martedì 14 luglio 2015

L’accordo UE-Grecia non è stato una débacle per Tsipras


Grecia-Europa. L’offensiva tedesca, la difesa di Tsipras
13/07/2015
L’accordo Europa-Grecia è una prova sadismo economico e di colpo di stato politico. Un progetto che non può funzionare, con riflessi economici e politici complessi, per la Grecia come per l’Europa


Segnalo questa ottima analisi di Mario Pianta, del tutto condivisibile (stavo preparando un post del mio blog con considerazioni analoghe, tenendo però apposta fuori l'aspetto della cessione di sovranità alla troika). E’ un’analisi che dimostra, secondo me, che l'accordo UE-Grecia, a ben vedere, se si considerano i tre piani:
- l'austerità fallimentare, imposta dalla destra reazionaria con la complicità dei socialisti, che continua, ma questo è un problema serissimo che non riguarda soltanto la Grecia ma l'intera Eurozona;
- le cosiddette riforme, che, a parte la ridicolaggine dei tempi di attuazione, in parte allineano la Grecia agli standard degli altri Paesi: vedi, in particolare, l’abolizione delle pensioni anticipate, che a prescindere dalla loro funzione, come in Italia, anche di ammortizzatore sociale (da sostituire con un reddito minimo garantito europeo!), rendono - unitamente alla non congruità dei contributi versati - il sistema pensionistico greco insostenibile; o il sistema fiscale, in particolare della riscossione; o finalmente la tassazione di categorie finora ingiustamente escluse;
- l'aspetto finanziario-economico, con, da una parte, il coinvolgimento per un importo significativo (86 mld) del MES (che, rammento, si somma a 2 precedenti salvataggi), non contemplato negli accordi precedenti; l'irrobustimento delle banche e l'alleggerimento ulteriore, non previsto prima, del servizio del debito (tassi e scadenze) e, dall'altra, un corposo piano per la crescita (i 12,5 mld del fondo di garanzia di 50 mld, che è un’altra novità rispetto al testo precedente, e soprattutto i 35 mld di finanziamenti UE);
non è stato una débacle per Tsipras, che, in sostanza, ha negoziato con una pistola puntata alla tempia, mentre la sua minaccia di un’autoesclusione dall’Euro era ormai un’arma scarica.
Ancor più se si considera l'effetto di disvelamento, che ormai investe l’intera Europa, per merito di Tsipras e soprattutto di Varoufakis, che ha svolto il ruolo del bambino che grida che "il re è nudo", della natura "corrotta" (elitaria, antidemocratica e reazionaria) dell'UE, per colpa dell'oligarchia che ne occupa il vertice.

Post scriptum
Gli effetti politici dell’accordo. Io credo che nulla sarà come prima. In Germania, le critiche del socialdemocratico Carsten Schneider, Delegato al Bilancio dell'Spd, che ha assicurato il voto favorevole al Bundestag, si sono sostituite alla frenata del vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, anch’egli socialdemocratico, dopo il no al referendum greco; dopo le critiche di der Spiegel alla severità eccessiva dell’insieme delle condizioni imposte alla Grecia, definito “Catalogo delle crudeltà”, la stessa cancelliera Merkel, che io da anni definisco una “bottegaia”,[1] ha subito un ridimensionamento.[2] Il presidente francese, il socialista Hollande, ha smesso in questo caso il suo abituale ruolo di chaperon della cancelliera Merkel e, a mio avviso su richiesta pressante di Obama, prima ha assistito Tsipras nell’elaborazione delle proposte, poi è stato il suo principale sostenitore nel corso della lunga trattativa finale. Con l’aiuto di un fino ad allora oscillante Renzi, che finalmente ha trovato la sponda francese e ha ripreso coraggio.[3]

[1] Le promesse da marinaio della “bottegaia” Merkel

[2] Merkel statista mancata: la crisi greca la condanna
Amata dai tedeschi. Detestata in Europa. La cancelliera ha perso un'occasione per far svoltare l'Europa. E passare alla storia. Anche der Spiegel la scarica.
|13 Luglio 2015

