A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a
fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con
quelli nuovi.
Post n. 200 del 25-10-2012 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Lo Stato, i
giovani schizzinosi ed il terremoto
25 ottobre 2012 - Ridateci lo Stato - di Federico
Orlando
link sostituito
da:
Decisamente
preferibile il Federico Orlando "rivoluzionario" a quello
"conservatore".
1)
Sono d’accordo a metà: più Stato in economia (nell'accezione
socialdemocratica); meno separazione tra lo Stato (il ceto
"mandarinesco" incline al "latinorum" turlupinatore e alla
interessata identificazione dello Stato con i propri interessi) e i cittadini.
C'è un abisso, per dire, in Italia e in Francia, - problema serio ed
emblematico, evidenziato in un suo libro di storia anche da Indro Montanelli -,
nella lingua che rispettivamente usano la classe dirigente ed il popolo:
praticamente la stessa in Francia; quasi due lingue diverse - in buona parte
anche oggigiorno - in Italia. Inclusi, guarda caso, i termini
"monsieur"/"madame" e "signore"/"signora".
2)
Giovani schizzinosi. Sulla base della mia esperienza di 16 anni, prima di
piccolo imprenditore poi di lavoratore autonomo, durante i quali ho ricercato,
selezionato, formato centinaia di giovani, posso dire che, come è intuibile, il
mondo dei giovani - come quello degli adulti - non è un corpo monolitico, ma
alberga al suo interno volenterosi e sfaticati. Ho visto empiricamente che
incide molto l'ambiente familiare in cui sono cresciuti e i modelli di
riferimento: ad esempio le madri lavoratrici per le ragazze. E' chiaro che
coesistono entrambi gli aspetti: la schizzinosità di tanti giovani e non al
lavoro e la furbizia di tantissimi imprenditori nell'utilizzo delle norme sul
lavoro (l'ho scritto recentemente in calce ad un articolo di Tiziano Treu su
"Europa" che la sua famosa o famigerata riforma, bellissima sulla
carta, non è adatta in concreto in un Paese di furbi come il nostro).
3)
Sulla sentenza sul terremoto, ripropongo:
da magnagrecia
inviato il 24/10/2012 alle 20:35
Bell'articolo! Non
ne capisco, ma, per dire, Enzo Boschi mi è sembrato sempre un cattivo
comunicatore e, da quando zittì in malo modo in tv il premio Nobel Carlo
Rubbia, anche un po' geloso e permaloso. E, visto che i terremoti non si
possono prevedere, anche un po' presuntuoso.
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