A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli
(orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 274 del 03-02-13
(trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Cosentino voleva
(e poteva) diventare governatore della Campania
Il
90 per cento di noi meridionali è da rifare? Temo di sì.
Forse
ricorderete questa vicenda che riguardò il cantautore Antonello Venditti:
«A
Venditti non piace la Calabria»
Reazioni indignate per le frasi del
cantautore riprese da un video messo su Youtube. E la radio non mette dischi
Io
inviai al Corriere questo commento:
VENDITTI
HA DETTO UNA VERITA' OVVIA
07.10|17:32
magnagrecia
Penso
che Venditti abbia detto una verità ovvia. Da campano, osservo tristemente come
la Calabria contenda alla Campania la palma di vincitore nella misera
competizione “culturale” del mancato rispetto di ogni principio giuridico, di
ogni regola morale, e vinca la gara. Da molto tempo, io penso che il riscatto
del Sud, il suo progresso civile e morale ci saranno quando la Campania e,
soprattutto, la Calabria raggiungeranno uno standard civile ed etico almeno
"normale". Invece di adontarsi (vero, infallibile indice di grande
coda di paglia e/o di complesso d'inferiorità), dovrebbero augurarselo - ed
agire di conseguenza - soprattutto tutti i campani e tutti i calabresi onesti e
di buona volontà.
Allego l'articolo, dove si potrà vedere che la maggior
parte dei commenti, anche di molti calabresi (soprattutto quelli che vivevano
fuori dalla Calabria), dava ragione a Venditti:
Io sono campano, un altro famoso cantautore, Eduardo
Bennato, napoletano doc, affermò in un'intervista data a la Repubblica
(che allego) che avrebbe salvato solo il 7% dei napoletani. La situazione
dev'essere peggiorata, perché, una quindicina d'anni fa, mi ricordo che in
un'altra intervista dichiarò che ne salvava il 10%.
Tre anni fa, sul canale web della RAI, ho sentito un
calabrese affermare che in Calabria c'era bisogno di “una rivoluzione
culturale” (la stessa frase che uso di solito io, ne ho anche fatto un post [*]).
[*] Questione femminile,
Questione meridionale, Rivoluzione culturale e Progetto educativo http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2580796.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/questione-femminile-questione.html
In oltre 60 anni, essendo meridionale, io avrò
conosciuto migliaia di meridionali, ho quindi una notevole esperienza e, per
riconoscimento direi unanime, sono considerato una persona intelligente, e mi
piace capire a fondo, e non mi fermo al 'come' delle cose, ma cerco sempre di
capire il 'perché'.
La mia famiglia di origine – i miei genitori, i miei
fratelli, i miei parenti – avevano o hanno un livello d'istruzione basso, ma
tutti indistintamente si credevano o si credono molto intelligenti, ma non lo
erano o non lo sono affatto, anzi, vale anche per loro quello che sostiene il
grande Dostoevskij: tutte le persone ottuse e limitate si credono molto
intelligenti.
Io, infine, anche per mestiere, ho conosciuto
centinaia di donne meridionali, ne incontro tutti i giorni, e so come sono
fatte: perciò ho scritto quello che ho scritto nel mio blog, che non liscia il
pelo ai miei ‘conterronei’; e tanti reagiscono in modo permalosissimo, perché
evidentemente colpisco nel segno. E spesso vengono nei forum a difendere
l'indifendibile, palesando poca intelligenza e soprattutto – chiave
interpretativa pressoché infallibile - una grande coda di paglia.
Mentre, al contrario, se si vuole tentare di risolvere
i problemi, bisogna chiamare le cose col loro nome e, se occorre – come sto
facendo ora – essere franchi, sinceri e addirittura spietati.
Nel thread
“E' credibile il pentito Spatuzza”, ho scritto in data 20-12-2009:
(…) un serio progetto nell’ambito dell’informazione
avrebbe evitato (ed eviterebbe) che, nella mia Regione, la Campania, un
personaggio come Cosentino potesse con molte probabilità di riuscirci –
se non fosse intervenuta la Magistratura – ambire ad occupare la massima carica
politico-amministrativa regionale, o come Luigi Cesaro, per il quale si
ipotizzano le stesse incriminazioni, possa attualmente occupare l’equipollente
carica provinciale.
(questo articolo illuminante sui due, del Riformista, purtroppo non è più
attivo: http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/110602_nicola_e_gigino_attenti_a_quei_due_di_fabrizio_desposito/
).
Ora, sotto la spinta del cambio di clima nel Paese,
effetto positivo della terribile crisi economica in corso, Berlusconi ha deciso
di sacrificare Cosentino:
Cosentino: "Schifato da Silvio.
Io l'ho salvato, lui mi ha tradito"
A casa dell'ex sottosegretario, escluso
dalle liste del Pdl: "Pugnalato alle spalle, non muoverò un dito per le
elezioni". E dice: fui io a intervenire dopo il caso Noemi, ma era nulla
rispetto a quello che è venuto fuori dopo
dal
nostro inviato CONCHITA SANNINO
24 gennaio 2013
[…] Lei ha avuto in mano il partito in
Campania.