[3] UE malata, governata dalla destra reazionaria, con la complicità dei sedicenti socialisti
http://vincesko.blogspot.com/2015/07/ue-malata-governata-dalla-destra.html



Appendice

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Precisato, ove non fosse stato chiaro, che per "ottima analisi" mi riferivo a quella di Mario Pianta su Sbilanciamoci, osservo che solo dei filosofi perditempo dalla logica strampalata possono giudicare pessimo l'accordo, stipulato da Tsipras in pratica con una pistola alla tempia e con la minaccia dell'autoesclusione dall'Euro diventata ormai un'arma scarica, che contempla:
a) riforme necessarie e che sono state fatte da tutti gli altri Paesi dell'Eurozona;
b) un intervento del MES per ben 86 mld (che, rammento, si somma a 2 precedenti salvataggi), non contemplato negli accordi precedenti;
c) la disponibilità ad allungare le scadenze e alleggerire ulteriormente l'onere del debito; e
d) investimenti possibili per 35 mld, più - altra novità - eventuali 12,5 mld, che controbilanciano ampiamente le misure recessive.
Misure recessive che - ribadisco - rientrano nell'ideologia dominante in UE e che perciò costituiscono un problema generale, non solo della Grecia.
Tutta la mia simpatia a Yanis Varoufakis, il "bambino" che ha gridato che il re (l'UE) è nudo. Ma ora è il tempo del realismo, delle cose possibili, quindi eminentemente politiche.
Vincesko

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vincenzoaversa 15 luglio 2015 alle 12:18
@magnagrecia 14 luglio 15:31
Caro Vincesko, per una volta non sono d'accordo con la tua opinione.
a. Le riforme imposte dalla UE sono, come tu stesso dici, recessive. Se implementate in un Paese nelle condizioni economiche della Grecia, non faranno che peggiorare la situazione. Benchè alcune di esse possano essere in linea di principio condivisibili (penso alla riforma delle pensioni, mentre gli interventi sull'IVA mi paiono indifendibili) non era il momento opportuno per metterle in pratica adesso.
b. La disponibilità ad alleggerire il debito è solo teorica e mi pare di capire che se ne comincerà a discutere solo dopo che il governo greco avrà realizzato tutte le riforme di cui al punto a. Quando, cioè, sarà probabilmente troppo tardi.
c.Anche gli investimenti possibili di 35 e 12.5 miliardi mi paiono molto teorici: i 35 dovrebbero venire dal "piano Juncker", che è ancora in alto mare, mentre i 12.5 costituiscono un quarto del fondo di 50 miliardi che è anche quello molto teorico. Pare che Atene non disponga di asset pubblici di quel valore, Papandreu arrivò a malapena a 7.7 miliardi. (fonte:http://www.repubblica.it/economia/2015/07/13/news/scheda_l_accordo_tra_la_grecia_e_i_creditori-118964802/?ref=HREC1-2 )

