A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 169 del 18-07-12 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Il chiagne e fotte dei furbi “bottegai”
tedeschi
Ho
scritto in passato che gli Italiani hanno la nomea di traditori, ma che durante
la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi, sul fronte russo e altrove, non
avvisavano quasi mai il Comando italiano quando durante la ritirata decidevano
di sganciarsi dal fronte di battaglia,
lasciandoci nei guai a sbrogliarcela da soli.
Nel
‘post’ “Le determinanti dello spread”, [1] ho riportato la e-mail che ho inviato
al settimanale tedesco “Der Spiegel”, di cui riporto uno stralcio:
2) Questi
bottegai tedeschi hanno imparato bene il detto napoletano del ‘chiagne e
fotte’. Qualcuno può spiegare al direttore di Der Spiegel: a) che gli Italiani
(non tutti) sono talmente ricchi che si stanno comprando mezza Berlino?; b) che
l’Italia contribuisce al fondo salva-stati, in ragione della sua quota nella
BCE, esattamente come la Germania, in ragione della sua quota?; c) che la
“bottegaia” Merkel è il problema, non la soluzione, non solo per l’Italia ma
per tutta l’Europa?
L’altro
ieri, la cancelliera Merkel ha dichiarato:
CRISI, UE E GERMANIA
Merkel: «Nessuna solidarietà senza controlli»
La cancelliera in un'intervista: «Qualunque tentativo di chiedere aiuti
senza contropartite non ha alcuna chance»
15 luglio 2012
In
questo articolo di cui raccomando la lettura, Carlo Clericetti spiega:
L'ANALISI
Così i Piigs pagano la
crescita tedesca
di CARLO CLERICETTI
16 luglio 2012
"SE SI HA una moneta comune questo significa,
naturalmente, che oltre ai vantaggi ci sono degli obblighi e che le decisioni
politiche di ogni singolo membro hanno effetto sugli altri paesi". Così ha
detto Angela Merkel in un'intervista alla tv Zdf: incautamente, perché proprio
questo concetto può essere ritorto contro l'attuale politica tedesca.
Dopo l’illuminante articolo di Carlo Clericetti, seguono sulla
stessa linea questo del “Sole 24 ore” e – udite, udite! – l’ultimo comunicato
dell’FMI:
Il miope egoismo di Berlino
di Adriana Cerretelli 17 luglio 2012
L'Fmi raffredda
le attese di ripresa per l'economia mondiale: andrà meno bene di quello che si
sperava. Perché gli Stati Uniti deludono le aspettative di crescita. E perché
nell'eurozona, che quest'anno si conferma in recessione, «la situazione resta
precaria» e per questo rappresenta una minaccia alla stabilità mondiale. Ma,
per ovviarvi, che cosa fa il Paese leader dell'euro, quello che, giustamente,
non perde mai occasione per richiamare al senso di responsabilità i partner che
negli anni scorsi sono usciti dalla retta via ma ora si sono faticosamente
impegnati a rientrarvi? Se la prende molto comoda. Del resto perché no, quando
la crisi degli altri rende bene, tra finanziamento dei titoli sovrani a tassi
negativi, export carburato dall'euro debole e competitività delle imprese
confortata anche dal differenziale più che vantaggioso con cui ottengono
prestiti sui mercati spiazzando i concorrenti italiani e spagnoli?
La Corte di
Karlsruhe ieri ha deciso che non renderà prima del 12 settembre il verdetto
sulla compatibilità o meno del fondo salva-Stati permanente, l'Esm, con la
Costituzione tedesca. I giudici avrebbero dovuto pronunciarsi nel giro di due
settimane dopo il voto positivo del Bundestag il 29 giugno scorso. Ora si
prendono due mesi e mezzo per sviscerare a fondo la materia. […]
LA CRISI
Fmi:
"Ripresa debole, Bce intervenga"
Investitori in fuga da Italia e Spagna
Investitori in fuga da Italia e Spagna
Riviste al ribasso le stime sulla crescita mondiale del Pil che si fermerà
al 3,5% quest'anno e al 3,9% nel 2013. Invariate le previsioni sull'Italia, ma
preoccupa il debito pubblico: salirà fino al 126,4%. Il calo degli investimenti
esteri alimenta le tensioni sullo spread. Approvata il prestito da 1,48
miliardi per il Portogallo
IMF
Global Financial
Stability Report
GFSR Market Update
GFSR Market Update
Intense Financial Risks: Time for Action
July 16, 2012
Post e articolo collegati:
Le promesse da
marinaio della “bottegaia” Merkel
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2739381.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/le-promesse-da-marinaio-della-bottegaia.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/04/le-promesse-da-marinaio-della-bottegaia.html
Il
solito Olli Rehn, l’amico del giaguaro
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744430.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-solito-olli-rehn-lamico-del-giaguaro.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-solito-olli-rehn-lamico-del-giaguaro.html
L’Europa riparte da qui
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2745490.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/leuropa-riparte-da-qui.html
Le
determinanti dello spread
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2746466.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-determinanti-dello-spread.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-determinanti-dello-spread.html
I
facitori dello spread
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2748019.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/i-facitori-dello-spread.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/i-facitori-dello-spread.html
Lo spread e gli ‘amici del giaguaro’
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2748385.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lo-spread-e-gli-amici-del-giaguaro.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lo-spread-e-gli-amici-del-giaguaro.html
Lo
‘schiaffo’ benvenuto di Draghi alla cancelliera Merkel
100.000
gavette di ghiaccio.
Il
17 gennaio 1943 inizia il ripiegamento delle truppe italiane sul fronte
orientale: per l'ARMIR è la dolorosa ritirata di Russia. In 10 giorni i soldati
percorreranno 120km a piedi nella neve, in
condizioni climatiche atroci. L'equipaggiamento criminalmente inadeguato, il
disprezzo subito da coloro che dovevano essere gli alleati, la determinazione
dell'esercito e dei partigiani russi che difendevano la propria terra: solo
metà di quei soldati troveranno la strada di casa, gli altri saranno
"centomila gavette di ghiaccio".
Fu il coraggio di alcuni reparti di Alpini che avevano conservato armi e risolutezza che permise la ritirata.
Il dolore per l'altissimo numero di perdite umane, l'umiliazione subita a causa delle scelte ciniche e sconsiderate del regime fascista, il desiderio di rivalsa verso l'alleato nazista che salvo isolate eccezioni li aveva traditi nel momento peggiore: non è un caso se proprio dagli Alpini provengono numerosi uomini che al ritorno in Italia faranno parte della Resistenza.
Fu il coraggio di alcuni reparti di Alpini che avevano conservato armi e risolutezza che permise la ritirata.
Il dolore per l'altissimo numero di perdite umane, l'umiliazione subita a causa delle scelte ciniche e sconsiderate del regime fascista, il desiderio di rivalsa verso l'alleato nazista che salvo isolate eccezioni li aveva traditi nel momento peggiore: non è un caso se proprio dagli Alpini provengono numerosi uomini che al ritorno in Italia faranno parte della Resistenza.
Beppe Giolitto @lovati a mio
padre (aviazione e poi autista dei camion Lancia 3ro per trasporto truppe)
successe la stessa cosa. I russi lo salvarono dalla polmonite ed è tornato a
casa. Non di sicuro i tedeschi, che spezzavano le mani col calcio del
moschetto, a chi tentava di aggrapparsi ai loro autocarri...
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