A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000
visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 260 del 10-01-13 (trasmigrato
da IlCannocchiale.it)
Anche un
professore può sbagliare i calcoli
Il precipizio economico dell’Agenda Monti
di
Luciano Gallino
Posted by keynesblog on 9 gennaio 2013
Eccepisco,
limitandomi all'interno:
1)
dal punto di vista algebrico, il pareggio di bilancio nel 2013 vuol dire che vi
è incluso un avanzo primario pari all'ammontare degli interessi passivi sul
debito, per cui in costanza di avanzo primario (invarianza di spese ed entrate)
non ci sarebbe nessun aumento del debito;
2)
paradossalmente (ed ovviamente), poiché l'obbligo del pareggio di bilancio è al
netto delle misure anti-cicliche, l'aumento del debito, coeteris paribus, si avrebbe soltanto se si adottassero misure
anti-cicliche;
3)
Bersani ha già dichiarato che chiederà, assieme al presidente Hollande,
un'attenuazione del 'fiscal compact';
4)
politicamente, finanziariamente e per equità (finora i ben 330 mld di manovre
correttive sono stati addossati in gran parte sul ceto medio-basso e persino
sui poveri (col taglio della spesa sociale, per cui i soldi ora li hanno solo i
ricchi), si dovranno adottare misure fiscali straordinarie di riduzione celere
del debito (come proposto anche da liberisti e conservatori), quali un'imposta
patrimoniale ordinaria a bassa aliquota, prevedendo una franchigia di almeno
800 mila € (ipotesi CGIL) ed un prestito forzoso di almeno 150 mld su una
platea selezionata;
5)
infine, va da sé che una parte dei soldi necessari va presa dalla spending revuew (che vuol dire una
riduzione/qualificazione della spesa pubblica): solo la voce "beni e
servizi" vale quasi 140 mld e presenta - data l'incidenza del
menefreghismo e della corruzione della PA - una potenziale, significativa
latitudine di risparmio.
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