A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a
fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con
quelli nuovi.
Post n. 225 del 20-11-2012 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Le proposte del
Partito Democratico/5 - Giustizia
LE
PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO/5
Giustizia
Il programma fondamentale del PD per la giustizia si
chiama Costituzione Repubblicana. La nostra idea di riforma ha come obiettivo
la piena attuazione del modello di giurisdizione e del sistema di garanzie
contenuti nella nostra Carta fondamentale. La garanzia dei diritti dei
cittadini presuppone necessariamente un sistema giudiziario efficace per la cui
realizzazione è indispensabile stanziare risorse adeguate e idonee al fine di
garantire un concreto miglioramento della qualità dell’amministrazione della
giustizia e l’effettività dei diritti.
Giustizia civile.
Va affrontata quella vera e propria ipoteca sulla
competitività rappresentata dal cattivo funzionamento della giustizia civile
che è causa dell’inadeguata tutela del credito, della difficoltà ad investire
nel nostro Paese, dell’incertezza dei rapporti tra privati, del protrarsi di
conflitti famigliari, talvolta drammatici.
L’organizzazione del servizio.
L’efficienza del sistema giudiziario presuppone una
efficace distribuzione sul territorio nazionale degli uffici giudiziari e
l’adeguatezza della loro dimensione. Per questo la revisione della geografia
giudiziaria da un lato e delle dimensioni degli uffici dall’altro rappresenta
una priorità da perseguire.
Carcere.
È necessario ampliare la tipologia delle misure
alternative alla pena detentiva, in favore di quelle volte al reinserimento
sociale dei detenuti, fondate su attività di giustizia riparativa a favore
delle vittime dei reati, oppure su:
·
programmi
di istruzione;
·
programmi
di formazione professionale;
·
programmi
di inserimento lavorativo;
·
adeguare
gli organici di tutto il personale (polizia penitenziaria, educatori,
assistenti sociali, psicologi);
·
istituire
a livello nazionale il garante dei diritti dei detenuti.
Tempi del processo penale e garanzie.
Garantire una giustizia efficiente ed equa significa
intervenire sui tempi della giustizia, modificando alcuni aspetti del processo
penale che si presentano come non funzionali e farraginosi:
·
semplificare
il regime delle notifiche e il sistema delle nullità processuali;
·
modificare
il regime della contumacia e riordinare il regime dell’udienza preliminare;
·
rivisitare
il sistema delle impugnazioni e ridurre il carico di lavoro che grava sugli
uffici inquirenti mediante la diminuzione del cosiddetto “flusso in entrata”.
L’obbligatorietà dell’azione penale va rafforzata,
resa effettiva e trasparente per garantire l’uguaglianza dei cittadini di
fronte alla legge. Oggi l’elevatissimo numero di procedimenti non consente alle
procure di perseguire con la stessa tempistica tutti i fatti penalmente
rilevanti. Per questo devono essere individuate delle priorità che non siano
rimesse al singolo magistrato ma ricondotte al potere generale di
programmazione dell’attività dell’ufficio.
Indipendenza ed organizzazione dell’ordine
giudiziario.
L’indipendenza e l’autonomia della magistratura,
valori qualificanti in quanto garanzia per i cittadini di eguaglianza, non si
poggiano soltanto sulla norma costituzionale che le prevede, si fondano anche
sul prestigio di cui l’ordine giudiziario gode. Per questo vanno individuate le
procedure per l’esercizio dell’autogoverno, più idonee a realizzare l’impiego
dei magistrati secondo criteri ispirati al merito e alla trasparenza.
_____________________________________________________________
Un sistema giudiziario efficace, giusto ed equo che garantisca i diritti
dei cittadini. Un’amministrazione di qualità, la revisione della geografia
giudiziaria, la trasparenza della magistratura, l’ampliamento delle misure
alternative alla pena detentiva.
