A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 419 del 11-01-14 (trasmigrato
da IlCannocchiale.it)
Dossier Elezioni
regionali in Piemonte
Aspettavo,
avendo seguito questa vicenda fin dal suo inizio proponendola al dibattito del
Circolo on-line “PD-Obama”, ormai chiuso da tempo, questa sentenza del TAR
Piemonte da 3 anni e mezzo.
CRONACA
10/01/2014 - PIEMONTE
Piemonte, il Tar
annulla il voto 2010
Cota: “Farò ricorso”. Bresso: “Al voto”
Cota: “Farò ricorso”. Bresso: “Al voto”
I giudici: Regionali viziate da irregolarità nelle firme della lista
“Pensionati”.
L’ultima parola al Consiglio di Stato. Ma per il governatore la strada è in salita.
Salvini: «È un attacco alla democrazia». Chiamparino: «Pronto a candidarmi»
L’ultima parola al Consiglio di Stato. Ma per il governatore la strada è in salita.
Salvini: «È un attacco alla democrazia». Chiamparino: «Pronto a candidarmi»
MASSIMILIANO PEGGIO
Per
un utile sguardo all’indietro, riporto i miei commenti e gli articoli che
‘postai’ su questa vicenda nel forum del Circolo PD-Obama.
Elezioni regionali 2010: irregolarità in Piemonte e ricorso della Bresso
Sentii in diretta la Bresso preannunciare ricorso
contro i risultati delle elezioni regionali in Piemonte. Fu criticata per
questo dal suo avversario, il leghista Cota, e suscitò qualche perplessità
anche nelle file del PD.
Ora i risultati dell'indagine della magistratura
sembrano darle ragione.
Il leghista Cota – che l'aveva subito accusata in
diretta tv che non sapeva perdere - naturalmente grida sobriamente al golpe e
parteciperà domani ad una fiaccolata leghista, che ha tutto il sapore di
un'intimidazione preventiva nei riguardi della magistratura.
Mercedes Bresso: “Rispettate la legge In Piemonte
ripristinare la legalità »
di Simone Collini
28 giugno 2010
Torino, firme false e fiaccolate. La Lega va
all'assalto del Tar
di Oreste Pivetta
27 giugno 2010
I professionisti delle liste amiche
di Giuseppe Salva
27 giugno 2010
http://www.unita.it/news/italia/100466/i_professionisti_delle_liste_amiche
(28-06-10)
Giudicate anche voi se questa vicenda non è, oltre
che la pretesa abituale del PDL e della Lega Nord di considerarsi sciolti dal
rispetto delle regole che non gradiscono, anche l'ennesimo esempio di quello
ch'io chiamo (copyright Nino Novacco, presidente della Svimez) il partito
“chiagne e fotte”: già dal tono di voce un po' querulo, il Cota appare un degno
allievo del vecchio marpione Bossi, vero maestro in materia di “chiagne e fotte”.
Dall'articolo che ho allegato ieri, oltre che da
questo, si ricava che i ricorsi presentati sono tre: quello della Bresso e
quelli dei Verdi e dell'UDC.
Torino,
adunata padana contro il Tar: «Oggi fiaccole, domani fucili»
di Simone Collini
29 giugno 2010
(…). “Ma no,
ma quale tentativo di intimidire la magistratura”, dice il coordinatore del Pdl
piemontese Enzo Ghigo, e intanto però il centrodestra fa questa fiaccolata per
le vie di Torino a pochi giorni dall'attesa sentenza del Tar sui ricorsi
presentati dal centrosinistra contro alcune delle liste che alle regionali di
marzo hanno sostenuto Roberto Cota. “Ma no, ma quale prova di forza”, dicono
quelli dello staff del neogovernatore leghista mentre intanto dalla mattina si
informano se i pullman che hanno chiesto di organizzare in tutte le province
della regione siano stati effettivamente riempiti e stiano arrivando nel
capoluogo.
Vengono rassicurati, ma poi a sfilare sono in duemila a dir tanto. (…).
Vengono rassicurati, ma poi a sfilare sono in duemila a dir tanto. (…).
E sì che qui è tutto un equivoco, un non capirsi.
Il centrosinistra chiede di sapere se effettivamente 18 delle 19 firme dei
candidati della lista “Pensionati per Cota” (che ha preso 27 mila voti) siano
false e il governatore leghista (che ha battuto Mercedes Bresso per 9 mila
voti) parla di “cavilli” e “furbata”. I Verdi e l'Udc hanno presentato
ricorso contro la lista “Verdi Verdi” e quella messa in piedi dall'ex
capogruppo centristra espulso dal partito ma Ghigo parla di “manovre di
azzeccagarbugli che non accettano di aver perso”. (…).
