A causa delle avarie frequenti della
piattaforma IlCannocchiale, dove - in
4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 179 del 06-09-12 (trasmigrato da
IlCannocchiale.it)
Lo ‘schiaffo’ benvenuto
di Draghi alla cancelliera Merkel
Con
uno “schiaffo” benvenuto alla cancelliera Merkel, che ieri [*] si era dichiarata contraria all’illimitatezza degli acquisti di
bond da parte della BCE, oggi –
finalmente! – il presidente della BCE, Mario Draghi, ha annunciata la decisione
quasi unanime (ha votato contro soltanto il governatore della Bundesbank) della
BCE di acquisto illimitato di titoli pubblici sul mercato secondario, l’unica
soluzione veramente efficace e per giunta paradossalmente meno onerosa per calmierare gli spread,
ormai ingiustificati guardando ai fondamentali e che costituiscono un
intollerabile vantaggio competitivo per alcuni Paesi (in particolare la
Germania) a danno di altri (tra cui l'Italia).
Allego: l’articolo di “Repubblica” sulla decisione della BCE; la
dichiarazione, di oggi, del premier Monti; il commento opportuno, di ieri, di
Massimo Giannini; e, infine, riporto il mio quesito rivolto al premier Monti,
tre mesi fa, tramite “Repubblica”.
CRISI
Draghi: "Al via piano anti spread. Acquisto di bond sarà
illimitato"
Il presidente della Banca centrale europea annuncia il via libera al
meccanismo per raffreddare i differenziali, che incassa un solo voto di
dissenso. Rivendica l'autonomia dell'istituto, ma precisa che chi farà ricorso
all'Esm dovrà rispettare impegni. E ribadisce: "Euro irreversibile"
6 settembre 2012
6 settembre 2012
Monti: ''Nel Parlamento ribolle insofferenza verso la Germania''
All'incontro del Ppe a
Fiesole interviene il nostro premier e dice: "Nel Parlamento italiano ci
sono due gruppi, uno di centro e uno di centrodestra che afferiscono alla
famiglia del Ppe e anche della Cdu". Ebbene , prosegue, "dall'inizio
del mio governo a oggi nel Parlamento in generale, ma anche in quei due gruppi
che avevano come punto di riferimento piu alto la Germania e chi la governa, è
un bollire e ribollire del tasso di insofferenza verso la Germania e il governo
tedesco". E questo è avvenuto "nel giro di quattro, cinque mesi"
http://video.repubblica.it/dossier/crisi-euro-merkozy/monti-nel-parlamento-ribolle-insofferenza-vero-la-germania/104499?video
http://video.repubblica.it/dossier/crisi-euro-merkozy/monti-nel-parlamento-ribolle-insofferenza-vero-la-germania/104499?video
5 settembre 2012
Giannini: ''A chi giova la patto-mania''
E' una sindrome che
attanaglia tutti i governi, quando l'agenda sembra svuotarsi. Ma sul tavolo
dell'alleanza invocata oggi, quella per la produttività, manca qualcosa di molto
concreto: i soldi. Il commento del vicedirettore di Repubblica, Massimo
Giannini
Inviato il 11/6/2012 alle 23:54
domandeamonti@repubblica.it
Egr. Sig. Presidente,
Come non si possono fare le nozze coi fichi secchi, così non si può stimolare la crescita senza risorse finanziarie. La crisi economica è dura e sarà lunga (almeno 15 anni), poiché riflette il riequilibrio in ambito planetario della produzione, della ricchezza e del benessere. Occorre perciò un punto di vista da economia di “guerra”.
Passera e Squinzi ovviamente lo sanno bene, altrettanto Alesina e Giavazzi o il “Corriere della Sera”, ma fanno gli gnorri o gli utili idioti (gli riesce sempre molto bene quando si tratta di tutelare i poteri forti).
Provo a sintetizzare:
1) E’ stata varata, con la Monti-Fornero, l'ottava riforma delle pensioni dal 1992, (cfr. [1] nota 1). Tutte insieme produrranno nei prossimi decenni risparmi per centinaia di miliardi. Neppure un centesimo di questi ingentissimi risparmi è previsto andrà a ridurre le disuguaglianze o finanziare ammortizzatori sociali universali - rispettivamente, tra le maggiori (cfr. [1], nota 11) e tra i più bassi in ambito OCSE, come rammentato più volte (anche nella Lettera della BCE, cfr. [1], nota 4) da Mario Draghi -, o finanziare direttamente la crescita, ma alimenterà l’avanzo primario.
