A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a
fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con
quelli nuovi.
Post n. 203 del 28-10-2012 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Carteggio tra il
Prof. Massimo Arcangeli e me sulla capacità comunicativa di Pierluigi Bersani
Il
professor Massimo Arcangeli, famoso linguista ed esperto di comunicazione, su
incarico del quotidiano "la Repubblica", ha effettuato un'analisi
comparativa, poi pubblicata con ampio risalto sul medesimo giornale, della
capacità comunicativa dei 3 candidati alle primarie del centrosinistra,
Bersani, Vendola e Renzi.
Il
suo giudizio si è tradotto in una decisa bocciatura per Bersani, solo un po'
meno severa per Vendola e la promozione piena per Renzi.
Allego
il breve carteggio che ne è scaturito, intercorso tra il prof. Arcangeli e me
sulla capacità comunicativa di Pier Luigi Bersani, al termine del quale il
prof. Arcangeli ha convenuto con me ed ha mutato quasi completamente il suo
giudizio su Bersani (ma presumo che né “Repubblica”, né Arcangeli faranno una
rettifica con eguale risalto dell’articolo):
Ps:
Ovviamente, ho già provveduto a inviare il mio 'post' sia al direttore di
"Repubblica" (informandone il prof. Arcangeli), che a Bersani.
info@massimoarcangeli.com
Data:
|
26/10/2012 14:46
|
Egr.
Prof. Arcangeli,
Avendo
letto il Suo articolo su “Repubblica” “Bersani, Vendola e Renzi, tre linguaggi per tre
candidati”
http://www.repubblica.it/politica/2012/10/22/news/bersani_vendola_e_renzi_tre_linguaggi_per_tre_candidati-44866363/, in cui Lei fa
un esame comparativo della capacità linguistica e comunicativa dei tre
candidati alle primarie e boccia impietosamente sia Bersani, sia – un po’ meno
- Vendola, mentre esprime un giudizio molto favorevole su Renzi, che io mi
permetto di non condividere, nel complesso, quasi per niente, Le invio questo
mio ‘post’:
“Bersani, Vendola e Renzi, tre linguaggi per
tre candidati”
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2759019.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/bersani-vendola-e-renzi-tre-linguaggi.html
ed oso prevedere che la sua lettura e la visione del
video complete ed attente Le faranno mutare almeno un poco il giudizio su
Bersani. Anche per la proprietà di linguaggio, poiché secondo me è uno dei
politici con la maggiore padronanza della lingua italiana (non ho mai trovato
un suo errore finora, a differenza ad esempio del premier attuale - ma anche
degli altri prima di lui - per il quale sono arrivato addirittura già a tre).
Cordialmente,
Data:
|
26/10/2012 15:17
|
Egr. Prof. Arcangeli,
La informo che ho trasmesso, per conoscenza, la mia e-mail a Lei inviata al direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro.
Cordialmente,
La informo che ho trasmesso, per conoscenza, la mia e-mail a Lei inviata al direttore di “Repubblica”, Ezio Mauro.
Cordialmente,
Data:
|
26/10/2012 21:04
|
Gentile …,
non so proprio perché mi debba informare di aver inviato la sua e-mail a Mauro, è un lettore di "Repubblica", immagino, e in quanto tale può inviare al giornale tutte le lettere che vuole.
Quanto alla mia analisi, la comunicazione è (in parte) una cosa, la lingua è (in parte) un'altra cosa; si comunica anche al di là delle parole, e il fatto che qualcuno, parlando, non commetta errori, non vuol dire che sappia comunicare:
Di Pietro ne commette continuamente, ma è un ottimo comunicatore; Monti ne commette relativamente pochi, ma è un comunicatore assai meno efficace.
Ognuno è libero di esprimere la sua opinione, ma studiando profili e ruoli comunicativi da anni penso di potere esprimere un'opinione almeno "autorevole".
Questo dicono di me, generalmente, negli Stati Uniti; questo dicono di me, ancor più, nel nostro Paese. Le cariche non dimostrano nulla, naturalmente, ma l'esperienza sul campo forse sì: come responsabile mondiale del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), attentissimo, nelle persone che assieme a me vi lavorano, ai profili comunicativi nell'insegnamento della nostra lingua come lingua straniera, e poi come Direttore del più importante osservatorio linguistico nazionale, penso di averne maturata, di esperienza, anche troppa.
Bersani non sa comunicare e purtroppo, come lui, non sanno comunicare molti altri esponenti di spicco della sinistra. La politica si fa con i programmi, certo, ma i programmi arrivano meglio se sostenuti da limpidezza, immediatezza, scioltezza, espressività. Queste doti il Segretario, persona retta e serissima, non le ha. Libero di pensarla diversamente, per carità, ma non confondiamo, per favore, la lingua con la comunicazione.
Molti cordiali saluti
Massimo Arcangeli
non so proprio perché mi debba informare di aver inviato la sua e-mail a Mauro, è un lettore di "Repubblica", immagino, e in quanto tale può inviare al giornale tutte le lettere che vuole.
Quanto alla mia analisi, la comunicazione è (in parte) una cosa, la lingua è (in parte) un'altra cosa; si comunica anche al di là delle parole, e il fatto che qualcuno, parlando, non commetta errori, non vuol dire che sappia comunicare:
Di Pietro ne commette continuamente, ma è un ottimo comunicatore; Monti ne commette relativamente pochi, ma è un comunicatore assai meno efficace.
Ognuno è libero di esprimere la sua opinione, ma studiando profili e ruoli comunicativi da anni penso di potere esprimere un'opinione almeno "autorevole".
