A causa delle avarie
frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi
pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di
5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 110 del 06-02-12
(trasmigrato da IlCannocchiale.it)
Il presidente
dell’INPS, Antonio Mastrapasqua
Il presidente dell’INPS,
Antonio Mastrapasqua *, è un signore che, secondo “Report”, cumula (cumulava),
oltre allo stipendio, ben 54 (cinquantaquattro) emolumenti per cariche varie.
Egli è anche l'autore del
famigerato "lodo Mastrapasqua", che ha allungato di un anno l'età di
pensionamento, per tutti, anche per quelli disoccupati o inattivi (a reddito
zero!), tra cui i lavoratori in mobilità oltre le 10 mila unità (!) (cfr. DL
78/2010, art. 12), che sembra, oltre che crudele, anche incostituzionale.
Non vorrei fare della
psicologia spicciola, ma quando una persona – vedi il “talebano” e mediocre Sacconi
o l'incompetente Tremonti o il velleitario e fumoso Brunetta o, appunto, il
presidente dell’INPS, Antonio Mastrapasqua
– manifesta un sovrappiù di severità, di cattiveria, di crudeltà verso
gli altri, l'eziologia, la causa è sempre riconducibile ai sensi di colpa e
alle code di paglia per qualche magagna interiore personale.
Da quando egli è presidente, l’INPS
ha cambiato faccia (in peggio): da esempio di innovazione – in campo
informatico - e trasparenza, è diventato una sorta di cittadella assediata,
sorda e opaca, arrivando a disattivare i programmi che consentivano di avere
on-line alcuni dati pensionistici personali, oppure in cui parecchie agenzie
sono irraggiungibili telefonicamente, oppure sono escluse dal novero di quelle
che, tramite il call center unico INPS/INAIL, fissano preventivamente un
appuntamento, oppure danno risposte scritte reticenti e parziali, rinviando per
giunta alla consultazione del sito e di programmi attivi ma privi di dati
aggiornati (io, ad esempio, è più di un anno che invio richieste di
informazione sulla mia situazione pensionistica, ma finora invano).
16/10/2008
Scritto da: Sergio Rizzo
alle 16:42
Mastrapasqua (Inps): se dicessimo ai precari quanto prenderanno di
pensione rischieremmo un sommovimento sociale
Giovedì, 7 Ottobre, 2010
contributo inviato da Achille_Passoni il 1
febbraio 2011
Venerdì 3
febbraio 2012
12 - RICICLATI E CONTENTI - LA MANDA SACCONI...
L'assunzione di un nuovo responsabile delle relazioni esterne all'Inps decisa dal presidente Antonio Mastrapasqua, non è passata inosservata. Anzi, ha provocato la presentazione di un'interrogazione parlamentare. Il fatto è che la neoassunta si chiama Claudia Marin e fino a qualche settimana fa era la portavoce di Maurizio Sacconi, cioè di colui che, in quanto ministro del Lavoro, a partire dal 2008 e fino a poche settimane fa, ha controllato l'Inps e lo stesso Mastrapasqua.
L'assunzione di un nuovo responsabile delle relazioni esterne all'Inps decisa dal presidente Antonio Mastrapasqua, non è passata inosservata. Anzi, ha provocato la presentazione di un'interrogazione parlamentare. Il fatto è che la neoassunta si chiama Claudia Marin e fino a qualche settimana fa era la portavoce di Maurizio Sacconi, cioè di colui che, in quanto ministro del Lavoro, a partire dal 2008 e fino a poche settimane fa, ha controllato l'Inps e lo stesso Mastrapasqua.
Per sgombrare i dubbi e paventando improprie raccomandazioni,
il senatore dell'Idv Elio Lannutti, autore dell'interrogazione, chiede al
governo se l'assunzione sia stata effettuata rispettando il criterio del merito
e "con selezione ad evidenza pubblica visto che numerosi altri
professionisti aspiravano all'incarico". P. D. N.
