martedì 14 luglio 2015

Il gattopardo Piero Grasso


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 439 del 31-03-2014 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il gattopardo Piero Grasso


Il presidente del Senato, Piero Grasso, [1] è un moderato. Palesò questa sua indole già durante la sua carriera di magistrato, come rivelò la sua più o meno sotterranea contrapposizione col collega magistrato Giancarlo Caselli, [2] procuratore della Repubblica a Palermo dal 1993 al 1999, ed il gruppo di PM da questi diretto; e che fu destinatario, nel 2005, caso forse unico nella storia italiana, di un provvedimento di legge contra personam da parte del governo Berlusconi III (emendamento di Luigi Bobbio), successivamente dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale, per impedirgli di assumere la carica di procuratore nazionale antimafia, a favore proprio del moderato Piero Grasso.

Il suo duplice intervento pubblico di ieri contro il DdL costituzionale di riforma del Senato, che oggi sarà presentato dal governo Renzi (PD), al di là del merito, segna una tappa ulteriore del moderatismo di Piero Grasso, eletto al Senato nelle file del PD, ed assume, per le motivazioni addotte, abbondanti ed affastellate, e vista anche la sua sicilianità, il sapore e la valenza di un gesto gattopardesco, teso a salvaguardare lo status quo. [3]

[3] "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi"


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