venerdì 3 luglio 2015

Barroso, il peggiore presidente della Commissione Europea


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 407 del 16-11-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Barroso, il peggiore presidente della Commissione Europea


Riccardo Realfonzo - 14 Novembre 2013


Tre osservazioni:

1. Manuel Barroso (ma bisognerebbe aggiungere anche il Vice Presidente e Commissario all’Economia Olli Rehn) è il peggiore presidente della storia della Commissione Europea ed un utile idiota della Germania.

2. Il successo economico attuale della Germania e la crescita della sua competitività poggiano anche su 7 milioni di mini job retribuiti 400 € al mese (sulle riforme Haartz - varate sotto il governo Schroeder - e i cosiddetti lavori minori, v. questa ampia e dettagliata analisi “Il ruolo del diritto del lavoro e della sicurezza sociale nella crisi economica. L’esperienza tedesca” di Maximilian Fuchs
http://www.aidlass.it/documenti-1/Fuchs_Aidlass_2013.doc ). E così può rinfacciare ai partner europei di aver già fatto le cosiddette riforme ed imporre misure analoghe agli altri (v. Grecia, Portogallo, ecc.).
Ma i mini job sono integrati dal robusto welfare tedesco con:
a) un reddito minimo garantito (364 € al mese, compatibile coi mini job); e
b) un sussidio integrale all’affitto.
Una domanda provocatoria (da non esperto): non si potrebbero equiparare questi sussidi ad aiuti di Stato alle imprese?

3. Primo Levi scrive (ne 'La Tregua') che i Tedeschi sono arroganti. Dostoevskij scrive ('Memorie dalla casa dei morti’): “Di certo si doveva credere un uomo molto intelligente, come accade per solito a tutti gli uomini ottusi e limitati”. L'arroganza dei Tedeschi rasenta l'ottusità, ma ovviamente c'è anche un calcolo egoistico da 'bottegai': l’attuale UE li favorisce.
Noi dovremmo, dopo aver completato i compiti a casa nostra (in particolare, imposta patrimoniale e prestito forzoso sulla metà del decile più ricco - la ricchezza degli Italiani è superiore a quella dei Tedeschi ed è un dato ben noto ai Tedeschi e a Der Spiegel, che periodicamente ce lo rammentano -, per finanziare la crescita ed il rafforzamento degli ammortizzatori sociali; riforma ed efficientamento della cruciale PA; riforma del processo civile; lotta severa all’evasione fiscale; ampliamento a tutti i livelli di criteri meritocratici e di maggiore efficacia-efficienza, avendo però come stella polare l’equità), prendere in seria considerazione l'opzione di rispondere alla Germania di brutto, assieme agli altri Paesi in difficoltà, poiché la soluzione della crisi è soprattutto in Europa ed i Tedeschi, come tutti gli arroganti, conoscono soltanto il linguaggio della forza.


Appendice

17:00 su 09/11/2013
Se la UE non ha completamente perso il cervello, la candidatura di Martin Schulz non dovrebbe avere la minima possibilità.
Alla Presidenza della Commissione Europea, paragonabile al Consiglio dei Ministri d'Europa, c'è SEMPRE andata una personalità con esperienza di Governo di alto livello, preferibilmente come Primo Ministro, come Barroso ed i suoi quattro predecessori.
Schulz ha SOLO fatto politica di partito e non ha mai governato neanche un condominio.
Meglio lasciar perdere.

20:05 su 10/11/2013
Barroso è stato forse il peggiore presidente della Commissione Europea, sia per
l'asservimento sostanziale al Consiglio Europeo (leggi: Germania), venendo meno al suo compito istituzionale di equilibrare lo strapotere del Consiglio, sia per i risultati. Improbabile che Schulz possa fare peggio di Barroso.


Post e articoli collegati:

N. 11 post sulla Germania, lo spread ed altro

(1) Le promesse da marinaio della “bottegaia” Merkel
(2) Il solito Olli Rehn, l’amico del giaguaro
(3) L’Europa riparte da qui
(4) Le determinanti dello spread
(5) Il chiagne e fotte dei furbi “bottegai” tedeschi
(6) I facitori dello spread
(7) Lo spread e gli ‘amici del giaguaro’
(8) Lo ‘schiaffo’ benvenuto di Draghi alla cancelliera Merkel
(9) L’egoismo e l’arroganza dei Tedeschi ed i compiti a casa nostra
(10) Dialogo sulle pensioni d’oro, gli ammortizzatori sociali e il caso tedesco
(11) Dialogo su crisi economica, deflazione e arroganza della Germania

Germania, il lato oscuro della crescita
29/11/2013
A un tasso di disoccupazione tra i più bassi in Europa fa da pendant un aumento esponenziale di precarietà, sotto occupazione e diseguaglianze all'interno del paese


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