"Sì, ma oggi potevo essere governatore della Campania. Se non ci fosse stato questo accanimento contro di me. Invece c'è Caldoro, un politico che rispetto ma che non ha nerbo, responsabilità".
"Sì, ma oggi potevo essere governatore della Campania. Se non ci fosse stato questo accanimento contro di me. Invece c'è Caldoro, un politico che rispetto ma che non ha nerbo, responsabilità".
Torniamo al suo campo.
Da 48 ore lei ha aggiunto un nome insospettabile alla lista dei presunti
nemici: Luigi Cesaro?
"Con lui ho chiuso, mi faccia dire questo". […]
Dicono che Cesaro, mentre lei si batteva a via dell'Umiltà per non esser cacciato dalla lista, sgattaiolava tra quarto e quinto piano, andava dal segretario Angelino Alfano a trattare. È vero?
"Io non lo voglio chiamare in nessun modo, né traditore né altro. Io e la mia famiglia non abbiamo spartito lo stesso pane con lui e i suoi fratelli. Io ho il mio stile, loro un altro". […]
"Con lui ho chiuso, mi faccia dire questo". […]
Dicono che Cesaro, mentre lei si batteva a via dell'Umiltà per non esser cacciato dalla lista, sgattaiolava tra quarto e quinto piano, andava dal segretario Angelino Alfano a trattare. È vero?
"Io non lo voglio chiamare in nessun modo, né traditore né altro. Io e la mia famiglia non abbiamo spartito lo stesso pane con lui e i suoi fratelli. Io ho il mio stile, loro un altro". […]
Conclusione
Io
non sono del tutto pessimista. L'Italia è stata sempre un paese corrotto, ed
ogni paese ha un certo tasso di corruzione. Poi, quando va al potere uno
psicopatico, come Hitler o Stalin o Pol Pot, tutti i sadici escono dalle loro
tane e diventano protagonisti.
Il
pesce puzza dalla testa; ed al governo per tanti anni c'è stato un uomo che fa
della corruzione uno strumento abituale del suo sistema di potere ed è
indulgentissimo coi disonesti, anzi connivente. La corruzione non è cominciata
con Berlusconi, c'è sempre stata, almeno fin dal tempo dei Romani; ma, quando
va al potere un Grande Corruttore, il fenomeno si aggrava.
Al
tempo del pentapartito (anni '70-80) da un certo punto di vista era peggio,
perché con la conventio ad escludendum non c'era alternativa. Io nel '72
ero a Milano, quando ci fu il (non so che numero) governo Andreotti, l'aria era
plumbea, e qualche anno dopo poteva succedere che venisse arrestato il vice
direttore generale della Banca d'Italia, Mario Sarcinelli, e il
governatore-galantuomo Paolo Baffi la evitasse per ragioni d'età, sol perché si
opponevano alle manovre finanziarie poco ortodosse, diciamo così, degli amici
di Andreotti. Ricordo che il premio Nobel Franco Modigliani portava ad esempio
quest'episodio per rappresentare il livello in cui era caduta l'Italia. La
classe politica - come in tutti i Paesi - rispecchia il livello etico del
popolo italiano, mediamente non eccelso ed alberga tutti i tipi umani, dal
rigoroso al capacissimo all’onestissimo, dal lassista al mediocre al corrotto.
Poi
ci sono i corsi ed i ricorsi storici, ed il ceto politico, dopo il declino
post-tangentopoli, da almeno 10 anni ha ripreso pieno possesso dei meccanismi
del potere ai vari livelli, e li difende, coi soliti metodi
dell'autoreferenzialtà, della chiusura al ricambio, della cooptazione: campo
libero, allora, ai mediocri e ai disonesti.
Ma
ora i soldi da scialare sono sempre meno, la crisi morde davvero e la gente è
stufa e comincia a incazzarsi. Buon segno. Speriamo che qualcuno, liberato il
campo dal Grande Corruttore, sappia prendere presto in mano la situazione,
ributtare nelle tane il maggior numero di disonesti e ragionare sul modo
migliore e più equo per affrontare la grave situazione di oggi ed i tempi
difficili - non brevi - che ci attendono. Il popolo italiano, come quello
russo, ha bisogno di due cose: l'esempio positivo di chi governa e la frusta.
