sabato 4 aprile 2015

Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/18 – John Lennon

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 73 del 06-04-11 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Curiosità sessuali represse e sviluppo intellettuale/18 – John Lennon

In questo lungo articolo si parla poco di sesso, ma molto di musica, della relazione di John con la madre e Yoko Ono e di altro.

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Sette regole sul sesso. Parola di John Lennon

Ci ha lasciato “I Am The Walrus”, “Girl”, “In My Life” ,“If I Fell”... Ma a Lennon (che proprio oggi, 9/10/10, compirebbe 70 anni) siamo debitori anche per un altro tipo di educazione. Ugualmente “artistica”
Questa è la storia di una bambina che sognava di fondare un gruppo. Sarebbe stato un duo, con il cuginetto, si sarebbero chiamati Sexy Sadie. i loro album si sarebbero intitolati Sexy Sadie (tutti quanti: Sexy Sadie 1, Sexy Sadie 2, Sexy Sadie 3, eccetera) e sui palchi delle fitte tournée dense di date e bisbocce avrebbero suonato sempre una sola hit: “Sexy Sadie”. I Sexy Sadie si sarebbero vestiti normale, non avrebbero indossato né completini beat né stivaletti, tanto meno si sarebbero mai sognati di chiedere «Mi faccia un caschetto alla Paul, presto!», giù da Ricci e Capricci, perché pensavano che si sarebbero resi ridicoli come scimmie, finendo a suonare alle sagre di minuscole frazioni dell’Emilia profonda, come degli Apple Pie qualsiasi. Questa è la storia di una bambina che, anche da grande, non si capacita ancora del fatto che dopo tutto i Sexy Sadie non avrebbero avuto un gran successo. Ma che deve comunque all’autore di quel brano (che tra l’altro non aveva niente di pruriginoso, visto che era dedicato a un furbacchione di ciarla-guru) una grossa fetta della propria formazione (piccola, rispetto all’impatto dei Beatles sulla sua vita): quella sexysadie-sessuale. Non rimaneva che quella, d’altronde. Non essendo una cima con gli strumenti (quella bambina aveva già capito che, da parte sua, non avrebbe dato un gran contributo al trionfo dei Sexy Sadie), il sesso era un settore in cui dipendere dall’insegnamento di qualcuno diventa una faccenda molto più evocativa e prolifica rispetto alla dipendenza artistica. Inoltre l’insegnante in questione non era un Beatle qualsiasi e nella mente di quella bambina trasudava ammonimenti erotici: John Lennon era quello cresciuto in una strada di nome Menlove Avenue, che promuoveva la libertà creativa a tutto tondo, che dal 1966 aveva cominciato a ragionare con le parti basse e che, soprattutto, fu il primo uomo nudo che quella bambina avesse mai visto. Sì, quell’orrida visione dei signori Ono sull’album Two Virgins fu uno shock e anche se, per qualcuno, il vero colpo allo stomaco era stata invece la copertina di Rolling Stone con la foto fetale di Annie Leibovitz (ancora oggi un’amica dall’estetica ferrea si indigna: «Omamma… Il cucchiaione!»), la scoperta furtiva - avvenuta nella camera del fratello maggiore, nello stesso nascondiglio in cui mesi dopo scoprì una spiegazzatissima copia di Playboy - aprì un mondo. Le lezioni di sesso lennoniane stavano lì, disseminate nelle sue canzoni, nei suoi testi, molto più che nella sua condotta di vita, influenzata negli ultimi 15 anni da una che ai suoi vernissage pretendeva di vendere a 200 sterline una mela (definendosi «un’artista concettuale »), o nei suoi Bed-in (un bivacco non può essere eccitante), nei suoi Peace & Love (così scontati), negli oltraggi al pudore per la filosofia bagista (andiamo, è solo un sacchetto!)… Le lezioni di sesso stavano lì, subliminali nella sua musica; scolpite nell’eternità e granitiche; così vere e universali che valevano anche per una bambina che, nel ’68 e ai tempi della rivoluzione sessuale non era nemmeno nei pensieri dei propri genitori.
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Puntate precedenti:
post/1-Freud “La morale sessuale ‘civile’ e il nervosismo moderno”
post/2-Freud “Aforismi e pensieri”
post/3-De Bernardi “Il diritto all’innocenza”
post/4-Il VdS “La scoperta della sessualità”
post/6-Precocità e disinformazione sessuale
post/7-Belardelli “Il sesso migliora con l’età, per le donne il picco a 40 anni” http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2596985.html
post/8-Tamburini “Sessualità, aspetti psico-evolutivi”
post/9-La Hunziker e i maschi italiani: «Sono immersi nei tabù»
post/15- Quando l’amante è la zia http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2619722.html
post/16-L’ansia da prestazione è rosa http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2620263.html


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