A causa delle
avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale,
dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko
ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente.
O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli
(orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.
Post n. 286 del
14-02-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
I dati consuntivi
del MEF confermano il piagnisteo per l’IMU
Ho
terminato il mio precedente post
sull’IMU [1] con queste parole: “La storia
ora si ripete con l’IMU, alimentata
colpevolmente dai media, che arrivano a considerare insostenibile un gravame di
poche centinaia di € all’anno (va molto, molto peggio ai non proprietari che
devono pagare l’affitto, ma nessuno ne parla) e addirittura a definire
difficilissimo (sic) il calcolo dell’imposta (qui un sito che lo fa
gratuitamente [5]). Che Paese, è l’Italia”.
Nel post, ho anche allegato i dati
previsionali del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze), che calcolava
che “In
media, il prelievo IMU sull’abitazione principale sarà pari a 235 euro”.
L’altro ieri,
sono usciti sul sito del MEF [2] i
dati consuntivi, che confermano tali previsioni, poiché il valore medio
dell’IMU è stato pari a 225 €. In
dettaglio:
- l’introito
complessivo dell’IMU è stato pari a 23.7
mld;
- di cui circa 4
mld relativi all’abitazione principale; hanno effettuato versamenti circa
17,8 milioni di contribuenti;
- l’importo medio sulla prima casa è stato di 225 €;
- per la prima casa, l’85% dei contribuenti ha versato fino a 400 €; l’8% circa da 400 a 600 €; e il 6,8% oltre 600 €;
- l’IMU sui fabbricati diversi dall’abitazione
principale (esclusi i terreni, le aree edificabili ed i fabbricati rurali) è
stata pari a 17,9 mld €;
- in questo caso,
i contribuenti sono stati 16 milioni, di cui 15,3 di persone fisiche, per un
importo medio di 736 €, e 700 mila
altri, per un importo medio di 9.313 €;
- infine, l’IMU
sui terreni, sulle aree edificabili e sui fabbricati rurali è stata di 1,7 mld,
per un valore medio pari rispettivamente a 209,
680 e 217 €.
Vanno
sottolineati, inoltre, due ulteriori dati:
- nel 2011,
l’Italia era il paese con la più bassa
tassazione della proprietà immobiliare tra i principali paesi OCSE;
- lo scostamento tra rendite e valori di mercato,
pari in media a 3,7 volte prima
dell’introduzione dell’IMU, si è ridotto, per effetto della rivalutazione del
60% delle rendite catastali, a circa 2,3
volte dopo l’introduzione dell’IMU.
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2738170.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/04/il-piagnisteo-per-limu.html
13 febbraio 2013
IMU - Analisi dei versamenti 2012
[…]
2. Analisi dei versamenti relativi
all’abitazione principale
Il
gettito IMU relativo all’abitazione principale, comprensivo delle manovre
comunali, è
risultato
di circa 4 miliardi di euro. Hanno effettuato versamenti circa 17,8 milioni
di
contribuenti, per un importo medio di
circa 225 euro. L’85 per cento dei contribuenti ha effettuato versamenti
compresi entro i 400 euro, per un gettito complessivo pari a circa il 54 per
cento del totale. [L’8% circa tra i 400 e i 600 euro.] Il 6,8 per cento dei
contribuenti ha versato oltre 600 euro, con un gettito complessivo di poco
inferiore al 30 per cento del totale. […]
Box 2. La
tassazione degli immobili in Italia e nel confronto internazionale
L'Italia
era nel 2011 il paese con la più bassa tassazione della proprietà immobiliare
tra i principali paesi OCSE. Nel 2009 il peso del prelievo sugli immobili
(escludendo le imposte sui trasferimenti immobiliari e altre imposte
straordinarie) era di circa lo 0,6 per cento del PIL, a fronte di una media
OCSE di circa l’1,1 per cento. Valori superiori si rilevano per Francia (2,4%),
Regno Unito (3,5%), Canada e Stati Uniti (circa 3%), Giappone (2,1%).
Nel
confronto con i principali Paesi OCSE, l’Italia segnalava la più alta quota di
ricchezza investita in abitazioni di residenza (circa il 70% del totale degli
investimenti mobiliari e immobiliari). […]. Lo scostamento tra rendite e valori di mercato, pari in media a 3,7 volte prima dell’introduzione
dell’IMU, si è ridotto a circa 2,3
volte dopo l’introduzione dell’IMU. La rivalutazione delle rendite catastali ha
accentuato le sperequazioni dovute al fatto che il divario tra rendite e valori
di mercato è distribuito in modo molto disomogeneo. Da qui la necessità di
procedere alla revisione generale del catasto, esigenza sentita da tempo e a
cui il governo ha dato priorità nell’ambito della legge delega sul fisco, la
cui conversione in legge è stata impedita dalla fine anticipata della
legislatura.
Post collegati:
Il mondo
sottosopra, in Italia
http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2769494.html oppure
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-mondo-sottosopra-in-italia.html
http://vincesko.blogspot.com/2015/05/il-mondo-sottosopra-in-italia.html
12 (e più)
motivi contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, nessuno a favore
http://vincesko.blogspot.com/2015/06/12-e-piu-motivi-contro-labolizione.html
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