A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5
mesi - il mio blog Vincesko ha
totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O,
meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini
di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli
nuovi.
Post n. 439 del 31-03-2014 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il gattopardo
Piero Grasso
Il
presidente del Senato, Piero Grasso, [1] è un moderato. Palesò questa sua
indole già durante la sua carriera di magistrato, come rivelò la sua più o meno
sotterranea contrapposizione col collega magistrato Giancarlo Caselli, [2] procuratore
della Repubblica a Palermo dal 1993 al 1999, ed il gruppo di PM da questi
diretto; e che fu destinatario, nel 2005, caso forse unico nella storia
italiana, di un provvedimento di legge contra
personam da parte del governo Berlusconi III (emendamento di Luigi Bobbio),
successivamente dichiarato incostituzionale dalla Corte Costituzionale, per
impedirgli di assumere la carica di procuratore nazionale antimafia, a favore
proprio del moderato Piero Grasso.
Il
suo duplice intervento pubblico di ieri contro il DdL costituzionale di riforma
del Senato, che oggi sarà presentato dal governo Renzi (PD), al di là del
merito, segna una tappa ulteriore del moderatismo di Piero Grasso, eletto al
Senato nelle file del PD, ed assume, per le motivazioni addotte, abbondanti ed
affastellate, e vista anche la sua sicilianità, il sapore e la valenza di un
gesto gattopardesco, teso a salvaguardare lo status quo. [3]
[3]
"Se vogliamo che tutto rimanga
come è, bisogna che tutto cambi"
Articoli
e video collegati
Grasso: Non abolite il Senato. Resti un ‘assemblea
di eletti
Liana Milella
30 marzo 2014
Segnalo,
nell’intervista, come utile elemento di riflessione, la numerosità di lapsus linguae commessi dal presidente
Grasso, che per solito svelano retropensieri e riserve mentali.
In ½ ora: Intervista a Pietro Grasso
Lucia Annunziata
30 marzo 2014
IL PREMIER
SPIEGA I QUATTRO PUNTI DEL PIANO: FACCIAMO SUL SERIO, ANCHE BERLUSCONI DEVE
RISPETTARE IL PATTO
«No, il Senato non sarà più
elettivo»
Renzi striglia Grasso:
«Lancia avvertimenti. Se la riforma non passa, mollo tutto. Ho giurato sulla
Costituzione, non sui professoroni. Faremo il salario minimo»
di Aldo Cazzullo
31 marzo 2014
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