Sono
iscritto al noto blog NoisefromAmerika
da un paio d’anni, ma non lo leggevo più da parecchio, poiché aborro le sette
fanatiche: non solo quel blog, neo-liberista, ma anche quello di Alberto
Bagnai, neo-keynesiano, per cui anche se vi si possono leggere dei post interessanti cerco di tenermene il
più possibile alla larga.
Vigendo
in esso una sorta di criterio meritocratico dei commenti, dopo un po’ che non
ricevevo la relativa newsletter
pensavo di essere stato cancellato dall'elenco dei destinatari. Ma giorni fa ho ricevuto
l’avviso della pubblicazione di un nuovo post,
questo:
Un breve saggio che
illustra perché la teoria economica di J.M.Keynes assomigli all'illusorio
mulino a moto perpetuo di M.C. Escher
Ho letto sia l’articolo che i commenti
e, dopo aver letto la risposta del titolare del blog Michele Boldrin a quello
di Rainbow, non ho resistito alla tentazione di tornare a commentare per
“bastonare” volentieri Michele Boldrin.
Riporto una parte della discussione
relativa ai primi due e ai commenti che mi coinvolgono. Preavverto che non
essendo in grado di farlo direttamente sul lato tecnico-economico l’ho fatto
attaccandolo sui suoi a me evidenti punti deboli psicologici, che caratterizzano a mio avviso tutti i
neo-liberisti. Non mi ha
risposto direttamente, ma ha cominciato a blaterare di troll grillini e di interventi della redazione. Per dare un aiuto a
chi legge, rilevo che tra le poche cose che ho letto scritte da Bagnai rammento
quella sull’esame del curriculum di Boldrin, dal quale risultava che questi –
che si atteggia a economista tuttologo - non è affatto un esperto di economia
monetaria, ma di Intellectual Property Rights (diritti di proprietà
intellettuale), Market Structure and Pricing: Monopoly, Educational Finance e
simili (cfr. http://goofynomics.blogspot.com/2013/02/la-prevalenza-del-declino.html
).
Poi ci dicono che viviamo nell'epoca della fine delle
ideologie,e dei dogmi in ambito politico,economico,etc! Questo articolo,e
questa analisi, comprovano il contrario,almeno nell'ambito economico!
Parafrasando il grande Toto',risponderei a questo dogmatico
antikeynesiano:"Ma mi faccia il piacere,se ne vada!".Nel senso
che,dogmaticamente,appunto,si sostiene che keynes ed il keynesismo,sono
inconsistenti sul piano economico-scientifico,ed il liberismo sia'l'unico modo
di leggere,interpretare,spiegare,sviscerare,il fenomeno economico! Sul piano
scientifico ci sono almeno 50 anni di letteratura che contraddicono tutti
questi assunti,e vari Nobel,tra cui Krugmann,Stiglitz,che continuano a produrre
copiosa letteratura in senso contrario a quello qui esposto! Derubricare Paul
Krugmann a un santone,e'assurdo!L'ultimo arrivato e'l'Economista francese
Thomas Piketty ( non e'ascrivibile in senso keynesiano,ma sicuramente non
e'neanche liberista!) che,nel suo volume di quasi 1000 pagine "il Capitale
nel XXI secolo", frutto di un lavoro di analisi e ricerca durato 15
anni,pone questioni cruciali sulla diseguaglianza dei redditi e deipatrimoni
indotta dalla deregulation Economica,Finanziaria,Fiscale,che dovrebbero
interrogare qualunque libero pensatorenon dogmaticamente orientato!
Al netto di dotte disquisizioni dottrinali ed
economiche,da libero pensatore,e da curioso di cose economiche,osservoi
seguenti fatti. Le crisi più grandi che l'economia abbia mai avuto,denominate
in Letteratura "grandi depressioni", quella del 1929/45, e quella
attuale,sono intervenute in ambiente prevalentemente liberista! Quella
attuale,iniziata nel 2007/2008, e'intervenuta in un contesto di totale deregulation
dei mercati,sopratutto finanziari,conseguente alla deregulation iindotta
dallarivoluzione liberal-liberista"del mitico duo Tatcher,Reagan,e
proseguita,dopo il crollo dell'Ursss,dai governanti dei principali paesi
occidentali,persino quelli di matrice labourista: Clinton,Blair,john
major,Mitterand,bush junior/senior,etc! Mi pare sia pacifico in dottrina che
gli USA siano usciti dalla crisi grazie a politiche sostanzialmente
neo-keynesiane,o comunque di stampo interventista,altro che liberismo! Obama,e
lo Stato Americano sono intervenuti direttamente iniettando liquidita'nel
sistema economico ( Crhrysler,Bank of America,FreddyMae,FreddyMac,etc), il
deficit nei primi anni della crisi e'arrivato al 10% del Pil,facendo aumentare
il debito considerevolmente! Le Federal Reserve e'stata interventista come non
mai espandendo il bilancio fino a 5000$, ed ha impedito il fallimento ed il
crollo del sistema finanziario Americano,lehmann brothers a parte! Il bello
e'che queste politiche sono state sostenute anche dal governatore della Fed
Americano di estrazione Repubblicana,tendenzialmente liberista,non certo
Keynesiano! Se gli USA,E igovernatori della Fed,avessero dato ascolto al
Tea-party,e ai fondamentalisti del liberismo,la disoccupazione sarebbe ancora
al 11%, e la crisi mondiale sarebbe stata ancora più grave negli Usa e nel
mondo! Questo perche'gli Americani non sono dogmatici come gli europei,e non
stanno a questionare se occorrono politiche interventiste,o
liberiste,neo-keynesiane,liberiste,monetariste, x uscire da una grave crisi:
non importa il colore dei gatti,l'importante e'che acchiappino i topi! Gli
Americani sono pragmatici,non dogmatici,sanno che le politiche da mettere in
campo variano a seconda del contesto,quindi adottano quelle più opportune
scaturite da 70 anni di letteratura economica! Prendiamo esempio da loro! Se
l'Europa,i singoli Stati,le sue istituzioni, fossero piùpragmatici come gli
Usa,saremmo usciti dalla crisi da un bel pezzo!
