A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000
visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 258 del 07-01-13 (trasmigrato
da IlCannocchiale.it)
Sei misure da
adottare contro la crisi e per la crescita
Tre Misure tattiche.
La
crisi, al di là degli ottimismi di maniera o interessati, sarà dura e lunga
(almeno 15 anni) poiché è la conseguenza di un mutamento epocale planetario;
per consentire a 1 o 2 o 3 milioni o più di persone maggiormente in difficoltà
sono indispensabili, nel mix di misure anti-crisi, [1] ed in un’ottica di
concretezza, 3 misure prioritarie e urgenti concernenti il lavoro ed il welfare: 1) reddito minimo garantito per i periodi di inattività; 2) normativa del lavoro a favore dei
precari e costo orario del lavoro precario maggiore di quello stabile; e 3) casa ad affitto sociale.
1) Il reddito minimo garantito (Rmg),
opportunamente disciplinato, è previsto in tutti gli altri Paesi UE, tranne
Grecia e Ungheria; esso potrebbe essere di 2 livelli: uno di 1° livello,
poniamo, di 300 € per quelli che non hanno contributi versati negli ultimi 2
anni, ed uno di 2° livello, poniamo di 500 €, per gli altri che invece li hanno
versati.
2) L’Italia è un
Paese di furbi, per cui le norme sul lavoro
precario vengono eluse ed applicate dai datori di lavoro (anche da quelli
dei servizi, sottratti alla concorrenza internazionale) per avere surrettiziamente
flessibilità sia in entrata che in uscita, oltre a lucrare sullo sfruttamento
“cinese” di tali risorse umane. Pertanto, è necessario obbligare i datori di
lavoro, anche attraverso controlli assidui da parte degli Ispettorati del
lavoro, a pagare un lavoratore precario di più di quello stabile (i precari
sono almeno 4 milioni, 7 milioni se includiamo le partite IVA più o meno
fasulle, oltre ai familiari, quindi in totale oltre 10 milioni di persone
coinvolte direttamente o indirettamente in una situazione di precarietà sia
economica che psicologica, con riflessi negativi importanti sia sui consumi,
sia sullo spirito individuale e nazionale).
3) Negli ultimi 20
anni, si sono costruiti, a causa del predominio degli immobiliaristi e dei
costruttori, 1/10 di alloggi pubblici rispetto agli altri Paesi europei più
evoluti; una casa ad affitto sociale
(vale a dire 100-150 € al mese) può invece fare la differenza tra una esistenza
difficile ma economicamente sostenibile e la povertà; occorre perciò varare un
Piano Nazionale di Edilizia Residenziale Pubblica di Qualità (almeno 25.000
alloggi all’anno). [2]
Le
risorse finanziarie necessarie per queste misure vanno prese dai ricchi e dai
benestanti, non per vetuste ragioni di classe, ma per la semplice ragione che,
dopo 330 mld di sacrifici addossati negli ultimi 5 anni in gran parte sul ceto
medio-basso e persino sui poveri (col taglio della spesa sociale), essi sono
gli unici che i soldi ora li hanno.
Tre misure strategiche.
1) Pubblica Amministrazione. La Pubblica Amministrazione è da sempre - se si può dire così - una vera
emergenza nazionale. In tutti i saggi in tema di come migliorare l'economia
italiana, tra le misure da prendere viene sempre indicato al primo posto il
miglioramento dell'efficienza della PA. [3] Al vertice, si è consolidata una
vera e propria casta centrale di alti funzionari pubblici (in maggioranza
appartenenti al Consiglio di Stato) che sono convinti di essere lo Stato e
costituiscono il vero ganglio del funzionamento (e del disfunzionamento) dell’apparato
pubblico, dalla formazione e applicazione delle leggi emanate dal Parlamento
alla amministrazione dei servizi.
A questa casta centrale, si sono poi sommate quelle
regionali, che forse sono anche peggiori (v. ad esempio l’utilizzo dei FAS).
E
poi c’è il capitolo della corruzione. E’ vero che la PA paga in ritardo, ma i
prezzi dei beni e servizi acquistati dalla PA, dalla siringa alla TAV, a causa
nell’ipotesi migliore del menefreghismo, nell’ipotesi peggiore della
corruzione, sono quasi sempre il doppio, il triplo, il quadruplo o anche più di
quelli normali di mercato.
2) Questione femminile. L’argomento è stato sollevato
recentemente dall’attuale premier Monti nella sua Agenda, chiedendo lumi agli
esperti. Io non sono un esperto, ma sul ruolo della donna in Italia e
soprattutto al Sud rifletto e scrivo dal 1999, tra gli altri, nel 2006, al candidato
dell’Unione, Romano Prodi, che ebbe la cortesia di rispondermi, condividendo
che essa, assieme alla riforma culturale, è la variabile critica per lo
sviluppo del Mezzogiorno; e da 4 anni in Internet; l’ho anche posta tra i punti
fondamentali della “Lettera di PDnetwork” [4], annettendole una duplice valenza
e funzione, sia economica che culturale. [5]
3) Tutela del territorio. Il Piano di edilizia residenziale pubblica e popolare va affiancato dalla
riforma della normativa urbanistica
per la tutela del territorio e del paesaggio e lo sviluppo del turismo, da affiancare – non
sostituendola! – all’industria. Il territorio italiano è elemento fondamentale
non soltanto per le sue intrinseche finalità, ma anche per lo sviluppo del turismo (*) e la qualità della vita
delle persone, influenzata sia dal controllo del proprio tempo (spostamenti da
e per i luoghi di lavoro), sia dalla relazione - sottovalutata – tra il
territorio (urbanistica e architettura) e la psicologia delle persone.
