martedì 9 giugno 2015

12 (e più) motivi contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, nessuno a favore


A causa delle avarie frequenti della piattaforma IlCannocchiale, dove - in 4 anni e 5 mesi - il mio blog Vincesko ha totalizzato 700.000 visualizzazioni, ho deciso di abbandonarla gradualmente. O, meglio, di tenermi pronto ad abbandonarla. Ripubblico qua i vecchi post a fini di archivio, alternandoli (orientativamente a gruppi di 5 al giorno) con quelli nuovi.

Post n. 312 del 09-05-13 (trasmigrato da IlCannocchiale.it)
12 (e più) motivi contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, nessuno a favore


Casa
Il regresso dell'Imu
07/05/2013
Intervenendo d'urgenza sulla tassa sulla casa, il governo Letta fa un triplice errore: spostando risorse dai più poveri ai pià ricchi, dai più giovani ai più vecchi, dalle periferie al centro. Senza con questo aiutare l'economia. A chi giova?

- l’introito complessivo dell’IMU è stato pari a 23,7 mld;
- di cui circa 4 mld relativi all’abitazione principale; hanno effettuato versamenti circa 17,8 milioni di contribuenti;
- l’importo medio sulla prima casa è stato di 225 €;
- per la prima casa, l’85% dei contribuenti ha versato fino a 400 €; l’8% circa da 400 a 600 €; e il 6,8% oltre 600 €;
- l’IMU sui fabbricati diversi dall’abitazione principale (esclusi i terreni, le aree edificabili ed i fabbricati rurali) è stata pari a 17,9 mld €;
- in questo caso, i contribuenti sono stati 16 milioni, di cui 15,3 di persone fisiche, per un importo medio di 736 €, e 700 mila altri, per un importo medio di 9.313 €;
- infine, l’IMU sui terreni, sulle aree edificabili e sui fabbricati rurali è stata di 1,7 mld, per un valore medio pari rispettivamente a 209, 680 e 217 €;
- nel 2011, l’Italia era il paese con la più bassa tassazione della proprietà immobiliare tra i principali paesi OCSE;
- lo scostamento tra rendite e valori di mercato, pari in media a 3,7 volte prima dell’introduzione dell’IMU, si è ridotto, per effetto della rivalutazione del 60% delle rendite catastali, a circa 2,3 volte dopo l’introduzione dell’IMU.

