Carlo Clericetti 16 MAR 2015
Landini spiegato da se medesimo
Democrazia
Io
ho votato candidato premier Bersani, alleanza con SEL, un programma di
sinistra. Mi ritrovo PdC Renzi, alleato NCD, un programma misto di Csx-Cdx
(inizialmente di Csx poi sempre più destrorso).[1]
Renzi
racconta troppe bugie (errore esiziale per un leader di centrosinistra) per
essere credibile.[2] Io, iscritto
della prima ora, riformista, dopo 40 anni di PCI-PDS-DS-PD, non voto più PD
soprattutto per questo, oltre che per la sua deriva destrorsa. Renzi, dopo aver
minacciato sfracelli, si è arreso alla Merkel.[3] Padoan è un burocrate troppo prudente per essere all’altezza di
confrontarsi con arroganti a dismisura, come sono i Tedeschi.[4]
Finora
il mastodontico risanamento dei conti pubblici (330 mld cumulati nella scorsa
legislatura, ma le misure permanenti vigono tuttora) è stato iniquo e fatto in
grandissima parte a spese dei non ricchi.[5]
Le disuguaglianze sono aumentate. Sia in Italia che nel mondo. Il processo
planetario di riequilibrio della produzione, della ricchezza e del benessere è
solo all’inizio.[6] I ricchi (il
famoso 1%) sono 4 gatti potenti, spietati e bulimici, ma decidono per tutti
perché possono contare su 4 fattori: a) risorse finanziarie enormi; b) il
controllo dei media; c) l’ausilio di agit-prop ben retribuiti; e d) l’ammuina e
la divisione dei milioni, miliardi di poveri, il restante 99%.[7]
Nascita di un partito di sinistra progressista
Io mi auguro perciò che, al di là dell’elemento
fondamentale della partecipazione della società civile, possa nascere anche in
Italia un partito di sinistra progressista, che si aggiunga a Syriza in Grecia[8] e Podemos in Spagna[9], per costituire un’alleanza di
sinistra dei Paesi del Sud contro lo strapotere della Germania e satelliti, e
della prona Commissione europea, dominati da un’élite reazionaria.[10]
Programma
La via italiana non può che basarsi, prima di
tutto, su un motto socialista come “Libertà e giustizia sociale”, che ne
costituisca l’ispirazione fondamentale del programma.
Leadership
Il rapporto psicologico con la leadership è il vero punto debole di
qualunque partito di sinistra italiano e la cartina di tornasole per prevederne
l’esito. Primo, perché qualunque organizzazione – e il partito è
un’organizzazione di uomini accomunati da ideali ed obiettivi concreti - per il
suo successo ha bisogno di un leader. Secondo, perché non esiste – come anche
Syriza e Podemos (e M5S e PD) dimostrano plasticamente – un grande partito di
sinistra senza un leader forte, ben visibile, concreto, empatico, capace di
comunicare. Anche il sorriso fa parte di una buona comunicazione, per questo un
Landini è escluso. Peraltro, egli stesso ha
dichiarato intelligentemente che non si propone come leader politico. Meno male. A scanso di equivoci, io ritengo inadeguati anche il molle
Civati o il pretesco Cuperlo. Terzo, perché la scelta politica è anch’essa
frutto della struttura psicologica, e l’elettore di sinistra (in misura
crescente man mano che si procede verso il limite estremo) ha “strutturalmente”
un rapporto conflittuale con l’autorità paterna. E quindi con la leadership.
Alexīs Tsipras[11] e Pablo Iglesias[12] sono tosti, ma sanno anche
sorridere, per dire che hanno capacità comunicativa. O si pensa, non dico di
vincere, ma di guadagnare una fetta significativa di consensi per incidere sul
processo legislativo (che è quello in definitiva, come si è accorto anche Maurizio
Landini, che conta) in senso progressista prendendo solo i voti degli
intelligentoni di estrema sinistra? Ma, si sa, a tanti non interessa vincere,
ma "ammazzare" tutti i giorni il loro padre (o madre).
Conclusione
Come
nel calcio, speriamo nasca un centravanti-leader tosto, concreto e comunicativo
capace di giocarsela e sperabilmente portarci alla vittoria.
[1] Renzi, il “complotto” del lavoro e
lo snaturamento del PD
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2821878.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/08/renzi-il-complotto-del-lavoro-e-lo.html
[2] La comunicazione di Matteo Renzi
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2819792.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/07/la-comunicazione-di-matteo-renzi.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/07/la-comunicazione-di-matteo-renzi.html
[3] PD, metamorfosi incipiente di un
partito
[4] L’arrogante
predominio tedesco, il salvataggio della Grecia e l’abuso delle stupide regole
UE http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
[5] Il lavoro ‘sporco’ del governo
Berlusconi-Tremonti
[6] Trasformazione epocale da governare
al meglio
[7] L’ammuina
dei poveri e l’egoismo dei ricchi
[10] UE, dirigenti illuminati o massoni reazionari?
Articoli collegati:
Perché contesto il populismo di sinistra di Landini
18-03–2015 Emanuele Macaluso
http://formiche.us8.list-manage.com/track/click?u=36b7a9702ea86a9f69b819156&id=1a65c62d33&e=07e3b92ad9
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La coalizione sociale di
Landini e la possibilità di un'altra politica
di Stefano Rodotà 15 marzo 2015
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