(da
L’Espresso)
Il conflitto di interessi di Antonio Mastrapasqua
Di simone ricci • 19 gen, 2012 • Categoria: Economia
Domenica
5 febbraio 2012
Intervista a Oriano Giovanelli Parlamentare del PD e responsabile
del Forum PA
L’accorpamento
degli enti previdenziali in un unico istituto è il primo effetto della spending
review, sostenuta da un emendamento presentato dal Partito Democratico ed
approvato dal Parlamento. Come valuta questa scelta? Ritiene che adesso occorre
ripensare la governance dell’ente previdenziale unificato che al momento è
gestito da un’unica persona?
(*) Antonio Mastrapasqua è stato nominato presidente
dell’INPS dal governo Berlusconi nel 2008.
Aggiornamento:
“Mastrapasqua in conflitto di
interessi”. Carabinieri: accettò crediti non esigibili da presidente Inps
di Fabio Tonacci e Francesco Viviano
26 gennaio 2014
Mastrapasqua: “Non sono io il mostro, l’accusa dei
Nas non mi tocca, niente dimissioni, sono sereno”
di Roberto Mania
28 gennaio 2014
Mastrapasqua, Inps nel caos.
Giovannini in pole
La Corte dei Conti indaga per danno erariale.
Probabile il commissariamento dell’ente.
28 gennaio 2014
Il premier aveva chiesto una nuova governance per l'istituto
Il caso del conflitto di interessi sollevato da Repubblica
Il caso del conflitto di interessi sollevato da Repubblica
01 febbraio 2014
Caso Mastrapasqua, la Regione denuncia
"Spariti i documenti sull'ospedale israelitico"
"Spariti i documenti sull'ospedale israelitico"
01 febbraio 2014
Appendice
Il
mondo è cambiato, per sempre, o almeno per questo secolo.
Il
70% dei lavoratori dipendenti non è tutelato dall'art. 18.
Occorre
riformare le tutele: per tutti!
L’Italia
– lo scrivo da 3 anni nel web, da molto di più all’esterno - è un Paese di
mammoni, per colpa delle mamme e di tantissimi babbi. Occorre una rivoluzione
culturale.
Dalla
parte del premier Mario Monti, ecco 4 articoli complementari ed il commento
della ministra Cancellieri, una donna con le palle:
NON C’È
LEGGE, GIUDICE O SINDACATO CHE PROTEGGA MEGLIO LA DIGNITÀ, LA LIBERTÀ E LA PROFESSIONALITÀ
DI CHI LAVORA DI QUANTO LE GARANTISCA LA POSSIBILITÀ DI ANDARSENE DALLA PROPRIA
AZIENDA, PERCHÉ CE N’È UN’ALTRA CHE OFFRE UN TRATTAMENTO MIGLIORE
Editoriale per la Newsletter n. 186, 6 febbraio 2012
L’INDIFFERENZA VERSO LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE PORTERÀ IL
PAESE A NON POTER PIÙ SOSTENERE NÉ CRESCITA NÉ SPESA SOCIALE: NON CI RENDIAMO
CONTO DELLA CATASTROFE SOCIALE CUI STIAMO ASSISTENDO PASSIVAMENTE
Articolo di Irene Tinagli pubblicato su la Stampa il 1° febbraio 2012
NEL NOSTRO PAESE, L’INAMOVIBILITÀ DEI PADRI E’ PAGATA DALLA PRECARIETÀ
DEI FIGLI – “TOCCARE” L’ART. 18 SIGNIFICA AFFRONTARE SOLTANTO UNA PARTE DEL
PROBLEMA - STUDIARE POCO, A LUNGO E MALE NON LI PORTERÀ DA NESSUNA PARTE
Editoriale di Luca Ricolfi su la Stampa del 5 febbraio 2012
«ATTIVAZIONE», «PROTEZIONE EFFICACE E CONDIZIONATA» E
«PREVENZIONE DELL’INATTIVITÀ», SOPRATTUTTO DEI PIÙ GIOVANI: QUESTE LE MISURE
SPERIMENTATE CON SUCCESSO IN GERMANIA, ALLE QUALI POSSIAMO ISPIRARCI PER
RIATTIVARE LA CRESCITA DEL PAESE
Articolo di Maurizio Ferrera pubblicato sul Corriere della Sera il 1° febbraio 2012
E la Fornero: «Bisogna spalmare le tutele su tutti,
non promettere il posto fisso»
La Cancellieri rilancia: «Italiani fermi al posto
fisso vicino a mamma e papà»
Il ministro: «Il mondo sta cambiando, Monti voleva sdrammatizzare».
