A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 491 del 16-10-14 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Appelli o
minacce forti?
Appello per una “Bretton Woods” europea
Pubblicato da keynesblog il
15 ottobre
2014
Sono
mesi che sto scrivendo qui le stesse proposte per reperire le risorse
necessarie, incentrate, in Italia, su una corposa imposta patrimoniale sui
ricchi (5% delle famiglie), a bassa propensione al consumo; e, in UE, sugli
EuroUnionBond (proposta Prodi-Quadrio Curzio) ed un intervento congruo della
BCE, volto ad acquistare la parte eccedente il 60% del debito pubblico,
sostituendolo con titoli nuovi a tasso zero o quasi e a lunga scadenza, quindi
sono d’accordo con le proposte contenute nell’appello.
Faccio però tre osservazioni-promemoria
e termino con una conclusione franca e diretta.
- La prima è che tali titoli nuovi non
siano emessi dai singoli Stati – poiché i trattati vietano alla BCE di
acquistarli - ma dall’Eurozona, nel qual caso, secondo il prof. Andrea Terzi,
nulla osterebbe, per cui non servirebbe chiedere modifiche dei trattati alla
Germania e suoi satelliti.
- La seconda è la composizione della
subentrante Commissione Europea. C’è stata una débacle del PSE nell’assegnazione degli incarichi (intelligenza col
nemico?). Il PSE ha pochi parlamentari europei meno del PPE, ma i commissari
socialisti sono solo 8 su 27; i popolari 13 oltre al presidente. Il governo
danese (guidato dalla socialista Helle Thorning-Schmidt) ha proposto una
liberale. Il socialista francese Moscovici ha avuto gli Affari Economici, ma la
Merkel ha ottenuto da Juncker che la supervisione economica fosse affidata al
suo fedelissimo falco finlandese Katainen, nominato vice presidente, che avrà
diritto di veto. In sostanza, la Commissione Europea sarà controllata per i
prossimi 5 anni dal PPE e dalla Germania.
- La terza riguarda le necessarie
alleanze. La Francia è debole, il presidente socialista Hollande è un mediocre
irretito dal potere, che ha sostituito subito il ministro dell’Economia Montebourg
quando questi si è permesso di criticare la Germania e l’austerità e lo ha
sostituito con un banchiere; ed ora, pur avendo deciso di non rientrare dal
deficit, gli converrà fare il doppio gioco con la Germania. La Spagna, retta
dal popolare Rajoy, è in buoni rapporti con la Germania, ha avuto gli aiuti per
salvare le banche, sfora da due anni il 3% del rapporto deficit/Pil senza
pagare pegno; ha già fatto la riforma del lavoro liberista come gli chiedeva
l’UE. Il presidente della BCE Draghi, dulcis
in fundo, per non inimicarsi la egemone Germania, che lo ospita, sta
disattendendo da tempo entrambi i suoi obiettivi statutari (art. 2), senza che
quasi nessuno meni scandalo, ed è dedito – novello Dottor jekyll e Signor Hyde
- alla pantomima delle azioni concrete che contraddicono le dichiarazioni
ufficiali. In questo quadro piuttosto negativo e considerati i rapporti di
forza, l’Italia è sola ed affidata per giunta ad un Ministro dell’Economia ex
funzionario dell’OCSE, che non avrà il coraggio di decisioni eterodosse ed
intanto ha “addomesticato” il tosto Renzi.
La conclusione, infine, concerne le
soluzioni. Torno a dire, le mezze misure – o gli appelli - con l’arrogante ed
egoista Germania non servono, come si è visto finora sono del tutto inefficaci,
occorrono minacce forti, come l’uscita dall’Euro o la denuncia della BCE alla
Corte di Giustizia Europea ed al Parlamento Europeo per violazione statutaria.
Pena il permanere della crisi economica ed una lenta agonia.
Allegato
1:
PROTOCOLLO SULLO STATUTO DEL SISTEMA
EUROPEO DI BANCHE CENTRALI E DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA
Articolo 2
Obiettivi
Conformemente
all'articolo 105, paragrafo 1, del trattato, l'obiettivo principale del SEBC è
il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l'obiettivo della
stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali della
Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della
Comunità definiti nell'articolo 2 del trattato.[*] Il SEBC agisce in conformità
del principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza,
favorendo un'efficace allocazione delle risorse, e rispettando i principi di
cui all'articolo 4 del trattato.
[*] Secondo l'articolo 105, paragrafo 1, del Trattato
sull'Unione europea, oltre all'obiettivo principale del mantenimento della
stabilità dei prezzi il SEBC "sostiene le politiche economiche generali
nella Comunità al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della
Comunità" agendo "in conformità del principio di un'economia
di mercato aperta e in libera concorrenza".
Tali obiettivi (definiti dall'articolo 2 del Trattato di Maastricht) sono:
• uno sviluppo armonioso ed equilibrato delle attività
economiche nell'insieme della Comunità
• una crescita sostenibile, non inflazionistica, che
rispetti l'ambiente
• il raggiungimento e il mantenimento di un elevato
livello di occupazione e di protezione sociale
• la coesione economica e sociale
• la solidarietà tra stati membri.
