venerdì 15 maggio 2015

Il pendolo del potere economico mondiale e lo ‘stigma’ di Marchionne e Landini


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 205 del 02-11-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il pendolo del potere economico mondiale e lo ‘stigma’ di Marchionne e Landini

1 novembre 2012
Licenziamenti FIAT
Crudelia Marchionne
Mario Lavia
link sostituito da:

"L’ipotesi è per forza di carattere psicanalitico"

Giusto, ma non è sempre così per tutti?
Metti, da una parte, un manager figlio di un maresciallo dei Carabinieri, per giunta abruzzese come Marchionne (con un evidente “stigma” del culto dell'autorità paterna), [1] e, dall'altra, un sindacalista "ottuso” (= intelligentone) di estrema sinistra come Landini (con un evidente “stigma” del rifiuto dell'autorità paterna [2]), che cosa vuoi che ne venga fuori?
Ed invece, la trasformazione epocale in atto (globalizzazione [3] e oscillazione , dopo una fase di predominio (spesso oggettivamente predatorio) dell’Occidente durata 2 secoli e mezzo, del pendolo verso Est [4]) richiederebbe nuovi paradigmi culturali, prima di tutto, e poi organizzativi (v. Mitbestimmung (partecipazione) tedesca). [4] 
Se la crisi obbliga tutti su un percorso virtuoso ed a mantenervisi (perché essa durerà a lungo, almeno 15 anni), perché questo non viene fatto anche nella politica industriale e nella distribuzione del potere in azienda? Come rammenta Bersani, nessuno si salverà da solo, occorre perciò far fronte comune ad una situazione eccezionale. [5]
In una situazione così, per mutare i paradigmi, è essenziale però il ruolo del governo, ma Monti sembra, per ragioni ideologiche, contrario ad intervenire. Anche nel caso del “Made in”, il governo è, ancor più, assente ingiustificato. [6] Due ragioni serissime in più per considerare il governo Monti al capolinea. [7]


[7] Il governo Monti al capolinea

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di Daniele Sparisci
06 maggio 2014


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