Mercedes Bresso un po' è preoccupata, un po' se la
ride: “E' molto grave questo tentativo di intimidire la magistratura, e ancora
più grave è il fatto che vi abbia partecipato lo stesso Cota, che fa già comizi
irati, è già in campagna elettorale”. E poi, sorridendo: “Ma è chiaro perché
hanno scelto di fare una fiaccolata no? In pochi riescono a sembrare molti.
Avrebbero fatto meglio a starsene a casa a guardare i mondiali”. Pochi o tanti che siano, il segnale non piace al segretario del Pd piemontese Gianfranco Morgando. “Cota ha parlato di golpe giudiziari, di manovre politiche, vogliono alzare il livello della tensione intorno alla decisione del Tar. Quando la magistratura è al lavoro non si organizzano marce per attentarne l'autonomia ma si aspettano con rispetto e tranquillità le decisioni. Così dimostrano soltanto di non possedere come valori fondanti la legalità e il rispetto delle regole democratiche”.
Avrebbero fatto meglio a starsene a casa a guardare i mondiali”. Pochi o tanti che siano, il segnale non piace al segretario del Pd piemontese Gianfranco Morgando. “Cota ha parlato di golpe giudiziari, di manovre politiche, vogliono alzare il livello della tensione intorno alla decisione del Tar. Quando la magistratura è al lavoro non si organizzano marce per attentarne l'autonomia ma si aspettano con rispetto e tranquillità le decisioni. Così dimostrano soltanto di non possedere come valori fondanti la legalità e il rispetto delle regole democratiche”.
Un commento appropriato per il querulo Cota, degno
allievo nel “chiagne e fotte” del marpione Bossi. Questi leghisti sono proprio
bravi nell'uso abituale ed ipocrita del doppio standard morale e nel guardare
la pagliuzza nell'occhio degli altri e non la trave nel proprio.
http://www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestBibbia_int2.Ricerca?Libro=Matteo&Capitolo=7 (il link non è più attivo, usare quest’altro:
Commenti
La politica di Cota
di Toni Jop
Sono dispiaciuto perché non mi piace questa
politica. Se c’è un avversario lo affronto con armi pulite, non cerco di
accoltellarlo alla schiena»: grazie Cota, è quello che volevamo sentirti dire
per pensare che esistono ancora i gentiluomini. Mentre fremi al pensiero che le
elezioni da cui sei uscito vincitore vengano annullate per qualche vizio,
rifletti su quel che hai sottoscritto per Bologna. Con il tuo consenso hai condannato
una città che chiedeva elezioni subito a un anno di commissariamento giusto per
avere tu, il tuo partito, la tua maggioranza, il tempo di anestetizzare un
obiettivo, una vittima. Hai umiliato una grande città, la sua volontà popolare,
la sua autonomia perché la volevi in ginocchio, perché è la tessera mancante
del puzzle padano che ora pensate di poter completare. Il cloroformio è un’arma
pulita? Bologna non è stata accoltellata alla schiena? Cota, ti piace questa
politica? Quando il tuo elettorato capirà che non siete mai stati vergini,
dovrete tirar su le gonne per correre più forte.
01 luglio 2010
P.S.: da La Stampa c'è la conferma della
notizia data da Paolo, che la Bresso - per diventare presidente del Comitato
delle Regioni UE - ha dovuto ritirare la sua firma dai ricorsi.
Lo stesso ex governatore Mercedes Bresso, ad
esempio, se le elezioni di marzo venissero annullate, decadrebbe dal ruolo di
consigliere mettendo così probabilmente a rischio anche il suo ruolo di
presidente di Comitato delle regioni in sede Ue che ha avuto il via libera solo
dopo il ritiro della sua firma da alcuni dei ricorsi.
Il TAR finalmente si è pronunciato ed ha riaperto i
giochi. Cota presenterà appello al Consiglio di Stato (che è l'istanza massima
amministrativa).
16/07/2010 - PIEMONTE
Piemonte, 14 mila voti da ricontare
I giudici sei ore in camera di consiglio: accolto
in parte uno
dei ricorsi, Cota vinse per 9 mila
dei ricorsi, Cota vinse per 9 mila
Raphael Zanotti
Dopo sei, interminabili ore in camera di consiglio,
il Tar del Piemonte ha accolto in parte uno dei ricorsi che riguarda presunte
irregolarità di due liste che appoggiavano Cota alle elezioni regionali. Si va
dunque verso il riconteggio di due delle liste sub iudice. Per la terza, quella
di Giovine, si deciderà in autunno.
Con il riconteggio dei suffragi i giudici vogliono capire se i voti ottenuti da Cota siano sufficienti per battere la Bresso. Le due liste hanno ottenuto circa 14000 voti. Cota battè la Bresso per novemila. La zarina nella notte ha commentato: «Avevo ragione io. Cota ha vinto le elezioni barando. È stato un modo indegno di gareggiare». (…).
