mercoledì 29 aprile 2015

Ancora sulla Pubblica Amministrazione, una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese

A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 138 del 30-05-12 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Ancora sulla Pubblica Amministrazione, una delle chiavi di volta dello sviluppo del Paese


Il problema non è la definizione normativa e regolamentare formale dell’attività della PA (l’Italia è forse il Paese in assoluto col maggior numero di leggi), ma il suo funzionamento effettivo, sostanziale, concreto, che ne fa – in base alla valutazione comparativa della performance (e il controllo di gestione - peraltro, che io sappia, già introdotto nella PA - potrebbe valutare l’efficacia, l’efficienza, l’economicità e la qualità di singole unità “produttive”) - una delle peggiori burocrazie del mondo occidentale e la variabile critica numero 1 per migliorare la situazione italiana.
Per mia esperienza venticinquennale, anche il settore privato alberga incompetenti, inefficienze, corruzione, ma in misura notevolmente inferiore al settore pubblico e comunque con conseguenze negative macroeconomiche e sulla popolazione molto meno rilevanti.

Date queste premesse, la PA richiederebbe un’attenzione, una cura ed una severità particolari e protratte nel tempo, anziché la solita politica del granchio, un passo avanti ed uno indietro, come è successo con la recente intesa tra il ministero della Funzione pubblica e i sindacati sulla disciplina del lavoro pubblico. [1]
In merito a quest’ultimo punto, riporto uno stralcio di un mio commento del febbraio dell’anno scorso nel blog “Percentualmente” di “Repubblica” [2]:
“PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. La PA, a parere degli economisti, è uno dei principali tappi alla crescita economica italiana. Il governo di centrodestra ha varato col ministro Brunetta la riforma (L. 15/2009), mutuandola da idee e proposte del PD (DdL 1223/2006 e DdL 746/2008): trasparenza, valutazione indipendente e benchmarking. Ma ne ha via via annacquato l’attuazione, contraddicendo nei fatti i principi, le regole e gli strumenti affermati nella legge: a) lasciando la CIVIT (l’ente di coordinamento e valutazione) senza risorse e senza poteri, provocando per questo le dimissioni dell’unico membro davvero esperto (Pietro Micheli), che se ne è tornato in Gran Bretagna; b) affiancandole non un’Agenzia autonoma, ma una “Commissione indipendente (sic) per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche”, priva di autonomia organizzativa e finanziaria e di qualsiasi potere sanzionatorio o di interdizione; c) è scomparso, nel decreto presentato dal Governo alle Camere, l’azione collettiva contro la PA; d) esenta totalmente l’amministrazione della Presidenza del Consiglio, quella dell’Economia e quella della Funzione Pubblica dall’intera nuova disciplina (!); e) inserisce un sistema di premialità in tre fasce (25%, 50%, 25%), stabilendo ex ante che il 25% del personale non lavora e, quindi, non ha diritto al trattamento accessorio (!); f) stipulando, il ministro Brunetta, un’Intesa (4 febbraio) con CISL, UIL e UGL, che attribuisce a comitati paritetici dirigenza/sindacati lo stesso compito che il d.lgs. n. 150/2009 aveva affidato agli Organismi Indipendenti di Valutazione, coordinati e orientati dalla Civit (!)”.

E’ superfluo ripetere che l’ultima Intesa governo-sindacati ha segnato un’ulteriore tappa della predetta, incoerente, dannosa politica del granchio.

***

Infatti è evidente e facile come fare 2+2 che:

1) se è valida – nella sostanza - la tripartizione suggerita ad Alberto Statera da un funzionario pubblico (cfr. il mio ‘post’ sulla PA [3]): “I dati ufficiali e l'esperienza sembrano confermare la plausibilità della formula '1/3, 1/3, 1/3', proposta anni fa ad Alberto Statera da un funzionario pubblico: un dipendente pubblico ci va e lavora; un altro ci va e non lavora - l'esecrato fannullone; un terzo non ci va affatto - il famigerato assenteista", sono proprio quelli che compongono il terzo che lavora (il bravo insegnante o l’infermiere assiduo e coscienzioso e che prendono la stessa retribuzione degli assenteisti e dei fannulloni) ad avere il maggiore interesse affinché si stabilisca anche nella PA il criterio meritocratico, stabilendo, come nel settore privato, adeguate sanzioni e, ad esempio, gli aumenti di merito e gli scatti di carriera – segnatamente dei dirigenti - in base alla “performance” e non alla raccomandazione, il che aumenta lo spirito di emulazione, l’efficienza e la qualità;

2) se è vero, come è vero, che i prezzi dei beni e servizi acquistati dalla PA, dalla siringa alla TAV, a causa, nell’ipotesi migliore del menefreghismo, nell’ipotesi peggiore della corruzione, sono quasi sempre il doppio, il triplo, il quadruplo o anche più di quelli normali di mercato; e che la PA produce distruzione di ricchezza non completando opere costose o non utilizzando, se non per una quota irrisoria, i fondi FAS, è soprattutto nell’interesse generale dei cittadini, in particolare di quelli onesti e dei salariati e pensionati, che si migliori la “performance” degli approvvigionamenti e delle realizzazioni; [4]
3) se è vero, come è vero, che la crisi economica (che è e sarà dura e lunga: almeno 15 anni) sta imponendo ed imporrà sacrifici pesanti a tutti, è nell’interesse, non tanto dei ricchi, quanto del ceto medio e basso (salariati e pensionati, in primis), ripartirli con oculatezza ed equità (proporzionalità e progressività, secondo il dettato costituzionale), cominciando proprio dai corrotti e dai fannulloni, a tutti i livelli!