Nel senso che hai un deficit, sostanziale.
Di capacita' di lettura (da nessuna parte nel testo la
parola liberismo viene menzionata e/o si sostiene una qualche visione
"liberista", whatever that means, dell'economia) e comprensione (non
hai proprio capito cosa DKL dica e sostenga, davvero).
Di conoscenza dei fatti (il tuo "sommario"
della crisi fa ridere i polli)
Di conoscenza della "dottrina" (no, non e'
pacifico un beato cazzo in dottrina, credimi)
eccetera.
Deficit gravi, credimi. Molto gravi.
***
Oramai siamo ai malati mentali.
JMK, tra l'altro, non era per nulla omo. Era, beato
lui, capace d'estrarre piacere dal full set of available humans, XX or XY.
O ben siamo diventati popolari o l'imbecillita' in
Italia sta crescendo a dismisura.
purtroppo, Michele.
Prenda anche in considerazione l'ipotesi di essere
particolarmente popolare fra gli imbecilli, caro professore.
E mi rendo conto che, grazie all'ausilio
dell'introspezione, lei sia potuto arrivare a tale inferenza prima di me.
La ringrazio quindi per la cortese osservazione e le
assicuro che faro' il possibile perche' in redazione si prendano gli adeguati
provvedimenti ...
@Michele Boldrin, Lei ha messo il dito sulla piaga. 1)
Perché Lei e i Suoi adepti state dalla parte dei ricchi? Qualcuno più sopra
scriveva di "sindrome di Stoccolma", evidente esempio di proiezione,
meccanismo difensivo attivato da sensi di colpa inconsci. 2) Le reazioni
esagerate sono sempre indizio di coda di paglia: non si scopra troppo. 3) Non
sono all'altezza, ma per commentare la qualità dell'articolo (che ad occhio
anche a me sembra una boiata pazzesca, talmente esagerata da giustificare
ampiamente l'ipotesi - come alcuni riferimenti dell'autore segnalano -
che sia motivata dal complesso edipico) a me basta constatare che l'unico
periodo in cui c'è stata una redistribuzione di reddito e di ricchezza dai
ricchi agli altri e l'introduzione del welfare
state (anche per altre ragioni, come la
presenza dello spauracchio del comunismo sovietico) è stato grosso modo nel
cinquantennio dagli anni '30 del '900 alla fine degli anni '80, per impulso di
borghesi come il massone Keynes o i coniugi massoni progressisti Roosevelt,
massoni laburisti come Attlee e Beveridge o massoni conservatori illuminati
(poi virerà a destra) come Churchill o massoni liberal come Marshall o
paramassoni di destra moderata come Eisenhower (che porta l'aliquota marginale
dell'imposta sul reddito al 92%). Poi, a sentire il massone Gioele Magaldi (io
sono miscredente, in tutti i sensi) l'hanno avuta vinta i massoni reazionari
(tutti) neo-liberisti; e il plurimiliardario Warren Buffett lamenta che
egli, in proporzione, paga meno della sua segretaria. Ma i ricchi sono 4 gatti:
come farebbero a spadroneggiare e a decidere per tutti se non avessero al loro
servizio - retribuito e non – una nutrita schiera di agit-prop e – fattore che
incuriosì persino Einstein, che chiese lumi a Freud - il sostegno e l’ammuina
di milioni, ormai miliardi, di “poveri”?
Mi scuso per la pignoleria ma la chiusura del modello
richiede che anche Einstein e Freud fossero, rispettivamente, fotomassone e psicomassone
(se no, conosceremmo la risposta).
ma temo che Vincesko non l'abbia capita.
Dev'essere la costosa "acqua pubblica" che
bevono ogni giorno.
@michele boldrin: Mi spiace deluderLa, Lei è troppo
scarso e vulnerabile per me. Ho invece capito che, causa coda di paglia (non lo
conosco affatto, ma debbo presumere che @giulio zanella si sia riconosciuto nel
ruolo di agit-prop), serve a deviare il discorso... PS: Non sono molto pratico,
l'anteprima non funziona?
@giulio zanella: Ha ragione, mi scuso, infatti (ho
controllato ora) anche Einstein e Freud erano massoni (ho una cattiva memoria,
sono talmente tanti che non li rammento tutti, ogni volta - quando mi serve -
vado a controllare). Per il resto, legga più sopra: la Sua pignoleria è solo
uno schermo.
La prima prte del suo commento, Silvio, è pura
demagogia. La chiusa è delirio. Ma si può?