Con il riconteggio dei suffragi i giudici vogliono capire se i voti ottenuti da Cota siano sufficienti per battere la Bresso. Le due liste hanno ottenuto circa 14000 voti. Cota battè la Bresso per novemila. La zarina nella notte ha commentato: «Avevo ragione io. Cota ha vinto le elezioni barando. È stato un modo indegno di gareggiare». (…).
16/07/2010 - REAZIONI
Cota: "Ho vinto io, ricorrerò al Consiglio di
Stato"
(16-07-10)
Il “barbiere” Cota,
consapevole della pericolosità del siluro a tempo che la sentenza del TAR gli
ha sparato contro, riprende le vesti solite e congeniali del piagnone e della
vittima di un complotto e lancia al cielo alti lai, spalleggiato
dall'imperatore dei "chiagne e fotte", il premier Berlusconi.
Quel che anche appare certo
però (vedi i due articoli più sotto) è che il TAR non se l'è sentita di
assumere una decisione netta.
16/7/2010 (20:45) - REGIONALI 2010- LA SENTENZA
"Per qualcuno non dovevo vincere io"
Il Tar decide, Cota: faremo ricorso
Il Tar decide, Cota: faremo ricorso
Il governatore leghista attacca. Berlusconi:
Piemonte indignato
17/7/2010 (7:21) - ELEZIONI 2010
Tra i possibili scenari anche il ritorno alle urne
Ecco cosa può accadere dopo la sentenza del Tar
Raphael Zanotti
17/7/2010
I giudici e il peso del rinvio
Luigi La Spina
(17-07-10)
Quando si presentò candidato alle elezioni
regionali, osservandolo e sentendolo parlare, diedi a Cota l'appellativo di
“barbiere”. Ma giuro che non avevo mai visto quest'incredibile – davvero più
illuminante di qualsiasi analisi... politologica - sua performance:
(17-07-10)
Ho ricontrollato (controllo sempre i link), a me si
apre, prova a verificare se ti manca qualche software-utility (se si dice
così).
Comunque, è un video imperdibile: ospite del
programma "Un giorno da pecora", viene interrogato sui confini del
Piemonte: a parte che non li sa, non sa distinguere nemmeno i punti cardinali.
Mi ha fatto venire in mente quando, sotto la naja, mettevano agli scarsamente
alfabetizzati un fazzoletto sul braccio destro, per insegnare a distinguere
"destra marsc" da "sinistra marsc".
Quello che è significativo è anche il suo tono
remissivo, da asino consapevole. Ho capito perché telefona sempre a Bossi
(figuriamoci...), quando deve prendere qualche decisione.
Sull'appellativo di "barbiere": basta
vedere la sua capigliatura, il suo eloquio, il suo viso, il suo aspetto.
(19-07-10)
27/7/2010 (19:16) - IL VERDETTO
Il Consiglio di Stato respinge
il ricorso di Cota sul Tar
Primo sì al riconteggio schede
(27-07-10)
29/07/2010 - ricorsi elettorali
Tar: "Riconteggio per capire la volontà
dell'elettore"
Depositate le motivazioni della sentenza: «Le due
liste annullate perchè palesemente illegittime»
Cota: ma io sono tranquillo
Cota: ma io sono tranquillo
(29-07-10
15/10/2010 - IL CASO
Bossi: "Se Bresso vince, si mette male"
L’ex presidente: hanno capito, ora sono preoccupati
RAPHAËL ZANOTTI
(15-10-10)
16/10/2010 - voto contestato, la guerra nell'urna
Riconteggio, arriva la proroga di 25 giorni
L'udienza in Consiglio di Stato rischia di slittare
al 3 dicembre
Raphael Zanotti
16 ottobre 2010
Tutti gli scenari della conta piemontese
Il Pdl rischia di perdere il Piemonte ma il
garbuglio giuridico è intricatissimo.
Fabrizia Bagozzi
Il sito che riconta in diretta
(16-10-10)
E c'è anche il caso Elezioni regionali in
Lombardia.
Cappato
e il poliedrico Formigoni «Cinque tipi di firme irregolari»
di Alessandro Capriccioli
Ex
candidato sindaco: inviai firme false per sostenere Formigoni, le usarono?
Le 370 firme molto sospette di Formigoni
(16-10-10)
19/10/2010 (19:10) - VOTO- LA DECISIONE DECISIVA
Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Cota:
"Stop al riconteggio dei voti"
Sospesa la sentenza del Tar sulle Regionali in Piemonte.
