Grecia-Europa. L’offensiva tedesca, la difesa di Tsipras
13/07/2015
L’accordo Europa-Grecia è una prova sadismo economico e di colpo di stato
politico. Un progetto che non può funzionare, con riflessi economici e politici
complessi, per la Grecia come per l’Europa
Segnalo
questa ottima analisi di Mario Pianta, del tutto condivisibile (stavo
preparando un post del mio blog con
considerazioni analoghe, tenendo però apposta fuori l'aspetto della cessione di sovranità alla troika). E’ un’analisi che dimostra, secondo me, che l'accordo
UE-Grecia, a ben vedere, se si considerano i tre piani:
- l'austerità fallimentare, imposta
dalla destra reazionaria con la complicità dei socialisti, che continua, ma
questo è un problema serissimo che non riguarda soltanto la Grecia ma l'intera Eurozona;
- le cosiddette riforme, che, a parte la
ridicolaggine dei tempi di attuazione, in parte allineano la Grecia agli
standard degli altri Paesi: vedi, in particolare, l’abolizione delle pensioni
anticipate, che a prescindere dalla loro funzione, come in Italia, anche di
ammortizzatore sociale (da sostituire con un reddito minimo garantito
europeo!), rendono - unitamente alla non congruità dei contributi versati - il
sistema pensionistico greco insostenibile; o il sistema fiscale, in particolare
della riscossione; o finalmente la tassazione di categorie finora ingiustamente
escluse;
- l'aspetto finanziario-economico, con,
da una parte, il coinvolgimento per un importo significativo (86 mld) del MES (che, rammento, si somma a 2 precedenti
salvataggi), non contemplato negli accordi precedenti; l'irrobustimento delle banche e l'alleggerimento
ulteriore, non previsto prima, del servizio del debito (tassi e scadenze) e, dall'altra, un
corposo piano per la crescita (i 12,5 mld del fondo di garanzia di 50 mld, che
è un’altra novità rispetto al testo precedente, e soprattutto i 35 mld di
finanziamenti UE);
non è stato una débacle per Tsipras, che,
in sostanza, ha negoziato con una pistola puntata alla tempia, mentre la sua
minaccia di un’autoesclusione dall’Euro era ormai un’arma scarica.
Ancor più se si considera l'effetto di
disvelamento, che ormai investe l’intera Europa, per merito di Tsipras e
soprattutto di Varoufakis, che ha svolto il ruolo del bambino che grida che
"il re è nudo", della natura "corrotta" (elitaria,
antidemocratica e reazionaria) dell'UE, per colpa dell'oligarchia che ne occupa
il vertice.
Post scriptum
Gli effetti politici dell’accordo. Io credo che nulla sarà come prima. In Germania, le critiche del socialdemocratico Carsten Schneider, Delegato al Bilancio dell'Spd, che ha assicurato il voto favorevole al Bundestag, si sono sostituite alla frenata del vicecancelliere tedesco Sigmar Gabriel, anch’egli socialdemocratico, dopo il no al referendum greco; dopo le critiche di der Spiegel alla severità eccessiva dell’insieme delle condizioni imposte alla Grecia, definito “Catalogo delle crudeltà”, la stessa cancelliera Merkel, che io da anni definisco una “bottegaia”,[1] ha subito un ridimensionamento.[2] Il presidente francese, il socialista Hollande, ha smesso in questo caso il suo abituale ruolo di chaperon della cancelliera Merkel e, a mio avviso su richiesta pressante di Obama, prima ha assistito Tsipras nell’elaborazione delle proposte, poi è stato il suo principale sostenitore nel corso della lunga trattativa finale. Con l’aiuto di un fino ad allora oscillante Renzi, che finalmente ha trovato la sponda francese e ha ripreso coraggio.[3]
[1] Le promesse da marinaio della
“bottegaia” Merkel
[2] Merkel statista mancata: la
crisi greca la condanna
Amata dai tedeschi. Detestata in Europa. La cancelliera ha perso
un'occasione per far svoltare l'Europa. E passare alla storia. Anche der Spiegel la scarica.