Allegato
2
Strana
modifica sul sito della BCE concernente gli obiettivi della BCE (art. 2).
Ho già segnalato qui (v. “John Maynard Giavazzi
(o quasi)”) che,
pochi mesi fa, nel sito della BCE, c’è stata una strana modifica e del link e
del testo delle funzioni della BCE. La nuova versione, da una parte, cancella
le frasi che evidenziano l’obiettivo subordinato e, dall’altra, enfatizza anche
per l’UE il controllo dei prezzi.
Ri-riporto il passo della vecchia versione (ormai
introvabile): “L’obiettivo principale del
Sistema europeo di banche centrali [...] è il mantenimento della stabilità dei
prezzi”. Inoltre, “fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, il SEBC
sostiene le politiche economiche generali nella Comunità al fine di contribuire
alla realizzazione degli obiettivi della Comunità definiti nell’articolo 2
(articolo 105, paragrafo 1, del Trattato che istituisce la Comunità europea).
Gli obiettivi dell’UE (articolo 2 del Trattato sull’Unione europea) sono un
elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non
inflazionistica”.
Nella nuova versione modificata, viene enfatizzata anche per l’UE l’esigenza della stabilità dei prezzi.
Nella nuova versione modificata, viene enfatizzata anche per l’UE l’esigenza della stabilità dei prezzi.
Allegato
3
Terzo
(!!!) link delle funzioni della BCE
Nei
giorni scorsi, avendo lanciato una petizione su Change.org diretta alla Corte
di Giustizia Europea per la messa in stato di accusa della BCE per violazione
statutaria, ho contattato via e-mail il Centro di contatto EUROPE DIRECT (che vale anche per la Corte di
Giustizia Europea), che al termine di uno scambio epistolare mi ha comunicato
una serie di link e di istruzioni. Tra questi, c’è anche un link della BCE che
riporta gli obiettivi/compiti/funzioni della BCE. Con mia grande sorpresa,
degli obiettivi statutari della BCE (art. 2), ne viene riportato uno solo, al
singolare, mentre il secondo, quello subordinato, viene espunto e relegato nel
link della Lista completa dei compiti.
Ecco
il testo dell’obiettivo ed il (terzo per me!) link:
“Obiettivo
La Banca
centrale europea (BCE) è una delle istituzioni dell'UE. I suoi obiettivi
principali sono:
- mantenere la stabilità dei
prezzi (tenendo sotto controllo l'inflazione) specialmente nei paesi
dell'area dell'euro
- mantenere stabile
il sistema finanziario, assicurandosi che i mercati finanziari e le
istituzioni siano controllati in modo appropriato”.
PS:
Incredibile,
mi sono accorto ora che il terzo link è dell'UE. Vuoi vedere che anche l'UE,
come (quasi) tutti, non conosce lo statuto della BCE (art. 2)?
Articoli
collegati:
Segnalo lo
stesso appello pubblicato su Sbilanciamoci (ad uno dei 4 promotori – il prof.
Paolo Pini – ho dovuto spiegare un mese fa i reali poteri della BCE, - v.
il postin fondo - che purtroppo quasi nessuno
, anche tra gli economisti - conosce bene , ma ce la
sto mettendo tutta per ovviarvi...):
Una ‘Bretton Woods’ per l’eurozona
14/10/2014
La decisione della Francia di rimandare di due anni il pareggio di bilancio non fa che sancire uno stato di crisi del sistema. È tempo di dare all'Europa nuove regole ma a scriverle non possono essere i funzionari che a Bruxelles applicano un codice della strada obsoleto. Un appello sottoscritto da decine di economisti
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Una-Bretton-Woods-per-l-eurozona-26605
(cfr. “Dialogo tra il prof. Paolo Pini e me sui poteri della BCE”, e le responsabilità di Draghi, che egli esitava ad attaccare http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2818189.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dialogo-tra-il-prof-paolo-pini-e-me-sui.html ).
Una ‘Bretton Woods’ per l’eurozona
14/10/2014
La decisione della Francia di rimandare di due anni il pareggio di bilancio non fa che sancire uno stato di crisi del sistema. È tempo di dare all'Europa nuove regole ma a scriverle non possono essere i funzionari che a Bruxelles applicano un codice della strada obsoleto. Un appello sottoscritto da decine di economisti
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/alter/Una-Bretton-Woods-per-l-eurozona-26605
(cfr. “Dialogo tra il prof. Paolo Pini e me sui poteri della BCE”, e le responsabilità di Draghi, che egli esitava ad attaccare http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2818189.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dialogo-tra-il-prof-paolo-pini-e-me-sui.html ).
EuroUnionBond per la nuova
Europa”
di Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio
Questa
foto si potrebbe intitolare “L’importanza dei dettagli”, che quasi sempre fanno
capire più a fondo le cose.
Fmi, l'occhiataccia di Schauble a Draghi
Link
per la petizione degli economisti
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