La ringrazio, perché è stato il primo ad esprimere una
riflessione su quanto ho scritto senza insultare. Sono perfettamente d’accordo
con lei sul fatto che l’ultima parte del mio intervento sia delirante, perché
così ho voluto che fosse: in fondo gli insulti li cercavo, e l’ho dichiarato.
Cionondimeno, se prova a googlare le parole “Keynes” ed
“omosessuale” qualcosa di interessante salta fuori . Bollare il resto
come demagogia mi sembra invece profondamente riduttivo. Risponda a questa
domanda: è vero o non è vero che in Europa stiamo vivendo una fase storica in
cui i diritti dei lavoratori sono sotto attacco? A lei tutto ciò può piacere, a
me no. Sono lieto di vivere in un mondo in cui io e lei siamo liberi di avere
opinioni discordanti, ma bollare per demagogia la critica ad una riforma del
mercato del lavoro realizzata dal capo del personale della Volkswagen mi sembra
un po’ sbrigativo. Potremmo anche far elaborare il nuovo diritto di
famiglia al Cardinal Bagnasco, chiedere lumi su cosa sia il comune senso del
pudore a Cicciolina e far scrivere il contratto dei metalmeccanici a
Marchionne. Mi sta bene tutto, ma se qualcuno poi alza la manina e dice che si
poteva fare qualcosa di meno squilibrato, per cortesia, non dategli del
demagogo.
Non ho mai nutrito alcuna particolare simpatia per
Keynes, ma avverto in questi attacchi al suo pensiero (questi sì, stupidamente
demagogici) il corollario ideologico all’attuale fase di controffensiva del
capitale. Per carità, nulla di nuovo: gli stessi diritti dei lavoratori che
oggi sono sotto attacco sono stati conquistati in un periodo storico
altrettanto sbilanciato culturalmente.
Si goda quindi questi professorini che le dicono che i
loro modelli sono potentissimi, ma, visto che c’è dentro tanta matematica, si
deve fidare e non rompere troppo i coglioni. Tante formule, logaritmi,
derivate, integrali e chissà cos’altro: una gigantesca cortina fumogena per
nascondere il fatto che di ciò che accade loro intorno non sono in grado di
spiegare una beneamata sega.
Il povero Keynes, che per inciso la matematica la
conosceva molto meglio di loro, invece non aveva capito niente e le moderate
istanze di equità sociale che scaturiscono dal suo pensiero vanno buttate nel
cesso.
le perdite di diritti dei lavoratori
(occidentali) non dipendono dallo scontro politico in Occidente e quindi
non sono reversibili con decisioni politiche o politiche espansive ma dai
cambiamenti dell'economia mondiale. La fine dell'isolamento economico della
Cina ha cambiato il rapporto capitale/lavoro nel mondo per un periodo
probabilmente molto lungo (per sempre non esiste nella storia) Se vuole, sta
realizzando l'utopia terzo-mondista degli anni Sessanta - la distribuzione
mondiale del reddito sta diventando più eguale, anche se la diseguaglianza
aumenta in quasi tutti i paesi, perchè i divari di reddito medio fra paesi si
stanno riducendo.
Gli economisti (in media) possono benissimo
spiegare quello che è successo e quello che sta succedendo, anche se non sanno
prevedere esattamente quello che succederà. E, almeno a grandi linee, sanno
anche cosa bisognerebbe fare, Solo che la gggente non vuole sentirlo e
preferisce ignoranti che li illudono spacciando rimedi miracolosi
(più spesa pubblica per investimenti, usciamo dall'euro, mandiamo in galera i
politici corrotti).
Nessuna dimenticanza, direbbe Freud, è casuale. Ha
dimenticato di aggiungere che, nonostante la globalizzazione e la crisi
economica e la redistribuzione planetaria, negli ultimi 20 anni l'1% più ricco
è sempre più ricco, anche - e soprattutto - perché condiziona i decisori
politici e la produzione normativa; gli altri (occidentali) sempre più poveri.
Ha mai sentito parlare di redistribuzione all'interno? Di grazia, almeno dei pesi
del risanamento del bilancio pubblico, addossato finora molto iniquamente in
grandissima parte sulle spalle dei non ricchi e dei poveri?
lei si è dimenticato di leggere (cosa ne pensa
freud,anche alla luce della fede massonica? :-) )
rimedio io, citando giovanni federico:
la distribuzione mondiale del reddito sta diventando
più eguale, anche se la diseguaglianza aumenta in quasi tutti i paesi, perchè i
divari di reddito medio fra paesi si stanno riducendo.
***
@Rainbow: Segnalo, per la precisione: 1. Alla fine del
2013, la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 8.728 miliardi, di
cui la ricchezza abitativa era pari a 4.900 miliardi e quella finanziaria alla
parte restante https://www.bancaditalia.it/media/notizia/la-ricchezza-delle-famiglie-italiane-nel-2013-supplemento-al-bollettino-statistico-n-69-2014. 2. A
fine 2013, il Pil è stato pari a 1.560 mld. 3. La ricchezza netta era dunque
pari a 5,6 volte il Pil.
***
Mi premeva una spiegazione
esauriente, perché se intendi che il capitale depositato significa non usato
allora non mi torna la questione.
E dove sta scritto che il capitale
depositato viene *necessariamente* prestato? Sono anni che le banche centrali
si lamentano che nonostante le banche commerciali siano piene di liquidità essa
non viene prestata e rimane sotto forma di riserve in eccesso presso le stesse
banche centrali. Ad
esempio: http://research.stlouisfed.org/fred2/series/EXCRESNS
Peraltro è discutibile anche l'idea
che i depositi vengano prestati.