Fini: «Se ne può discutere per nuovi assunti»
6 febbraio 2012 |
19:22
statuto dei lavoratori e riforma
Lavoro
più flessibile, i numeri in gioco
Il 95%
delle aziende italiane ha meno di 10 dipendenti
e occupa il 47% degli addetti
e occupa il 47% degli addetti
5 febbraio 2012 | 10:45
Grafico
javascript:pr4('/Corriere%20della%20Sera/Primo_Piano/Economia/2012/02/05/pop_aziende-e-il-lavoro.xml',450,500)
Bisognerà
costruire in fretta nuove carceri…
Cassazione: salario non adeguato alle prestazioni? Scatta la
condanna per estorsione
Tratto da: Cassazione: salario non adeguato alle prestazioni? Scatta la condanna per estorsione
(Fonte: StudioCataldi.it)
Tratto da: Cassazione: salario non adeguato alle prestazioni? Scatta la condanna per estorsione
(Fonte: StudioCataldi.it)
Il datore di lavoro
che, approfittando della situazione del mercato di lavoro a lui favorevole per
la prevalenza dell'offerta sulla domanda, costringe i lavoratori, con una
larvata minaccia di licenziamento, ad accettare un salario inadeguato rispetto
al lavoro svolto e, più in generale, condizioni di lavoro contrarie alle leggi
e ai contratti collettivi, va condannato per il reato di estorsione. E' questo
il principio di diritto ribadito dalla Corte di Cassazione che, con la sentenza
n. 4290 del 1° febbraio 2012, ha rigettato il ricorso di un datore di lavoro,
indagato per estorsione, con il quale richiedeva la revoca degli arresti
domiciliari. Nel caso di specie, al momento della corresponsione del salario, i
lavoratori, da una parte, dovevano firmare una quietanza corrispondente all'importo
della busta paga e, dall'altra, dovevano poi restituire in contanti la
differenza pena l'immediato licenziamento ed il concreto pericolo di non poter
più trovare lavoro presso altri imprenditori a seguito delle pressioni fatte
dall'indagato affinché non li assumessero.
Le modalità sia
dell'assunzione (pagamento inferiore a quello contrattuale), sia delle modalità
con le quali veniva corrisposto il salario, configurano - si legge nella
sentenza - da una parte, l'elemento oggettivo della minaccia (o il lavoratore
accettava non solo di essere sottopagato ma anche di firmare una quietanza per
una somma superiore della quale, poi, doveva restituire la differenza, oppure
non veniva assunto o, se assunto, veniva licenziato) sia l'elemento
dell'ingiusto profitto da parte dell'indagato che, con le suddette modalità,
non solo otteneva che i dipendenti lavorassero per lui sottopagati ma anche si
tutelava dalle eventuali azioni civilistiche dei lavoratori tese ad ottenere
quanto loro dovuto. Giusti dunque gli arresti domiciliari per l'imprenditore
motivati dal timore dell'inadeguatezza delle misure meno afflittive a garantire
che il soggetto non intervenisse ancora su persone che erano parte della sua
passata o presente vita aziendale.
(04/02/2012 10:00 - Autore: L.S.)
http://studiocataldi.mailupnet.it/f/tr.aspx/?:5Um8d=wstwsu5:5h.=q2xyof-=bhfj/nvkiq3eni5cc40h2f709:fvb6qgma:gl:5c69&x=pv&o2mdnh8imo8cidc70:4mwqrzu10gbNCLM
(04/02/2012 10:00 - Autore: L.S.)
http://studiocataldi.mailupnet.it/f/tr.aspx/?:5Um8d=wstwsu5:5h.=q2xyof-=bhfj/nvkiq3eni5cc40h2f709:fvb6qgma:gl:5c69&x=pv&o2mdnh8imo8cidc70:4mwqrzu10gbNCLM
Questo
lungo articolo tratta di debito pubblico, redditi, salari, pensioni ed altro:
Breve storia della crisi
di Andrea Baranes
Questo testo è contenuto
in appendice al saggio «Manifesto
degli economisti sgomenti. Capire e superare la crisi» (pubblicato da Sbilanciamoci! e da minimum fax, 2012),
un libro importante perché smentisce alcune false certezze sulla crisi
economica che stiamo attraversano e fornisce delle misure alternative per
fronteggiarla. Questa breve storia della crisi curata da Andrea Baranes ne è un assaggio.