____________________________________________________________
Inefficienza
del sistema giudiziario
1.
L’esperienza di tutti suffragata dai dati attesta una notevole
inefficacia-inefficienza del sistema giudiziario italiano, sia penale che
civile, dovuto a varie cause, tra cui: a) un corpo di leggi farraginoso e che
non punisce, ma favorisce le tattiche dilatorie; b) un alto numero di avvocati
(198.000, pag. 237 del Rapporto CEPEJ), doppio o triplo o più rispetto a Paesi
UE simili al nostro (la Francia, ad esempio, ne ha 48.500); c) una relativa
insufficienza della spesa pubblica per la giustizia; d) una distribuzione non
ottimale degli Uffici giudiziari; e) un uso inefficiente delle risorse per
varie ragioni, tra cui l’inadeguata preparazione organizzativa e gestionale dei
Capi degli Uffici.
Giustizia
civile e investimenti stranieri
2.
Gli investitori stranieri, interrogati circa le condizioni per loro necessarie
per investire in Italia, hanno indicato: 1) avere un interlocutore pubblico
unico; 2) un sistema giudiziario civile efficiente.
3. Pochi, però,
sanno che:
I giudici italiani hanno una produttività
individuale media «tra le più alte d'Europa». E nel settore
penale sono addirittura «al primo posto con 1.168.044 procedimenti definiti in
un anno contro gli 864.231 della Germania, i 388.317 della Spagna e i 655.737
della Francia» scrive l'Associazione nazionale magistrati citando i dati del
rapporto Cepej che si riferiscono al 2006. Nel settore civile, i giudici
italiani sono al terzo posto in Europa: 4516 cause civili definite ogni anno
per 100.000 abitanti, contro le 2571 dei francesi, le 2501 degli spagnoli e le
1929 dei tedeschi. E il trend degli ultimi anni è «ancora positivo, in quanto
mediamente si definisce un numero di cause e procedimenti superiore a quelli
sopravvenuti».
Giustizia, Italia ultima tra i Paesi ricchi
Italia
fanalino di coda tra i Paesi più ricchi per “ordine e sicurezza”, “open
government” (amministrazione aperta e trasparente); e accesso alla giustizia
civile. Tra gli ultimi anche per “l’impunità degli esponenti governativi” e per
“assenza di corruzione”. Brilliamo solo (ma per quanto?) per “indipendenza del
potere giudiziario” e “protezione dei diritti fondamentali”. Paragonata ad
altri 11 Paesi europei, l’Italia risulta sempre dodicesima tranne che per la
capacità di applicare la giustizia nei confronti di chi commette reati
(effective criminal justice, ottavo posto). Preoccupano la mancanza di
responsabilità governativa, i ritardi nelle decisioni amministrative e giudiziarie,
le discriminazioni operate dalla polizia nei confronti degli stranieri, la
mancanza di sicurezza legale.
E’
il giudizio del “The
World Justice Project”, che lunedì a Washington ha pubblicato il “Rule of Law Index 2011″,
una classifica mondiale basata sull’applicazione del diritto e della giustizia
in 66 Paesi. […].
Lo stato della
giustizia in Italia. Relazione di Paola Severino alle Camere
26 gennaio 2012
- Corte di Cassazione – Inaugurazione anno giudiziario 2012
16 febbraio 2012 - Corte dei conti - Aula Sezioni Riunite - Inaugurazione
anno giudiziario 2012
Post precedenti:
Le proposte del
Partito Democratico/1 - Lavoro
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2760256.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-proposte-del-partito-democratico1.html
Le proposte del
Partito Democratico/2 – Famiglia e Politiche sociali
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2760566.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-proposte-del-partito-democratico2.html
Le Proposte del
Partito Democratico/3 - Fisco
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2760711.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-proposte-del-partito-democratico3.html
Le proposte del
Partito Democratico/4 - Scuola
Nessun commento:
Posta un commento