In conclusione, non riuscire a fare 2+2, neppure in questo caso, opporsi pregiudizialmente al cambiamento e dividersi (lo scrivo da quasi 2 anni e mezzo, dacché frequento il web) è proprio il modo migliore di fare ammuina, quell’ammuina che favorisce i ricchi e i furbi. [5]

[1] I figli ‘pubblici’ ed i figliastri ‘privati’
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2740663.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/i-figli-pubblici-ed-i-figliastri-privati.html

[2] Il ritorno sulla scena politica del famigerato Sig. Silvio B.

[3] Analisi QQ/10 - Pubblica Amministrazione”

[4] Analisi QQ/19 - Spesa pubblica e revisione della spesa in rapporto alla crescita

[5] L’ammuina dei poveri e l’egoismo dei ricchi


Appendice

In ambito PA, qualcosa si muove: questa volta in avanti!

IL CASO
Ddl anticorruzione, il Pdl ci riprova. In aula torna la norma anti-Ruby
Sono 37 gli emendamenti del Popolo delle libertà presentati sul disegno di legge da domani all'esame dell'aula della Camera. Rispunta quello che avrebbe l'obiettivo di vanificare il processo milanese a carico di Berlusconi. Il Pd: "Inammissibile": E ne arriva uno per cancellare l'aumento di pena per il reato di corruzione passato in commissione con un blitz del Pd. Il governo introduce il codice etico per gli statali
29 maggio 2012
[…] Codice etico per la pubblica amministrazione. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, arriva un codice etico per i dipendenti. E per chi non lo rispetta scatteranno sanzioni fino al licenziamento per i casi di violazioni più gravi. Chi reca danni patrimoniali alla pubblica amministrazione, violando le regole di comportamento, pagherà inoltre di tasca sua: lo prevede un emendamento al ddl anticorruzione del governo, presentato alla Camera dal ministro Filippo Patroni Griffi.
"Il governo - si legge nel testo - definisce un codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell'interesse pubblico. Il codice contiene una specifica sezione dedicata ai doveri dei dirigenti, articolati in relazione alle funzioni attribuite".
Il codice, approvato con decreto del presidente della repubblica (previa deliberazione del Consiglio dei ministri su proposta del ministro per la pubblica amministrazione, d'intesa con la conferenza unificata stato-regioni), viene pubblicato in gazzetta ufficiale e consegnato al dipendente che lo sottoscrive all'atto dell'assunzione.
La violazione dei doveri contenuti nel codice, continua la norma, compresi quelli relativi all'attuazione del piano di prevenzione della corruzione, "è fonte di responsabilità disciplinare". La violazione dei doveri "è altresì rilevante ai fini della responsabilità civile, amministrativa e contabile ogni qual volta le stesse responsabilità siano collegate alla violazione di doveri, obblighi, leggi o regolamenti". Violazioni gravi o reiterate del codice "comportano l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 55-quater, comma 1", ossia il licenziamento.
Non possono, inoltre, fare parte anche con compiti di segreteria, delle commissioni per l'accesso o la selezione di pubblici impieghi, i condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati contro la pubblica amministrazione. […]

Approvato il decreto sulla spending review: un primo passo importante per ridurre gli sprechi della P.A.
contributo inviato da Achille_Passoni il 7 giugno 2012

SPENDING REVIEW
Tagli agli eccessi della spesa pubblica . I partiti non si mettano di traverso
Alla voce «acquisto beni e servizi» della pubblica amministrazione ci sono 60 miliardi sui quali si potrebbero tagliare gli sprechi
Enrico Marro
04 luglio 2012

La revisione della spesa
Spending review, 5 miliardi di tagli
per la sanità. Posti letto a rischio
I risparmi in due anni e mezzo. Tra le ipotesi la chiusura degli ospedali con meno di 80 posti letto
04 luglio 2012

Spending review, il comunicato del Cdm

SPENDING REVIEW
Ospedali, cancellati 18 mila posti letto
Via libera in Cdm al taglio dei tribunali
Il Consiglio dei ministri ha approvato le norme anti-sprechi. Riunione fiume di sette ore, ok solo nella notte. Saranno più che dimezzate le province (saranno 50), molte misure sulla pubbliche amministrazioni. Dal decreto copertura per altri 55mila esodati. A rischio comunque nella sanità circa 18 mila posti letto

Spending review
Guida ai tagli, ecco cosa cambia
Le misure del governo per il taglio della spesa pubblica

REGIONE SICILIANA E FONDI EUROPEI
Il festival degli sprechi
Tra il 2000 e il 2006 la Sicilia ha ricevuto il quintuplo dei fondi assegnati a tutte le Regioni del Nord messe insieme
Gian Antonio Stella
14 luglio 2012

Aggiornamento

UNA GUIDA PRATICA PER FAR FUNZIONARE, NEL SETTORE PUBBLICO, IL MECCANISMO DELL’ASSEGNAZIONE DI OBIETTIVI VERIFICABILI E IL COLLEGAMENTO DI UNA PARTE DEL TRATTAMENTO ECONOMICO CON IL LORO CONSEGUIMENTO EFFETTIVO
Scheda a cura di Sylvia Kranz, esperta in lavoro pubblico locale – 5 giugno 2014




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