Un avviso ai comrades, come al
solito comrade grammatico sexual mental health care Magangrecia scova
imbecilli, e assolve in cio' una importante funzione.
L'imbecille indicato scrive asinerie e idiozie.
L'imbecille indicato scrive asinerie e idiozie.
Camerata Prof. fantasioso e
‘nzallanuto, sedicente luminare di Economia e docente di Disprezzantropia e Logica
stortignaccola Seamusbl,
Asinerie e idiozie? Voce dal sen fuggita? Mi permetto di suggerirti di fare una riflessione sul tuo grado di ‘nzallanimento odierno o di dare una regolatina al bullone della tua propensione alla disprezzantropia, poiché a me pare che la terapia indicata è opinabile (infatti, io non ho scritto che lo condividevo), ma nell’articolo, almeno nell’analisi, vengano riproposte tesi molto vicine alle tue. Terminologia e stile a parte of course (massa di cani, ecc.).
Asinerie e idiozie? Voce dal sen fuggita? Mi permetto di suggerirti di fare una riflessione sul tuo grado di ‘nzallanimento odierno o di dare una regolatina al bullone della tua propensione alla disprezzantropia, poiché a me pare che la terapia indicata è opinabile (infatti, io non ho scritto che lo condividevo), ma nell’articolo, almeno nell’analisi, vengano riproposte tesi molto vicine alle tue. Terminologia e stile a parte of course (massa di cani, ecc.).
dear comrade grammatico sexual
mental health care Magnagrecia oggi sembri un poco analfabeta perche' non ho
sostenuto da nessuna parte che tu condividessi tali sciocchezze (il che sarebbe
peraltro irrilevante).
Che le cose che l'imbecille scrive possano appartenre all'insieme universo delle mie idee puo' anche essere vero, il problema e' pero' che il piccolo sottoinsieme che espone e' oggi completamnte inutile e fuorviante per capire le cose, magari dieci anni fa poteva avere un senso (ma io gia' non dicevo solo tali sciocchezze).
E' un problema di sottoinsiemi del discorso universale, non tutto va bene se detto a sprposito e fuori tempo e per distrarre e manipolare gli sprovveduti.
i deboli di cervello non lo capiscono, ma sono volentorosi nel voler spiegare, un po' come molti che insegnano a scuola, non facessero un cazzo sarebbe meglio e farebbero meno danni.
take care and take medicaments always.
Che le cose che l'imbecille scrive possano appartenre all'insieme universo delle mie idee puo' anche essere vero, il problema e' pero' che il piccolo sottoinsieme che espone e' oggi completamnte inutile e fuorviante per capire le cose, magari dieci anni fa poteva avere un senso (ma io gia' non dicevo solo tali sciocchezze).
E' un problema di sottoinsiemi del discorso universale, non tutto va bene se detto a sprposito e fuori tempo e per distrarre e manipolare gli sprovveduti.
i deboli di cervello non lo capiscono, ma sono volentorosi nel voler spiegare, un po' come molti che insegnano a scuola, non facessero un cazzo sarebbe meglio e farebbero meno danni.
take care and take medicaments always.
Camerata Prof. fantasioso e ‘nzallanuto, sedicente luminare di Economia
e docente di Disprezzantropia e Logica stortignaccola Seamusbl,
Ti capisco, è duro essere un luminare dell'Economia incompreso.
E' che tu talvolta - o spesso? - non sei compreso neppure da te stesso, il che è il massimo...
Dammi retta, meglio che ti sottoponi alla cura che ti ho suggerito. Non ti preoccupare, ti porterò del vino e l'amica della mia fidanzata (preferisci una ingegnere-architetto, alta quasi 1,80m con la passione della fotografia e che parla un buon inglese oppure una medical assistant alta 1,75 ex indossatrice?).
Ti capisco, è duro essere un luminare dell'Economia incompreso.
E' che tu talvolta - o spesso? - non sei compreso neppure da te stesso, il che è il massimo...
