martedì 7 aprile 2015

L’allenatore autolesionista

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 79 del 25-05-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
L’allenatore autolesionista


Amministrative, Berlusconi al Pdl "Abbiamo sbagliato i candidati"
Un ragionamento che avrebbe provocato sorpresa e fastidio in Letizia Moratti e Gianni Lettieri, impegnati in due difficilissimi ballottaggi.

Come si spiega un errore tattico così grave, che neppure un allenatore di infima categoria commetterebbe alla vigilia di una partita decisiva?

Ciò che non si spiega alla luce della logica diventa chiaro e comprensibile alla luce dell’analisi psicologica. Silvio Berlusconi ha qualche problema col principio di realtà, quando questa può ferire il suo narcisismo, sminuire il suo senso di onnipotenza (che lo fa credere legibus solutus), arrecare offese al suo amor proprio ipertrofico e malato, lesioni alla sua autorità, sconfitte al suo orgoglio di unico ed insostituibile.
Ed allora, come succede a tutti gli individui deboli, la cui educazione non ha tenuto insieme la dimensione affettiva (amore debordante e incondizionato della madre, nel suo caso) e la dimensione etico-normativa: la sola capace di formare individui forti ed equilibrati, e non soggetti deboli come lui, che col suo coté infantile, profondo, istintivo, automatico, ogni qualvolta è stretto all'angolo ed ha bisogno di una via d'uscita, attiva i soliti meccanismi difensivi della menzogna, della negazione freudiana, della proiezione psicologica, del “travestimento” schizoide. ( http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2629072.html  ).

Ieri, anche il ministro incompetente dell’Economia, Giulio Tremonti, aveva usato lo stesso meccanismo difensivo quando ha contestato i dati dell’ISTAT (citati anche nel ‘post’ di A. Stille http://stille.blogautore.repubblica.it/2011/05/25/non-gli-resta-altro-che-la-paura/ ). In un altro blog (http://amato.blogautore.repubblica.it/2011/05/24/le-statistiche-sbagliate/ ), ho ‘postato’ questo commento: “Lo sleale ed incompetente ministro Giulio Tremonti ha qualche problema col principio di realtà. Gliel’ho anche scritto ( http://partitodemocratico.gruppi.ilcannocchiale.it/?t=post&pid=2607838  ).
Si tratta, non tanto, come scrisse tempo fa Massimo Giannini, di sdoppiamento della personalità alla Dottor Jekill e Mister Hyde, ma di un suo irresistibile, quasi compulsivo, invero un po‘ schizoide bisogno di scaricarsi la coscienza delle conseguenze negative causate dalle sue scelte - passate, presenti e future- di governo, riferendole ad altri, situandole in un tempo (ecco allora le sue onnipresenti divagazioni storico-filosofiche) o in una realtà (ecco allora 2 mesi fa l’allusione alle rivolte nei Paesi arabi) lontani da quelli sotto il suo controllo e la sua responsabilità; o negando addirittura le basi reali sottostanti , com’è il caso dei dati ISTAT.

Prima ci libereremo di lui (e del suo Capo) è meglio sarà!”.

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