A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 54 del
25-02-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
TTF, commento a Gianni Alioti,
sua replica e mia controreplica
Nel sito di Sbilanciamoci.it, è uscito questo articolo di Paolo Andruccioli della CGIL
a sostegno della Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf):
Finanza, la
tassa prende quota
di Paolo Andruccioli
17/02/2011
Il 17 febbraio è stata la giornata mondiale della tassa sulle transazioni
finanziarie. Scendono in campo a sostegno della vera Robin-tax anche Ituc e
Cgil
link sostituito da:
http://old.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Finanza-la-tassa-prende-quota-7770.html
Ad
esso è seguito un lungo commento di
Gianni Alioti, Responsabile dell’Ufficio Internazionale e dell’Ufficio
Ambiente, Salute e Sicurezza della FIM- CISL.
Riporto, qui di seguito, il
mio commento a quest’ultimo, la replica di Gianni Alioti e la mia controreplica.
Vincesko
Domenica,
20 Febbraio 2011 23:25:41
Il Sig. Gianni Alioti
rivendica per la CISL la primogenitura della campagna di sostegno alla Ttf da
rivolgere al governo italiano (il cui premier Berlusconi si vantò allo scorso
G20 di essersi opposto con successo proprio all’introduzione della Ttf) ed al
ministro dell'Economia in particolare. E’ proprio una buona notizia, visti i
buoni rapporti della CISL (e della UIL) col governo
Berlusconi-Tremonti-Sacconi, come si è visto nel varo della manovra correttiva
2010, una manovra correttiva di 24,9 mld per il biennio 2011-2012, la più
scandalosamente iniqua della storia repubblicana; che, con l'avallo sostanziale
della CISL e della UIL, invece di apprestare provvedimenti anticrisi e
provvidenze di welfare non selettive, come
è successo in tutti – proprio tutti – gli altri Paesi, ha,
per soprammercato, scaricato quasi tutto il peso del risanamento dei conti
pubblici sugli invalidi civili, come i Down (poi cancellato in Commissione Bilancio del Senato, soltanto a seguito di vibrate, corali proteste); i precari, licenziati in decine
di migliaia; i pensionandi inattivi a reddito zero!, tra cui i lavoratori in
mobilità oltre le 10 mila unità - che sembra, oltre che crudele, anche
incostituzionale -, che perderanno in un solo anno anche decine di migliaia di
€ per l’allungamento di 12 mesi dell'età di pensionamento (cfr. DL 78/2010,
art. 12); gli insegnanti e gli altri dipendenti pubblici; la spesa sociale delle Regioni e dei Comuni. E non fa pagare –
letteralmente! - neppure un centesimo (tranne i farmacisti) ai percettori
di redditi privati, anche miliardari (come
Ferrero, Del Vecchio, Berlusconi), o milionari (come Tremonti, Passera,
Profumo, Montezemolo), o abbienti (come
Sacconi, Bonanni, Angeletti, o giornalisti, severi e rigorosi custodi dei conti
pubblici, come Giannino e Cisnetto; Eugenio Scalfari ha un po’ provocatoriamente chiesto più volte, ma inutilmente, di pagare).
L’effetto Grecia, soltanto in Italia col Governo di centrodestra Berlusconi-Tremonti- Sacconi, e l’avallo sostanziale di CISL
e UIL, lo stanno pagando quasi interamente, non i ricchi e gli abbienti, ma i poveri e una parte del ceto medio-basso.
Gianni Alioti
Lunedì, 21
Febbraio 2011 11:45:16
Il Sig. Gianni Alioti (cioè
io) stamani ha scritto nell'intranet della Cisl e della Fim-Cisl il seguente
pezzo, dal titolo:
"Quel <paraculo> di Giulio Tremonti".
"Quel <paraculo> di Giulio Tremonti".
