lunedì 16 marzo 2015

Yanis Varoufakis e i poteri-doveri della BCE


La confusione sui poteri e i doveri della BCE da parte di Yanis Varoufakis (e non solo) continua.
In calce all’articolo del 22/01/2015 “La Bce regalerà soldi alla Germania”, ho commentato:
“La Germania fa il suo interesse, ma gli altri purtroppo gli hanno dato finora una grossa mano. W perciò Tsipras! Che non fa altro che smascherare – come scrivevo qui tempo fa a Carlo Clericetti, un re nudo. E probabilmente non conosce ancora neppure lui bene lo statuto della BCE, e quindi le sue violazioni.
In calce all’articolo di Bernard Maris, economista, una delle vittime della strage di Charlie Hebdo, riportato da Keynesblog , osservavo:
“Mi posso sbagliare, ma a me non sembra che il “funzionamento della BCE [sia esattamente] ricalcato su quello della Bundesbank” (che ho appena letto, anche se velocemente), v. confronto dei testi che qui riporto, ma che, anzi – come ho già rilevato più volte in passato -, gli obiettivi e i limiti siano più simili a quelli della FED, segnatamente in deflazione o comunque con l’inflazione sotto target (“sotto, ma vicino, al 2%”), cioè quando la condizione sospensiva del raggiungimento dell’obiettivo primario sia stata (più che) soddisfatta e quindi i 2 obiettivi statutari (stabilità dei prezzi e una crescita sostenibile, non inflazionistica, che rispetti l'ambiente e il raggiungimento e il mantenimento di un elevato livello di occupazione e di protezione sociale) sono convergenti e concordanti.
Ri-evidenzio che anche per la FED vige il divieto di acquisto diretto (cioè sul mercato primario) dei titoli del Tesoro. […]
PS: Certo, va aggiunto che la Germania ce la sta mettendo tutta a ricalcare il funzionamento della BCE sempre più su quello della Bundesbank, da una parte, con l’acquiescenza di tutti i Paesi (poiché è necessaria l’unanimità), in punto di diritto, quando col trattato di Lisbona è stato modificato il trattato di Maastricht [1]; dall’altra, con la complicità della Commissione UE e della BCE, in punto di fatto, obliterando metodicamente il secondo obiettivo, omesso sia nel sito della UE (mentre in quello della BCE è stata apportata, nel 1° semestre 2014, una “strana” modifica del testo delle sue funzioni, che vi metteva la sordina ed enfatizzava l’importanza dell’obiettivo primario anche per l’UE), sia in tutti i discorsi pubblici del presidente della BCE, Mario Draghi. [2]”.

E in calce a “L’invasione di campo della Bce”, ho scritto:

• magnagrecia7 6 febbraio 2015 alle 12:33
@Vincenzoaversa (6 febbraio 2015 alle 09:51)
Interessante, quindi è Varoufakis il padre della proposta dei CCF?
Però ne emerge anche che neppure Varoufakis (in data February 15, 2014) - se per istituzionali intende statutari - conosceva bene lo statuto ed i poteri della BCE.
At this very moment in Europe’s history, with interest rates practically on the lower zero bound, and with inflation turning negative, the ECB is not allowed (for institutional and political reasons) to effect expansionary monetary policies through quantitative easing. What use are monetary authorities in a currency union if they cannot expand money supply in response to falling prices?
[In questo preciso momento della storia d'Europa, con i tassi di interesse praticamente a zero vincolati sul basso e con l'inflazione che gira in negativo, alla BCE non è consentito (per fini istituzionali e politici) di effettuare politiche monetarie espansive attraverso allentamento quantitativo. A che servono le autorità monetarie in un'unione monetaria se non possono espandere l'offerta di moneta in risposta a un calo dei prezzi?]
Vincesko

Il che chiaramente è stato smentito dal varo del QE, che peraltro, nelle intenzioni dichiarate della BCE, ha il solo scopo di riportare il tasso d’inflazione al suo target.

Oggi [14/3], a Cernobbio, Yanis Varoufakis ha dichiarato:
Varoufakis, statuto Bce scritto dalla Bundesbank
"Immaginiamo una forma alternativa di Qe finanziato al 100% da obbligazioni della Banca europea degli investimenti con la Bce che compra" questi bond "sui mercati secondari: mi piacerebbe chiamarlo 'piano Merkel'"
14 marzo 2015 13:45
[…] “Mi dicono che la Bce non accetterà mai discussioni circa lo swap perché è scritto nello statuto. Mi dispiace, signore e signori, ma lo statuto è stato scritto dalla Bundesbank''.

Non mi pare sia scritto dalla Bundesbank, a parte la gerarchia dei 2 obiettivi statutari (che però non vale in deflazione o quasi). Riporto i testi degli obiettivi di BCE, Bundesbank e FED:

BCE: Articolo 2-Obiettivi
Conformemente agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione definiti nell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea [tra i quali “una crescita economica equilibrata” e “la piena occupazione”]. Il SEBC agisce in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza, favorendo un’efficace allocazione delle risorse, e rispettando i principi di cui all’articolo 119 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Bundesbank: 3 Tasks
The Deutsche Bundesbank, being the central bank of the Federal Republic of Germany, is an integral part of the European System of Central Banks (ESCB). It shall participate in the performance of the ESCB’s tasks with the primary objective of maintaining price stability, shall hold and manage the foreign reserves of the Federal Republic of Germany, shall arrange for the execution of domestic and cross-border payments and shall contribute to the stability of payment and clearing systems. In addition, it shall fulfil the tasks assigned to it under this Act or other legislation.

FED: Mission
• conducting the nation’s monetary policy by influencing the monetary and credit conditions in the economy in pursuit of maximum employment, stable prices, and moderate long-term interest rates.

Infine, non so perché parla di swap, ma per quanto riguarda, poi, gli acquisti di bond di Istituzioni UE sul secondo mercato – a leggere l’art. 21 dello statuto della BCE - a me non sembra affatto che non li possa fare. In ogni caso, come rilevava anche Paolo Savona, questi, quando vogliono, gli spazi per decidere discrezionalmente li trovano. In certi casi, come per il deficit o la Grecia, occorre aggiungere: purtroppo.



Post collegato:

Allegato alla Petizione al Parlamento europeo: la Bce non rispetta il suo statuto

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