|13 Luglio 2015
[3] UE malata, governata
dalla destra reazionaria, con la complicità dei sedicenti socialisti
http://vincesko.blogspot.com/2015/07/ue-malata-governata-dalla-destra.html
Appendice
magnagrecia7 14
luglio 2015 alle 15:31
Precisato, ove non
fosse stato chiaro, che per "ottima analisi" mi riferivo a quella di
Mario Pianta su Sbilanciamoci, osservo che solo dei filosofi perditempo dalla
logica strampalata possono giudicare pessimo l'accordo, stipulato da Tsipras in
pratica con una pistola alla tempia e con la minaccia dell'autoesclusione
dall'Euro diventata ormai un'arma scarica, che contempla:
a) riforme necessarie e che sono state fatte da tutti gli altri Paesi dell'Eurozona;
b) un intervento del MES per ben 86 mld (che, rammento, si somma a 2 precedenti salvataggi), non contemplato negli accordi precedenti;
c) la disponibilità ad allungare le scadenze e alleggerire ulteriormente l'onere del debito; e
d) investimenti possibili per 35 mld, più - altra novità - eventuali 12,5 mld, che controbilanciano ampiamente le misure recessive.
Misure recessive che - ribadisco - rientrano nell'ideologia dominante in UE e che perciò costituiscono un problema generale, non solo della Grecia.
Tutta la mia simpatia a Yanis Varoufakis, il "bambino" che ha gridato che il re (l'UE) è nudo. Ma ora è il tempo del realismo, delle cose possibili, quindi eminentemente politiche.
Vincesko
a) riforme necessarie e che sono state fatte da tutti gli altri Paesi dell'Eurozona;
b) un intervento del MES per ben 86 mld (che, rammento, si somma a 2 precedenti salvataggi), non contemplato negli accordi precedenti;
c) la disponibilità ad allungare le scadenze e alleggerire ulteriormente l'onere del debito; e
d) investimenti possibili per 35 mld, più - altra novità - eventuali 12,5 mld, che controbilanciano ampiamente le misure recessive.
Misure recessive che - ribadisco - rientrano nell'ideologia dominante in UE e che perciò costituiscono un problema generale, non solo della Grecia.
Tutta la mia simpatia a Yanis Varoufakis, il "bambino" che ha gridato che il re (l'UE) è nudo. Ma ora è il tempo del realismo, delle cose possibili, quindi eminentemente politiche.
Vincesko
vincenzoaversa 15
luglio 2015 alle 12:18
@magnagrecia 14 luglio
15:31
Caro Vincesko, per una volta non sono d'accordo con la tua opinione.
a. Le riforme imposte dalla UE sono, come tu stesso dici, recessive. Se implementate in un Paese nelle condizioni economiche della Grecia, non faranno che peggiorare la situazione. Benchè alcune di esse possano essere in linea di principio condivisibili (penso alla riforma delle pensioni, mentre gli interventi sull'IVA mi paiono indifendibili) non era il momento opportuno per metterle in pratica adesso.
b. La disponibilità ad alleggerire il debito è solo teorica e mi pare di capire che se ne comincerà a discutere solo dopo che il governo greco avrà realizzato tutte le riforme di cui al punto a. Quando, cioè, sarà probabilmente troppo tardi.
c.Anche gli investimenti possibili di 35 e 12.5 miliardi mi paiono molto teorici: i 35 dovrebbero venire dal "piano Juncker", che è ancora in alto mare, mentre i 12.5 costituiscono un quarto del fondo di 50 miliardi che è anche quello molto teorico. Pare che Atene non disponga di asset pubblici di quel valore, Papandreu arrivò a malapena a 7.7 miliardi. (fonte:http://www.repubblica.it/economia/2015/07/13/news/scheda_l_accordo_tra_la_grecia_e_i_creditori-118964802/?ref=HREC1-2 )
a. Le riforme imposte dalla UE sono, come tu stesso dici, recessive. Se implementate in un Paese nelle condizioni economiche della Grecia, non faranno che peggiorare la situazione. Benchè alcune di esse possano essere in linea di principio condivisibili (penso alla riforma delle pensioni, mentre gli interventi sull'IVA mi paiono indifendibili) non era il momento opportuno per metterle in pratica adesso.
b. La disponibilità ad alleggerire il debito è solo teorica e mi pare di capire che se ne comincerà a discutere solo dopo che il governo greco avrà realizzato tutte le riforme di cui al punto a. Quando, cioè, sarà probabilmente troppo tardi.
c.Anche gli investimenti possibili di 35 e 12.5 miliardi mi paiono molto teorici: i 35 dovrebbero venire dal "piano Juncker", che è ancora in alto mare, mentre i 12.5 costituiscono un quarto del fondo di 50 miliardi che è anche quello molto teorico. Pare che Atene non disponga di asset pubblici di quel valore, Papandreu arrivò a malapena a 7.7 miliardi. (fonte:http://www.repubblica.it/economia/2015/07/13/news/scheda_l_accordo_tra_la_grecia_e_i_creditori-118964802/?ref=HREC1-2 )
magnagrecia7 15
luglio 2015 alle 23:54
Caro Vincenzo,
Prima premessa. Aiutati che il ciel t’aiuta. Li conosco pochissimo, quindi mi posso sbagliare, ma i Greci mi sembrano somiglianti a noi meridionali: padreterni furbi e ottusi che s’aspettano sempre che qualcun altro gli risolva i problemi. Vedi i ricchi armatori che, appena hanno sentito che dovevano contribuire a salvare il proprio Paese, hanno chiesto a Cipro quali condizioni gli avrebbero fatto se avessero trasferito là la sede delle navi.