Davvero Iodice, sei penoso. Ma hai
una laurea? Dove cazzo l'hai presa, in Italia?
Hai presente cosa siano i RISPARMI
delle famiglie e cosa le RISERVE (in eccesso o meno) delle banche commerciali
in banca centrale?
Ma come fai ad essere COSI' TANTO
IGNORANTE? Come cazzo fai!
la risposta la trovi nel link che ha
messo per descrivere la sua persona :-).
anyway.
Attendiamo fiduciosi che i fedeli
keynesiani ci spieghino perchè le politiche in questione hanno fallito come
nell'esempio di Nixon e del Giappone.
Scommentto 1000 delle vecchie
lirette che non arriverà nessuna spiegazione (nemmeno dal blog in questione)
Io non sono all’altezza, lo spiega
Gustavo Piga. Che dà la spiegazione più sensata: nessuno è perfetto. Ancor
meno, aggiungo io, visti il disastro attuale e l’arricchimento dei ricchi
appetto all’impoverimento di tutti gli altri, il neo-liberismo: ci vuole una
bella dose di masochismo a sostenere un’ideologia siffatta.
“L’azzardo greco e il pendolo della
storia”
Lascia perdere: tanto per loro pure Piga è uno che non
capisce un cavolo, no?
Grazie per l'articolo, che inizia con una serie di
domande
"Perché
esiste il Fiscal Compact? Perché esiste questa macchina infernale senza pause,
che obbliga lo Stato a dimagrire, senza se e senza ma, con pochissima
attenzione da parte del decisore Europa a se questa consunzione sia all’interno
di un processo di sana spending review o invece di recessivi tagli lineari, di
cessione per mere esigenze di cassa di controllo pubblico o di intelligenti e
mirate liberalizzazioni?"
Con risposte che tirano in ballo i dogmi del pensiero
economico mainstream (ovvero il fiscal compact e' figlio di una ideologia
dominante dagli anni '80). A me la tesi pare deboluccia: prima di tutto
l'UE e' lo stesso spazio in cui il debito pubblico dall'inizio della crisi e'
aumentato - includendo anche i paesi considerati "virtuosi" come la
Germania e la Francia. Non si capisce quindi perche' l'ideologia funzionerebbe
solo per alcuni paesi. Mi sembra piu' sensata la spiegazione per cui alcune
delle economie piu' colpite dalla crisi erano drogate da una bolla immobiliare
(Spagna, Irlanda) o avevano situazioni di finanza pubblica (Italia, Grecia)
squilibrate che hanno richiesto un interventi in alcuni casi piuttosto estremi.
La domanda che pero' mi stupisce di piu' e' la seconda parte, quella sulla
sovranita': a me pare che le istituzioni internazionali possano al massimo dare
raccomandazioni. Anche quando sembrano avere il coltello dalla parte del manico
(vedi Grecia) le implicazioni sistemiche di un paese le obbligano ad accettare
dichiarazioni di principio su riforme future piuttosto che una roadmap
dettagliata a cui siano condizionati i finanziamenti da ricevere. E non mi pare
che in Europa ci siano molti fan di una ulteriore cessione di poteri a
Bruxelles! Quindi di che si lamenta Piga? Che l'Europa non fa quello che in
base ai trattati non puo' fare?
Ultimo punto sullo strawman dell'ideologia
"neoliberista": si parla di Reagan e Thatcher, e accettiamo l'ipotesi
che abbiano entrambi implementato una agenda "meno Stato piu'
mercato" senza se e senza ma (per dire, facciamo finta che Reagan non
abbia difeso le produzioni americane con dazi). Non mi pare questo implichi che
lo stesso sia successo negli altri paesi europei: non mi ricordo una Thatcher
in Italia, o in Spagna, o in Francia. Quindi non ho capito questo pendolo
ideologico come si sta muovendo. A me pare che i cittadini di alcuni paesi
hanno un pendolo che li minaccia, nel senso che rischiano di trovarselo nel
posteriore.
@Vincenzo Pinto: Mi limito a tre punti:
Citazione n. 1: “A me la tesi pare deboluccia”. Ma no…
Comunque mi permetto di precisare che per spiegazione sensata mi riferivo alla
risposta congrua alla crisi, che non sempre è Keynes o il neo-liberismo (perciò
ho intitolato il mio commento “nessuno è perfetto”). Dipende.
Citazione n. 2: “i paesi considerati
"virtuosi" come la Germania e la Francia”. Quali virtuosi? Hanno
pecche serie entrambi. Il loro debito pubblico è aumentato relativamente di
più, anche per salvare le banche (quello che non sono riusciti a scaricare su
tutti gli altri). In Germania, per perseguire il pareggio di bilancio e
sostenere la politica mercantilista si sacrifica l’equità e il benessere non
soltanto degli altri Europei ma anche quello dei Tedeschi. In Francia, il
deficit sarà superiore al 4% per il 3° anno consecutivo; le pensioni sono
ancora da riformare; la spesa pubblica è alta.