" [.....] E' passato quasi un anno da quando la
CISL (e la Fiba-Cisl) hanno promosso in Italia la campagna
"Zerozerocinque", insieme a molte associazioni e ong espressione
della società civile. Abbiamo raccolto migliaia di firme per chiedere al
ministro dell'Economia, Giulio Tremonti di farsi promotore, a livello nazionale
e in tutte le sedi internazionali appropriate, dell'introduzione di una Tassa
sulle Transazioni Finanziarie.
Nonostante la proposta abbia raccolto il sostegno di importanti leader di altri paesi, il Governo italiano continua a remare contro.
Dopo che Silvio Berlusconi nella riunione del G20 a Toronto (giugno 2010), aveva definito "ridicola" la nostra proposta (inclusa anche nella piattaforma per la riforma fiscale), al G20 finanziario di Parigi Giulio Tremonti ha fatto il perfetto "paraculo". Nel momento che la presidenza francese ha rilanciato la proposta dello 0,05% (sostenuta anche dalla Germania e da altri paesi), il nostro ministro dell'Economia ha dichiarato: «Se la virtuosità spinge tanto la Francia, questo paese può
fare da apripista». Ironia idiota visto che la tassazione delle transazioni finanziarie (per essere efficace) è una misura da adottare a livello internazionale o, almeno, su scala europea.
Se siamo - come unanimemente sosteniamo - un sindacato autonomo, in grado di giudizi autonomi, non possiamo far finta di nulla. La CISL rappresenta milioni di lavoratori e pensionati non siamo né "la compagnia delle opere" né "l'istituto opere pie". I nostri associati hanno subito e continueranno a subire danni tangibili ai loro interessi, in conseguenza del servilismo (interessato) della politica al dominio dell'economia finanziaria sui beni comuni e sulla coesione sociale.
Adesso è in gioco anche la nostra dignità e responsabilità di sindacalisti cislini. Adesso basta!!!
C'è un limite alla decenza, a maggior ragione dopo le scempiaggini di Calderoli sul "primo maggio" e, soprattutto, l'intervista di ieri al Corriere della Sera del ministro del welfare Maurizio Sacconi. Nella strenua difesa del Mubarak italiano come unico politico che può cambiar le cose, arruola strumentalmente anche la CISL nel "blocco sociale" che sostiene le politiche di questo Governo. "O saco é cheio", direbbero gli amici brasiliani!
Speriamo che la brezza marina ci porti - dalle sponde sud del mediterraneo - il "profumo di gelsomini" che, coprendo il puzzo di spazzatura, liberi finalmente tutte le energie di un sindacato nato libero! [.....]"
Come Vincezko può riscontrare, non c'è omologazione dentro la Cisl a un'idea di bipolarismo sindacale, tanto cara a Maurizio Sacconi e, purtroppo anche a settori della sinistra. E il mio commento precedente all'articolo di Paolo non va letto quindi come rivendicazione di "primogeniture", ma come un invito a ritessere il filo del dialogo su obiettivi comuni condivisi, facendo ciascuno i conti con i propri errori e le scelte sbagliate. Su quanto dice Vincensko sulla manovra correttiva del 2010 e le sue conseguenze sono d'accordo. Nella Fim-Cisl in molti non l'abbiamo condivisa (pur da posizioni distinte da quelle della Cgil) e, nonostante l'atteggiamento confederale, abbiamo manifestato contro il Governo davanti a molte prefetture in Lombardia. E, per le stesse ragioni, eravamo in tanti alla manifestazione europea di Bruxelles contro le politiche di austerità dei Governi dell'UE.
Nonostante la proposta abbia raccolto il sostegno di importanti leader di altri paesi, il Governo italiano continua a remare contro.
Dopo che Silvio Berlusconi nella riunione del G20 a Toronto (giugno 2010), aveva definito "ridicola" la nostra proposta (inclusa anche nella piattaforma per la riforma fiscale), al G20 finanziario di Parigi Giulio Tremonti ha fatto il perfetto "paraculo". Nel momento che la presidenza francese ha rilanciato la proposta dello 0,05% (sostenuta anche dalla Germania e da altri paesi), il nostro ministro dell'Economia ha dichiarato: «Se la virtuosità spinge tanto la Francia, questo paese può
fare da apripista». Ironia idiota visto che la tassazione delle transazioni finanziarie (per essere efficace) è una misura da adottare a livello internazionale o, almeno, su scala europea.