Questo dicono di me, generalmente, negli Stati Uniti; questo dicono di me, ancor più, nel nostro Paese. Le cariche non dimostrano nulla, naturalmente, ma l'esperienza sul campo forse sì: come responsabile mondiale del PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), attentissimo, nelle persone che assieme a me vi lavorano, ai profili comunicativi nell'insegnamento della nostra lingua come lingua straniera, e poi come Direttore del più importante osservatorio linguistico nazionale, penso di averne maturata, di esperienza, anche troppa.
Bersani non sa comunicare e purtroppo, come lui, non sanno comunicare molti altri esponenti di spicco della sinistra. La politica si fa con i programmi, certo, ma i programmi arrivano meglio se sostenuti da limpidezza, immediatezza, scioltezza, espressività. Queste doti il Segretario, persona retta e serissima, non le ha. Libero di pensarla diversamente, per carità, ma non confondiamo, per favore, la lingua con la comunicazione.
Molti cordiali saluti
Massimo Arcangeli
Data:
|
27/10/2012 00:37
|
Egr.
Prof. Arcangeli,
La
ringrazio molto per la Sua cortese ed interessante risposta. Mi inchino
ovviamente alla Sua competenza (di cui non sapevo), molto superiore alla mia piccolissima,
frutto - nella seconda e conclusiva parte della mia vita lavorativa - soltanto
di una quindicina di anni di attività professionale, anche in ambito
commerciale e della specifica formazione aziendale.
Ma
questo, in un certo senso, agevola il mio compito. Evidentemente, non sono
stato chiaro e me ne scuso. Da quel che capisco, Lei ha elaborato la Sua
analisi sulla base dei video di “Repubblica tv” (ai quali presumo si possano
aggiungere quelli di semplice spettatore televisivo). Se è così, Lei ha
completamente ragione, sono del tutto d’accordo con Lei.
Ma
per questo io Le avevo chiesto di guardare il video (oltre a leggere il mio
lungo ‘post’ “La capacità comunicativa ed empatica di Pierluigi Bersani”,
in cui - avrebbe visto - ho seguito passo passo l'evoluzione, tra alti e bassi,
della capacità comunicativa di Bersani e dove anche io esprimo delle riserve e
delle critiche).
Infatti,
come scrivevo (novembre 2010) ad Alexander Stille, anch’egli molto critico
verso la capacità comunicativa di Bersani “Il giudizio […] In parte errato,
perché essa dipende dalla situazione ambientale in cui egli si esprime:
elevata, nelle assemblee di partito, nei convegni “tranquilli” e nei dibattiti
di natura tecnica; bassa, nelle interviste volanti per strada (ma sta
migliorando), nei dibattiti accesi con interlocutori maleducati, o quando, come
nella trasmissione di Fazio, è soverchiato dall’emozione”.
Giudizio
confermato poi da Curzio Maltese (che fino ad allora era stato anch’egli molto
severo con lui), dopo aver ascoltato l’intervento di Bersani del 11 dicembre
2010 a Piazza S. Giovanni (“Nel suo bel discorso Bersani, assai più efficace in
piazza che in televisione…”).
Bersani,
per la sua struttura psicologica (frutto del dna e soprattutto
dell’educazione), dà il meglio di sé nelle situazioni ambientali in cui può e
riesce ad esprimere (testa-cuore-voce) tutta la sua carica empatica e – oserei
dire - morale.
La
invito pertanto, se non ha mai avuto occasione di farlo (come credo), e se
ritiene, ad avere la bontà e la pazienza di guardare questi tre video e poi di
riformulare il Suo illuminato giudizio. Oso pensare - ripeto - se Lei lo farà,
che Bersani si meriterà, non più un misero tre, ma almeno un sei. Mi scuso
comunque del disturbo.
Molto
cordialmente,
Allegati:
Intervento
giudicato da me “ricco, duro ed appassionato”; la newsletter del PD, più
sobriamente, lo definisce "duro e chiaro" (consideri anche la fase di
rodaggio di Bersani ed il periodo, col governo Berlusconi al culmine della sua
parabola ascendente, anche se già alle prese – dopo la crisi del debito
pubblico della Grecia esplosa due mesi prima - con l’acuirsi della crisi
economica e finanziaria in Italia e nel resto d'Europa).
Bersani,
Palalottomatica, 19 giugno 2010 (efficace, emozionato ed empatico)
Intervento
giudicato efficace da Curzio Maltese:
Bersani,
Piazza S. Giovanni, 12 dicembre 2010
Qui
Bersani è efficace e più a suo agio e sicuro di sé (Schulz, ora presidente del
Parlamento europeo, per me ne appare impressionato, e non solo lui):
Pier
Luigi Bersani at the Renaissance Conference in Paris, 17.03.2012
Data:
|
28/10/2012 11:14
|
Gentile …,
seguo Bersani da anni e ha perfettamente ragione sulle sue diverse "facce"
comunicative. Un conto sono i comizi in piazza (nei quali è bravissimo, ma
proprio perché la sua anima profonda è "provinciale"), un altro sono gli
interventi in tv (o su qualunque altro canale mediatico). Io parlavo di questi
ultimi, approfittando delle interviste di Giannini. Per questo aspetto,
purtroppo, la sinistra ha ancora molto da imparare; e prima impara, secondo me, meglio è.
Un cordiale saluto
Massimo Arcangeli
seguo Bersani da anni e ha perfettamente ragione sulle sue diverse "facce"
comunicative. Un conto sono i comizi in piazza (nei quali è bravissimo, ma
proprio perché la sua anima profonda è "provinciale"), un altro sono gli
interventi in tv (o su qualunque altro canale mediatico). Io parlavo di questi
ultimi, approfittando delle interviste di Giannini. Per questo aspetto,
purtroppo, la sinistra ha ancora molto da imparare; e prima impara, secondo me, meglio è.
Un cordiale saluto
Massimo Arcangeli
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