Citazione n. 3: “le istituzioni internazionali possano
al massimo dare raccomandazioni”. Che ingenuo: questo vale per la Germania (ad
es. sul surplus commerciale eccessivo, già di per sé sovradimensionato e fatto
a misura della Germania dalla prona Commissione Europea, gestione Barroso) e la
Francia (ad esempio su deficit e pensioni), non certamente per gli altri, in
particolare l’Italia (e la Grecia). In Italia, in forza di queste asserite
“raccomandazioni”, sono state varate nella scorsa legislatura (in grandissima
parte dopo la crisi greca del 2010) manovre correttive per 330 (trecentotrenta)
mld cumulati (cfr. Il lavoro
‘sporco’ del governo Berlusconi-Tremonti ), le cui misure
permanenti dispiegano tuttora i loro effetti, e ben 3 (tre) riforme delle
pensioni (Sacconi 2010 e 2011 e Fornero 2011), che hanno reso il sistema
pensionistico italiano il benchmark in UE28 per severità e sostenibilità nel
lungo periodo (cfr. Sacconi vs
Fornero, qual è stato il ministro che ha riformato di più le pensioni .
Nel trattato (e nei regolamenti) UE è tutto previsto (anche gli obblighi
statutari della BCE, in gran parte disattesi), ma la sua applicazione è
politica. E decisa a Berlino (e Parigi, per salvare la faccia).
@Michele Boldrin (31/3
23:37): Certo che l'ho presente. Ma che c'entra? Ho riportato un esempio
di preferenza per la liquidità, il questo caso delle banche. Poi se a lei non
convince il concetto di preferenza per la liquidità posso capirlo. Del resto il
suo collega Levine lo ha capito al contrario...
Non so perche' perdo tempo a cercare, a volte, di
farti capire che non ci arrivi e non hai capito un cazzo.
Non hai riportato nessun esempio di nulla, hai solo
detto una cazzata confondendo risparmio con liquidita' bancaria e riserve. Una
cosa da primo anno di corso di laurea, persino a tor vergata.
Davvero, non capisci nulla, lascia stare. Il
micro-modellino di David e' gia' tropppo difficile per te. Davvero, davvero,
davvero: lasciate stare! Confermate solo d'essere profondamente ignoranti,
tonti ed arroganti volendo discettare con tanta sicurezza su cose che non avete
nemmeno compreso!
Io non confondo proprio nulla, stia tranquillo.
@Guido Iodice: Hai ovviamente ragione (mi vergogno
persino per l’ovvietà…). Che le banche non prestino i soldi alle aziende, anche
perché temono di non averli più indietro, poiché sanno bene che non c'è
sufficiente domanda di beni e servizi, a causa delle mastodontiche manovre
correttive molto inique e recessive e della nefasta, ossimorica austerità
espansiva (quello lessicale è soltanto uno dei vari stravolgimenti recati dalla
destra economica reazionaria), e preferiscano depositarli presso la BCE (tant'è
che questa per disincentivare tali depositi applica un tasso negativo https://www.ecb.europa.eu/home/html/faqinterestrates.it.html )
ormai lo sanno pure i sassi. Presumo che questo lo sappia benissimo anche
un campione (masochista) del neo-liberismo come Michele Boldrin, ma
evidentemente ha fatto una scelta talmente fanatica che è costretto a
rimuoverlo (in senso psicanalitico). Che cosa poi c'entri la contabilità
nazionale lo sa solo lui. Ma è una plastica conferma della predetta rimozione.
Porta pazienza, gliel'ho pure detto, uno che reagisce - sistematicamente - come
fa lui non può che "proiettare". D'altronde, la proiezione è un
meccanismo potente. Deve aver subìto parecchi cazziatoni da piccolo. Ora si
sfoga. Capita a (quasi) tutti, in particolare agli adepti non ricchi
dell’ideologia neo-liberista, a causa dei sensi di colpa per l’evidente,
masochistico… conflitto d’interesse.
Non sono un esegeta del prof. Boldrin, ma immagino che
citando la contabilità nazionale intendesse che il sottoscritto aveva negato
che S=I. Ovviamernte no! Come farei? JMK risorgerebbe e verrebbe a strangolarmi
nella notte! :)
Come ho già detto più volte io ho studiato Economia
Politica sui testi di due professori americani che appartenevano all'ala
radicale post-sessantotto (Hunt e Sherman, per i curiosi).
Ebbene, anche costoro criticavano la teoria genrale di Keynes con gli stessi argomenti di Levine, aggiungendone altri, per così dire, più di sinistra (ebbene sì: parlavano anche della diseguale divisione della ricchezza, argomento assente in JMK, e che, secondo loro era fondamentale: cosa succede se il venditore di cellulari vuole 18 panini per il celulare ?).
Non divagando troppo su cose oramai lontane nel tempo devo appunto fare quello che dovrebbe fare qualsiasi persona dotata di buon senso: contestualizzare.
Giusta o sbagliata la Teoria generale è stata scritta nel 1933, in un contesto economico completamente diverso, trarne una qualsiasi logica oggi è impossibile, come è impossibile farlo per tante altre teorie, che rispondevano ai tempi (c'è qualche Colbertista ?).
Ebbene, anche costoro criticavano la teoria genrale di Keynes con gli stessi argomenti di Levine, aggiungendone altri, per così dire, più di sinistra (ebbene sì: parlavano anche della diseguale divisione della ricchezza, argomento assente in JMK, e che, secondo loro era fondamentale: cosa succede se il venditore di cellulari vuole 18 panini per il celulare ?).
Non divagando troppo su cose oramai lontane nel tempo devo appunto fare quello che dovrebbe fare qualsiasi persona dotata di buon senso: contestualizzare.
