A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 460 del 28-06-14 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Lettera a
Fabrizio Bocca di la Repubblica
Pubblico
la lettera che ho inviato ieri a Fabrizio Bocca, giornalista sportivo de la Repubblica. Finora non ho ricevuto
nessuna risposta.
Oggetto:
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Commenti censurati
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27/06/2014
11:55 |
Da:
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A:
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<f.bocca@repubblica.it>
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@
Fabrizio Bocca
Ho
giocato a calcio ma non lo seguo più (tranne la Nazionale), perché era, è un
mondo di sleali, isterici, esagerati, inclusi i giornalisti sportivi, in gran
parte mediocri ed incompetenti e con una sorta di licenza di uccidere con le
parole, che anziché “educare” lisciano il pelo ai tifosi peggiori, catastrofisti,
spietati e disfattisti quando si perde.
Non
la conoscevo, né la conosco (mi riprometto di farlo meglio), ma, a sentirla
parlare ed a leggere questo Suo ultimo commento,[1] privo del tutto di
argomentazioni tecniche puntuali e forse persino di senso (lo rilegga con
calma…), credo che Lei non abbia mai giocato a calcio e non ne capisca molto;
ma, quel che è peggio, appartenga alla foltissima schiera dei sedicenti sapientoni
del giorno dopo. Non è un fatto personale, è un discorso che faccio da sempre e
che rifarei con chiunque, essendocene i presupposti fattuali.
Ho
inviato 3 commenti, in cui esprimevo considerazioni tecniche sull’Italia ed un
giudizio negativo sui giornalisti sportivi, che ritengo corresponsabili del
clima isterico che permea il calcio, ma nessuno dei 3 è stato pubblicato. Non
credo avessero nulla di disdicevole, poiché sono stati pubblicati sul Corriere senza problemi. Debbo quindi
pensare che Lei li abbia censurati per debolezza, a causa della Sua lunga coda
di paglia, essendosi riconosciuto nella schiera degli incompetenti, spietati e
disfattisti del giorno dopo, quando si perde.
Non
può che migliorare, s’impegni di più, leggendo 100 volte al giorno gli articoli
del grande Gianni Brera.
Cordialmente,
V.
Postilla
Io
ritengo i giornalisti sportivi corresponsabili della subcultura calcistica
italiana cinica, isterica, esagerata, colpevolizzante, diseducativa. Non so se
è ancora così, ma l’Italia è il Paese col maggior numero di quotidiani sportivi
a diffusione nazionale, ben tre: La
Gazzetta dello Sport, Il Corriere
dello Sport e Tuttosport, che una
volta facevano registrare il maggior numero di lettori in assoluto, e che
sommati insieme lo fanno registrare tuttora.[2] A questo, si sono ora aggiunte
le televisioni, con una messe enorme di partite trasmesse ed una pletora di
telecronisti ed opinionisti, per lo più ex calciatori e giornalisti sportivi.
In
questi giorni sto seguendo assiduamente, su RAI1 e RAISPORT1, le partite del
Campionato Mondiale di calcio in Brasile e le trasmissioni con i commenti;
anche in questo momento che scrivo questo post
sto ascoltando “Pomeriggio mondiale” su RAISPORT1, dove i soliti luminari di
calcio discettano – talvolta anche a ragione, per carità – delle responsabilità
di tutti, senza però mai fare autocritica, perché sono sempre pronti ad
esaltare i commissari tecnici ed i calciatori quando si vince e ad affossarli
spietatamente quando si perde, creando un cortocircuito mediatico ed alimentando
un circolo vizioso tra esigenze di rinnovamento di dirigenti, regole, uomini e
scelte tattiche invocate e decisioni effettive assunte e prestazioni in campo
(e fuori) condizionate dalla paura del linciaggio morale, che condiziona sia i
dirigenti, sia i ct, sia i giocatori. Subcultura che poi diventa
inevitabilmente il sostrato per educare e crescere i vivai calcistici,
istupiditi e diseducati da genitori rabbiosi e da allenatori in fregola di
tatticismi esasperati e dimentichi invece dei fondamentali tecnici, atletici e
morali.
Infine,
un’ultima annotazione la voglio riservare alle critiche ed al vero e proprio
astio, a mio avviso autolesionistico, manifestato un giorno sì e l’altro pure
dai giornalisti sportivi italiani contro il presidente della FIFA Blatter, che
non è un personaggio scevro da critiche, ma che ovviamente se le lega al dito e
ce le fa pagare molto volentieri. [3] Tra gli alti lai dei medesimi giornalisti
sportivi italiani, i quali poi si lamentano perché l’Italia è costretta a
spostamenti eccessivi o a giocare alle ore 13 con un clima amazzonico.
[3] Rivoluzione Blatter: sì alla moviola in campo
Il presidente della Fifa annuncia la novità in un'intervista al
sito dell'organo di governo del calcio mondiale. "Servirà per dare più
aiuto agli arbitri, più giustizia alle partite". Staffilata all'Italia,
accusata di difensivismo
dal
nostro inviato Enrico Currò
28
giugno 2014
Aggiornamento (30/06/2016)
Riporto
la e-mail che ho inviato a Fabrizio Bocca dopo aver letto questo suo articolo
di oggi:
Europei, quarti: il serbatorio
resta la Premier. Italiani, che 'mammoni'
Radicalizzata/radicata
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Da:
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A:
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<f.bocca@repubblica.it>
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Buongiorno,
Citazione:
“L'Italia è fortemente radicalizzata nella serie A”. Oltre a capire poco
di calcio, zoppica anche in lingua italiana. Suppongo volesse scrivere
“radicata”. Saluti,
V.
http://www.treccani.it/vocabolario/radicalizzare_(Sinonimi-e-Contrari)/
PS:
Lettera a Fabrizio
Bocca di la Repubblica
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2814153.html oppure (se in avaria)
Post collegati
Italia-Costarica
0-1
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2813714.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/italia-costarica-0-1.html
Italia-Uruguay 0-1
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2813960.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/italia-uruguay-0-1.html
In Italia, Paese femmina, la lamentela
non è peccato
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2791596.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/in-italia-paese-femmina-la-lamentela.html
Il
giocattolo calcio
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2741511.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-giocattolo-calcio.html
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