martedì 24 marzo 2015

Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille/4/Lettera

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 29 del 13-01-2011 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il Sig. Silvio B., il mammone dal collo taurino ed il suo tallone d’Achille/4/Lettera

Come preannunciato - ed anche perché vi si parla del “Piano casa”, trattato in un altro thread - riporto qui la lettera che inviai per posta nell'aprile del 2008 a Silvio B. Non so se gli è arrivata. Non ho ricevuto alcuna risposta. (Ho aggiunto ora solo la sottolineatura del punto 3. e di “Piano casa”).

Egr. Sig. Presidente Silvio Berlusconi,
permetta a me, elettore di sinistra, esperto di nulla, di esternarLe alcune considerazioni:
1. sono molto dispiaciuto della Sua vittoria elettorale, che considero un evento sfortunato per il nostro Paese, poiché, contrariamente ai Suoi “convincimenti”, La reputo, sulla base della valutazione “oggettiva” della Sua opera passata di governante, un mediocre politico. D’altra parte, se La può consolare, il grande economista liberale Adam Smith riteneva che un imprenditore, proprio perché tale, non possa essere un bravo politico;
2. ovviamente, accetto democraticamente il responso delle urne e addirittura stavolta oso coltivare una speranza: che Lei, opportunamente assistito, possa smentire quella autorevole previsione e costituire, per il bene di tutto il Paese, l’eccezione che conferma la regola;
3. Lei, Sig. Presidente, ha avuto un’educazione con una forte impronta materna: ciò probabilmente ha costituito il “propellente” principale e formidabile per la Sua fortunata carriera imprenditoriale; perché non ne indaga, con l’aiuto di persone esperte, gli immancabili risvolti negativi?;
4. ad esempio: Lei ha nel Suo programma politico un ottimo e assolutamente condivisibile progetto: un corposo “piano casa” (che io ritengo un vero e sostanziale ristoro per la situazione economicamente difficile dei ceti meno abbienti: la Campania – dati ISTAT 2001 – col 38,1%, è la regione con la percentuale più alta di abitazioni occupate in affitto), ma perché Lei “sporca” il nobilissimo obiettivo di apprestare un sostanziale aiuto alle persone economicamente più deboli – in linea con l’insegnamento materno di essere generoso (l’ha confidato Lei in TV) – la personalissima, “debole” – debole soprattutto perché esternata – ambizione di essere ricordato come Fanfani?;
5. infine, Sig. Presidente, quando io non conosco personalmente una persona, ne valuto le capacità anche sulla base della qualità dei suoi collaboratori; mi pare di poter dire che la qualità media dei Suoi collaboratori politici è mediocre e non equivale affatto a quella dei Suoi collaboratori in campo imprenditoriale: perché? Mi creda, muterei molto volentieri il mio giudizio sulle Sue qualità di politico, se Lei fosse capace, ad esempio, di scegliere come Suo futuro Ministro dell’Economia, anziché un inadeguato (tecnicamente e soprattutto caratterialmente) Tremonti, un Padoa-Schioppa, e come Ministro dell’Istruzione, invece dell’ineffabile e “materno” Sandro Bondi – come purtroppo si ventila –, un tecnico competente e severo.
Le esprimo, Sig. Presidente, i miei sinceri auguri di buon lavoro.
18 aprile 2008


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