Appendice
Ora, nella questione rifiuti campana, ridiventata
virulenta, Guido Bertolaso, sottosegretario del governo di centrodestra, addita
la responsabilità del Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, del
PDL:
LA POLEMICA
"Situazioni sospette per destabilizzare"
Rifiuti, Bertolaso attacca Cesaro
Rifiuti, Bertolaso attacca Cesaro
"La magistratura cominci a muoversi per capire
perché fino ad oggi la legge non è stata applicata". Il capo della
Protezione civile interviene ancora sull'emergenza scoppiata a Napoli
24 settembre 2010
mentre Roberto Saviano ipotizza un collegamento, a
fini di ricatto, tra l'attuale grave situazione dei rifiuti campani ed il voto
alla Camera su Cosentino, ras del PDL campano:
LA STORIA
Il fuoco che smaschera il grande bluff del
Cavaliere
La monnezza in Campania stava tornando da mesi, ma
parlarne era vietato quasi fosse una bestemmia. Ora si scopre che non si era
risolto nulla, solamente tamponato: il più delle volte nascosto
di ROBERTO SAVIANO
25 settembre 2010
vincesko17 febbraio
2011 alle 21:29
A proposito
di qualità delle classi dirigenti, incluso il premier.
Si dice che uno dei modi per valutare le capacità di una persona sia valutare la qualità dei suoi collaboratori; pare di poter dire che la qualità media dei collaboratori politici del Sig. Silvio B. (Tremonti, Bondi, Brambilla, Frattini, Sacconi, ecc.) sia mediocre e non equivale affatto a quella dei suoi collaboratori in campo imprenditoriale.
E per quanto riguarda la classe dirigente del Sud, per fare solo due esempi che conosco meglio, in Campania, il Sig. Silvio B. ha scelto, rispettivamente come coordinatore del PDL e Presidente della Provincia di Napoli, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, entrambi accusati di collegamenti con la Camorra, ed il secondo dimostratosi del tutto incapace nella gestione dei rifiuti, ora provincializzata.
Si dice che uno dei modi per valutare le capacità di una persona sia valutare la qualità dei suoi collaboratori; pare di poter dire che la qualità media dei collaboratori politici del Sig. Silvio B. (Tremonti, Bondi, Brambilla, Frattini, Sacconi, ecc.) sia mediocre e non equivale affatto a quella dei suoi collaboratori in campo imprenditoriale.
E per quanto riguarda la classe dirigente del Sud, per fare solo due esempi che conosco meglio, in Campania, il Sig. Silvio B. ha scelto, rispettivamente come coordinatore del PDL e Presidente della Provincia di Napoli, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro, entrambi accusati di collegamenti con la Camorra, ed il secondo dimostratosi del tutto incapace nella gestione dei rifiuti, ora provincializzata.
Nel
mio 'post' allegato sopra, ho scritto che per il Sud ci vorrebbe: “d) una
classe dirigente all'altezza del compito; se occorre, il commissariamento delle
Regioni inadempienti”.
Ecco
in questo articolo di Repubblica la stessa, autorevole, richiesta.
CAMORRA
Le mani dei
Casalesi su appalti ed elezioni
Setola
a Luigi Ferraro: "Digli a tuo fratello di non preoccuparsi perché tra due
giorni gli facciamo un bel regalo". Nicola Schiavone alla fidanzata:
"Te lo devi prendere tu il lavoro..."
di Roberto Saviano
13 luglio 2010
Ma
la domanda che viene da tutto questo è: com'è possibile che tutto questo lasci
indifferente un paese? Com'è possibile davvero che si blateri che raccontare
queste storie sia un modo per diffamare il territorio? Quando gli affari, la
corruzione estrema ha ormai eliminato la possibilità di sviluppare una politica
sana. Una impresa libera dai clan. Quando non sembra esserci altra alternativa
che o corrompersi o emigrare. Non sembra altra soluzione che pensare alla
possibilità che le istituzioni politiche campane siano tutte commissariate,
dalla provincia alla regione sino a quando non riusciranno a garantire un
minimo sufficiente di legalità. (…).
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/07/13/news/le_mani_dei_casalesi_su_appalti_ed_elezioni-5548060
Dopo le dimissioni da ministro di Brancher, la
calendarizzazione decisa da Fini (come “tagliatore di teste” dà sempre il
meglio di sé) per la prossima settimana della discussione sulla mozione di
sfiducia, presentata da PD e IDV ed appoggiata anche dall'UDC, ha provocato le
dimissioni anche del Sottosegretario Cosentino.
Cosentino si dimette da sottosegretario. Anm: i
magistrati coinvolti vadano via
"Lascio il governo per concentrarmi sul Pdl in Campania". La
decisione dopo un vertice con Berlusconi a palazzo Chigi, presente anche
Verdini. Il deputato mantiene il ruolo di coordinatore del Pdl in Campania
Aggiornamento:
Camorra, Cesaro rischia l'arresto. Il deputato: "Campagna
squadristica"
Affari milionari che attraversano le province di Napoli e Caserta. E un
centro di potere che avrebbe il nome dell'ex presidente della Provincia. Al
vaglio del gip la decisione di chiedere l'arresto del deputato Pdl. Che
replica: "Contro di me una campagna squadristica"
di CONCHITA SANNINO 10 febbraio 2013
di CONCHITA SANNINO 10 febbraio 2013
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