2) I risparmi dalla “spending revuew” che possono venire non certamente dalla ulteriore riduzione delle auto blu (che avrebbe però un valore simbolico), ma da una significativa riduzione della voce “beni e servizi”, che cifra complessivamente 140 mld (ci sta pensando il commissario Enrico Bondi), e dai trasferimenti/agevolazioni fiscali alle imprese ed ai redditi alti, serviranno ad evitare l’aumento dell’IVA.
3) Le risorse per la crescita (e per la riduzione del debito e conseguente riduzione degli interessi) possono venire soltanto prendendoli da quelli che i soldi ce li hanno, dopo che gli oltre 200 mld di manovre finanziarie varate negli ultimi 2 anni sono stati addossati in gran parte sui ceti medio-bassi e persino sui poveri (la spesa sociale dei Comuni e delle Regioni è stata tagliata dal governo Berlusconi-Tremonti del 90%), e cioè:
– all’interno, a) dall'introduzione di un'imposta patrimoniale ordinaria (e/o prestito forzoso) sui grandi patrimoni, proposta persino, nel settembre scorso, dalle associazioni degli imprenditori (cfr. [1], nota 16), proprio come contropartita della riforma del lavoro e delle pensioni di anzianità; ma, come si dice, "passata la festa, gabbato lo santo"; b) dalla ritassazione una tantum dei capitali scudati e dalla tassazione di quelli esportati in Svizzera; c) da una maggiore contribuzione dei redditi alti ai servizi pubblici; d) da un aumento dell’IVA sui beni di lusso; e) dalla lotta all’evasione fiscale e contributiva; f) da una lotta alle false indennità d’invalidità (la cui spesa è pari complessivamente a 16 mld, incluse le indennità di accompagnamento);
- all’esterno (UE), a) dal varo dei project bond e degli EuroUnionBond (v. [1], nota 12); e b) dall’introduzione della TTF, approvata nel lontano marzo 2011 dal Parlamento europeo (v. [1], nota 13).
[1] APPUNTO DOPO LE LETTERE DELLA BCE AL GOVERNO E DEL GOVERNO ALL’UE http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2695770.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/appunto-dopo-le-lettere-della-bce-al.html
domandeamonti@repubblica.it
Egr. Sig. Presidente,
Come non si possono fare le nozze coi fichi secchi, così non si può stimolare la crescita senza risorse finanziarie. La crisi economica è dura e sarà lunga (almeno 15 anni), poiché riflette il riequilibrio in ambito planetario della produzione, della ricchezza e del benessere. Occorre perciò un punto di vista da economia di “guerra”.
Passera e Squinzi ovviamente lo sanno bene, altrettanto Alesina e Giavazzi o il “Corriere della Sera”, ma fanno gli gnorri o gli utili idioti (gli riesce sempre molto bene quando si tratta di tutelare i poteri forti).
Provo a sintetizzare:
1) E’ stata varata, con la Monti-Fornero, l'ottava riforma delle pensioni dal 1992, (cfr. [1] nota 1). Tutte insieme produrranno nei prossimi decenni risparmi per centinaia di miliardi. Neppure un centesimo di questi ingentissimi risparmi è previsto andrà a ridurre le disuguaglianze o finanziare ammortizzatori sociali universali - rispettivamente, tra le maggiori (cfr. [1], nota 11) e tra i più bassi in ambito OCSE, come rammentato più volte (anche nella Lettera della BCE, cfr. [1], nota 4) da Mario Draghi -, o finanziare direttamente la crescita, ma alimenterà l’avanzo primario.
2) I risparmi dalla “spending revuew” che possono venire non certamente dalla ulteriore riduzione delle auto blu (che avrebbe però un valore simbolico), ma da una significativa riduzione della voce “beni e servizi”, che cifra complessivamente 140 mld (ci sta pensando il commissario Enrico Bondi), e dai trasferimenti/agevolazioni fiscali alle imprese ed ai redditi alti, serviranno ad evitare l’aumento dell’IVA.