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Caro Vincenzo,
Prima premessa. Aiutati che il ciel t’aiuta. Li conosco pochissimo, quindi mi posso sbagliare, ma i Greci mi sembrano somiglianti a noi meridionali: padreterni furbi e ottusi che s’aspettano sempre che qualcun altro gli risolva i problemi. Vedi i ricchi armatori che, appena hanno sentito che dovevano contribuire a salvare il proprio Paese, hanno chiesto a Cipro quali condizioni gli avrebbero fatto se avessero trasferito là la sede delle navi.
Seconda premessa. L’altro aspetto che va sottolineato è che i Greci finora hanno fatto i furbi, perdendo la fiducia di interlocutori che già per conto loro hanno il complesso di superiorità. Lo stesso errore lo commise Berlusconi e sappiamo la fine che fece.
Terza premessa. Il potere negoziale dei Greci è molto basso. Tsipras - che ha apposta indetto il referendum per aumentarlo - secondo me ha ottenuto moltissimo, in rapporto al suo potere negoziale.
Detto questo, che a me pare fondamentale, veniamo ai punti che proponi.
a) Alcune misure sono recessive, ma, ripeto, questa è l’unica terapia che la destra reazionaria applica, con la complicità dei sedicenti socialisti; il problema è generale, non riguarda soltanto la Grecia, che è solo l’ultima vittima. La Grecia deve ancora implementare completamente la riforma delle pensioni decisa nel 2010! L’aumento dell’IVA è immediatamente recessivo (ma i Greci l’IVA la evadono peggio che in Italia…); l’eliminazione delle pensioni anticipate – misura già attuata nei Paesi dov’erano in vigore - non lo è altrettanto, poiché ha un effetto molto graduale.
b) Tutte le misure future hanno un certo grado di incertezza, ma la cosa fondamentale è che Tsipras ha ottenuto, dopo un vero e proprio scontro con i Tedeschi, l’inserimento nell’accordo dell’aggettivo “nominale” riferito al divieto del taglio del debito, ponendo le premesse giuridiche per un ulteriore allungamento delle scadenze e/o un alleggerimento dei tassi (che - va rimarcato - sono già adesso la metà di quelli di Italia, Spagna e Portogallo). E se ne potrà discutere dopo l’approvazione delle riforme, vale a dire fra un… mese.
c) Sulla composizione degli importi ho letto ipotesi a mio avviso fantasiose (vedi ad esempio questa su LaVoce.info che dice che i 35 mld sono un di cui degli 86 mld dal MES http://www.lavoce.info/archives/36087/dove-va-il-denaro-del-salvataggio-di-atene/). Vedremo meglio quando disporremo di informazioni più dettagliate. Quel che è certo già ora è che l’accordo, a differenza di quello precedente, poi abortito, contempla importi significativi per il salvataggio (in particolare delle banche) e la crescita: rispettivamente, 82-86 mld dal MES e 35 mld di fondi europei (che io non credo facciano parte del fantasioso piano Juncker), più altri 12,5 mld eventuali. Il fattore critico di successo non sarà se ci saranno i 12,5 mld, ma se i Greci saranno capaci di aumentare l’efficienza, ridurre la corruzione e spendere bene almeno i 35 mld. Temo sia un vasto programma.
Vincesko

Carlo Clericetti  -  13 LUG 2015
La Versailles della Grecia


Post e articoli collegati

N. 9 post sulla Grecia:

1. Buon voto, Grecia, dai la sveglia all’Europa!
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2826456.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/buon-voto-grecia-dai-la-sveglia.html


3. L’arrogante predominio tedesco, il salvataggio della Grecia e l’abuso delle stupide regole UE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html




9. Grecia, molte verità e qualche bugia
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2834237.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/grecia-molte-verita-e-qualche-bugia.html

Ecco cosa stabilisce il nuovo programma per la Grecia
ALFONSO BIANCHI
13 luglio 2015
http://www.eunews.it/2015/07/13/ecco-cosa-stabilisce-il-nuovo-programma-per-la-grecia/39370

Per Atene una sconfitta, ma non una capitolazione
EDITORIALI- ALFONSO BIANCHI
13 luglio 2015

La Germania in Grecia: com’è nata e come si può risolvere la crisi di Atene
26/06/2015
La vicenda ellenica è una questione di democrazia, Stato sociale, sovranità. Un paese cicala può diventare un paese formica, ma serve l’intelligenza politica – anche dei creditori.

