alla mancanza di conoscenze e ricevono poche informazioni e in modo passivo», aggiunge Lenzi, sottolineando che «sembra esserci un certo distacco-ansia nei confronti della sessualità, che viene vissuta come un "mordi e fuggi"».
Per l’esperto, dunque, «i disordini della sessualità non vengono sentiti come problemi» e la preoccupazione maggiore resta «la contraccezione più che la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. Molta più energia fisica e psichica è dedicata all’appartenenza nel gruppo, agli abusi e alla cura del peso corporeo che sta diventano una vera ossessione per molti giovani uomini». Lenzi ha poi sottolineato che il progetto pilota proseguirà dal prossimo autunno e per tutto il prossimo anno scolastico«, concludendo che »la prevenzione in andrologia dovrebbe diventare una attività di routine diretta e condotta dalle Regioni presso tutte le scuole della penisola«.
Sesso: i ginecologi, 3 ragazzi su 10 scelgono coito
interrotto
Roma, 16 giu.
(Adnkronos Salute) 16:18
Esami alle
porte e valigie pronte per l'estate. Ma per i ragazzi italiani arriva la
bocciatura dei ginecologi italiani in educazione sessuale. Il metodo naturale del
coito interrotto resta infatti il sistema contraccettivo preferito dagli under
25 italiani, il 22% dichiara di non utilizzare contraccettivi perché il partner
preferisce non farlo e il 58% perché non li ha a portata di mano. A rimandare a
settembre i ragazzi in educazione sessuale è la Società italiana di ginecologia
e ostetricia (Sigo), che ha presentato a Roma la campagna nazionale con i
consigli sul sesso sicuro. "Il 37% dei ragazzi giunge alla prima volta
completamente impreparato e senza protezioni - afferma Giorgio Vittori,
presidente della Sigo - e le infezioni sono in continuo aumento: i condilomi da
soli rappresentano il 26% delle malattie sessualmente trasmesse". Per
promuovere l'educazione sessuale tra i giovani, dal 14 giugno al 21 agosto 10 città
italiane ospiteranno il progetto educazionale 'Scegli tu', promosso dalla Sigo
con il patrocinio del ministero della Gioventù. I ragazzi potranno giocare e
conquistarsi il passaporto dell'amore sicuro. "Plaudo a questa iniziativa
- dichiara il ministro Giorgia Meloni in una nota - è necessario rendere
maggiormente consapevoli i giovani dei rischi di gravidanze indesiderate e di
malattie sessualmente trasmesse affinché possano tutelare la propria salute
senza rinunciare alla spensieratezza delle vacanze'' Il passaporto che riassume
i principi base per una sessualità consapevole e la guida Travelsex, edita da
Giunti, disponibile già in tutta Italia, sono gli strumenti messi in campo
dalla Sigo per rilanciare le conoscenze sessuali di base tra gli under 25. Due
iniziative editoriali per diffondere anche durante il periodo estivo le
'istruzione d'uso' per non rischiare la propria salute ed evitare gravidanze
indesiderate.
Puntate
precedenti:
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