Il governatore: abbiamo vinto
Il governatore: abbiamo vinto
RAPHAËL ZANOTTI
(20-10-10)
Aggiornamento:
“False
le firme dei Pensionati per Cota”
Michele Giovine condannato a 2 anni e 8 mesi
Michele Giovine condannato a 2 anni e 8 mesi
Il consigliere regionale del Piemonte è stato
condannato a due anni e otto mesi per le firme false delle candidature alle
scorse elezioni in Piemonte. I suoi voti hanno permesso a Cota di superare la
Bresso. La Corte costituzionale deciderà in ottobre sul ricorso
di Andrea Giambartolomei
30 giugno 2011
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/30/false-le-firme-dei-pensionati-per-cota-michele-giovine-condannato-a-2-anni-e-8-mesi/132759/
VITO COSTA 28 FEBBRAIO 2013 STAMPA
L’ipoteca
Cota sulla macroregione del Nord
Il 9 luglio la
Cassazione quasi certamente annullerà le elezioni in Piemonte del 2010. Parla
l'ex governatrice Mercedes Bresso
Dopo la conquista della Lombardia da parte di Roberto Maroni, pronta è
arrivata la rinuncia del suo omologo piemontese Roberto Cota al seggio alla
camera dei deputati: “Resto a fare il governatore”. Dopotutto, è l’opinione di
Cota, la coalizione di centrodestra che regge la sua maggioranza in Piemonte ha
tenuto alla prova delle elezioni politiche, nonostante gli attacchi della
sinistra e le inchieste della procura di Novara, che hanno portato
alle dimissioni dell’assessore allo sviluppo Massimo Giordano (accettate
proprio ieri dal governatore, ndr).
Il legame tra il trionfo di Maroni e la decisione di Cota va sotto il nome
di “macroregione del Nord”, immediatamente evocata dal segretario leghista dopo
averla spuntata alle urne su Ambrosoli. “E’ chiaro che adesso non lo faranno
dimettere” commenta con Europa Mercedes
Bresso, che ha preceduto Cota alla guida di Palazzo Lascaris. “Andranno
avanti a tutti i costi, nonostante avranno da approvare un bilancio consuntivo
con un miliardo di euro di buco”. Se dunque non saranno le inchieste e i buchi
di bilancio a fermare la macroregione del Nord, “che peraltro è un progetto
europeo che nulla ha a che vedere con quello leghista”, Bresso ricorda che Cota
ha un ostacolo ben più difficile da aggirare.
La vicenda risale alla loro contesa elettorale del 2010, nella
quale il leghista prevalse di circa novemila voti e alla quale seguì il ricorso
della candidata Pd. “La Lista Consumatori di Michele Giovine, – spiega Bresso –
che prese oltre 2.800 voti, è già stata annullata dalla magistratura e Giovine
è stato condannato anche in appello per firme false”. Manca ancora la
Cassazione, che deve decidere pure sull’altra lista contestata all’ex
consigliere regionale. “La lista del Partito dei pensionati (quasi 27.800 voti,
ndr) è completamente falsa: a parte Giovine, padre e fidanzata, è composta da
cugini e parenti che non sapevano di aver firmato ed essere in lista. Le
sentenze ci sono state, favorevoli sia in primo sia in secondo grado, hanno
voluto fare ricorso anche in Cassazione, che ormai è una regola più che una
possibilità, ma gli esperti dicono che le condanne in entrambe i precedenti
gradi di giudizio vengono confermate dalla Cassazione nel 95-96% dei casi”.
Insomma, l’annullamento delle elezioni del marzo 2010 è appeso ai tempi
della giustizia. “Il giudizio della Cassazione arriverà il 9 luglio prossimo.
Abbiamo chiesto un anticipo, ma è poco probabile perché la corte è oberata.
Dopodichè loro si rivolgeranno nuovamente al Consiglio di stato, che sulla
vicenda li ha già respinti in precedenza, mentre il Tar del Piemonte sarà molto
veloce, poiché lavora anche ad agosto. Diciamo che tra la fine di settembre e i
primi di ottobre la questione sarà chiusa; poi ci sono i tempi tecnici e
istituzionali per l’indizione delle nuove elezioni”.
Anziché concludersi regolarmente nel 2015, perciò, la presidenza Cota si
fermerebbe con oltre un anno d’anticipo. “Meglio di niente, visti i tempi della
giustizia; prima se ne vanno e meno danni fanno” chiosa la Bresso. Anche il
progetto leghista della macroregione del Nord, dunque, potrebbe avere i mesi
contati.
@Vi_cos
ELEZIONI REGIONALI
15/01/2014
Regionali
2010, depositata la sentenza del Tribunale amministrativo
MASSIMILIANO PEGGIO
FIRME
FALSE
11/02/2014
Il Piemonte
torna al voto. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Cota
Bocciato l’appello presentato dal centrodestra
MASSIMILIANO PEGGIO
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