A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000
visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad
abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 182 del 13-09-12 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Educazione dei
figli, in famiglia, dalla gravidanza a tre anni
Le
evidenze scientifiche ed empiriche attestano che si può andare oltre la grande
intuizione montessoriana. L’educazione deve cominciare in famiglia già durante
la gravidanza e nei primi 3 anni di vita del bambino, periodo in cui,
soprattutto, si sviluppano i collegamenti tra i neuroni (sinapsi ed assoni),
che però si “fissano” soltanto a condizione che essi vengano stimolati
dall’ambiente, cioè dall’educazione, altrimenti si atrofizzano.
Io
ho fatto applicare tale metodo da mia figlia: funziona!
Posso
sinteticamente dire che le azioni sono state:
-
lettura alla bimba già durante la gravidanza (è molto importante farlo con voce
dolce ed espressiva);
-
fissazione, ripetizione ed applicazione del concetto base: “molto amore e
disciplina congrua, la cui combinazione costruisce un carattere forte, che
procurerà molto meno problemi alla madre (e al padre) in futuro”;
-
assistenza effettuata da me telefonicamente per contrastare e battere – solo
col dialogo - una leggera “depressione” post parto;
-
fondamentale è il rapporto empatico.
Dettagli
in: “Il ruolo dell’educazione - in
famiglia e a scuola - nella formazione di cittadini pensanti e felici: un
approccio innovativo” (e, soprattutto, nel ‘post’ in esso linkato)
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2752886.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-ruolo-delleducazione-in-famiglia-e.html
Post e articolo collegati:
L’istruzione è
alleanza famiglia-scuola
UNA
RICERCA OSSERVA UN EFFETTO NEGATIVO DELLA SUA FREQUENTAZIONE A 0-2 ANNI SUL QI
DELLE BAMBINE CON FAMIGLIE PIÙ AGIATE – POTREBBE ESSERE CHE NEI PRIMI
ANNI DI VITA LE INTERAZIONI “UNO A UNO” CON GLI ADULTI SIANO ESSENZIALI PER LO
SVILUPPO COGNITIVO E CHE A QUELL’ETÀ LE BAMBINE SIANO PIÙ IN GRADO DI
BENEFICIARNE
Dialogo breve
tra il Prof. Andrea Ichino e me sulla dannosità degli asili nido
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