(*) Va espresso un interesse ed un auspicio particolari ai fini della lotta al degrado e per lo sviluppo integrato e globale del territorio, rispetto a:
a) la rimappatura (in parte già esistente) del degrado storico, artistico e ambientale nazionale, attraverso un piano particolareggiato globale; b) interventi finanziari finalizzati a recuperare tali beni ed a valorizzare le competenze specialistiche di tutto il settore (bene inestimabile del nostro Paese); c) il rilancio del settore turistico attraverso incentivi, anche economici, alla valorizzazione ed allo sviluppo di tutto il settore. Milioni di attuali e potenziali turisti (dell'Est europeo, di cinesi, indiani, etc.) già oggi, ma soprattutto nel futuro, vorranno conoscere quello che oggi purtroppo stiamo distruggendo piegandoci ad un ottuso pensiero economicistico, con il quale si pensa (Tremonti, Bondi) che col territorio, la sua storia, le sue bellezze, la cultura non si mangia. Io sono del parere opposto. Il settore potrà fare da traino al resto dell'economia se sviluppato con criteri che interagiscono più strettamente con lo sviluppo e l’interesse nazionale.
Se vogliamo cambiare, dobbiamo mettere una pietra sopra a quanto si è fatto finora e cominciare dalle basi solide che già esistono; se continueremo a distruggere queste basi, non molta speranza resterà per la rinascita del nostro Paese
(*) Va espresso un interesse ed un auspicio particolari ai fini della lotta al degrado e per lo sviluppo integrato e globale del territorio, rispetto a:
a) la rimappatura (in parte già esistente) del degrado storico, artistico e ambientale nazionale, attraverso un piano particolareggiato globale; b) interventi finanziari finalizzati a recuperare tali beni ed a valorizzare le competenze specialistiche di tutto il settore (bene inestimabile del nostro Paese); c) il rilancio del settore turistico attraverso incentivi, anche economici, alla valorizzazione ed allo sviluppo di tutto il settore. Milioni di attuali e potenziali turisti (dell'Est europeo, di cinesi, indiani, etc.) già oggi, ma soprattutto nel futuro, vorranno conoscere quello che oggi purtroppo stiamo distruggendo piegandoci ad un ottuso pensiero economicistico, con il quale si pensa (Tremonti, Bondi) che col territorio, la sua storia, le sue bellezze, la cultura non si mangia. Io sono del parere opposto. Il settore potrà fare da traino al resto dell'economia se sviluppato con criteri che interagiscono più strettamente con lo sviluppo e l’interesse nazionale.
Se vogliamo cambiare, dobbiamo mettere una pietra sopra a quanto si è fatto finora e cominciare dalle basi solide che già esistono; se continueremo a distruggere queste basi, non molta speranza resterà per la rinascita del nostro Paese
Occorre agire su tre
direttrici:
a. la prima, emanando una rigorosa legge sul regime dei suoli, basata su tre pilastri: la prevalenza dell'interesse pubblico; la titolarità esclusiva pubblica delle scelte attinenti al governo del territorio; la pianificazione, in coerenza con i benchmark europei;
b. la seconda, realizzando un piano corposo di edilizia residenziale pubblica (sovvenzionata, convenzionata e autocostruita);
c. la terza, attuando un piano di rottamazione edilizia (v. http://www.radicali.it/download/pdf/casa.pdf ).
a. la prima, emanando una rigorosa legge sul regime dei suoli, basata su tre pilastri: la prevalenza dell'interesse pubblico; la titolarità esclusiva pubblica delle scelte attinenti al governo del territorio; la pianificazione, in coerenza con i benchmark europei;
b. la seconda, realizzando un piano corposo di edilizia residenziale pubblica (sovvenzionata, convenzionata e autocostruita);
c. la terza, attuando un piano di rottamazione edilizia (v. http://www.radicali.it/download/pdf/casa.pdf ).
[1] Promemoria
delle misure anti-crisi
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2761788.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/promemoria-delle-misure-anti-crisi.html
[2]
La casa è un diritto essenziale
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2761640.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/la-casa-e-un-diritto-essenziale.html
[3] Le proposte del
Partito Democratico/13 – Pubblica Amministrazione (all’interno, 4
miei post)
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2766980.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-proposte-del-partito-democratico13.html
[4]
Lettera di
PDnetwork alla Segreteria Nazionale
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2593370.html oppure http://vincesko.blogspot.it/2015/03/lettera-di-pdnetwork-alla-segreteria.html
[5] Educazione dei figli, in famiglia, dalla gravidanza a tre anni (e
soprattutto v. i post in esso
linkati)
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2753847.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/educazione-dei-figli-in-famiglia-dalla.html .
Articoli
e dati collegati:
I
PREZZI DELLA PA
Dalla
siringa… (leggere i valori mediani; il valore mediano per le siringhe è il
doppio di quello standard, il che significa che in alcune ASL è anche triplo o quadruplo
o più)
AVCP-Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici
“Guida alla lettura dei prezzi di riferimento in
ambito sanitario”
…
alla TAV
“L'alta velocità italiana è la più cara d'Europa”
Il costo medio al km è
di 32 milioni contro i 10 di Francia e Spagna.
Lunedì, 05 Marzo 2012
I COSTI PER L’ALTA VELOCITÀ IN ITALIA SONO MEDIAMENTE IL 500% PIÙ
ELEVATI DI QUELLI FRANCESI, SPAGNOLI E GIAPPONESI
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