giovedì 23 luglio 2015

Nota sul Rapporto annuale ISTAT 2014


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 453 del 29-05-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Nota sul Rapporto annuale ISTAT 2014


Da anni, [1] ho evidenziato che il responsabile della recessione economica italiana è stato il governo Berlusconi-Tremonti, che, a partire dalla crisi greca, ha varato, senza correttivi orientati alla crescita economica e senza aver dovuto salvare le banche, in particolare 3 manovre correttive lacrime e sangue (DL 78/2010, DL 98/2011 e DL 138/2011), addossate molto iniquamente soprattutto sui ceti medio-bassi ad alta propensione al consumo, per oltre 200 miliardi cumulati e che hanno inciso, complessivamente, per 4/5 sull’intero ammontare delle manovre finanziarie varate nella scorsa legislatura, pari a 330 mld cumulati; mentre il governo Monti soltanto per 1/5 ed in maniera più equa.
Il rapporto annuale 2014 dell’ISTAT (v. tabb. 5.4/a e b) [2] conferma questo fatto, ignoto ai più, tra questi il conduttore della nota trasmissione su La7 “La Gabbia”, Gianluigi Paragone, che anche ieri sera, facendo riferimento in maniera incongrua proprio al Rapporto annuale 2014 dell’ISTAT, ha imputato a Mario Monti la responsabilità della recessione, anzi di aver distrutto l’Italia. [3]
Va anche notato che lo stesso rapporto ISTAT, nelle tabelle citate, non considera che gli effetti delle misure varate strutturali, quindi permanenti, non si esauriscono nei trienni successivi alla loro emanazione (come è prassi prevedere per le leggi finanziarie del governo), ma continuano anche dopo.
Un’ultima annotazione riguarda l’attenzione del Rapporto al contrasto alle disuguaglianze (aumentate nel periodo di crisi, a dimostrazione ulteriore dell’iniquità delle manovre correttive berlusconiane-tremontiane), attraverso l’adozione del reddito di cittadinanza o misure similari (cfr. par. 5.3.1).

[1] Il lavoro ‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti
[2] ISTAT - Rapporto annuale 2014
[3] La7-La Gabbia “Rottama l’Europa!”


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