Se è solo Berlino a dettare legge alla Grecia e all’Eurozona
7/07/2015
RUBRICA IL PUNTO La crisi di Atene può portare alla liquidazione dell’idea di Europa. O alla sua rinascita.
http://www.limesonline.com/rubrica/se-e-solo-berlino-a-dettare-legge-alla-grecia-e-alleurozona

10 LUGLIO 2015
Greci, tedeschi: il ritorno degli opposti stereotipi (come un secolo fa)
“I tedeschi ci mangeranno se li si lascia fare, e non abbiamo nessun interesse a stare in buoni rapporti con questi allocchi, questa gente disonesta. Ne ho conosciuti abbastanza per sapere quello che valgono. Sono buoni soltanto quando sono poveri e miserabili. La loro pesantezza di spirito allora gli va bene e il loro piccolo lirismo astruso si alleggerisce in piccole cose gustose dove c’è un sentimento dell’infinito, musica forse, ma coscienza umana niente: per la letteratura solo Goethe è grande tra loro, e questo genio non ha altro di perfetto se non quello che deve all’umanesimo”. Così scriveva alla fidanzata dal fronte, nell'agosto del 1915, proprio un secolo fa, il poeta francese Guillaume Apollinaire,

Aggiornamento (dal 15/07/2015):

Tsipras: accordo difficile ma può farci uscire dalla crisi. Non tagliamo stipendi e pensioni
14 luglio 2015
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-14/la-grecia-non-rimborsa-altri-456-milioni-fmi-ad-atene-partiti-si-riuniscono-esaminare-l-accordo-070706.shtml

Non c’è il taglio del debito, ma la disponibilità a ridurre i tassi e allungare le scadenze, che avrebbe lo stesso effetto pratico.

«Draghi doveva avere più coraggio e salvare le banche greche»
Tommaso Monacelli, Bocconi: «La storia insegna che non c’è alternativa al taglio del debito. Per l’euro un danno permanente e colossale»
14/07/2015
http://www.linkiesta.it/grexit-bce-poco-coraggio-per-euro-danno-permanente-tommaso-monacelli-0

LA CRISI GRECA DOPO L’ACCORDO CON L’UE
Grecia, Tsipras: «Gli europei sono stati vendicativi. Ma Francia e Italia ci hanno appoggiato»
Il premier in tv: «Da Varoufakis evidenti errori nel negoziato». Presentato alla Camera
il documento da approvare in tempi record. «Misure che non mi piacciono»
14 luglio 2015 (modifica il 15 luglio 2015 | 13:55)
http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_14/grecia-piano-parlamento-voto-entro-mercoledi-mezzanotte-23cdc07e-2a46-11e5-b455-a2526e9b2de2.shtml


In difesa di Tsipras
ONEURO - REDAZIONE
17 luglio 2015
[di Thomas Fazi] La Grecia ha fatto tutto quello che ha potuto alla luce degli attuali rapporti di forza. Ora tocca a noi.
http://www.eunews.it/2015/07/17/difesa-di-tsipras/39734


L’austerità è un vicolo cieco
5 agosto 2015
di Alexis Tsipras e Kostas Arvanitis
Il 29 luglio Sto Kokkino, la stazione radio politicamente vicina e SYRIZA, ha trasmesso una lunga intervista al primo ministro greco. Seguono, autorizzati, estratti sostanziali che offrono una visione unica dei feroci negoziati tra Atene e i suoi creditori e del colpo di stato finanziario diretto contro il governo di sinistra greco.
http://znetitaly.altervista.org/art/18070


Atene annuncia: "Raggiunto accordo con i creditori internazionali"
Nel 2015 il deficit primario sarà pari allo 0,25 % del Pil, mentre l'avanzo dovrà essere dello 0,5 % nel 2016 e all'1,75% l'anno dopo: "Sono obiettivi più realistici" dicono gli analisti. Il ministro delle Finanze Tsakalotos: "Mancano solo i dettagli"
11 agosto 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/08/11/news/atene_annuncia_raggiunto_accordo_con_i_creditori_internazionali_-120778126/


Grecia, la scommessa di Tsipras
19/09/2015
Il Memorandum firmato da Alexis Tsipras è stata una capitolazione del governo alle richieste della Troika o, come ha detto il premier greco, "era il migliore accordo che si poteva avere"?
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Grecia-la-scommessa-di-Tsipras-31231


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