martedì 28 aprile 2015

I figli ‘pubblici’ ed i figliastri ‘privati’

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 134 del 25-05-12 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
I figli ‘pubblici’ ed i figliastri ‘privati’


Ieri, il neo-presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha affermato che la riforma della Pubblica Amministrazione è la madre di tutte le riforme.
Nel post “La Pubblica Amministrazione” [2], ho scritto che essa “è da sempre - se si può dire così - una vera emergenza nazionale. In tutti i saggi in tema di come migliorare l'economia italiana, tra le misure da prendere viene sempre indicato al primo posto il miglioramento dell'efficienza della P.A”.

L’intesa tra il ministero della Funzione pubblica e i sindacati sulla disciplina del lavoro pubblico [1] è un esempio preclaro della solita politica del granchio, un passo avanti e uno indietro, e che riafferma il solito doppio standard, perpetuando la distinzione tipica italiana tra figli e figliastri. E che mentalità mammona oltre che corporativa, hanno questi sindacalisti o ex sindacalisti (come il senatore Passoni o l’onorevole Damiano). (Per la cronaca, il ministro Patroni Griffi è un magistrato fuori ruolo).

Una volta (fino agli anni ’70), i privilegi dei dipendenti statali rispetto a quelli privati (non licenziabilità, orari ridotti e scarso impegno nel lavoro) erano compensati da più bassi stipendi. Ora anche gli stipendi sono più alti.
Dall’ottima analisi di NoisefromAmerika che ho linkato più sotto emerge la conferma (cfr. il mio ‘post’ sulla PA [2]) che l’aumento del numero dei dipendenti pubblici (+23% nell’ultimo trentennio) si è verificato soprattutto negli Enti locali ed in particolare nella Sanità:
“i) da tre decenni gli organici crescono di circa il 7% ogni decennio;
ii) dal 1990 al 2000 la spesa in €2010 è addirittura diminuita (nonostante la costante crescita degli organici): complimenti ad Amato, Ciampi e anche a Prodi anzi a Giarda (un protagonista del primo governo Prodi);
iii) l'ultimo decennio ha visto una crescita della spesa del lavoro a € 2010 di 17,6% contro una crescita del Pil, sempre a € 2010 di solo lo 6,3% (nonostante la spesa per lavoro nel 2009 e 2010 sia rimasta praticamente costante in termini nominali al livello 2008; il male è stato fatto nel lustro terribile 2001-2006).
iv) il lordo erogato al personale degli enti locali valeva nel 1980 il 37.8% del totale: nel 2010 è salito al 45,6%. La spesa è aumentata sopratutto negli enti locali (in particolare regioni/sanità). L'elefante nella stanza è il federalismo. Difficile discutere di tagli al settore pubblico senza discutere di federalismo”.

Allego tre commenti fortemente critici [3], [4] e [5].

[1] Intesa tra Funzione Pubblica e Sindacati

[2] Pubblica Amministrazione

[3] IL PUBBLICO IMPIEGO
La «controriforma» degli statali
Patroni Griffi firma con i sindacati.
Licenziamenti: niente indennità, solo reintegro
Roberto Bagnoli
5 maggio 2012 | 9:54
http://www.corriere.it/economia/12_maggio_05/controriforma-statali-bagnoli_d251d310-9674-11e1-a8a2-11f8cf758d5e.shtml

[4] ACCORDO SUL LAVORO PUBBLICO: ANCHE I PEGGIORI SARANNO PREMIATI
L’INTESA GOVERNO-SINDACATI SULLA DISCIPLINA DELL’IMPIEGO PUBBLICO SEMBRA SEGNARE UNA RINUNCIA ALLA PARTE POSITIVA DELLA RIFORMA DEL 2009
Articolo di Alberto Alesina e Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 10 maggio 2012 – In argomento v. anche il mio secondo editoriale telegrafico per la Newsletter n. 199 del 7 maggio 2012 – Posso aggiungere, per completezza d’informazione dei lettori di questo sito, che il ministro della Funzione pubblica intende correggere drasticamente il messaggio che la maggior parte degli osservatori ha tratto dall’Intesasiglata il 3 maggio con i sindacati; resta il fatto, però, che questo è effettivamente il messaggio prevalentemente colto

[5] Lavoro / Relazioni Industriali
UNA CONTRORIFORMA PER IL PUBBLICO IMPIEGO
di Luigi Oliveri 08.05.2012
È una vera e propria controriforma del lavoro pubblico l'intesa tra ministero della Funzione pubblica e organizzazioni sindacali. Il nuovo accordo da una parte mira a cancellare definitivamente il sistema di valutazione per fasce. Dall'altra, vuole introdurre deroghe per evitare che si applichino anche ai lavoratori pubblici le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori previste dalla riforma Fornero. Si rischia così di creare un dualismo insanabile tra lavoro pubblico e privato, rafforzando le tutele del primo, mentre si cerca di flessibilizzare il secondo.
[…] Patroni Griffi e i sindacati si stanno assumendo la responsabilità di scavare un solco profondissimo e di creare un dualismo insanabile tra lavoro pubblico e privato, rafforzando le tutele del primo, mentre si cerca di flessibilizzare il secondo. […]

http://www.lavoce.info/articoli/-lavoro/pagina1003054.html


Articoli collegati:

Dalla Newsletter del Sen. Ichino:
La resa incondizionata del Ministro Brunetta ai sindacati
La mia lettera sul lavoro pubblicata dal Corriere della Sera
propone una traduzione dal buro-sindacalese in italiano dell'Intesa   http://www.pietroichino.it/?p=12643     firmata venerdì dal Governo con Cisl, Uil e Ugl: una vera e propria capitolazione, che segna la fine ingloriosa della riforma delle amministrazioni pubbliche del 2009. Sull'insabbiamento della legge-Brunetta v. anche l’articolo di Pietro Micheli su lavoce.info


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