giovedì 14 maggio 2015

Bersani, Vendola e Renzi, tre linguaggi per tre candidati


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 201 del 25-10-2012 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Bersani, Vendola e Renzi, tre linguaggi per tre candidati


Dopo aver letto questo articolo del professor Massimo Arcangeli su Repubblica, in cui egli fa un esame comparativo della capacità linguistica e comunicativa dei tre candidati alle primarie e boccia impietosamente sia Bersani, sia – un po’ meno - Vendola, mentre esprime un giudizio molto favorevole su Renzi, che io mi permetto di non condividere, nel complesso, quasi per niente:
Bersani, Vendola e Renzi, tre linguaggi per tre candidati
di Massimo Arcangeli
ritengo utile, per smentire anche il prof. Arcangeli, che presumo non sia particolarmente esperto di comunicazione (ma, anche per supposti esperti, non è che andasse o vada molto meglio, vedi appresso), riproporre questo mio post del 2010, (che ho già allegato in Se il PD non avesse avuto forza attrattiva invincibile http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2752582.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/se-il-pd-non-avesse-avuto-forza.html e in Bersani vs Renzi, il competente e onesto segretario gentiluomo e lo sfidante coraggioso e tosto http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2753331.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/bersani-vs-renzi-il-competente-e-onesto.html):
La capacità comunicativa ed empatica di Pierluigi Bersani 
stralciandone qui la parte iniziale:
Riservato a coloro che hanno tempo (e voglia) di leggere.
Come preannunciato, provo a fare un'analisi critica sulla capacità empatica (e comunicativa) di Bersani, ed invece di fare un saggio, di cui non sarei capace, lo faccio riportando una serie di vecchi articoli corredati di qualche mia considerazione di segno talora positivo, talaltra negativo, pubblicati in un altro forum tra giugno ed agosto. […]
e quella conclusiva degli altri due post predetti:
Sulla capacità comunicativa di Bersani, riporto anche questi 2 miei commenti sul blog di Alexander Stille, su “Repubblica”:

Il giudizio contenuto nel ‘post’ è in parte giusto, in parte errato.
In parte giusto, perché effettivamente Pierluigi Bersani – per ragioni caratteriali e di educazione – non sembra possedere una grande capacità comunicativa, secondo i canoni ormai imperanti.
In parte errata, perché essa dipende dalla situazione ambientale in cui egli si esprime: elevata, nelle assemblee di partito, nei convegni “tranquilli” e nei dibattiti di natura tecnica; bassa, nelle interviste volanti per strada (ma sta migliorando), nei dibattiti accesi con interlocutori maleducati, o quando, come nella trasmissione di Fazio, è soverchiato dall’emozione.
Poiché questo problema è molto dibattuto anche nell’ambito della base del PD, proprio ieri ho ‘postato’ questo mio commento in PDNetwork (“La capacità comunicativa ed empatica di Pierluigi Bersani”
http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=2564322 ), al quale rimando coloro che hanno tempo e voglia di leggere una selezione di “performance” bersaniane, relative al periodo giugno-agosto 2010, corredate di qualche mia chiosa critica, di segno talora positivo, talaltra negativo.
Infine, vorrei fare tre osservazioni: 1. ho notato che, in generale, il giudizio su Bersani è influenzato dal fattore pregiudizio, positivo o negativo; 2. Francesca è forse anch’ella vittima di pregiudizio – negativo -, poiché ha basato il suo giudizio sul discorso “aumento delle tasse”; 3. Bersani e Fini (come tutti i politici) vanno giudicati non tanto per quello che dicono e per come lo dicono, ma per quello che fanno in concreto.
Se ne è accorto finalmente anche un esperto di comunicazione come Curzio Maltese che l’efficacia comunicativa di Pierluigi Bersani dipende dal luogo e dalle modalità in cui egli si può esprimere (cfr. qui il mio commento del 20.11 ore 18:34).
(…). “Nel suo bel discorso Bersani, assai più efficace in piazza che in televisione, ha rivendicato con orgoglio la diversità del Pd”. (…).
http://www.repubblica.it/politica/2010/12/12/news/maltese_manifestzione-10097911
Infine, allego:
Pier Luigi Bersani at the Renaissance Conference in Paris, 17.03.2012

Post scriptum: se riuscirò a trovare l'indirizzo e-mail del prof. Arcangeli, gli invierò volentieri questo post ed oso prevedere che la sua lettura e la visione del video complete ed attente gli faranno mutare almeno un poco il giudizio su Bersani. Anche per la proprietà di linguaggio, poiché secondo me è uno dei politici con la maggiore padronanza della lingua italiana (non ho mai trovato un suo errore finora, a differenza ad esempio del premier attuale - ma anche degli altri prima di lui - per il quale sono arrivato addirittura già a tre).


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