Seconda premessa. L’altro aspetto che va sottolineato è che i Greci finora hanno fatto i furbi, perdendo la fiducia di interlocutori che già per conto loro hanno il complesso di superiorità. Lo stesso errore lo commise Berlusconi e sappiamo la fine che fece.
Terza premessa. Il potere negoziale dei Greci è molto basso. Tsipras - che ha apposta indetto il referendum per aumentarlo - secondo me ha ottenuto moltissimo, in rapporto al suo potere negoziale.
Detto questo, che a me pare fondamentale, veniamo ai punti che proponi.
a) Alcune misure sono recessive, ma, ripeto, questa è l’unica terapia che la destra reazionaria applica, con la complicità dei sedicenti socialisti; il problema è generale, non riguarda soltanto la Grecia, che è solo l’ultima vittima. La Grecia deve ancora implementare completamente la riforma delle pensioni decisa nel 2010! L’aumento dell’IVA è immediatamente recessivo (ma i Greci l’IVA la evadono peggio che in Italia…); l’eliminazione delle pensioni anticipate – misura già attuata nei Paesi dov’erano in vigore - non lo è altrettanto, poiché ha un effetto molto graduale.
b) Tutte le misure future hanno un certo grado di incertezza, ma la cosa fondamentale è che Tsipras ha ottenuto, dopo un vero e proprio scontro con i Tedeschi, l’inserimento nell’accordo dell’aggettivo “nominale” riferito al divieto del taglio del debito, ponendo le premesse giuridiche per un ulteriore allungamento delle scadenze e/o un alleggerimento dei tassi (che - va rimarcato - sono già adesso la metà di quelli di Italia, Spagna e Portogallo). E se ne potrà discutere dopo l’approvazione delle riforme, vale a dire fra un… mese.
c) Sulla composizione degli importi ho letto ipotesi a mio avviso fantasiose (vedi ad esempio questa su LaVoce.info che dice che i 35 mld sono un di cui degli 86 mld dal MES http://www.lavoce.info/archives/36087/dove-va-il-denaro-del-salvataggio-di-atene/). Vedremo meglio quando disporremo di informazioni più dettagliate. Quel che è certo già ora è che l’accordo, a differenza di quello precedente, poi abortito, contempla importi significativi per il salvataggio (in particolare delle banche) e la crescita: rispettivamente, 82-86 mld dal MES e 35 mld di fondi europei (che io non credo facciano parte del fantasioso piano Juncker), più altri 12,5 mld eventuali. Il fattore critico di successo non sarà se ci saranno i 12,5 mld, ma se i Greci saranno capaci di aumentare l’efficienza, ridurre la corruzione e spendere bene almeno i 35 mld. Temo sia un vasto programma.
Prima premessa. Aiutati che il ciel t’aiuta. Li conosco pochissimo, quindi mi posso sbagliare, ma i Greci mi sembrano somiglianti a noi meridionali: padreterni furbi e ottusi che s’aspettano sempre che qualcun altro gli risolva i problemi. Vedi i ricchi armatori che, appena hanno sentito che dovevano contribuire a salvare il proprio Paese, hanno chiesto a Cipro quali condizioni gli avrebbero fatto se avessero trasferito là la sede delle navi.
Seconda premessa. L’altro aspetto che va sottolineato è che i Greci finora hanno fatto i furbi, perdendo la fiducia di interlocutori che già per conto loro hanno il complesso di superiorità. Lo stesso errore lo commise Berlusconi e sappiamo la fine che fece.
Terza premessa. Il potere negoziale dei Greci è molto basso. Tsipras - che ha apposta indetto il referendum per aumentarlo - secondo me ha ottenuto moltissimo, in rapporto al suo potere negoziale.