Se siamo - come unanimemente sosteniamo - un sindacato autonomo, in grado di giudizi autonomi, non possiamo far finta di nulla. La CISL rappresenta milioni di lavoratori e pensionati non siamo né "la compagnia delle opere" né "l'istituto opere pie". I nostri associati hanno subito e continueranno a subire danni tangibili ai loro interessi, in conseguenza del servilismo (interessato) della politica al dominio dell'economia finanziaria sui beni comuni e sulla coesione sociale.
Adesso è in gioco anche la nostra dignità e responsabilità di sindacalisti cislini. Adesso basta!!!
C'è un limite alla decenza, a maggior ragione dopo le scempiaggini di Calderoli sul "primo maggio" e, soprattutto, l'intervista di ieri al Corriere della Sera del ministro del welfare Maurizio Sacconi. Nella strenua difesa del Mubarak italiano come unico politico che può cambiar le cose, arruola strumentalmente anche la CISL nel "blocco sociale" che sostiene le politiche di questo Governo. "O saco é cheio", direbbero gli amici brasiliani!
Speriamo che la brezza marina ci porti - dalle sponde sud del mediterraneo - il "profumo di gelsomini" che, coprendo il puzzo di spazzatura, liberi finalmente tutte le energie di un sindacato nato libero! [.....]"
Come Vincezko può riscontrare, non c'è omologazione dentro la Cisl a un'idea di bipolarismo sindacale, tanto cara a Maurizio Sacconi e, purtroppo anche a settori della sinistra. E il mio commento precedente all'articolo di Paolo non va letto quindi come rivendicazione di "primogeniture", ma come un invito a ritessere il filo del dialogo su obiettivi comuni condivisi, facendo ciascuno i conti con i propri errori e le scelte sbagliate. Su quanto dice Vincensko sulla manovra correttiva del 2010 e le sue conseguenze sono d'accordo. Nella Fim-Cisl in molti non l'abbiamo condivisa (pur da posizioni distinte da quelle della Cgil) e, nonostante l'atteggiamento confederale, abbiamo manifestato contro il Governo davanti a molte prefetture in Lombardia. E, per le stesse ragioni, eravamo in tanti alla manifestazione europea di Bruxelles contro le politiche di austerità dei Governi dell'UE.
Vincesko
Martedì, 22 Febbraio 2011
15:51:52
Sono davvero lieto della
precisazione di Gianni Alioti (da pubblicizzare, visto che per entrare in Intranet CISL è richiesto
un codice login), ed allora,
detto seriamente, volentieri auspico:
“Fuori il sedicente sindacalista Bonanni dalla CISL e Alioti for Segretario generale”.
Mi permetto anche di suggerirgli la lettura di questi miei 3 ‘post’,
perche il premier Berlusconi non è soltanto un simpatico…
“gaffeur”, il ministro Tremonti uno
spiritoso ‘paraculo’ ed il ministro Sacconi un disinteressato ed abusivo promotore di blocchi sociali, ma molto
peggio, molto più pericolosi, come lo sono i “matti” dalla lucida pazzia, e dannosi, come lo sono tutti gli incompetenti. Anche vendicativi con chi li prenda in giro o li critichi (come è successo
al presidente dell’ISAE o, ieri, a Montezemolo, proprietario del web magazine
“Italiafutura”, su cui sono usciti articoli
molto critici nei riguardi
dell’incompetente ministro dell’Economia (ad es.,
“L'Imperatore dei marziani” http://www.italiafutura.it/dettaglio/110615/limperatore_dei_marziani ).
Ecco i 3 ‘post’:
Il Sig. Silvio
B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille (allego il post/14, il suo profilo è nel post/1):
Il Sig. Giulio
T. ed il principio di Peter (allego il post/2,
il suo profilo è nel post/1):
Lettera al
ministro Maurizio Sacconi
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