A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5
mesi - il mio blog Vincesko ha
totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O,
meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini
di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli
nuovi.
Post n. 444 del 05-05-2014 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il calcio tra
Dottor Jekill e Signor Hyde
Lo Stato nel pallone, via i vertici del calcio
Lo scrittore
commenta i fatti di Napoli-Fiorentina di Coppa Italia, con lo stadio in balia
dei tifosi
di ROBERTO
SAVIANO
05 maggio 2014
In
questa vicenda, intendo quella della finale di calcio di Coppa Italia
Napoli-Fiorentina di sabato scorso, io individuo 3 profili:
1.
Un
profilo di ordine storico con valenza mista, connesso a:
a)
l’eredità lasciataci dall’antica Roma, espressa
nella famosa locuzione panem et circenses,
in uso in “un’epoca in cui chi governava si assicurava il consenso
popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che
erano governati”; [1]
b)
a questa stessa massima,
che è fatta propria 1.700 anni dopo dal
regno di Napoli, dove “con intenzione
simile, si è usata l'espressione Feste,
farina e forca per definire la vita nella Napoli del periodo
borbonico”;
c)
mix che,
variamente calibrato, trova applicazione anche adesso, in un contesto sociale, politico e, soprattutto, mediatico
profondamente diverso.
2.
Un
profilo di ordine politico-statuale, che attiene al grado anagrafico ed
organizzativo dello Stato italiano, [2]
che è ancora relativamente giovane (poco più di 150 anni) ed oscilla troppo
bruscamente e spesso incomprensibilmente tra la severità decisa una tantum per chi ci capita e la
tolleranza per tutti gli altri.
3.
Un
profilo di ordine culturale-antropologico, caratterizzato da:
a)
un
sostrato profondo di infantilismo-mammonismo-cinismo-carente senso civico-scarsa
etica della responsabilità;
b)
ed
un contraltare psicologico legato al calcio, per cui (mi consta personalmente e
ne feci oggetto del mio primo ed unico articolo di calcio sul giornale del
paese), non solo i soliti gruppi di scalmanati, ma anche persone probe ed
apparentemente equilibrate durante la settimana, novelli dottor Jekill, si
trasformavano la domenica in invasati Signor Hyde [3] che inveivano contro arbitro e giocatori avversari, lanciavano epiteti
volgari ripetuti a mo’ di cantilena, sputi e talvolta persino ombrelli o scarpe.
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_strano_caso_del_dottor_Jekyll_e_del_signor_Hyde
Post, video e
articoli collegati:
Il
giocattolo calcio
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2741511.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-giocattolo-calcio.html
In Italia, Paese
femmina, la lamentela non è peccato
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2791596.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/in-italia-paese-femmina-la-lamentela.html
Come
si dice, il pesce puzza dalla testa
Report – Il mondo dello sport
Il docente inglese: "In
Italia ultrà troppo forti, non cambierà niente"
John Foot, docente alla Bristol university, analizza il fenomeno nella
violenza degli stadi italiani comparandola al modello britannico: "Gli
Agnelli sono avanti, ma gli altri non hanno la forza per affontare le frange
più violente del tifo"
dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
10 marzo 2014
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