Detto questo, che a me pare fondamentale, veniamo ai punti che proponi.
a) Alcune misure sono recessive, ma, ripeto, questa è l’unica terapia che la destra reazionaria applica, con la complicità dei sedicenti socialisti; il problema è generale, non riguarda soltanto la Grecia, che è solo l’ultima vittima. La Grecia deve ancora implementare completamente la riforma delle pensioni decisa nel 2010! L’aumento dell’IVA è immediatamente recessivo (ma i Greci l’IVA la evadono peggio che in Italia…); l’eliminazione delle pensioni anticipate – misura già attuata nei Paesi dov’erano in vigore - non lo è altrettanto, poiché ha un effetto molto graduale.
b) Tutte le misure future hanno un certo grado di incertezza, ma la cosa fondamentale è che Tsipras ha ottenuto, dopo un vero e proprio scontro con i Tedeschi, l’inserimento nell’accordo dell’aggettivo “nominale” riferito al divieto del taglio del debito, ponendo le premesse giuridiche per un ulteriore allungamento delle scadenze e/o un alleggerimento dei tassi (che - va rimarcato - sono già adesso la metà di quelli di Italia, Spagna e Portogallo). E se ne potrà discutere dopo l’approvazione delle riforme, vale a dire fra un… mese.
c) Sulla composizione degli importi ho letto ipotesi a mio avviso fantasiose (vedi ad esempio questa su LaVoce.info che dice che i 35 mld sono un di cui degli 86 mld dal MES http://www.lavoce.info/archives/36087/dove-va-il-denaro-del-salvataggio-di-atene/). Vedremo meglio quando disporremo di informazioni più dettagliate. Quel che è certo già ora è che l’accordo, a differenza di quello precedente, poi abortito, contempla importi significativi per il salvataggio (in particolare delle banche) e la crescita: rispettivamente, 82-86 mld dal MES e 35 mld di fondi europei (che io non credo facciano parte del fantasioso piano Juncker), più altri 12,5 mld eventuali. Il fattore critico di successo non sarà se ci saranno i 12,5 mld, ma se i Greci saranno capaci di aumentare l’efficienza, ridurre la corruzione e spendere bene almeno i 35 mld. Temo sia un vasto programma.
Vincesko
Carlo Clericetti - 13 LUG 2015
La Versailles della Grecia
Post e articoli
collegati
N. 9 post sulla Grecia:
1. Buon voto, Grecia, dai la sveglia all’Europa!
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2826456.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/buon-voto-grecia-dai-la-sveglia.html
1. Buon voto, Grecia, dai la sveglia all’Europa!
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2. Dialogo (botta e risposta) sulla Grecia e la BCE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2827251.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/dialogo-botta-e-risposta-sulla-grecia-e.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2827251.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/dialogo-botta-e-risposta-sulla-grecia-e.html
3. L’arrogante predominio tedesco, il salvataggio della Grecia e
l’abuso delle stupide regole UE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828301.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/larrogante-predominio-tedesco-il.html
4. Il moloch UE-Germania-BCE e il “bambino” Varoufakis
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2828656.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/il-moloch-ue-germania-bce-e-il-bambino.html
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http://vincesko.blogspot.com/2015/08/il-moloch-ue-germania-bce-e-il-bambino.html
5. La cattiva memoria dei benpensanti sul caso Grecia
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829114.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/la-cattiva-memoria-dei-benpensanti-sul.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829114.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/08/la-cattiva-memoria-dei-benpensanti-sul.html
6. YanisVaroufakis e i poteri-doveri della BCE
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2829295.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/03/yanis-varoufakis-e-i-poteri-doveri.html
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7. Dialogo sulla Grecia e il maramaldeggiare
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2831532.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/dialogo-sulla-grecia-e-il.html
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2831532.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/dialogo-sulla-grecia-e-il.html
8. I leoni tedeschi e gli agnelli greci
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2833383.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/i-leoni-tedeschi-e-gli-agnelli-greci.html
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9. Grecia, molte
verità e qualche bugia
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2834237.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/06/grecia-molte-verita-e-qualche-bugia.html
Ecco cosa stabilisce il nuovo programma per la Grecia
ALFONSO BIANCHI
13 luglio 2015
http://www.eunews.it/2015/07/13/ecco-cosa-stabilisce-il-nuovo-programma-per-la-grecia/39370
Per Atene una sconfitta, ma non una capitolazione
EDITORIALI- ALFONSO BIANCHI
13 luglio 2015
La Germania in Grecia: com’è
nata e come si può risolvere la crisi di Atene
26/06/2015
La vicenda ellenica è una questione di democrazia, Stato sociale,
sovranità. Un paese cicala può diventare un paese formica, ma serve
l’intelligenza politica – anche dei creditori.
