mercoledì 1 luglio 2015

Dialogo su crisi economica, deflazione e arroganza della Germania


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 394 del 23-10-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Dialogo su crisi economica, deflazione e arroganza della Germania


Storico dell’economia, Università di Glasgow
Crisi economica, sistema monetario e deflazione
Pubblicato: 18/10/2013 12:29
http://www.huffingtonpost.it/valerio-cerretano/crisi-economica-sistema-monetario-e-deflazione_b_4121018.html?utm_hp_ref=italy

19:53 su 20/10/2013
Formulo alcune osservazioni:

1) Nella scorsa legislatura, sono state varate manovre finanziarie correttive per ben 330 mld (valore cumulato), 4/5 da Berlusconi e 1/5 da Monti, distribuite in modo molto iniquo, soprattutto da Berlusconi. Con i pesanti effetti recessivi che vediamo.
Ciononostante, io penso che noi Italiani dovremmo completare i compiti a casa (in particolare, imposta patrimoniale e prestito forzoso sulla metà del decile più ricco - la ricchezza degli Italiani è superiore a quella dei Tedeschi ed è un dato ben noto ai Tedeschi e a Der Spiegel, che periodicamente ce lo rammentano -, per finanziare la crescita ed il rafforzamento degli ammortizzatori sociali; riforma ed efficientamento della cruciale PA; riforma del processo civile; lotta severa all’evasione fiscale; ampliamento a tutti i livelli di criteri meritocratici e di maggiore efficacia-efficienza), avendo però come stella polare l’equità.

(continua/1)

10:12 su 21/10/2013
Ma la spesa sociale italiana non è in crescita?

Poi misure come la patrimoniale, che dovrebbe essere comunque contenuta per evitare intuibili movimenti di capitale, non dovrebbero concentrarsi sulla riduzione del debito pubblico?

Il processo civile, avendolo a suo tempo praticato, è già stato abbondantemente emendato; probabilmente i vantaggi concreti si manifesteranno solo con il processo cosiddetto telematico, più che con la mediazione obbligatoria. Ci sarebbe da allargare la platea degli atti da sottrarre al gravame delle impugnazioni.

19:53 su 20/10/2013
(segue/2)

2) Poiché, però, la soluzione della crisi è in UE, il problema è l’ottusità dei furbi tedeschi, maldestri apprendisti stregoni, che però possono farsi forti del fatto che le riforme essi le hanno già fatte (con la deflazione dei salari varata da Shroeder, che ha prodotto 7 milioni di mini job a 400€ mensili, ma compatibili col reddito minimo garantito e il sussidio all’affitto).

3) Primo Levi scrive (ne 'La Tregua') che i Tedeschi sono arroganti. Dostoevskij scrive ('Memorie dalla casa dei morti'): 'Di certo si doveva credere un uomo molto intelligente, come accade per solito a tutti gli uomini ottusi e limitati'. L'arroganza dei Tedeschi rasenta l'ottusità, ma ovviamente c'è anche un calcolo egoistico da 'bottegai': l’attuale UE li favorisce.

(continua/2)

10:17 su 21/10/2013
400 euro mensili non è uno stipendio, ma un sussidio.
Un attentato al sistema previdenziale.

Il sussidio per l'affitto è presente ancora anche in Italia, seppur a livello locale.

16:48 su 21/10/2013
No, è uno stipendio.
Cfr. "Dialogo sulle pensioni d’oro, gli ammortizzatori sociali e il caso tedesco"
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2790913.html

17:11 su 21/10/2013
400 euro mensili sono un sussidio travestito da stipendio.
Cosa vuole che ci faccia un lavoratore con 400 euro al mese.

12:25 su 22/10/2013
Certo, nella sostanza, ma osservo:
1. i 400 € vengono pagati dall'azienda per un lavoro part-time;
2. permettimi di dirti che ignoravi i mini job tedeschi, non ammetti mai la tua ignoranza e accampi sempre scuse o ti arrampichi sugli specchi, ahi ahi ahi;
3. ripeto, essi sono compatibili col RMG (quasi 400 €) e col sussidio pari all'affitto (che in Germania è di solito più basso che in Italia e dove è stato costruito molto più del decuplo che in Italia di case popolari);
4. in Italia, i lavori precari vengono pagati più o meno quella cifra (anche meno o zero se sono mascherati da stage), per più ore, e non esiste l'RMG; i sussidi all'affitto sì, da parte del Comune, ma i fondi sono insufficienti e non coprono mai il 100% del costo;
5. allora, anziché lamentarti della sacrosanta IMU, battiti per l'introduzione dell'RMG ed il varo di un piano corposo di costruzione di alloggi pubblici, co-finanziato dall'IMU.

13:10 su 22/10/2013
hai semplicemente frainteso il senso del mio post dando per certo che lo ritenessi un sussidio. Avendo l'abbonamento al Sole 24 ore l'argomento è spesso trattato e approfondito.(anche piuttosto criticamente). Ciò conferma una tua tendenza alla supponenza.

E' precariato in Italia come in Germania, si vive male in Italia come in Germania, dove del resto non mi pare che tali contratti portino alla stabilizzazione dell'occupazione.
Sono ideologicamente contrario ad ogni forma di sussidio, se non per motivi realmente gravi.

Sulle case popolari le cose non sono così semplici: è difficile stare sul mercato delle locazioni per un privato a canone di mercato, mi pare ben difficile per un ente chiudere almeno in pareggio con canoni così bassi. Devono pagare IMU e manutenzione, due voci piuttosto gravose. Si veda la situazione dell'ALER milanese.
L'imu se lo mangiano per altre spese, altro che case popolari.

