lunedì 25 maggio 2015

Le proposte del Partito Democratico/12 - Agricoltura


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 244 del 05-12-12 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Le proposte del Partito Democratico/12 - Agricoltura


LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO/12

AGRICOLTURA

Stabilizzare le agevolazioni contributive per aree svantaggiate e di montagna.
Il 31 luglio sono scadute le proroghe per le agevolazioni contributive per le aziende agricole situate in territori montani e in aree svantaggiate. Non confermarle comporta l’aumento del costo del lavoro per queste imprese fra il 15 e il 25%. La nostra proposta è di arrivare a una stabilizzazione delle agevolazioni per evitare un ulteriore aumento dei costi di produzione che danneggerebbero agricoltori e consumatori.

Riduzione dell’accisa sul gasolio per le coltivazioni in serra.
Il governo Berlusconi non ha confermato la riduzione dell’accisa per il gasolio per le imprese agricole impegnate in coltivazioni in serra: florivivaisti e produttori ortofrutticoli. Queste imprese si sono trovate un aumento del gasolio e quindi dei costi di produzione e rischiano di precipitare fuori dal mercato.

Fondo di solidarietà nazionale.
Ripristinare interamente il fondo per incentivare le assicurazioni contro le calamità naturali in agricoltura, svuotato dal governo di centrodestra. Se le cose non cambiano si rischia di fare passi indietro che, anziché favorire il passaggio dal pagamento a piè di lista dei danni subiti a un sistema di assicurazione privata, rischia di far fare dei passi indietro in un percorso che l’Europa ci invidia.

Fondo per il settore lattiero e caseario.
Dopo la vicenda delle quote latte, nella quale il governo Berlusconi ha premiato di nuovo i furbi a danno degli onesti, è necessario reperire le risorse per coloro che negli anni hanno prodotto latte rispettando le regole, acquistando quote o affittandole per restare nei limiti della loro produzione. Questo fondo, previsto nella legge 33 del 2009, è stato totalmente dimenticato.

Dalla parte dei consumatori e dei cittadini.
Il primo obiettivo della nuova politica agroalimentare che proponiamo è di avvicinare il consumatore alla produzione attraverso interventi di sostegno ai negozi in città gestiti dagli agricoltori, alla vendita diretta presso le aziende, all’introduzione dei prodotti biologici nei bandi per le mense degli Enti pubblici. Accanto a questi provvedimenti è comunque necessario rafforzare, con norme adeguate, la tracciabilità e l’etichettatura per contrastare frodi e sofisticazioni sulla provenienza e l’origine dei prodotti.

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Proposte concrete per l’agricoltura italiana: stabilizzare le agevolazioni, ridurre l’accisa sul gasolio, ripristinare il Fondo di Solidarietà Nazionale e il Fondo per il settore lattiero e caseario, garantire la tracciabilità.

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Ministero delle Politiche Agricole e Forestali



La nuova politica agricola dell'UE garantirà l'approvvigionamento alimentare, proteggerà l'ambiente e favorirà lo sviluppo sostenibile delle aree rurali.

La nuova politica agricola dell'UE garantirà l'approvvigionamento alimentare, proteggerà l'ambiente e favorirà lo sviluppo sostenibile delle aree rurali.
La riforma della politica agricola comune (PAC) dopo il 2013 intende aiutare gli agricoltori ad adattarsi alle nuove esigenze del mercato e assicurare un approvvigionamento alimentare sostenibile.
Le proposte DeutschEnglishfrançaisfavoriranno l'uso efficace dei fondi incoraggiando gli agricoltori a diventare più competitivi. I consumatori potranno acquistare prodotti di qualità a prezzi ragionevoli.
Questi i punti chiave della riforma:
·               garantire un sostegno più equo, semplice e mirato, limitando l'assistenza di base agli agricoltori attivi a un massimo di 300 000 euro all'anno per azienda e distribuendo gli aiuti in modo più equo fra agricoltori, regioni e Stati membri
·               aiutare gli agricoltori a far fronte ai rapidi cambiamenti dei prezzi e della domanda, intervenendo più rapidamente in periodi di crisi economica
·               riservare il 30% dei pagamenti della PAC alle aziende che attuano pratiche ecologiche, fra cui diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti e salvaguardia delle aree naturali e del paesaggio
·               sfruttare meglio la ricerca e l'innovazione, raddoppiando gli investimenti in R&S, adeguando la ricerca alle esigenze degli agricoltori e accelerando il trasferimento del sapere dai laboratori alle imprese agricole
·               rafforzare la posizione degli agricoltori, sostenendo le organizzazioni dei produttori e promuovendo legami più diretti con i consumatori, senza troppi intermediari
·               incoraggiare la protezione dell'ambiente, includendo fra le priorità della politica di sviluppo rurale la lotta ai cambiamenti climatici e l’uso efficiente delle risorse
·               attirare i giovani, sostenendo gli agricoltori di meno di 40 anni nei primi cinque anni di attività
·               promuovere l'occupazione rurale e l'imprenditorialità, per esempio, con finanziamenti fino a 70 000 euro per cinque anni per i piccoli progetti
·               evitare la desertificazione, stanziando risorse integrative a favore degli agricoltori in aree con difficili condizioni naturali
·               ridurre la burocrazia, grazie a regole più semplici, soprattutto per i piccoli agricoltori, che riceveranno annualmente un unico finanziamento compreso fra 500 e 1 000 euro per azienda.
Grazie alle riforme precendenti, l'incidenza della PAC sul bilancio dell'UE è diminuita, passando dal 75% circa al 41%. Le nuove proposte distribuiranno le risorse disponibili secondo criteri più mirati ed efficienti.
Dovrebbero entrare in vigore nel 2014, dopo essere state approvate dal Parlamento europeo e dai ministri nazionali all'interno del Consiglio dell'UE.
Per saperne di più sul futuro della PAC DeutschEnglishfrançais
Link connessi
·         PAC - quali riforme?


Post precedenti:

Le proposte del Partito Democratico/1 - Lavoro

Le proposte del Partito Democratico/2 – Famiglia e Politiche sociali

Le Proposte del Partito Democratico/3 - Fisco

Le proposte del Partito Democratico/4 - Scuola

Le proposte del Partito Democratico/5 - Giustizia

Le proposte del Partito Democratico/6 - Salute

Le proposte del Partito Democratico/7 - Immigrazione

Le proposte del Partito Democratico/8 - Cultura

Le proposte del Partito Democratico/9 - Sicurezza

Le proposte del Partito Democratico/10 – Green Economy

Le proposte del Partito Democratico/11 - Mezzogiorno
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2763786.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-proposte-del-partito-democratico11.html


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