Se è solo Berlino a dettare legge alla Grecia e all’Eurozona
7/07/2015
RUBRICA IL PUNTO
La crisi di Atene può portare alla liquidazione dell’idea di Europa. O alla sua
rinascita.
http://www.limesonline.com/rubrica/se-e-solo-berlino-a-dettare-legge-alla-grecia-e-alleurozona
10 LUGLIO 2015
Greci, tedeschi: il ritorno degli opposti stereotipi
(come un secolo fa)
“I tedeschi ci mangeranno se li si lascia fare, e non abbiamo
nessun interesse a stare in buoni rapporti con questi allocchi, questa gente
disonesta. Ne ho conosciuti abbastanza per sapere quello che valgono. Sono
buoni soltanto quando sono poveri e miserabili. La loro pesantezza di spirito
allora gli va bene e il loro piccolo lirismo astruso si alleggerisce in piccole
cose gustose dove c’è un sentimento dell’infinito, musica forse, ma coscienza
umana niente: per la letteratura solo Goethe è grande tra loro, e questo genio
non ha altro di perfetto se non quello che deve all’umanesimo”. Così scriveva
alla fidanzata dal fronte, nell'agosto del 1915, proprio un secolo fa, il poeta
francese Guillaume Apollinaire,
Aggiornamento
(dal 15/07/2015):
Tsipras:
accordo difficile ma può farci uscire dalla crisi. Non tagliamo stipendi e
pensioni
14 luglio 2015
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-14/la-grecia-non-rimborsa-altri-456-milioni-fmi-ad-atene-partiti-si-riuniscono-esaminare-l-accordo-070706.shtml
Non
c’è il taglio del debito, ma la disponibilità a ridurre i tassi e allungare le
scadenze, che avrebbe lo stesso effetto pratico.
«Draghi doveva avere più coraggio e salvare le banche greche»
Tommaso Monacelli,
Bocconi: «La storia insegna che non c’è alternativa al taglio del debito. Per
l’euro un danno permanente e colossale»
14/07/2015
http://www.linkiesta.it/grexit-bce-poco-coraggio-per-euro-danno-permanente-tommaso-monacelli-0LA CRISI GRECA DOPO L’ACCORDO CON L’UE
Grecia, Tsipras: «Gli europei sono stati vendicativi. Ma Francia e Italia ci hanno appoggiato»
Il premier in tv: «Da Varoufakis evidenti errori nel negoziato». Presentato alla Camera
il documento da approvare in tempi record. «Misure che non mi piacciono»
14 luglio 2015 (modifica
http://www.corriere.it/esteri/15_luglio_14/grecia-piano-parlamento-voto-entro-mercoledi-mezzanotte-23cdc07e-2a46-11e5-b455-a2526e9b2de2.shtml
In difesa di Tsipras
ONEURO -
REDAZIONE
17 luglio 2015
[di Thomas Fazi] La Grecia ha fatto tutto quello che ha
potuto alla luce degli attuali rapporti di forza. Ora tocca a noi.
http://www.eunews.it/2015/07/17/difesa-di-tsipras/39734
L’austerità è un vicolo
cieco
5 agosto 2015
di
Alexis Tsipras e Kostas Arvanitis
Il 29 luglio Sto Kokkino, la stazione radio politicamente
vicina e SYRIZA, ha trasmesso una lunga intervista al primo ministro greco.
Seguono, autorizzati, estratti sostanziali che offrono una visione unica dei
feroci negoziati tra Atene e i suoi creditori e del colpo di stato finanziario
diretto contro il governo di sinistra greco.
http://znetitaly.altervista.org/art/18070
Atene annuncia: "Raggiunto accordo con i
creditori internazionali"
Nel 2015 il
deficit primario sarà pari allo 0,25 % del Pil, mentre l'avanzo dovrà essere
dello 0,5 % nel 2016 e all'1,75% l'anno dopo: "Sono obiettivi più
realistici" dicono gli analisti. Il ministro delle Finanze Tsakalotos:
"Mancano solo i dettagli"
11 agosto 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/08/11/news/atene_annuncia_raggiunto_accordo_con_i_creditori_internazionali_-120778126/
Grecia, la scommessa di Tsipras
19/09/2015
Il Memorandum firmato da Alexis Tsipras è stata una capitolazione del
governo alle richieste della Troika o, come ha detto il premier greco,
"era il migliore accordo che si poteva avere"?
http://www.sbilanciamoci.info/Sezioni/globi/Grecia-la-scommessa-di-Tsipras-31231
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