Osservo, contro l’abolizione dell’IMU sulla prima casa, che:
1) il costo medio annuo dell’IMU sulla prima casa è pari a 225 €, cioè meno di 1 € al giorno: esattamente, 0,616 €. E' andata e va molto peggio agli "esodati", vecchi (cfr. art. 12 del DL 78/2010 del governo Berlusconi, che per soprammercato abolì l'ICI sui ricchi ed i più abbienti) e nuovi (cfr. DL salva-Italia del governo Monti, che almeno reintrodusse l'IMU sulla prima casa), i quali, per il risanamento dei conti pubblici, hanno pagato e pagano decine di migliaia di € all'anno.
E' quindi un'indecenza che si parli di IMU e la colpa di ciò è sia del miliardario imbonitore e bulimico Silvio Berlusconi, sia dello scarso spirito civico 'compensato' colpevolmente dall'egoismo di una fetta corposa di Italiani;
2) in Italia, secondo la Commissione parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria, l’evasione fiscale ammonta a 120 mld l’anno; in 10 anni fanno 1.200 mld.
Secondo la Banca d’Italia, il patrimonio immobiliare ammonta a 5.000 mld; secondo l’Agenzia del Territorio, a 6.500 mld. Chissà quanti dei miliardi evasi al fisco, danneggiando gli altri Italiani che pagano le tasse, sono stati e vengono investiti in immobili. Per non parlare dell’economia criminale;
3) i capitali evasi hanno finanziato anche l'acquisto della prima casa;
4) l'IMU è difficilmente evadibile;
5) l'importo è relativamente modesto (nel 90% dei casi), ed altri hanno contribuito e contribuiscono al risanamento in misura molto, molto più gravosa;
6) l’abolizione dell’ICI sui ricchi ed i più abbienti fu finanziata anche tagliando (cfr. DL 78/2010 e DL 98/2011) la spesa sociale dei Comuni del 90%, destinata ai poveri, inclusi i sussidi agli affitti; l'abolizione o la riduzione dell'IMU, nella situazione attuale di crisi terribile, che durerà a lungo, NON è la priorità; le priorità sono il lavoro, la casa a prezzo sociale (che fa la differenza tra la sostenibilità economica e la povertà) e le altre provvidenze di welfare;
7) anzi, essa andrebbe affiancata da un'imposta patrimoniale sui patrimoni superiori a 1 mln di € per finanziare la crescita e gli ammortizzatori sociali anti-crisi, perché dopo 329,5 mld di manovre finanziarie della scorsa legislatura (266,3 mld il governo Berlusconi e 63,2 il governo Monti), addossate in gran parte - soprattutto dal governo Berlusconi - sul ceto medio-basso, solo il 10% delle famiglie italiane che possiede il 45% della ricchezza nazionale ha ora i soldi. [*]
8) l’imposta locale sulla prima casa esiste in tutta l’Europa;
9) nel 2011, l’Italia era il paese con la più bassa tassazione della proprietà immobiliare tra i principali paesi OCSE;
10) dopo ben 330 mld di manovre correttive da inizio legislatura, a) 4 mld non sono una piccola cifra; e b) ovviamente, l’abolizione dell’IMU - del tutto possibile nonostante i vincoli europei - va compensata con un’altra imposta (o un taglio di spesa): è giusto? e su chi? Anche sui poveri, come successe con l’ICI tolta ai ricchi da Berlusconi, caso eclatante di redistribuzione all’incontrario, col taglio del 90% della spesa sociale dei Comuni?;
11) contrariamente a quel che si sostiene sulle conseguenze negative sul mercato immobiliare, a) l’effetto calmieratore dell’IMU sui prezzi degli immobili, ancora troppo elevati, e quelli (generali dell'IMU) benefici sulla difesa del suolo agricolo e del paesaggio; b) va molto peggio ai locatari, di cui nessuno si occupa, che debbono sobbarcarsi ad affitti spesso esosi e che incidono per oltre il 30% della retribuzione; c) la necessità (da quasi tutti auspicata) di spostare in parte il peso fiscale dai redditi al patrimonio; e last but not least d) l’aspetto fon-da-men-ta-le dell’equità;
12) a ben vedere, al netto del valore simbolico della casa (in Italia viene subito dopo la mamma…), non c’è un solo motivo a sostegno dell’abolizione dell’IMU sulla prima casa ed è quasi agevole notare che tutte le motivazioni addotte, anche quelle esplicite in vari articoli e commenti, rinviano a motivazioni “sottostanti” e scontano tale pregiudizio – come dire? – subliminale.
[*] “Ribaltamento delle priorità per volere di un miliardario”

PS:
Per “punizione”, allora, chiedo a “ale” (che sostiene che le “motivazioni sono molteplici”, ma poi ne espone solo una, del tutto speciosa (v. diz.) e in parte smentita dai dati consuntivi del MEF, oltre che dall'articolo) ed a quelli come lui (sperando di avere una risposta): dei 266,3 mld cumulati delle manovre finanziarie varate – e con una distribuzione molto, molto iniqua - dal governo Berlusconi-Tremonti, qual è stato il suo contributo (straordinario, beninteso)?

PPS: tra i sostenitori dell'abolizione dell'IMU sulla prima casa, c'è anche chi non ti aspetteresti:
a) il segretario del PSI, Riccardo Nencini;

Aggiornamento:
14.03.14


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