Giusta o sbagliata la Teoria generale è stata scritta nel 1933, in un contesto economico completamente diverso, trarne una qualsiasi logica oggi è impossibile, come è impossibile farlo per tante altre teorie, che rispondevano ai tempi (c'è qualche Colbertista ?).
La verità è politica e fideistica, siccome certa gente
si sente "de senistra" cerca di dare corpo ai propri istinti
religiosi attaccandosi a una qualsiasi teoria che dica che "lo Stato è
bello e i ricchi fanno schifo", teoria tra l'altro valida fino a quando
non gli toccano la robba, stile Gino Paoli, Keynes con la sua teoria
(tutt'altro che generale, visto che si occupava di un momento in cui l'altra
teoria imperante, quella neoclassica, non era in grado di spiegare la Grande
Depressione) della domanda aggregata soddisfa alcuni requisiti "de
senistra" e quindi è difesa più del Vangelo da parte di un Gesuita.
Ovviamente appena gli tocchi la fede arrivano, non mi
stupisce quindi il numero di commenti incongrui, ignoranti (nel senso che
ignorano o deficitari), non li ritengo nemmeno dei troll, fanno parte della
sociologia di questo paese.
@marco esposito: Mi spiace, lei parte da un assunto
errato: che quelli di sinistra siano più inclini di quelli di destra a restare
vittime di fedi, nel caso di specie economiche. Mi permetto di osservare che, a
mio avviso, è esattamente il contrario. Capisco che qui impera un dialogo tra
sordi e si rischia un rimpallo di accuse degno di “Per chi suona la campana”
(non Hemingway ma John Donne), però ci provo lo stesso. Io penso che, al netto
della grossolanità insita nelle generalizzazioni, sia la scelta politica che
quella di aderire ad una "fede" economica è frutto della struttura
psicologica, determinata prevalentemente dell'educazione. I laici di sinistra
moderata acquisiscono una maggiore propensione al dubbio ed allo scetticismo,
che si riflette sulla capacità critica; tendenzialmente, sono persone logiche,
pragmatiche, mosse dal dubbio, spinte da ideali, alla perenne ricerca di
soluzioni concrete ai problemi, e che, pur patendo ancora il complesso edipico
(altrimenti non sarebbero di sinistra), non se ne lasciano dominare. Discorso
diverso per quelli della sinistra massimalista, a-logici, a-pragmatici,
“benaltristi”, obnubilati dall’ideologia, i quali, non avendo risolto il
complesso edipico, se ne lasciano dominare e non gli va mai bene nessuna soluzione
e perdono tempo ad "ammazzare" tutti i giorni il proprio padre. Mi
pare almeno intuitivo che quelli educati secondo i canoni tipici di destra - a
maggior caratura autoritaria - siano, invece, in generale più portati ad
assumere atteggiamenti fideistici sia in politica che in economia. Il luogo del
misfatto è soprattutto in famiglia, nei primi anni, dove spesso non si
inculcano le basi dell'analisi critica, da parte di genitori che, per la loro
struttura psicologica, determinata fortemente dall’educazione autoritaria
ricevuta, non coltivano dubbi, ma certezze; non consentono, ma reprimono; non
tollerano, ma vietano. Faccia una riprova: tutti i figli di genitori “fascisti”
hanno sempre un alto concetto del loro padre - perché sono usciti sconfitti dal
conflitto edipico - e conservano questa loro propensione a seguire un “capo”,
da cui farsi dirigere ed in cui immedesimarsi. E immancabilmente si schierano
con i ricchi e i potenti. E, poiché hanno la coda di paglia, diventano talvolta
campioni e (quasi) sempre vittime della triade menzogna- negazione freudiana-
proiezione. Come nel suo caso. Se riesce a vincere la censura interna, si
faccia un bell’esame di coscienza. Così forse diventerà meno seguace fideistico
dell’ideologia economica dei ricchi potenti: come indubitabilmente è il
neo-liberismo.
Non metterti alla guida in queste condizioni.
@Gieffe: Sento da qui (un migliaio di Km?) l'eco di un
assordante fischio nelle orecchie...
PS: Non guido l'auto da 7 anni, vado a piedi. E rischio solo di essere investito (come è già successo) da persone strampalate e spietate come i neo-liberisti...
PS: Non guido l'auto da 7 anni, vado a piedi. E rischio solo di essere investito (come è già successo) da persone strampalate e spietate come i neo-liberisti...
... dovrebbe essere il maestro. Semplicemente dubitava
di tutto e tutti, specialmente quelli con le certezze, divertendosi a
distruggergliele, tanto da essere odiato da molti ateniesi, etc., etc.
Hai scritto un post di certezze assolute, fai tu.
