venerdì 24 luglio 2015

Italia-Uruguay 0-1


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 459 del 25-06-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Italia-Uruguay 0-1


Ho giocato a calcio ma non lo seguo più, perché (era) è un mondo (inclusi i giornalisti sportivi, spesso mediocri ed incompetenti e con una sorta di licenza di uccidere con le parole), di sleali, lagnosi, isterici ed esagerati che non ne capiscono molto, si esaltano prima per giocatori sopravvalutati (ad esempio Cassano), per poi incolpare (parola cruciale ed illuminante quando si perde in Italia, Paese cattolico e mammone, v. i titoli dei giornali) tutti dopo, se le cose vanno male.
Il commento più intelligente ed equilibrato, non a caso, l’ho sentito ieri su RAI1 da uno straniero: il polacco Zbigniew Boniek..[1]  Quello più catastrofista, dall’isterico caporedattore sportivo della RAI, Marco Mazzocchi (ha fatto carriera).
La squadra schierata ieri era – relativamente, beninteso - discreta ed equilibrata, nel primo tempo e fino all'espulsione di Marchisio ha giocato leggermente meglio del mediocre e sleale Uruguay, ma se non tiri in porta e soprattutto non segni come fai a vincere? L'ho scritto nel mio blog 4 giorni fa[2]: Balotelli è capace sì di grossi exploit quando è guidato dall’istinto, ma anche di errori madornali quando è costretto al ragionamento, ed ha grossi problemi di autostima. Non avevo mai visto prima Immobile, non mi è piaciuto nello scorcio di tempo in cui è stato impiegato nella partita contro l’Inghilterra: o era in fuorigioco o era impreciso nei passaggi; non mi aspettavo molto ieri, almeno un tiro decente.
Buffon ieri se l’è cavata alla grande: presente e reattivo; incolpevole in occasione del gol fortunoso dell’Uruguay. Per il resto, la penso come Boniek, non mi è piaciuta la sua intervista con accuse indirette a Balotelli.
I 3 difensori – Bonucci, Barzagli e Chiellini – hanno fatto il loro dovere.
Darmian è stato discreto, ma deve migliorare.
De Sciglio era invocato da tutti, ieri l’ho visto per la prima volta: mi aspettavo di più.
Marchisio, di solito uno dei migliori, ieri è stato impreciso (non riusciva a dosare i passaggi: o troppo lunghi o troppo corti) e stranamente falloso.
Anche Pirlo, il migliore di tutti come classe, ieri ha fatto degli errori inspiegabili.
Verratti  mi è piaciuto.
Prandelli, che ha sicuramente delle responsabilità, le principali delle quali l’aver sovraccaricato i giocatori di troppe sofisticherie tattiche (ma forse lo dico perché di tattiche non so un tubo) e la gestione delle sostituzioni, ieri dimettendosi ha preso una decisione onesta e dignitosa, che evidentemente ha spiazzato i censori spietati quando si perde, i quali, vistisi privati della vittima sacrificale, anziché apprezzare il gesto ora  indecorosamente maramaldeggiano ancor di più.
In fondo, ieri la partita l’ha decisa la dea Eupalla,[3] che stranamente – chissà perché -  ha fatto segnare l’Uruguay su un calcio d’angolo e di… schiena: Godin è saltato in area di rigore partendo dalla seconda linea, palesemente fuori tempo ha fatto, sull’abbrivo,[4] una rotazione di quasi 180 gradi e ha colpito fortunosamente il pallone con un angolo (a ore 11) che lo ha reso imprendibile per Buffon.



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In Italia, Paese femmina, la lamentela non è peccato


Appendice

Premetto che non mi è piaciuta l’intervista di Buffon con accuse indirette a Balotelli. Ma essa ha evidenziato un problema grosso e reale, più psicologico che tecnico.
Balotelli è capace sì di grossi exploit quando è guidato dall’istinto, ma anche di errori madornali quando è costretto al ragionamento, ed ha grossi problemi di autostima, che compensa e svela con le sue “mattane”, non solo fuori ma anche in campo e quindi di nocumento alla squadra: Detto seriamente, è più roba da psicologi che da ct della nazionale, chiunque egli sia, anche il migliore del mondo.
Per completezza, va detto che discorso analogo vale per Cassano, che per giunta è ora vecchio e imbolsito, ma che, sostenuto peraltro da tantissimi sedicenti sapientoni di calcio, Prandelli ha ritenuto – sbagliando - di portare in Brasile.
La Nazionale italiana, ma direi qualunque squadra nazionale, non può permettersi soggetti costitutivamente refrattari alla disciplina ed inclini irresistibilmente alle mattane.

Buffon, lascia stare Mario e fatti da parte tu
26 giugno 2014 | di Gianluca Mercuri
http://giornalistinelpallone.corriere.it/2014/06/26/buffon-lascia-stare-mario-e-fatti-da-parte-tu/

Aggiornamento

A ISTANBUL
Prandelli: «Paragonato a Schettino, violenza su di me»
L’ex allenatore dell’Italia: «Accettato la sfida col Galatasaray perché voglio vincere. Non ho mai pensato di poter programmare un mio futuro».
Di Alessandro Bocci
08 luglio 2014
http://www.corriere.it/sport/14_luglio_08/prandelli-accettato-sfida-col-galatasaray-perche-voglio-vincere-b9e64ab0-06aa-11e4-892c-55b032fa482c.shtml


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