mercoledì 6 maggio 2015

I facitori dello spread

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 171 del 20-07-12 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
I facitori dello spread


19 luglio 2012
Crisi - Le preoccupazioni di Monti per l'estate bollente. Grilli: continuiamo per la strada definita
Rischio manovra-bis dietro l’angolo. Dipende dallo spread
Raffaella Cascioli
link sostituito da:

Tre osservazioni:
1) Lo spread [*] riguarda il mercato secondario. [1]
2) L’ultima asta dei titoli di Stato italiani di pochi giorni fa (BOT e BTP a 3 anni) è andata bene, con tassi inferiori di un punto percentuale (100 punti base) rispetto al mese precedente.
3) Ho letto che il governo, prudenzialmente, ha comunque deciso di annullare l’asta di agosto, anche perché il fabbisogno è minore del previsto [, e di indire aste solo sui titoli a breve termine, che fanno registrare tassi più favorevoli].

[*] tranne i pochi giorni (2 o al massimo 4 le emissioni) al mese in cui si può rilevare lo spread che si riferisce ai tassi delle aste sul mercato primario.

[1] 29/12/2011 - Perché d'improvviso all'asta di ieri i Bot sono andati a ruba?
http://altrimondi.gazzetta.it/2011/12/29122011-perche-dimprovviso-al.html

***

Queste banche vengono definite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze “Specialisti in Titoli di Stato” e hanno particolari requisiti patrimoniali e organizzativi che vengono verificati dal ministero stesso, che una volta approvata la loro funzione di market maker inserisce le banche in un particolare elenco.
Attualmente le banche inserite nell’elenco degli specialisti in titoli di stato sono in tutto venti e l’elenco viene periodicamente aggiornato in base alle richieste che arrivano dalle banche internazionali.
Le venti banche internazionali possono essere divise in base alla loro provenienza geografica in tre banche italiane, quattro banche francesi, cinque banche americane (Goldman Sachs, Merril Lynch, JP Morgan, Morgan Stanley, Citigroup), due banche tedesche, due banche svizzere (UBS Bank e Credit Suisse), una banca olandese (ING Bank), una banca giapponese (Nomura), due banche britanniche (Barclays e Royal Bank of Scotland).
Le banche europee sono per il momento quelle più attive nell’acquisto di titoli di stato italiani nelle aste periodiche di collocamento, in particolare le tre banche italiane (Banca Intesa, Unicredit e Banca Montepaschi di Siena), le quattro banche francesi (Credit Agricole, BNP Paribas, Societe Generale, HSBC) e le due banche tedesche (Deutsche Bank e Commerzbank).
Una volta acquistati i titoli di stato italiani all’asta di collocamento, le venti banche internazionali poi iniziano ad operare con le compravendite dei titoli nel mercato secondario, dove hanno accesso altre banche, società di investimento, fondi comuni, fondi sovrani, fondi pensione, assicurazioni, facendo oscillare il famoso spread fra i titoli di stato italiani e i bund tedeschi.
La definizione quindi vaga di mercati è abbastanza circoscritta e si limita, almeno nella sola fase di collocamento in asta, a una quantità ristretta di venti banche internazionali, che influenzano con le loro offerte e intenzioni di investimento la vita dello stato italiano e dei suoi cittadini.

L’ultima proroga dell’euro
di Joseph Stiglitz
Non è solo la fiducia nei paesi periferici dell’Europa ad essere in declino, ma è la stessa sopravvivenza dell’euro ad essere ora in dubbio
3 luglio 2012

I mercati puniscono le moine
La riunione dell’Eurogruppo, per quanto si sa al momento, è servita solo ad approvare un documento che riporta le decisioni prese dieci giorni fa. Decisioni inadeguate a contrastare la fase acuta della crisi che si aggiungono agli errori più generali di politica economica. La reazione dei mercati, spread alle stelle e Borse in caduta, è il giudizio su questa linea
Carlo Clericetti   20 luglio 2012

Forum
Cinque passi su un'altra strada
16/07/2012
Come uscire dalla dittatura dello spread: ecco le proposte avanzate dal Forum «Uscire dalla crisi con un’altra Europa» (Green European Foundation e Sbilanciamoci!, Roma, luglio 2012)


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Il solito Olli Rehn, l’amico del giaguaro
L’Europa riparte da qui
Le determinanti dello spread
Il chiagne e fotte dei furbi “bottegai” tedeschi
Lo spread e gli ‘amici del giaguaro’
Lo ‘schiaffo’ benvenuto di Draghi alla cancelliera Merkel

L'ANALISI
La verginità perduta di fraulein Buba
di CARLO CLERICETTI
27 agosto 2012

Gurria (Ocse): la Bce compri il prima possibile bond di Italia e Spagna
2 settembre 2012
È necessario che la Bce dia «segnali credibili» ai mercati e compri bond per aiutare il debito dissestato di Italia e Spagna il prima possibile. Parola del segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria. «Penso che la Bce sia il bazooka, la potenza di fuoco, il muscolo, penso che abbia la capacità di Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/12KSA3

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