Mi spiace contraddirti, sono un miscredente, non ho
certezze. Io, come ho scritto (“a mio avviso”, “mi pare”) ho semplicemente
espresso il mio punto di vista, che è frutto di osservazione empirica
(piuttosto lunga), corroborata da qualche buona lettura. Ed ho fatto
affermazioni ovvie, quasi banali. Come quella che un’educazione autoritaria,
vale a dire, in sostanza, repressiva, da piccoli, tarpa le ali dell’intelletto
e qualcos’altro e rende vulnerabili all’indottrinamento e alla manipolazione
psicologica. La tua “resistenza” ad accoglierle – e questo vale per tutti,
anche per me, beninteso – io lo interpreto “per forza” dovuto – detto
icasticamente - a coda di paglia. Ti sei riconosciuto, ma la tua censura
interna ti impedisce di accettarlo perché lo giudichi insopportabile. Guarda
che anche genitori supposti di sinistra possono impartire un’educazione
repressiva, ad esempio in campo sessuale; e anche questo incide molto –
sostiene Freud, che, si sa, era un po’ fissato con la sessualità - sullo
sviluppo intellettivo e della capacità critica. Dopo averci riflettuto e fatto
2+2, mi sono trovato del tutto d’accordo con Freud… Ho tratto quanto ho scritto
da un vecchio post del mio blog (“Differenza tra ‘destri’ e ‘sinistri’”); dopo
un po’ che lo pubblicai, dopo aver ricevuto commenti come il tuo, aggiunsi il
seguente poscritto: “PS: l’analisi va presa cum grano salis”. Ecco, se proprio
non ti va, prendila cum grano salis.
talk about feeding the trolls
:-)
seriously, i commenti contengono enough bullshit che
stavamo pensando di chiudere le discussioni, ma lascieremo scemare on its own
...
Voglio credere che sia il giudizio di chi ha
certamente molte cose molto più importanti da fare e non ha tempo da perdere.
Il mio intervento di sopra è il frutto di una giornata
intensa di riflessione, sforzo di sintesi e di spiegazione della sintesi,
pensato al solo scopo di contribuire costruttivamente, come tutti i miei
precedenti interventi ispirati a riflessioni consolidate, che dà completamente,
totalmente ragione a Levine e esorta semmai coloro che girano il mondo con
l'idea malinconica della lotta di classe ad evitare di usare il sospetto come
criterio utile nelle discussioni. È ispirato solo dal desiderio, forse folle,
di mettere pace all'interno del pensiero liberale. Io stesso sono entrato con
diffidenza in questo blog, ma dopo una sola parola del prof. Boldrin ho capito
che la diffidenza era infondata e ho iniziato a leggere fin dai primi articoli,
come mi era stato consigliato. Ma so di essere in casa d'altri e sono stato
educato a rispettarne ogni eventuale obliquità, per cui non si dia pena, se ha
trovato devianti i miei interventi aspetterò qui, proprio qui e solo qui, in
questo preciso punto della rete www, un suo eventuale ulteriore commento, anche
critico, figurarsi, non ho il dono della verità, mancando qui questo, suo, io
eviterò qualsiasi, mio, ulteriore intervento in questo blog. Mi eviterò così
almeno l'orrore di constatare che spesso mi sfuggono gli accenti con questa
maledetta tastiera inglese e sgrammaticature varie. Così dunque è facile
sbarazzarsi definitivamente di me.
Per ultimo, come ultima frase, mi lasci allora però
almeno riequilibrare il giudizio, stavolta a vantaggio dei lottatori di classe:
il sospetto è sempre un cattivo consigliere, il mito certamente non aiuta a
riscattarlo ma, è vero, neanche qualche storto numero e secco come un ramo può
servire da scudo; come è possibile pensare e parteggiare?, un tempo … tifavo
per una squadra di calcio, il torino.
@Matteo2: Non ti autoflagellare, non c'è motivo. Detto
in generale, il sospetto, se è declinazione del dubbio, non è affatto cosa
cattiva, anzi è indizio di capacità critica e di intelligenza. Se è, invece,
una delle forme in cui si manifesta la coda di paglia, è segno di debolezza e
indizio certo - e perciò indiretta ammissione - di "colpevolezza".
Matteo, sono d'accordo con Vincesko: non
autoflagellarti. Capisco tutto quello che hai scritto, e scusa il mio commento
tranchantm, ma purtroppo frasi come:
“... the class war will find
me on the side of the educated bourgeoise” JMK
Domanda: Chi qui non si sente appartenere per
costituzione alla stessa collocazione scelta da Keynes?
non possono che far partire una discussione che
inutile, su cosa sia la borghesia, su da quale parte stiamo, etc... che non
porta da nessuna parte. Meglio parlare di modelli e discutere su questi.
Giornata angustiata a riflettere sulla necessità di
una pacificazione. Se questo pare eccessivo tuttavia possiamo chiamarla:
composizione temporanea. Finalmente era appunto questo quanto dicevo: passare
su un piano condiviso del discorso dove non si faccia uso della dialettica
selvaggia derivante dell'uso non mediato dell'immaturo linguaggio della rete.
Vincesko coglie nel segno quando rileva che l'immediatezza di questa
espressione selvaggia può essere significativa solo di strutture istintive
ancestrali, materiale per analisi psicologica, ma non dobbiamo dare troppo peso
a queste nostre comuni debolezze, né presupporre malafede, assolutamente non
dedurre malafede.
