giovedì 4 giugno 2015

Lavoro, formazione e casa


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 289 del 17-02-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Lavoro, formazione e casa


La rotta d'Italia
La disoccupazione crea disoccupazione. Intervista a Luciano Gallino
16/02/2013
Quattro milioni di senza lavoro, decine di miliardi di reddito perduto, la crisi che non finisce mai, disoccupazione che crea disoccupazione. Ma altre politiche sono possibili, per il lavoro, la spesa pubblica, il welfare. La rotta d’Italia secondo Luciano Gallino

Tre osservazioni puntuali:
1. Disoccupati e inattivi. Al 31.12.2012, i disoccupati ( che com’è noto non includono i CIG, che sono classificati occupati) sono 2.875.000; gli inattivi 15-64 anni sono 14,5 milioni, di cui 9,3 mln donne. [1]
2. Economia sommersa. “Sulla base del valore aggiunto dell’economia sommersa stimato dall’Istat otteniamo, per gli anni 2000-2011, un valore del sommerso pari in media a 238 miliardi di euro all’anno”. [2] Che fanno ascendere il valore dell’economia sommersa non al 22%, ma al 16% del PIL.
3. Agenzia centrale. Idea giustissima, perché affronta la variabile critica di qualunque riforma: la Pubblica Amministrazione italiana, la peggiore del mondo evoluto (solo il 5% trova lavoro con le agenzie), purché faccia capo ad un Sottosegretario di Stato di alto profilo operativo. Un’analoga proposta fu sommessamente avanzata 3 anni fa da PDnetwork, sulla base delle proposte PD di riforma della legislazione sul lavoro, in particolare, in questo caso, del DdL Ghedini-Passoni-Treu (maggioritario nel PD). 
“-  introduzione di un soggetto ad hoc, snello ed autorevole, che dia lavoro e formazione alle persone disoccupate ed inattive in cambio di un salario di cittadinanza, adeguatamente disciplinato; integrando nell'amministrazione, così come viene proposto dal DdL “Ghedini-Passoni-Treu”, artt. 12 e 13, e prospettato dallo studio della Commissione d'indagine sull'esclusione sociale [9], i preesistenti Uffici provinciali del Lavoro ed i servizi sociali degli Ambiti Territoriali, integrati da risorse umane specializzate, nonché l'ISFOL e Italia Lavoro; [3]

[1] Occupati e disoccupati (dati provvisori al 31 dicembre 2012)
[2] "L’economia sommersa e il pareggio di bilancio"
[3] Lettera di PDnetwork alla Segreteria Nazionale ed ai Gruppi parlamentari del PD 

Post Scriptum:
Noi stiamo vivendo una crisi economica epocale che sarà dura e lunga, una vera guerra economica che richiede interventi sia ordinari che straordinari, appunto da economia di guerra. Tali interventi, per evitare la rivolta sociale e per ragioni di equità dettati dalla nostra Costituzione, devono riguardare la crescita economica ed il welfare. Il reperimento delle risorse deve avvenire non per una sola via, ma attraverso un mix di misure che includano il patrimonio. Con risorse rivenienti necessariamente ANCHE da un’imposta patrimoniale si potrà finanziare: a) la crescita economica e l’occupazione, in particolare femminile e giovanile; b) ammortizzatori sociali universali; e c) provvidenze per la casa (è la casa che fa la differenza tra la sostenibilità economica con un reddito anche minimo e la povertà). Negli ultimi 20 anni, si sono costruiti, a causa del predominio degli immobiliaristi e dei costruttori, 1/10 di alloggi pubblici rispetto agli altri Paesi europei più evoluti; una casa ad affitto sociale (vale a dire 100-150 € al mese) può invece fare la differenza tra una esistenza difficile ma economicamente sostenibile e la povertà; occorre perciò varare un Piano Nazionale Pluriennale di Edilizia Residenziale Pubblica di Qualità (almeno 25.000 alloggi all’anno). I soldi vanno presi dai ricchi, gli unici che ora li hanno.


***

Appendice:

UNA CASA DI BUONA QUALITA' AD AFFITTO SOCIALE PER TANTI, GIOVANI E NON
Nome: Vincesko  Data: 04.03.2011
Pannicelli caldi. Occorre invece, dopo aver mandato a casa questo governo retto da incompetenti, agire su 4 direttrici: 1. la prima, emanando una rigorosa legge sul regime dei suoli, basata su tre pilastri: la prevalenza dell'interesse pubblico; la titolarità esclusiva pubblica delle scelte attinenti il governo del territorio; la pianificazione, in coerenza con i benchmark europei; 2. la seconda, realizzando un piano corposo di edilizia residenziale pubblica (sovvenzionata, convenzionata e autocostruita http://www.alisei.org/italia/italia.html ); 3. la terza, attuando un piano di rottamazione edilizia (v. http://www.radicali.it/download/pdf/casa.pdf ). 4. la quarta, ripristinando l’ICI sui ricchi e gli abbienti (terza tranche Berlusconi: 2,5 miliardi circa, cfr. post http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2558596.html), che va vincolato alla misura fondamentale di un piano corposo di edilizia residenziale pubblica e popolare. Ipotizzando un costo/appartamento di 100 mila €, si potrebbero costruire 25 mila appartamenti all'anno di buona qualità, cioè più di 10 volte quelli che si costruiscono attualmente in media in un anno.


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Post del mio blog sulla PA:

Analisi QQ/10 – Pubblica Amministrazione   (8-12-10)

Analisi QQ/19 - Spesa pubblica e revisione della spesa in rapporto alla crescita    (3-5-12)

I figli ‘pubblici’ ed i figliastri ‘privati’   (25-5-12)

Ancora sulla Pubblica Amministrazione, una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese   (30-5-12)


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