venerdì 3 aprile 2015

Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/16 – L’ansia da prestazione è rosa

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 69 del 30-03-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/16 – L’ansia da prestazione è rosa

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L'ansia da prestazione è rosa
Ansia da prestazione per una italiana su cinque. Lo rileva il sondaggio «Le italiane e il sesso», presentato a Firenze e condotto a Roma, Milano e Napoli su 600 donne tra i 18 e i 50 anni, di cui il 26% single
FIRENZE - Ansia da prestazione per una italiana su cinque. Lo rileva il sondaggio
«Le italiane e il sesso», presentato a Firenze al Congresso della Federazione di Sessuologia Scientifica (FISS) congiunto con la Società della Contraccezione (SIC) e condotto a Roma, Milano e Napoli su 600 donne tra i 18 e i 50 anni, di cui il 26% single. Il problema è poco noto: se il 95% conosce quella al maschile, solo il 38% sa che l’ansia da prestazione può presentarsi anche nel gentil sesso. È invece uno dei nuovi nemici della coppia, con la routine (65%), lo stress (51%) e il timore di deludere il partner (48%). «Più a rischio sono quelle donne che soffrono di cicli mestruali abbondanti, che possono causare anemia, e di forti sbalzi ormonali. La pillola anticoncezionale può essere un valido aiuto, in particolare quella bio, Klaira, specifica per risolvere questi disturbi - spiega il prof. Salvatore Caruso, presidente della Fiss e co-presidente del Congresso - Inoltre non bisogna sottovalutare gli effetti dannosi di stili di vita sempre più maschili, che si riflettono anche sulla libido: in particolare l’abitudine al fumo, il consumo di alcolici e il superlavoro».
Le donne intervistate rivelano una maggioranza abitudinaria e fedele, con il 59% che mantiene un numero di rapporti invariato nell’ultimo anno e il 61% che ha avuto in questo periodo un solo partner. La paura di restare incinta frena il desiderio per un’italiana su 3, tanto che il 72% rinuncerebbe ad un’avventura occasionale se non adeguatamente protetta, anche nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili. «La rapida crescita della pillola» bio «è un segnale positivo» - aggiunge la prof.ssa Vincenzina Bruni, docente dell’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico del Congresso -. E' trascorso un anno dalla sua introduzione nel nostro Paese e già registra un vero boom: le italiane coprono da sole il 30% del consumo europeo. L’ansia da prestazione si manifesta nella donna come un blocco della risposta sessuale, con un meccanismo più psicologico e introspettivo che fisico, tanto che riesce comunque a portare a termine il rapporto, ma vivendo un senso di disagio. «Per risolvere il problema, a prescindere dall’intervento medico, è fondamentale il dialogo con il partner, per condividere le difficoltà e migliorare l’intimità - spiega Caruso - Una strategia efficace è anche una dieta sana, riposare un numero adeguato di ore (otto per notte, perchè l’ansia basale aumenta quando c’è carenza di sonno) e praticare ogni giorno un po' di movimento fisico, che facilita l’eccitazione».

Secondo il sondaggio, i principali fattori che possono favorire l’intesa sono la confidenza (86%), l’ironia e la complicità (72%) e la giusta atmosfera (65%). Ma il 15% delle italiane attualmente non ha una vita sessualmente attiva e l’11% non ha avuto nessun partner nell’ultimo anno. Purtroppo, è scarsa l’attenzione alla propria salute riproduttiva cui dedica moltissime cure solo il 10%. Una su 2 (48%) la ritiene abbastanza importante mentre il 15% ci pensa decisamente poco. «Resiste anche la diffidenza nei confronti degli anticoncezionali, in particolare quelli ormonali - commenta il prof. Gianfranco Scarselli dell’ospedale di Careggi -. I benefici sulla salute sono invece ampi e superano largamente i possibili rischi, ad esempio come terapia per problemi diffusi come i cicli abbondanti o la dismenorrea ma anche malattie come il dolore pelvico cronico, la policistosi ovarica e l’endometriosi, che colpisce 3 milioni di donne nel nostro Paese».

07 ottobre 2010 (ultima modifica: 11 ottobre 2010)



Puntate precedenti:
post/1-Freud “La morale sessuale ‘civile’ e il nervosismo moderno”
post/2-Freud “Aforismi e pensieri”
post/3-De Bernardi “Il diritto all’innocenza”
post/4-Il VdS “La scoperta della sessualità”
post/6-Precocità e disinformazione sessuale
post/7-Belardelli “Il sesso migliora con l’età, per le donne il picco a 40 anni” http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2596985.html
post/8-Tamburini “Sessualità, aspetti psico-evolutivi”
post/9-La Hunziker e i maschi italiani: «Sono immersi nei tabù»
post/15- Quando l’amante è la zia http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2619722.html

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