Siamo invece condannati a usare idee e strumenti che
nel passato, glorioso passato, erano assenti, senza poter ascrivere questo a
colpa, poiché trattasi di incommensurabilità di esperienze e risorse che si
sono accumulate sempre più freneticamente, e che a volte siamo noi ad usare
male. Ma, oso dire che anche le reazioni di Krugman e De Long sono schermaglia
sopra una sostanziale condivisione di fondo. Del resto il primo parla bene solo
di “shock” monetario e il secondo parla bene solo dell'intervento che riporta
la “serenità” locale, cioè interventi limitati nel tempo e nello spazio, come
intendeva Keynes dopotutto. Anche Rowe in fondo pensa solo che eventualmente
potrebbe darsi il caso di poter ridurre i costi di transazione producendo
qualche free lunch per superare un equilibrio di Nash, parole grosse ma il
senso è sempre quello. Nessuno, immagino, può condividere il persistere sulla
strada dell'allegro sperpero di denaro pubblico col solito fine di comprarsi
l'elettore, tradizione, questa si, ignobile del passato e tentazione ricorrente
del presente. Quella di Levine ha tutto l'aspetto d'una provocazione tuttavia,
a quanto pare, anche le “controanalisi” si sono volute mantenere su questo
piano divertito.
P.S. La domanda era retorica, concedeva solo presa
d'atto, non autorizzava discussioni.
***
per favore, chiudete i commenti! non se ne può piu,
davvero!
Non so cosa abbiano in mente di fare, ma per me non è
la strada giusta.
Per ora, DFTT.
Per ora, DFTT.
Allora come ho gia' commentato in un altro punto
chiudete il blog e trasformatelo in un Club virtuale dove possono accedere solo
i Soci !!
Ma per favore cancellate dalla vostra
presentazione come blog
" Per il resto, libertà di parola più
assoluta"
altrimenti siete poco credibili !!
"Limiteremo, a nostra discrezione, la capacità di
commentare di chi invia commenti inutili, off-topic, eccessivamente polemici, o
scarsamente argomentati."
Lei pensa di aver ben argomentato il suo intervento?
Questo le sembra un commento ben argomentato ??
"Il mondo delle bettole pentastellato/leghiste
deve aver scoperto il blog e deciso di venire a scaricare qui il letame che i
vari grillo/bagnai/salvini/borghi/napoleoni/rinaldi/casaleggio hanno accumulato
fra le loro orecchie. "
A me sembra arroganza pura !
Avevo chiesto in altri commenti su Euro, Grecia, Area
monetaria ottimale di confutare le affermazioni del Prof. Bagnai ma nessuno lo
ha fatto !
Qui Bagnai viena definito "letame" dal Prof.
Boldrin senza nessuna motivazione !
Chi ha dato al prof. Boldrin l'autorita' di definire
un altro economista che la pensa diversamente da lui "letame" ??
Ognuno puo' dire le "cazzate" che
vuole ma per favore non vendetele come opinioni intelligenti !
Penso proprio che smettero' dopo anni di leggere NFA
cosi' sarete contenti e felici !!
http://noisefromamerika.org/articolo/niip-ovvero-professor-bagnai-contab...
http://noisefromamerika.org/articolo/euro-domanda-produttivita-viaggio-nel-mito-parte-1
http://noisefromamerika.org/articolo/euro-domanda-produttivita-viaggio-nel-mito-parte-1
anzi, te la tengo spalancata io.
E, come commiato, lascia che te lo dica: o ben sei un
deficiente che non sa l'italiano o sei in mala fede. O entrambe le cose.
Non solo perche', se fosse vero che leggi nFA da anni,
sapresti benissimo come le puttanate dei tuoi eroi siano state qui regolarmente
e sistematicamente smontate. Infatti, la volta che il loro capo ha voluto
dibattere pubblicamente con me ed un altro economista vero ha fatto la figura
che ha fatto ed ha persino cercato di non scendere nel merito dei suoi
argomenti! Perche'? Perche' sa perfettamente che sul piano tecnico le fantasie
che vi vende e sulle quali ha costruito la sua carrierina di guru tali sono:
chiacchiere buone solo per i gonzi o per gli avventurieri della politica come
Salvini e la sua banda di accoliti. Dopodiche', sul suo blog puo' lanciarsi in
tutti i comizi pseudo-dotti che vuole ma lui SA che quanto dice non reggerebbe
mai ad un confronto serio con qualsiasi economista minimamente preparato. PUNTO
ED A CAPO.
Lo sei anche perche', fra le mille prove di deficienza
che i tuoi commenti spandono, questa frase
"Qui Bagnai viena definito
"letame" dal Prof. Boldrin senza nessuna motivazione !"
mi ha particolarmente infastidito. Perche', vedi, io
ho scritto che Bagnai&Co vi hanno riempito la testa di letame NON che
Bagnai&Co sono, qua persone, letame!
Questo e' palese a chiunque sappia l'italiano e non
sia platealmente deficiente o in grande mala fede. Non devo nemmeno riprodurre
la mia frase, l'hai fatto tu stesso nel tuo commento, per poi avere la faccia
tosta di affermare, 4 righe piu' sotto, una tale bestialita'.
Vergognati e, per quanto mi riguarda, se ti togli di
mezzo per sempre mi fai solo un favore. Con persone come te io non ho alcun
piacere di discutere e, quando escono da casa mia, apro le finestre per far
entrare aria e disinfettare l'ambiente.
Fine delle comunicazioni.
"Dopodiche', sul suo blog puo' lanciarsi in tutti
i comizi pseudo-dotti che vuole ma lui SA che quanto dice non reggerebbe mai ad
un confronto serio con qualsiasi economista minimamente preparato. PUNTO ED A
CAPO."
Se lo sapesse non avrebbe invitato lei e altri al suo
convegno. Oppure lo sa, in fondo, ma si è autoconvinto delle proprie (nuove)
tesi. Ecco, forse propenderei per questa ipotesi.
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