12:27 su 22/10/2013
PS:
Sulle riforme Haartz e i cosiddetti lavori minori, v. l’analisi linkata nel mio ‘post’ precedentemente allegato:
“Il ruolo del diritto del lavoro e della sicurezza sociale nella crisi economica
L’esperienza tedesca”
Maximilian Fuchs
Relazione AIDLASS
Bologna 16/17 maggio 2013
http://www.aidlass.it/convegni/archivio/2013/2013/Fuchs_Aidlass_2013.doc
se il link non è attivo, cliccare qui sotto:

12:56 su 22/10/2013
Sono palliativi forse utili per studenti o per il primissimo impiego. Noi abbiamo i voucher ad esempio.
Non ti affrancano dalla famiglia o dall'integrazione del sussidio sociale.

Pensare di combattere la disoccupazione con questi salari è illusorio, senza contare le future rendite pensionistiche.

15:36 su 22/10/2013
Dovrebbe essere così, ma la realtà è un'altra, un po' più complessa ed articolata. Mi limito ad osservare:
1. I ricchi e i poteri forti stanno impoverendo il 90% della popolazione europea e arricchendo il 10% o anche meno.
2. I mini-job sono arrivati in Germania ad un picco di ben 7 milioni. In Italia, i precari (incluse le più o meno false partite IVA) sono altrettanto, diffuse anche – forse soprattutto – nei servizi.
3. La Germania – Paese esportatore - se ne è servita (e se ne serve) per deflazionare i suoi costi di produzione e diventare competitiva rispetto agli altri Paesi UE.
4. Le disuguaglianze là sono cresciute, ma mantiene la pace sociale attraverso il suo robusto welfare, che noi ci sogniamo (RMG di circa 370€, ma integrato da un patrimonio notevole di case popolari e un sussidio all’affitto. Da noi, sono cresciute lo stesso, non c’è l’RMG e, per il niet degli immobiliaristi e dei costruttori edili, nonché la miopia e l’egoismo dei proprietari che temono la svalutazione delle loro case, investiamo da 25 anni 1/30 della Germania, 1/40 della Francia e persino 1/10 della Spagna, l’unico Paese che ci batte per numero di case di proprietà.
5. Può rinfacciare ai partner europei di aver già fatto le cosiddette riforme ed imporre misure analoghe agli altri (v. Grecia, Portogallo, ecc.).
(continua)

12 ore fa (11:49)
Le case popolari servono a chi non ha reddito sufficiente per locare un immobile nel mercato libero, non c'è una competizione diretta (o non dovrebbe esserci) con la proprietà privata.
Poi ci sono gli immobili pubblici da dismettere: si possono utilizzare questi per l'edilizia sociale; o forme di collaborazione pubblico\privato, come in alcune regioni o comuni.

15:57 su 22/10/2013
(segue)
6. Anziché - come ho già scritto - assumersi gli oneri derivanti dal suo status di Paese leader e adottare misure conseguenti (cioè aumento dei salari e della domanda), cosa che l’SPD ha appena chiesto nella trattativa con la Merkel.
7. Noi - ripeto - dovremmo, dopo aver completato, nel senso già da me indicato, i compiti a casa nostra, prendere in seria considerazione l'opzione di rispondere di brutto, assieme agli altri Paesi in difficoltà, poiché i Tedeschi, come tutti gli arroganti, conoscono soltanto il linguaggio della forza.

19:52 su 20/10/2013
(segue/3)

4) Secondo Der Spiegel, la Merkel, evidentemente non contenta degli obblighi derivanti dal fiscal compact, propone una modifica dei trattati Ue in senso ancora più restrittivo:
http://www.repubblica.it/economia/2013/10/19/news/la_merkel_propone_modifica_trattati_ue-68950729/

A proposito di Der Spiegel, riporto la e-mail che gli inviai il 23-6-2012, in calce all’ennesimo articolo anti-italiano:

Due osservazioni:
1) Soltanto il controllo dei media e l’ammuina dei poveri rendono possibile il dominio di un’infima minoranza di straricchi potenti, egoisti, bulimici e spietati sul resto dell’umanità. Murdoch è uno di loro.
2) Questi bottegai tedeschi hanno imparato bene il detto napoletano del ‘chiagne e fotte’. Qualcuno può spiegare al direttore di Der Spiegel: a) che gli Italiani (non tutti) sono talmente ricchi che si stanno comprando mezza Berlino?; b) che l’Italia contribuisce al fondo salva-stati, in ragione della sua quota nella BCE, esattamente come la Germania, in ragione della sua quota?; c) che la “bottegaia” Merkel è il problema, non la soluzione, non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa? [1]
[1] Le promesse da marinaio della “bottegaia” Merkel
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2739381.html

(continua/3)

19:49 su 20/10/2013
(segue/4)

5) Infine, la Germania non vuole assumersi l’onere di Paese guida, forse per ottusità, sicuramente per egoismo ed arroganza. Occorre forse un’azione forte, nel senso suggerito dalla tedesca Ulrike Herrmann, corrispondente economica per il quotidiano “Tageszeitung?
“Consigli per il nuovo premier: ‘L’Italia dovrebbe ricattare la Germania minacciando l’uscita dall’euro’”
http://keynesblog.com/2013/02/18/consigli-per-il-nuovo-premier-litalia-dovrebbe-ricattare-la-germania-minacciando-luscita-dalleuro/

(Fine/4)


Post e articoli collegati:

Le determinanti dello spread

Il chiagne e fotte dei furbi “bottegai” tedeschi

Lo ‘schiaffo’ benvenuto di Draghi alla cancelliera Merkel

L’egoismo e l’arroganza dei Tedeschi ed i compiti a casa nostra

Enrico Sergio Levrero* - 16 Maggio 2014


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