Dammi retta, meglio che ti sottoponi alla cura che ti ho suggerito. Non ti preoccupare, ti porterò del vino e l'amica della mia fidanzata (preferisci una ingegnere-architetto, alta quasi 1,80m con la passione della fotografia e che parla un buon inglese oppure una medical assistant alta 1,75 ex indossatrice?).
Riporto
questo articolo di Europa, in calce
c’è questo mio commento:
9 febbraio 2012
Nasce
un tavolo permanente sindacati e imprese. Prima di tornare da Elsa
Camusso
interessata alla “mediazione” Cisl sull’articolo 18. Oggi presidio al Pantheon
sulle pensioni
Mariantonietta Colimberti
link
sostituito da:
L’ITALIA
NON E’ LA DANIMARCA, MA NON E’ NEPPURE LA FRANCIA O LA GERMANIA; SOMIGLIA PIU’
ALLA GRECIA E ALL’UNGHERIA
Succede
troppo spesso, purtroppo, in un Paese stortignaccolo come il nostro, che – con
la motivazione dell’esigenza di allinearci all’UE - si appronti un tavolo con
le solite 3 gambe che riguardano i sacrifici sulle spalle dei ceti meno
abbienti (lavoratori, pensionati, disoccupati, precari e poveri),
“dimenticando” o riducendo le dimensioni della quarta, che riguarda le misure
sui ricchi, i più abbienti, le istanze di equità, di riduzione degli sprechi,
delle malversazioni e dei privilegi.
Il
PD deve affermare con forza che i ceti medio-bassi hanno già dato, ora tocca
agli altri ed al governo rispettare i patti e l'equità.
Peraltro,
la riforma degli ammortizzatori sociali è reclamata anche dalla famosa (o
famigerata) lettera della BCE [1], sempre invocata sul versante dei sacrifici.
Osservo
che un politico innovatore e lungimirante non si arrende di fronte ai punti di
debolezza del sistema-Paese, ma, anzi, ne pianifica il superamento.
L’Italia
non è la Danimarca, ma non è neppure la Francia o la Germania, analoghe come
dimensioni, non certamente per l’efficienza della Pubblica Amministrazione, che
costituisce il nostro principale tallone d’Achille, o gli ammortizzatori
sociali. Sfortunatamente – ma non ineluttabilmente – somiglia più alla Grecia e
all’Ungheria.
Lessi
su “Repubblica” che il governo Monti intendeva reperire 10 mld dalle esenzioni
fiscali per estendere gli ammortizzatori sociali, nel contesto della riforma
del diritto del lavoro. Occorre attuare questo intendimento.
Il
DdL Ghedini-Passoni-Treu (PD) affronta organicamente il tema del lavoro,
inclusi gli organismi deputati alla gestione del mercato del lavoro e del
reddito minimo garantito [cfr. 2, note 6 e 9]. Nel testo del documento
allegato, vengono anche indicati i modi per trovare le ingenti risorse per
rendere universali gli ammortizzatori sociali, organizzare gli Enti deputati
alla loro gestione e varare un corposo piano pluriennale di alloggi pubblici
popolari di qualità.
Infine,
è giusto non soltanto chiedere ma pretendere che una parte dei risparmi della
spesa pensionistica (ora che non soltanto è allineata alla media OCSE, ma è
diventata addirittura “benchmark” UE) resti nel capitolo della spesa sociale
(che comprende la spesa pensionistica), già in linea finora con la media OCSE.
[1]
Nella lettera della BCE si chiede un taglio delle retribuzioni dei dipendenti
pubblici, ma - si aggiunge - soltanto “se necessario”; inoltre questo può anche
riferirsi al monte-retribuzioni, che si può ottenere in 2 modi: a) riducendo il
numero complessivo dei dipendenti pubblici (soprattutto agendo sul turn-over);
e/o b) tagliando le retribuzioni dei dirigenti, cresciute in maniera abnorme
dopo la riforma Bassanini e sensibilmente disallineate rispetto alla media UE.
[2] Lettera di PDnetwork http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2593370.html
***
Papà Mastrapasqua e il parcheggio
dell'Enpals
Dove mette l'auto
il padre del presidente dell'Inps? - Giovanna Boursier
12 luglio 2012
***
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