3) Le risorse per la crescita (e per la riduzione del debito e conseguente riduzione degli interessi) possono venire soltanto prendendoli da quelli che i soldi ce li hanno, dopo che gli oltre 200 mld di manovre finanziarie varate negli ultimi 2 anni sono stati addossati in gran parte sui ceti medio-bassi e persino sui poveri (la spesa sociale dei Comuni e delle Regioni è stata tagliata dal governo Berlusconi-Tremonti del 90%), e cioè:
– all’interno, a) dall'introduzione di un'imposta patrimoniale ordinaria (e/o prestito forzoso) sui grandi patrimoni, proposta persino, nel settembre scorso, dalle associazioni degli imprenditori (cfr. [1], nota 16), proprio come contropartita della riforma del lavoro e delle pensioni di anzianità; ma, come si dice, "passata la festa, gabbato lo santo"; b) dalla ritassazione una tantum dei capitali scudati e dalla tassazione di quelli esportati in Svizzera; c) da una maggiore contribuzione dei redditi alti ai servizi pubblici; d) da un aumento dell’IVA sui beni di lusso; e) dalla lotta all’evasione fiscale e contributiva; f) da una lotta alle false indennità d’invalidità (la cui spesa è pari complessivamente a 16 mld, incluse le indennità di accompagnamento);
- all’esterno (UE), a) dal varo dei project bond e degli EuroUnionBond (v. [1], nota 12); e b) dall’introduzione della TTF, approvata nel lontano marzo 2011 dal Parlamento europeo (v. [1], nota 13).
[1] APPUNTO DOPO LE LETTERE DELLA BCE AL GOVERNO E DEL GOVERNO ALL’UE http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2695770.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/appunto-dopo-le-lettere-della-bce-al.html
(firma)
PS: E’ un anno che uso definire la
cancelliera Merkel una "bottegaia", leader di un Paese di
"bottegai", per giunta arroganti, come li definiva Primo Levi (ne
"La tregua").
E’ giusto che noi dobbiamo completare i compiti a casa, all’appello manca ancora, appunto, un’imposta patrimoniale sui grandi patrimoni o la lotta alla corruzione ed all’inefficienza della PA, che è una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese.
Tuttavia, i tornanti della storia, come quello attuale, sarebbe meglio affrontarli avendo alla guida degli statisti, non dei "bottegai". Purtroppo in Germania non c'è ora un Kohl, ma una Merkel. [2]
E’ giusto che noi dobbiamo completare i compiti a casa, all’appello manca ancora, appunto, un’imposta patrimoniale sui grandi patrimoni o la lotta alla corruzione ed all’inefficienza della PA, che è una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese.
Tuttavia, i tornanti della storia, come quello attuale, sarebbe meglio affrontarli avendo alla guida degli statisti, non dei "bottegai". Purtroppo in Germania non c'è ora un Kohl, ma una Merkel. [2]
[2]
Le promesse da marinaio della “bottegaia” Merkel
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2739381.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/le-promesse-da-marinaio-della-bottegaia.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2739381.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/le-promesse-da-marinaio-della-bottegaia.html
[*] La Bce pensa ad acquisti illimitati di bond sovrani. Ma la Merkel dice no
05
settembre 2012
Il piano
anti-spread messo a punto dal presidente della Bce Mario Draghi prevede
acquisti illimitati di titoli di stato che verranno sterilizzati. È quanto
riporta Bloomberg citando due funzionari della stessa Banca centrale europea. I
dettagli potrebbero essere resi noti domani dal presidente della Banca centrale
europea, Mario Draghi. Nelle ultime ore, tra le ipotesi, c'era anche quella di
porre un tetto (segreto o pubblico) per delimitare la capacità di intervento
sui debiti sovrani da parte dell'organisimo della Bce. Secondo l' Il Sole 24
Ore - leggi su
http://24o.it/hDmmP
Post collegati:
Il solito Olli
Rehn, l’amico del giaguaro
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2744430.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-solito-olli-rehn-lamico-del-giaguaro.html
L’Europa riparte da qui
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2745490.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/leuropa-riparte-da-qui.html
Le determinanti
dello spread
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2746466.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/le-determinanti-dello-spread.html
Il chiagne e fotte dei furbi “bottegai”
tedeschi
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2747517.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-chiagne-e-fotte-dei-furbi-bottegai.html
I facitori dello
spread
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2748019.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/i-facitori-dello-spread.html
Lo spread e gli ‘amici del giaguaro’
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2748385.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/05/lo-spread-e-gli-amici-del-giaguaro.html
Carlo Clericetti
“Lo strano caso del dr. Draghi e mr Buba” (10/08/2012) http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=1540
“Lo spread che vale una legislatura” (30/08/2012)
http://www.eguaglianzaeliberta.it/articolo.asp?id=1542 , in cui tra
l’altro scrive:
“Dunque:
richiedere l’intervento “è indispensabile”; il memorandum è “un passaggio
obbligato”; potrebbe essere lo stesso Monti a formularne le condizioni, cosa
del tutto credibile vista la sua consonanza tanto con la Merkel che con Draghi,
che del resto negli ultimi tempi marciano perfettamente uniti”.
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